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Bur n. 45 del 09 aprile 2024


Materia: Caccia e pesca

Deliberazione della Giunta Regionale n. 362 del 04 aprile 2024

Conferma dell'aderenza dei piani regionali di controllo di cui all'art. 19 della L. n. 157/1992 al Decreto 13 giugno 2023 "Adozione del piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica.".

Note per la trasparenza

Si provvede a confermare l’aderenza dei vigenti piani regionali di controllo di cui all’art. 19 della L. n. 157/1992 al Decreto 13 giugno 2023 “Adozione del piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica.” del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica di concerto con il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, e pertanto di confermarne la validità e l’operatività.

L'Assessore Cristiano Corazzari riferisce quanto segue.

L’art. 19 ter della Legge 11 febbraio 1992, n. 157 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio” prevede che sia adottato un piano straordinario quinquennale per la gestione e il contenimento della fauna selvatica con decreto del Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, di concerto con il Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, sentito l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (di seguito, per brevità, ISPRA), nonché previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano.

Tale piano costituisce lo strumento programmatico, di coordinamento e di attuazione dell'attività di gestione e contenimento numerico della presenza della fauna selvatica nel territorio nazionale, mediante abbattimento e cattura. Le attività di contenimento, disposte nell'ambito del piano, non costituiscono esercizio di attività venatoria e sono attuate anche nelle zone vietate alla caccia, comprese le aree protette e le aree urbane, nei giorni di silenzio venatorio e nei periodi di divieto.

Il comma 4 del richiamato art. 19 ter della L. n. 157/1992 prevede che il piano in argomento sia attuato e coordinato dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano, che possono avvalersi, con l'eventuale supporto tecnico del Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dell'Arma dei Carabinieri, dei cacciatori iscritti negli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) o nei Comprensori Alpini (CA), delle guardie venatorie, degli agenti dei Corpi/Servizi di Polizia locale e provinciale muniti di licenza per l'esercizio venatorio, nonché dei proprietari o dei conduttori dei fondi nei quali il piano trova attuazione, purché muniti di licenza per l'esercizio venatorio.

Il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, di concerto con il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, visto il parere favorevole espresso da ISPRA con nota prot. n. 22273/2023 e l'intesa della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, resa nella seduta del 10 maggio 2023 (Rep. atti n. 120/CSR), con Decreto 13 giugno 2023 “Adozione del piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica.” ha adottato il Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica (Allegato 1 al medesimo decreto).

Il Piano straordinario  è coerente  con  la  strategia dell'Unione  europea  sulla  biodiversità,  assicurando   la   piena coerenza  del  quadro  nazionale  di  gestione  della  fauna  con  le direttive natura dell'Unione europea,  contribuendo  a  mitigare  gli impatti  della  fauna  sull'agricoltura,  incentivando  pratiche   di coltivazione sostenibili e contribuendo al raggiungimento del “target 12”, che prevede una mitigazione degli impatti delle  specie esotiche invasive sulle specie minacciate.

Il paragrafo 2 “Omogeneità applicativa” dell’Allegato 1 al Decreto ministeriale 13 giugno 2023 prevede che il Piano straordinario costituisca il primo momento di pianificazione, cui dovrebbe far seguito l'adozione dei piani regionali ai sensi dell'art. 19 della L. n. 157/1992, recependo i contenuti del piano straordinario stesso. Qualora le regioni abbiano già approvato i predetti piani, devono provvedere, ove ritenuto necessario dalle Regioni stesse, all'integrazione dei piani esistenti in base alle previsioni contenute nel presente Piano straordinario.

Relativamente al rapporto che intercorre tra il Piano straordinario e i PRIU (Piani regionali di interventi urgenti) relativi alla specie Cinghiale (Sus scrofa), i quali costituiscono dei piani di azione e di intervento finalizzati alla gestione e al contenimento della medesima specie con particolare riguardo alla prevenzione e al contrasto della Peste Suina Africana (PSA), si evidenzia che anche gli stessi PRIU, qualora ritenuto necessario, dovranno essere integrati con le prescrizioni del Piano straordinario.

Ciò premesso, richiamate integralmente le Deliberazioni di Giunta regionale con la quale la Regione del Veneto ha approvato i seguenti Piani:

  • Piano di controllo dei Corvidi (Corvus cornix e Pica pica) - DGR n. 970 del 13 luglio 2021;
  • Piano di controllo del Colombo di città (Columba livia forma domestica) - DGR n. 971 del 13 luglio 2021;
  • Piano di controllo della Nutria (Myocastor coypus) - DGR n. 1069 del 3 agosto 2021;
  • Piano Regionale di Interventi Urgenti (PRIU) per la gestione, il controllo e l'eradicazione della Peste Suina Africana (PSA) nei suini d'allevamento e nei cinghiali a vita libera - DGR n. 712 del 14 giugno 2022;
  • Piano quinquennale di Gestione e Controllo della Volpe (Vulpes vulpes) - DGR n. 797 del 27 giugno 2023;

in ossequio alle disposizioni sopra richiamate dell’Allegato 1 al Decreto ministeriale del 13 giugno 2023, la competente Direzione regionale Agroambiente, Programmazione e Gestione Ittica e Faunistico-Venatoria ha provveduto alla verifica della congruità dei sopra richiamati Piani, accertando che gli stessi siano in linea con i principi applicativi dettati dal Decreto ministeriale confermando, pertanto, la sostanziale aderenza dei Piani sopra richiamati ai contenuti dell’Allegato 1 al citato Decreto.

Per quanto attiene specificatamente al PRIU, facendo riferimento anche al recente adeguamento approvato con la DGR n. 251 del 13 marzo 2024 “Approvazione dell'adeguamento del Piano Regionale di Interventi Urgenti per la gestione, il controllo e l'eradicazione della Peste Suina Africana con i contenuti del Piano straordinario di catture, abbattimento e smaltimento dei cinghiali (Sus scrofa). L. n. 157/1992; DGR n. 712/2022.”, quest’ultimo potrà essere integrato, ove eventualmente necessario, in relazione alla evoluzione epidemiologica del virus della Peste Suina Africana in Veneto, anche in coordinamento con gli strumenti forniti dalla Struttura Commissariale Straordinaria per la Peste Suina Africana.

In un’ottica di maggiore integrazione e coordinamento, l’amministrazione regionale si impegnerà a provvedere annualmente a trasmettere a ISPRA un report sui risultati conseguiti nell’ambito dei piani regionali realizzati secondo quanto di propria competenza, nelle more della predisposizione da parte di ISPRA di format e contenuti così come previsto dal Decreto ministeriale 13 giugno 2023.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la Legge 11 febbraio 1992, n, 157 «Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio.»;

VISTA la Legge regionale 9 dicembre 1993, n. 50 «Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio.» e fatto specifico riferimento all’art. 17;

VISTA la Legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1 «Statuto del Veneto»;

VISTO l’art. 2, comma 2, della la Legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54 «Legge regionale per l’ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della Legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1 Statuto del Veneto»;

VISTA la Legge regionale 29 ottobre 2015, n. 19 «Disposizioni per il riordino delle funzioni provinciali.»;

VISTA la Legge regionale 7 agosto 2018, n. 30 «Riordino delle funzioni provinciali in materia di caccia e pesca in attuazione della legge regionale 30 dicembre 2016, n. 30, nonché conferimento di funzioni alla Provincia di Belluno ai sensi della legge regionale 8 agosto 2014, n. 25»;

VISTA la DGR n. 1079 del 30 luglio 2019 «Funzioni non fondamentali - in materia di programmazione e gestione faunistico-venatoria ed ittica ed in materia di agricoltura - delle Province e della Città metropolitana di Venezia riallocate in capo alla Regione. Attuazione della legge regionale 29 dicembre 2016, n. 30 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2017" e della legge regionale 7 agosto 2018, n. 30 "Riordino delle funzioni provinciali in materia di caccia e pesca in attuazione della legge regionale 30 dicembre 2016, n. 30, nonché conferimento di funzioni alla Provincia di Belluno ai sensi della legge regionale 8 agosto 2014, n. 25.". Definizione del modello organizzativo.»;

VISTA la DGR n. 970 del 13 luglio 2021 di approvazione del “Piano di controllo dei Corvidi (Corvus cornix e Pica pica) nel territorio regionale (2021-2025). Legge n. 157/1992, articolo 19 e L.R. n. 50/1993, articolo 17”;

VISTA la DGR n. 971 del 13 luglio 2021 di approvazione del “Piano di controllo del Colombo di città (Columba livia forma domestica) nel territorio regionale (2021-2025). Legge n. 157/1992, articolo 19 e L.R. n. 50/1993, articolo 17”;

VISTA la DGR n. 1069 del 3 agosto 2021 di approvazione del “Piano regionale di controllo della Nutria (Myocastor coypus). Articolo 2, comma 1 della Legge regionale 26 maggio 2016, n.15. Deliberazione/CR n.58 del 15 giugno 2021”;

VISTA la DGR n. 712 del 14 giugno 2022 di approvazione del “Approvazione del Piano Regionale di Interventi Urgenti (PRIU) per la gestione, il controllo e l'eradicazione della Peste Suina Africana (PSA) nei suini d'allevamento e nei cinghiali a vita libera”;

VISTA la DGR n. 797 del 27 giugno 2023 “Piano quinquennale di Gestione e Controllo della Volpe (Vulpes vulpes) nel territorio regionale (2023-2027). Legge n. 157/1992, articolo 19 e L.R. n. 50/1993, articolo 17.”;

VISTA la DGR n. 251 del 13 marzo 2024 “Approvazione dell'adeguamento del Piano Regionale di Interventi Urgenti per la gestione, il controllo e l'eradicazione della Peste Suina Africana con i contenuti del Piano straordinario di catture, abbattimento e smaltimento dei cinghiali (Sus scrofa). L. n. 157/1992; DGR n. 712/2022.”;

delibera

1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2. di confermare l’aderenza al Decreto ministeriale 13 giugno 2023 dei seguenti Piani regionali:

  • Piano di controllo dei Corvidi (Corvus cornix e Pica pica), approvato con DGR n. 970 del 13 luglio 2021;
  • Piano di controllo del Colombo di città (Columba livia forma domestica), approvato con DGR n. 971 del 13 luglio 2021;
  • Piano di controllo della Nutria (Myocastor coypus), approvato con DGR n. 1069 del 3 agosto 2021;
  • Piano Regionale di Interventi Urgenti (PRIU) per la gestione, il controllo e l'eradicazione della Peste Suina Africana (PSA) nei suini d'allevamento e nei cinghiali a vita libera, approvato con DGR n. 712 del 14 giugno 2022 e oggeto di adeguamento con DGR n. 251/2024,
  • Piano quinquennale di Gestione e Controllo della Volpe (Vulpes vulpes), approvato con DGR n. 797 del 27 giugno 2023;

3. di confermare la validità e l’operatività dei Piani regionali di cui al precedente punto 2 fino alla naturale scadenza;

4. di dare atto, per quanto attiene specificatamente al PRIU, che quest’ultimo potrà essere integrato, ove eventualmente necessario, in relazione alla evoluzione epidemiologica del virus della Peste Suina Africana;

5. di dare atto che si provvederà annualmente a trasmettere a ISPRA un report sui risultati conseguiti nell’ambito dei piani regionali realizzati secondo quanto di propria competenza;

6. di incaricare il Direttore della Direzione Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria dell'esecuzione del presente atto, nonché dell'adozione di eventuali modifiche o integrazioni non sostanziali che si dovessero rendere necessarie;

7. di dare atto che il presente provvedimento non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

8. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

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