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Bur n. 124 del 23 dicembre 2016


REGIONE DEL VENETO

Direzione Acquisti Affari Generali e Patrimonio. Avviso d'asta pubblica mediante offerte segrete per l'aggiudicazione del compendio immobiliare denominato "Palazzetto Balbi" sito in Venezia Sestiere San Marco n. 541/A-546-547-547/A- 548.

L’AGENZIA DEL DEMANIO

istituita con il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 con la finalità di amministrare e gestire in nome e per conto dello Stato i beni immobili di proprietà statale, e trasformata in Ente Pubblico Economico con decreto legislativo del 03.07.2003, n. 173.

e

LA REGIONE DEL VENETO

Direzione Acquisti, AA.GG. e Patrimonio, corrente in Venezia Fondamenta Santa Lucia, Cannaregio 23.

RENDONO NOTO

che il giorno  04 aprile 2017, alle ore 11,00 presso la sede della Regione del Veneto in Venezia Fondamenta Santa Lucia, Cannaregio 23 la commissione, all’uopo nominata, aprirà la gara mediante offerte segrete per l’aggiudicazione del compendio immobiliare denominato:

“Palazzetto Balbi” sito in Venezia
Sestiere San Marco n. 541/A-546-547-547/A- 548
di proprietà dello Stato e della Regione del Veneto

 

ART. 1 – OGGETTO

La Regione del Veneto, Direzione Acquisti, AA.GG. e Patrimonio, corrente in Venezia Fondamenta Santa Lucia, Cannaregio 23 e la Direzione Regionale Veneto dell’Agenzia del Demanio istituita con il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 con la finalità di amministrare e gestire in nome e per conto dello Stato i beni immobili di proprietà statale, e trasformata in Ente Pubblico Economico con decreto legislativo del 03.07.2003, n. 173 nell’interesse delle rispettive amministrazioni, avviano congiuntamente la procedura di vendita ognuno per la rispettiva proprietà di un compendio immobiliare di proprietà dello Stato e della Regione del Veneto costituito da un palazzo sviluppato su 6 piani fuori terra ubicato nel centro storico di Venezia, nel Sestiere di San Marco raggiungibile da Rialto passando per Campo della Fava e da Piazza San Marco passando per Calle Specchieri.

 

ART. 2 – NORMATIVA APPLICABILE E DISCIPLINA DI RIFERIMENTO

L’asta è disciplinata a norma dell’art.1 commi 436, 437, così come modificati dall’art. 2 comma 223, della Legge 23 dicembre 2009 n. 191 e comma 438 della Legge 30 dicembre 2004 n. 311, con cui viene disciplinata la vendita degli immobili dello Stato, nonché della Legge 410 del 23 novembre 2001, con le modalità di cui al R.D. 18 novembre 1923 n. 2440 e del relativo regolamento 23 maggio 1924, n. 827 e successive modifiche ed integrazioni. In particolare l’Asta verrà esperita a mezzo di offerte segrete in rialzo sul prezzo base indicato nel presente avviso ai sensi dell’art. 73 lettera C, dell’art.75, dell’art. 76 e dell’art. 77 R.D. 24 maggio 1924, n. 827.

Relativamente alla porzione di proprietà dello Stato la vendita è stata deliberata dal comitato di gestione dell’Agenzia del Demanio e non risulta che gli Enti Locali Territoriali abbiano esercitato il diritto di opzione all’acquisto di cui all’art. 1 comma 437 della Legge 311/2004.

La porzione di proprietà della Regione del Veneto risulta inserita nell’elenco di cui al Piano delle valorizzazioni e/o alienazioni ex art. 16 della L.R. 7/2011 approvato dalla Giunta Regionale con delibera n. 340/2016 inserito nel Patrimonio disponibile della Regione del Veneto. La vendita è stata autorizzata con decreto n. 50/2016 del Direttore della Direzione Acquisti AAGG e Patrimonio.

L’asta si svolgerà altresì nel rispetto ed in base a quanto disposto dalla L.R. 4 febbraio 1980 n. 6, dalle successive disposizioni attuative.

La vendita del compendio immobiliare avverrà tenendo conto delle disposizioni del D.Lgs 22 gennaio 2004, n. 42.

Trovano, inoltre, applicazione, i divieti speciali di comprare previsti dall’art.1471 c.c..

 

ART. 3 – DESCRIZIONE DEL BENE OGGETTO DELL’ALIENAZIONE

La porzione del compendio di proprietà della Regione del Veneto e la porzione di proprietà dello Stato sono meglio individuati e descritti nelle planimetrie e negli elaborati tecnici pubblicati al seguente indirizzo internet:

http://www.investinitalyrealestate.com/en/property/venezia-san-marco/

 

Il bene oggetto di alienazione è così individuato:

 

PROPR.

DATI IDENTIFICATIVI

DESCRIZIONE

PREZZO BASE

--------

CAUZIONE

STATO

 

UBICAZIONE:

Comune di Venezia

Sestiere San Marco n. 541/A - 546 - 547-547/A

 

CATASTO:

C.T. Comune di Venezia

Fg. 15

particella 1151

C.F. Comune di Venezia

Fg. VE/15

particella 1151 sub. 13-14-15-16-17-18

Superficie catastale: mq  284

 

QUOTA DI PROPRIETÀ: 1000/1000

 

STATO OCCUPAZIONALE: In fase di rilascio

 

Edificio di origine preottocentesca sviluppato su 6 piani fuori terra caratterizzato da n.2 accessi principali indipendenti, uno dedicato all’ambito destinato ad ufficio pubblico e uno destinato all’ambito residenziale.

Il palazzo è ubicato nel centro storico di Venezia, nel Sestiere di San Marco, con l’ingresso da Piscina S. Zulian. La zona, caratterizzata da un tessuto edilizio ad alta densità, ha destinazione prevalentemente residenziale e commerciale, con la presenza di qualche ufficio.

L’attuale PRG, variante per la Città Antica di Venezia classifica l’immobile come “immobile di Tipo C Unità edilizia di base residenziale preottocentesca originaria a fronte tricellulare”, ovvero unità edilizia che, stanti le sue caratteristiche strutturali, distributive e compositive, è riconducibile al tipo preottocentesco con fronte tricellulare caratterizzato da fronte di edificazione pari a tre moduli o cellule abitative, di cui quella centrale, la "sala", gerarchizzata: in profondità, in quanto passante da un fronte all'altro dell'edificio; in prospetto, per la presenza di polifore; funzionalmente, perché specializzata come elemento di distribuzione orizzontale.

Per quanto concerne le destinazioni d’uso compatibili, la parte III della sunnominata scheda tipologica riporta:

(1) A tutti i piani: abitazioni; abitazioni collettive; uffici direzionali; uffici privati; musei; sedi espositive; biblioteche; archivi; attrezzature associative.

(2) Al piano terra: artigianato; esercizi commerciali al minuto; pubblici esercizi.

(3) A tutti i piani, a condizione che almeno uno di questi abbia superficie utile abitabile superiore a 200 mq, ed a condizione che le eventuali abitazioni presenti nella medesima unità edilizia abbiano accesso separato: strutture ricettive alberghiere; strutture ricettive extralberghiere adibite ad uso ricettivo esclusivo; uffici aperti al pubblico; uffici giudiziari; attrezzature per l’istruzione; sale da ritrovo.

(4) Sono ammessi, anche in presenza di superfici utili abitabili inferiori a mq. 200, ampliamenti di attività ricettive alberghiere esistenti alla data di adozione della presente variante purché rientrino all’interno della singola unità edilizia.

Fino al 20/06/16 la porzione di proprietà regionale è stata utilizzata come sede del Genio civile di Venezia

L’immobile presenza un buono stato conservativo complessivo dal punto di vista strutturale. Per quanto concerne l’impiantistica, finiture e serramenti lo stato conservativo complessivo è da considerarsi scarso. Gli impianti, laddove esistenti non sono a norma, i serramenti sono privi di vetrocamera e di qualsiasi altro elemento che ne limiti la dispersione energetica. Le finiture interne e la tipologia impiantistica installata sono riconducibili alla metà del XX secolo, periodo in cui dagli atti, le abitazioni risultavano utilizzate.

 

Valore della
porzione dello Stato

€ 761.000,00

(settecento
sessantauno
milaeuro/zerocentesimi)

(12,02% del valore complessivo)

 

€ 6.331.000,00

(seimilioni
trecento

trentunomila
euro/zerocentesimi
)

 

 

CAUZIONE

(10% prezzo base)

€ 633.100,00

(seicentotrenta
tremilacento
euro/zerocentesimi)

REGIONE DEL VENETO

UBICAZIONE:

Comune di Venezia

Sestiere San Marco n. 548

 

CATASTO:

C.T. Comune di Venezia

Fg. 15

particella 1151

C.F. Comune di Venezia

Fg. VE/15

particella 1151 sub. 12-19-20

Superficie catastale: mq  4010

 

QUOTA DI PROPRIETÀ: 1000/1000

 

STATO OCCUPAZIONALE:  In fase di rilascio

Valore della porzione
della Regione  del Veneto

€ 5.570.000,00

(cinquemilioni
cinquecentosettanta
milaeuro/zerocentesimi)

(87,98% del valore complessivo)

 

ART. 4 – CONDIZIONI DI VENDITA

Il bene oggetto di alienazione sarà posto in vendita a corpo e non a misura, nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, così come è posseduto dallo Stato e dalla Regione del Veneto, con tutte le servitù attive e passive, tanto apparenti quanto non apparenti, e con tutti i pesi che vi fossero inerenti. Gli enti venditori ciascuno per quanto di competenza, garantiscono la proprietà del bene oggetto di alienazione, la legittima provenienza e la libertà dello stesso da ipoteche, privilegi e trascrizioni pregiudizievoli. In ordine alla destinazione urbanistica dell’immobile nessuna responsabilità potrà essere posta a carico delle amministrazioni venditrici. Gli interessati dovranno, pertanto, assumere le relative informazioni, direttamente presso gli uffici competenti dell’ Amministrazione comunale ove insiste il bene oggetto del presente avviso. Gli Enti venditori dichiarano di non consentire alcuna forma di mediazione e/o intermediazione con i concorrenti interessati a partecipare alla gara e che, pertanto, alcun compenso a tale titolo sarà corrisposto in sede di stipulazione del contratto di compravendita.

In ragione della autorizzazione all’alienazione di cui all’art. 55 del D. Lgs 22 gennaio 2004 n. 42 la vendita sarà sottoposta alle seguenti condizioni:

a) prescrizioni e condizioni in ordine alle misure di conservazione programmate — la    conservazione del bene dovrà essere assicurata mediante idonei provvedimenti restaurativi e manutentivi sia delle parti strutturali e sovrastrutturali che delle decorazioni. Non saranno consentite suddivisioni o frammentazioni degli spazi interni che non rispettino, ovvero non recuperino adeguatamente, l'originaria articolazione, con particolare riferimento alla conservazione degli interni di pregio o degli elementi decorativi originari. Ai sensi dell'art. 20, comma 1, del D.Igs.42/2004 dovrà essere comunicato preventivamente alla Soprintendenza competente ogni eventuale mutamento di destinazione, ai fini di accertarne la compatibilità con il presente provvedimento e con il carattere storico o artistico dell'immobile, escludendo ogni possibile pregiudizio alla sua conservazione.

b) condizioni di fruizione pubblica del bene, tenuto conto della situazione conseguente alle precedenti destinazioni d'uso — considerata l'ampiezza degli spazi, la ricchezza e la diffusione degli apparati decorativi che caratterizzano i vani dell'immobile si ritiene che la destinazione d'uso più appropriata possa essere quella espositiva/mussale, direzionale, residenziale e commerciale. La destinazione ricettiva è da ritenersi ammissibile solo a condizione che non comporti la frammentazione degli spazi e un impatto notevole per installazioni tecnologiche e impiantistiche;

c) congruità delle modalità e dei tempi previsti per il conseguimento degli obiettivi di valorizzazione indicati nella richiesta — si prescrive che il conseguimento degli obiettivi di valorizzazione indicati, con le modalità previste, sia attuato entro cinque anni dalla data dell'autorizzazione ad alienare.

ART. 5 – DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA
e/o dichiarazioni dell’offerente o del titolare della società o del legale rappresentante

I partecipanti all’asta che non rientrino tra i soggetti a cui è fatto divieto di comprare ex art. 1471 c.c., dovranno presentare, con le modalità sotto specificate, a pena di esclusione dalla gara, la seguente documentazione:

1.         quietanza comprovante l’avvenuto deposito cauzionale di cui al successivo art. 8 del presente avviso;

2.         dichiarazione sostitutiva di certificazione redatta secondo lo schema allegato al presente avviso d’asta, (Allegato A1), che viene reso disponibile unitamente alla pubblicazione del presente avviso d’asta. La stessa, compilata in ogni sua parte debitamente sottoscritta, dovrà essere accompagnata, a pena di esclusione, da copia fotostatica di un proprio documento di riconoscimento in corso di validità, ai sensi e per gli effetti degli articoli 46, 47 e 76 del DPR 445/2000, e contenere:

a.         attestazione di presa visione del complesso immobiliare oggetto d’asta, rilasciata dal responsabile del procedimento individuato all’art. 13 del presente bando o suo delegato. Il sopralluogo è obbligatorio e dovrà essere effettuato secondo le modalità riportate nell’art. 13 del presente avviso;
b.         dichiarazione che il concorrente è a conoscenza di tutti i vincoli dai quali l’immobile oggetto di alienazione risulta gravato;
c.         dichiarazione che il concorrente ha avuto cognizione delle condizioni contenute nell’avviso di gara, accettandone il contenuto;
d.         dichiarazione con cui il concorrente esonera da ogni responsabilità le amministrazioni venditrici per vizi dell’immobile non direttamente riconducibili alla responsabilità degli Enti cessionari;
e.         dichiarazione del concorrente di non essere interdetto, inabilitato o fallito e che a proprio carico non sono in corso procedure che denotano lo stato di insolvenza;
f.          nel caso di offerta da parte di impresa o società, dichiarazione con cui il concorrente attesta che, l’attività non è cessata;
g.         dichiarazione che il concorrente non ha riportato condanne penali e che non risulta essere destinatario di provvedimenti che riguardano l’applicazione di misure di sicurezza e misure di prevenzione iscritte nel casellario giudiziario ai sensi della vigente normativa;
h.         dichiarazione che non ricorrono, nei confronti del concorrente, cause che determinino l’incapacità a contrattare con la Pubblica Amministrazione e che tale incapacità non riguardi anche amministratori e/o soci muniti di poteri di rappresentanza;
i.          (per le società commerciali, cooperative e ditte individuali) dichiarazione di essere iscritta alla CC.I.AA. e di non trovarsi in alcuna situazione di esclusione dalla partecipazione alla gara (fallimento, liquidazione coatta, soggetto a sentenza passata in giudicato, ecc.);
j.          (per le società commerciali, cooperative e ditte individuali) dichiarazione di non essere destinataria di provvedimenti giudiziari che applichino le sanzioni amministrative di cui al D.lgs 231/2001;
k.         dichiarazione che l’offerta presentata dal concorrente è presentata esclusivamente per proprio conto, senza alcuna forma di collegamento con altri partecipanti alla procedura di gara, ai sensi dell’art. 2359 del Codice Civile;
l.          dichiarazione che il concorrente è consapevole che, qualora fosse accertata la non veridicità del contenuto delle dichiarazioni rese, il contratto non potrà essere stipulato ovvero, se già rogato, lo stesso potrà essere risolto di diritto dalle Amministrazioni venditrici ai sensi dell’art. 1456 del c.c.;
m.        dichiarazione che il concorrente risulta informato che, ai sensi e per gli effetti di cui al D.lgs. n. 196/2003, i dati personali raccolti saranno trattati esclusivamente nell’ambito del procedimento in essere;
n.         dichiarazione di elezione di domicilio;

3.         l’eventuale procura in originale o in copia conforme, secondo le modalità di cui all’art. 81 R.D. n. 827/1924.

La documentazione sopra elencata dovrà essere inserita in apposita busta, chiusa con ceralacca o con striscia di carta incollata o nastro adesivo, ovvero con equivalenti strumenti idonei a garantire la sicurezza contro eventuali manomissioni, controfirmata su tutti i lembi, recante all’esterno, in chiara evidenza, il nominativo dell’offerente e la seguente dicitura “documentazione amministrativa”.

Fermo restando che la mancata presentazione della busta contenente tutta la documentazione di cui sopra comporta l’esclusione dalla partecipazione alla gara. Le amministrazioni venditrici, in caso di irregolarità formali delle dichiarazioni, non compromettenti la “par condicio” fra i soggetti concorrenti e nell’interesse dell’Amministrazione stessa, potranno invitare i concorrenti, a mezzo di opportuna comunicazione scritta, anche solo a mezzo pec o fax, a completare o a fornire i chiarimenti in ordine al contenuto dei certificati, documenti e dichiarazioni presentati.

 

ART. 6 – OFFERTA ECONOMICA

I partecipanti all’asta dovranno inoltre presentare, a pena di esclusione dalla gara, la propria offerta economica che dovrà essere inserita in apposita busta, chiusa con ceralacca o con striscia di carta incollata o nastro adesivo, ovvero con equivalenti strumenti idonei a garantire la sicurezza contro eventuali manomissioni; la busta dovrà essere controfirmata su tutti i lembi e recare, all’esterno, il nominativo dell’offerente, e la dicitura “offerta economica”.

L’offerta economica dovrà:

a)        essere stesa su carta resa legale;
b)        essere redatta in lingua italiana;
c)        indicare in lettere e in cifre il prezzo proposto (in caso di discordanza prevarrà  la cifra più vantaggiosa per le amministrazioni venditrici);
d)        essere sottoscritta, con firma leggibile e per esteso, dal concorrente o, se trattasi di Ente o Società, dal legale rappresentante;
e)        per le persone fisiche, essere indicato il nome, il cognome, il luogo e la data di nascita, il domicilio e il codice fiscale;
f)         per le persone giuridiche essere indicata la ragione sociale, la sede legale, il Codice Fiscale, la partita IVA nonché le generalità del legale rappresentante.

Tali requisiti sono richiesti anche per le persone fisiche e le persone giuridiche estere.

Non sono ammesse offerte per persona da nominare, né offerte condizionate.

Nell’ipotesi di offerte da parte di procuratore dovrà essere prodotto regolare ed autentico atto di procura speciale secondo le modalità di cui all’art.81 del R.D. n. 827/1924.

Per facilitare la presentazione dell’offerta, i concorrenti potranno avvalersi del modello fac-simile, allegato al presente avviso (Allegato A2), che dovrà, a pena di esclusione, essere compilato in ogni sua parte e debitamente sottoscritto. Tale modello viene reso disponibile unitamente alla pubblicazione dell’avviso d’asta.

L’offerta presentata ha natura di proposta irrevocabile. La stessa è vincolante per l’offerente per il periodo indicato nell’avviso d’asta pubblica ovvero, in caso di mancata indicazione, per centottanta giorni.

 

ART. 7  – TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLE OFFERTE

La busta contenente l’offerta economica e quella contenente documentazione amministrativa dovranno essere inserite, a pena di esclusione dalla gara, in apposito plico, chiuso con ceralacca o con striscia di carta incollata o nastro adesivo ovvero con equivalenti strumenti idonei a garantire la sicurezza contro eventuali manomissioni; il plico dovrà essere controfirmato su tutti i lembi e recare all’esterno, in chiara evidenza, il nominativo dell’offerente nonché la seguente dicitura: “Offerta per l’incanto pubblico per la vendita dell’immobile sito in Comune di Venezia denominato Palazzetto Balbi

Il plico così formato dovrà essere trasmesso, a pena di esclusione, alla Regione del Veneto – Direzione Acquisti, AA.GG. e Patrimonio – Palazzo della Regione – Fondamenta S. Lucia, Cannaregio 23, 30121 Venezia, entro e non oltre le ore 12.00 del giorno  03 aprile 2017, mediante una delle seguenti modalità:

1.         raccomandata a mezzo del Servizio Postale;
2.         consegna a mezzo agenzia di recapito autorizzata;
3.         consegna a mano.

Il recapito del plico, anche inviato a mezzo raccomandata a/r, rimane ad esclusivo rischio del mittente ove, per qualsiasi motivo, anche per cause di forza maggiore, non giungesse a destinazione in tempo utile. Non saranno, quindi, in alcun caso presi in considerazione i plichi pervenuti oltre il suddetto termine perentorio di scadenza, anche indipendentemente dalla volontà del concorrente. Tali plichi non verranno aperti, ed i relativi concorrenti non saranno ammessi all’asta.

 

ART. 8 – SVOLGIMENTO DELL’ASTA

Valore a base d’asta

Il prezzo assunto a base d’asta corrisponde al valore di stima del bene oggetto di alienazione, secondo quanto previsto  all’art. 3, comma 1, della legge 24.12.1908, n. 783, ed è fissato in € 6.331.000,00 (seimilionitrecentotrentunomilaeuro/zerocentesimi), tasse ed oneri di compravendita esclusi, secondo il valore della perizia di stima redatta, dalle amministrazioni proprietarie, ciascuno per la parte di competenza. Si precisa che alla porzione di immobile di proprietà della Regione del Veneto è stato attribuito un valore pari a € 5.570.000,00 (cinquemilionicinquecentosettantamilaeuro/zerocentesimi) corrispondente all’87,98 % del prezzo a base di gara, e alla porzione di proprietà dello Stato è stato attribuito un valore pari a € 761.00,00 (settecentosessantunmilaeuro/zerocentesimi) corrispondente al 12,02% del prezzo a base di gara.

Cauzioni e garanzie richieste

Ciascun concorrente, per essere ammesso all’asta, dovrà, a pena di esclusione dalla gara, effettuare preventivamente, a titolo di garanzia, un deposito infruttifero, pari al 10% dell’importo a base d’asta e quindi ammontante ad €633.100,00 (euro seicentotrentatremilacentoeuro/zerocentesimi). Si precisa che detta garanzia è da imputarsi nella quota del 12,02% pari a €76.100,00 (settantaseimilacentoeuro/zerocentesimi)  per il bene di proprietà dello Stato e nella quota del 87,98% pari ad €557.000,00 (cinquecentocinquantasettemilaeuro/zerocentesimi) per il bene di proprietà della Regione del Veneto, in ragione delle rispettive proprietà.

La suddetta cauzione potrà essere costituita in uno dei seguenti modi:

-               deposito in contanti, presso la Tesoreria Provinciale dello Stato a favore della Regione del Veneto CF. 80007580279 e Agenzia del Demanio C.F. 06340981007 indicando nella causale “Cauzione per offerta per l’incanto pubblico per la vendita dell’immobile denominato Palazzetto Balbi sito in Venezia scadenza Asta 3 aprile 2017”;

-               mediante presentazione di fideiussione bancaria o polizza assicurativa di primarie compagnie abilitate ai sensi delle norme vigenti in materia a rilasciare garanzie ai soggetti pubblici, avente validità per almeno 180 giorni dalla data di presentazione delle offerte e che preveda espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale di cui all’art. 1944 del codice civile, volendo ed intendendo restare obbligata in solido con il debitore, nonché la rinuncia ad eccepire la decorrenza dei termini di cui all’art. 1957 del codice civile e la sua operatività entro quindici giorni a semplice richiesta scritta dell’Amministrazione regionale.

La presentazione di cauzione, fideiussione o polizza di importo inferiore a quello richiesto, o non aventi le caratteristiche richieste sarà causa di esclusione dalla gara.

La cauzione o la fideiussione/polizza saranno restituite ai soggetti offerenti non aggiudicatari entro sette giorni dalla richiesta di restituzione presentata all’Amministrazione Regionale, ovvero, d’ufficio, entro trenta giorni dalla effettuazione dell’asta pubblica.

Al soggetto offerente, risultato aggiudicatario, la cauzione o la fideiussione/polizza saranno restituite all’atto di stipula del contratto di compravendita dell’immobile.

Procedura di Aggiudicazione

L’asta si terrà in seduta pubblica nelle forme di legge e si svolgerà in data 04 aprile alle ore 11.00 presso la Direzione Acquisti, AA.GG. e Patrimonio – Palazzo della Regione – Piano IV Fondamenta S. Lucia, Cannaregio 23, 30121 VENEZIA.

La commissione preposta all’espletamento della procedura sarà formata da membri dell’Agenzia del Demanio e della Regione del Veneto - Direzione Acquisti, AA.GG. e Patrimonio e procederà dapprima a verificare il corretto inoltro dei plichi ed quindi ad aprire la busta contenente la documentazione amministrativa, verificando la presenza di tutta la documentazione richiesta e la correttezza formale della stessa, escludendo dalla procedura i concorrenti risultati non in regola.

La commissione ammetterà alla fase successiva, consistente nella apertura della busta contenente l’offerta economica i concorrenti risultati in regola con la documentazione amministrativa.

L’aggiudicazione provvisoria sarà effettuata ad incanto unico e definitivo ed avverrà a favore del concorrente che avrà presentato l’offerta valida più elevata, che dovrà comunque essere in aumento sul prezzo fissato a base d’asta.

Nel caso di parità delle offerte, qualora alla seduta di apertura delle offerte siano presenti i soggetti che hanno offerto lo stesso miglior prezzo, gli stessi saranno invitati a presentare immediatamente una sostitutiva offerta in aumento, compilando uno stampato fornito dalla commissione e da inserire  in una busta parimenti fornita dall’Ente stesso, che dovrà essere restituita debitamente chiusa.

Gli interessati dovranno presentare le eventuali nuove offerte in aumento entro trenta minuti dalla consegna degli stampati.

Qualora in sede di seduta pubblica manchi anche uno solo tra i soggetti che hanno effettuato la stessa migliore offerta, a tutti i ridetti soggetti verrà richiesto, a mezzo pec o a mezzo di raccomandata A.R. o altre forme scelte dalla commissione, di presentare una nuova e superiore offerta entro il termine, comunque non superiore a 10 giorni. Nel caso non pervenga alcuna offerta migliorativa, nella seduta pubblica fissata per l’apertura delle nuove offerte, si procederà al sorteggio tra i soggetti che avevano offerto il miglior prezzo.

La commissione, dopo le verifiche sui dati relativi all’autocertificazione presentata, comunicherà, al soggetto che ha presentato la migliore offerta, l’aggiudicazione in via definitiva.

Entro trenta giorni lavorativi dalla comunicazione, l’aggiudicatario dovrà procedere al versamento dell’importo a saldo a pena  di decadenza dell’aggiudicazione e la perdita della cauzione versata.

La cauzione sarà incamerata dagli Enti proprietari qualora l’aggiudicatario provvisorio si rifiuti di stipulare l’atto o non esegua, nei termini previsti dal bando, gli adempimenti a suo carico a seguito dell’aggiudicazione provvisoria.

Nel caso in cui l’aggiudicatario non proceda al versamento del saldo, sarà dichiarato rinunciatario e il bene sarà aggiudicato in via provvisoria all’eventuale soggetto che avrà presentato la seconda migliore offerta.

L’asta sarà aggiudicata anche in presenza di una sola offerta valida.

Il verbale di aggiudicazione sarà vincolante per l’aggiudicatario, mentre lo sarà per gli Enti venditori solo dopo l’approvazione dell’atto di alienazione.

Laddove l’asta dovesse andare deserta, il  verbale di effettuazione di asta deserta sarà reperibile ai seguenti indirizzi dei siti  internet istituzionali:

della Regione del Veneto: https://www.regione.veneto.it/web/guest/dettaglio-giunta-news?_spp_detailId=3066502

-             dell’Agenzia del demanio:  www.agenziademanio.it.

Pagamenti e penalità

Il pagamento del prezzo di aggiudicazione, a favore dello Stato e della Regione del Veneto, dovrà essere effettuato per intero, prima della stipula dell’atto di compravendita, secondo le indicazioni che verranno fornite dagli Enti venditori all’esito della procedura.

Qualora l’aggiudicatario non effettui il pagamento del prezzo o il versamento delle spese legate alla stipula dell’atto entro i termini che verranno comunicati dalle Amministrazioni venditrici, non si darà luogo alla sottoscrizione del formale contratto di compravendita e l’aggiudicazione si intenderà come non avvenuta. In tale ipotesi, il deposito cauzionale verrà trattenuto, fatto salvo i maggiori danni.

Si precisa che a ciascuna delle amministrazioni proprietarie spetterà parte del  prezzo di vendita in misura proporzionale al valore dell’intero compendio posto a base di gara, e quindi all’Agenzia del Demanio spetterà la quota del 12,02% e alla Regione del Veneto la quota del 87,98% del prezzo di aggiudicazione.

 

ART. 9 – CONTRATTO DI VENDITA

Il Contratto di vendita di beni immobili sarà stipulato da un notaio che verrà nominato dall’acquirente ovvero dall’Ufficiale Rogante della Regione del Veneto.

Tutte le spese e gli oneri anche fiscali conseguenti ed inerenti la sottoscrizione del contratto di compravendita sono a carico della parte acquirente.

Il contratto dovrà essere stipulato, entro 90 (novanta) giorni dalla comunicazione di aggiudicazione definitiva.

Qualora, per fatto dell’aggiudicatario, la stipulazione non avvenga nel termine suindicato, l’atto con cui si dispone l’alienazione è revocato e gli enti proprietari tratterranno la cauzione versata.

Il termine sopra indicato potrà essere prorogato una sola volta e per non più di 90 giorni se l’acquirente abbia presentato richiesta di mutuo e questo non sia stato ancora erogato per cause non imputabili al soggetto stesso.

 

ART. 10 – PRELAZIONE LEGALE

Nel caso in cui sul bene oggetto di alienazione insistano diritti di prelazione legale o contrattuale, gli enti venditori, al termine della procedura ad evidenza pubblica e sulla base del prezzo di aggiudicazione, offrono mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento o con altre modalità previste dalla normativa fonte del diritto di prelazione o comunque dalla normativa vigente in materia di notificazioni, il bene al soggetto titolare ovvero ai soggetti titolari del diritto, i quali, salvo diversi termini e modalità espressamente stabiliti dalla legge o dalle leggi in materia, potranno esercitare il proprio diritto di prelazione entro 60 giorni dal ricevimento della raccomandata mediante dichiarazione scritta accompagnata da copia fotostatica di un documento di riconoscimento e versamento di una somma pari al 20% (venti percento) del prezzo, a titolo di anticipazione.

 

ART. 11 – PUBBLICAZIONE

L’avviso d’asta, ed i relativi allegati, sono prelevabili dal sito ufficiale della Regione del Veneto, alla sezione bandi, avvisi, concorsi: https://bandi.regione.veneto.it/Public/Index  e dal sito dell’Agenzia del demanio www.agenziademanio.it sezione gare e aste.

L’avviso verrà inoltre pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto ed all’Albo Pretorio del Comune di Venezia (Ve).

 

ART. 12 - FORO COMPETENTE

Per qualsiasi controversia che dovesse insorgere in relazione all’interpretazione, esecuzione, validità, efficacia e risoluzione dell’avviso di gara mediante asta pubblica qui disciplinato, si farà riferimento al Foro di Venezia.

 

ART. 13 – RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO E TITOLARE DEL TRATTAMENTO DEI DATI - INFORMAZIONI VARIE

Il Responsabile del procedimento è il Direttore della Direzione Acquisti, AA.GG. e Patrimonio Regione del Veneto, avv. Giulia Tambato.

La documentazione amministrativa relativa al complesso immobiliare oggetto del presente avviso d’asta potrà essere visionata, con i limiti di legge, presso la sede della Direzione Regionale del Veneto dell’Agenzia del Demanio in via
Borgo Pezzana n. 1 e presso la sede della Regione del Veneto – Direzione Acquisti, AA.GG. e Patrimonio – Palazzo della Regione – Fondamenta S. Lucia, Cannaregio 23, 30121 VENEZIA.

Per prendere visione della documentazione agli atti d’ufficio, per concordare le visite al complesso immobiliare oggetto d’asta, per consegnare a mano il plico per la partecipazione alla gara, nonché per ulteriori informazioni è necessario contattare la Direzione Acquisti, AA.GG. e Patrimonio della Regione del Veneto preferibilmente via  pec all’indirizzo: dip.affarigeneralidemanio@ pec.regione.veneto.it; ovvero ai seguenti numeri telefonici tel. 041/2794106, fax 041/2795212, nell’osservanza del seguente orario di apertura al pubblico: da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 14.00.

Il trattamento dei dati pervenuti avverrà in conformità alle disposizioni del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196. Ai sensi dell’art. 11 del Decreto Legislativo, si precisa che il trattamento dei dati personali sarà improntato a liceità e correttezza nella piena tutela dei diritti dei concorrenti e della loro riservatezza. 

I dati forniti saranno trattati per le finalità connesse all’espletamento della procedura di alienazione e la necessaria stipula del contratto di vendita.

Titolari del trattamento sono, ciascuno per le informazioni di propria competenza, l’Agenzia del demanio e la Regione del Veneto, Direzione Acquisti, AA.GG. e Patrimonio della Regione del Veneto , nei cui confronti il soggetto interessato potrà far valere i diritti previsti dall’art. 7 del citato Decreto Legislativo.

Si procederà a termini degli artt. 353 e 354 del vigente Codice Penale contro chiunque, con violenza o minaccia o con doni, promesse, collusioni o altri mezzi fraudolenti, impedisse o turbasse la gara, ovvero ne allontanasse gli offerenti e contro chiunque si astenesse dal concorrere per denaro o per altra utilità a lui o ad altri data o promessa.

 

Il Direttore Regionale dell’Agenzia del Demanio
Dott. Vincenzo Capobianco

 

Il Direttore Direzione Acquisti AAGG e Patrimonio Regione Veneto
Avv. Giulia Tambato

(Avviso costituente parte integrante del Decreto del Direttore della Direzione Acquisti Affari Generali e Patrimonio n. 185 del 15 dicembre 2016,  pubblicato in parte seconda- sezione prima del presente Bollettino, ndr).

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