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Bur n. 34 del 28 marzo 2014


Materia: Protezione civile e calamità naturali

COMMISSARIO DELEGATO PER GLI INTERVENTI URGENTI IN FAVORE DELLE POPOLAZIONI COLPITE DAGLI EVENTI ALLUVIONALI CHE HANNO INTERESSATO IL TERRITORIO DELLA REGIONE VENETO NEI GIORNI DAL 10 AL 13 NOVEMBRE 2012

Ordinanza n. 2 del 11 marzo 2014

Individuazione dei Comuni e dei territori danneggiati dagli eventi calamitosi che hanno colpito il territorio della Regione Veneto nei giorni dal 10 al 13 novembre 2012.

IL COMMISSARIO DELEGATO

Premesso che:

  • con Decreto n. 200, in data 16 novembre 2012, il Presidente della Regione del Veneto, ai sensi dell’articolo 106, comma 1, lett. a), della legge regionale 13 aprile 2001, n. 11, ha dichiarato lo stato di crisi in ordine agli eccezionali eventi alluvionali che hanno colpito il territorio della Regione Veneto nei giorni dal 10 al 13 novembre 2012;
  • con nota prot. n. 532368 del 23 novembre 2012 il Presidente della Regione del Veneto, ai sensi della legge 24 febbraio 1992, n. 225 e s.m.i., ha richiesto al Presidente del Consiglio dei Ministri la dichiarazione dello stato di emergenza unitamente a un adeguato sostegno economico al fine di assicurare le necessarie operazioni di soccorso alle popolazioni colpite, avviare i primi interventi provvisionali necessari a garantire la pubblica incolumità, fronteggiare i danni subiti dal patrimonio pubblico e privato e per la ripresa delle normali condizioni di vita della popolazione;
  • ai sensi dell’art. 1, comma 548, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2013)” i Presidenti delle Regioni interessate dagli eventi alluvionali che hanno colpito il territorio nazionale nel mese di novembre 2012 operano in qualità di commissari delegati con i poteri e le modalità di cui al decreto-legge 6 giugno 2012, n. 74, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° agosto 2012, n. 122;
  • il citato art. 1, comma 548, della legge 24 dicembre 2012, n. 228 dispone, inoltre, che il Fondo di cui all’art. 6, comma 1, del decreto-legge 3 maggio 1991, n. 142, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 luglio 1991, n. 195, è incrementato nella misura di 250 milioni di Euro per l’anno 2013, da destinare a interventi in conto capitale nelle Regioni e nei Comuni interessati dagli eventi alluvionali che hanno colpito il territorio nazionale nel mese di novembre 2012, prevedendo altresì che le indicate risorse siano ripartite con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta dei Presidenti delle regioni interessate;
  • nella seduta della Conferenza delle regioni e delle province autonome del 7 febbraio 2013 è stato esaminato ed approvato il piano di riparto delle risorse di cui al punto precedente;
  • con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 marzo 2013, recante “Ripartizione delle risorse di cui all’articolo 1, comma 548, della legge 24 dicembre 2012, n. 228”, le risorse individuate nella misura di 250 milioni di Euro per l’anno 2013 dall’articolo 1, comma 548, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, per l’incremento del Fondo di cui all’articolo 6, comma 1, del decreto-legge 3 maggio 1991, n. 142, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 luglio 1991, n. 195, sono destinate a finanziare gli interventi in conto capitale nelle Regioni e nei Comuni interessati dagli eventi alluvionali che hanno colpito il territorio nazionale nel mese di novembre 2012;
  • l’art. 2, comma 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di cui al punto precedente, al fine di dare attuazione al disposto di cui all’articolo 1, comma 548, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, ha disposto che le risorse ivi determinate sono ripartite nella misura individuata nella tabella di riparto dei fondi di cui all’allegato 1, con assegnazione alla Regione del Veneto di fondi finanziari per l’importo pari a Euro 42.500.000,00.

Premesso, inoltre, che:

  • l’art. 1, comma 5 del D.L. 6 giugno 2012, n. 74, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° agosto 2012, n. 122 prevede che i Presidenti delle Regioni possono avvalersi per gli interventi dei sindaci dei comuni e dei presidenti delle province interessati, adottando idonee modalità di coordinamento e programmazione degli interventi stessi;
  • l’art. 1, comma 5-bis del D.L. 6 giugno 2012, n. 74 dispone che i Presidenti delle Regioni possono delegare le funzioni attribuite con il presente decreto ai Sindaci dei Comuni ed ai Presidenti delle Province nel cui rispettivo territorio sono da effettuarsi gli interventi oggetto della presente normativa. Nell’atto di delega devono essere richiamate le specifiche normative statali e regionali cui, ai sensi delle vigenti norme, è possibile derogare e gli eventuali limiti al potere di deroga.

Preso atto:

  • delle note di segnalazione di danni effettuate dai Comuni della Regione Veneto, relative agli eventi calamitosi che hanno colpito il territorio della medesima Regione nei giorni dal 10 al 13 novembre 2012 e pervenute entro la data di adozione del presente provvedimento;
  • degli esiti della puntuale ricognizione, svolta su tutto il territorio regionale dalla Protezione Civile della Regione e agli atti della Sezione Sicurezza e Qualità giusta nota prot. n. 101847 del 7 marzo 2014 del Direttore della Sezione Protezione civile della Regione del Veneto, da cui si evincono i danni e le attività poste o da porre in essere o necessarie ad eliminare situazioni di pericolo nel territorio di 120 Comuni, i quali vengono individuati come “Comuni danneggiati dagli eventi calamitosi”;
  • che danni e interventi di prima emergenza sono stati segnalati anche dalle Province di Belluno, Treviso, Verona, Vicenza, dagli Uffici del Genio civile della Regione del Veneto, dai Consorzi di Bonifica, dai Sistemi territoriali, da Comandi di Carabinieri regionali, da Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco, dal Corpo forestale dello Stato di Vicenza, dalla Prefettura e dalla Questura di Vicenza e dalla società Veneto Strade S.p.A. e da SFR di Belluno, con riferimento anche ad ambiti territoriali eterogenei che vanno comunque considerati quali territori danneggiati ai fini delle attività commissariali.

Ritenuto:

  • di procedere all’individuazione dei Comuni e dei territori danneggiati dagli eventi calamitosi che hanno colpito il territorio della Regione Veneto nei giorni dal 10 al 13 novembre 2012.

Visti:

  • la legge 24 febbraio 1992, n. 225 e successive modificazioni e integrazioni;
  • il Decreto del Presidente della Regione del Veneto n. 200, in data 16 novembre 2012;
  • la nota del Presidente della Regione del Veneto prot. n. 532368 del 23 novembre 2012, di richiesta della dichiarazione dello stato di emergenza e relativa Relazione tecnica allegata;
  • la legge 24 dicembre 2012, n. 228;
  • il verbale della seduta della Conferenza delle regioni e delle province autonome del 7 febbraio 2013;
  • il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 marzo 2013;
  • il D.L. 6 giugno 2012, n. 74, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° agosto 2012, n. 122 e successive modificazioni e integrazioni;
  • il D.L. 22 giugno 2012, n. 83, convertito con modificazioni dalla Legge 7 agosto 2012, n. 134 e successive modificazioni e integrazioni;
  • la nota prot. n. 101847 del 7 marzo 2014 del Direttore della Sezione Protezione civile della Regione del Veneto;
  • la precedente Ordinanza commissariale n. 1 del 24 gennaio 2014

D I S P O N E

Art. 1
(Valore delle premesse)

Le premesse formano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

Art. 2
(Individuazione dei Comuni danneggiati)

Sono individuati come danneggati dagli eccezionali eventi calamitosi che hanno colpito il territorio della Regione Veneto nei giorni dal 10 al 13 novembre 2012 i Comuni riportati nell’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

Art. 3
(Pubblicazione)

La presente Ordinanza commissariale è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto e sul sito del Commissario delegato.

Il Commissario delegato Dott. Luca Zaia


Si comunica che, per mero errore materiale, il testo dell’allegato A è stato omesso e, pertanto, è stato riportato nell'errata corrige pubblicata nel BUR n. 37 del 4 aprile 2014, ndr)

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