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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 132 del 04 ottobre 2023


Materia: Bonifica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1172 del 28 settembre 2023

Ripristino opere pubbliche di bonifica danneggiate dalle eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nel mese di luglio 2023 nel territorio delle Province di Padova, Rovigo, Treviso, Verona, Vicenza e della Città metropolitana di Venezia. Richiesta di declaratoria e delle assegnazioni contributive del Fondo di solidarietà nazionale. (Decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102).

Note per la trasparenza

Si chiede al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste la dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi atmosferici che nel mese di luglio 2023 hanno interessato il territorio delle Province di Padova, Rovigo, Treviso, Verona, Vicenza e della Città metropolitana di Venezia, dove si sono verificati danni alle opere pubbliche di bonifica.

L'Assessore Federico Caner riferisce quanto segue.

Il Decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, “Interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole, a norma dell’art. 1, comma 2, lett. i), della legge 7 marzo 2003, n. 38”, nel definire la disciplina del Fondo di solidarietà nazionale, ha confermato, all’art. 5, comma 6, la possibilità di utilizzare le risorse finanziarie del Fondo medesimo per il ripristino dei danni subiti dalle opere pubbliche di bonifica e di irrigazione danneggiate da eccezionali avversità atmosferiche. L’art. 6 del medesimo decreto legislativo prevede che le Regioni competenti, attuata la procedura di delimitazione del territorio colpito e di accertamento dei danni conseguenti, deliberino - entro il termine perentorio di 60 giorni dalla cessazione dell’evento dannoso - la proposta di declaratoria dell’eccezionalità dell’evento, nonché l’individuazione delle provvidenze da concedere per il ripristino dei danni subiti dalle opere pubbliche di bonifica e irrigazione e la relativa richiesta di spesa. In presenza di eccezionali e motivate difficoltà nella delimitazione dei territori e nella individuazione delle provvidenze, il suddetto termine è prorogato di ulteriori 30 giorni.

Sulla base della proposta deliberata dalle Regioni, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, previo accertamento degli effetti degli eventi calamitosi, dichiara l’esistenza del carattere di eccezionalità delle calamità naturali, individuando i territori danneggiati e le provvidenze. Successivamente, il medesimo Ministero, d’intesa con la Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, tenuto conto dei fabbisogni di spesa, dispone il Piano di riparto delle somme da prelevarsi dal Fondo di solidarietà nazionale e da trasferire alle Regioni.

Con riferimento agli eventi atmosferici in oggetto, deve essere evidenziato che, a decorrere dalla seconda settimana di luglio 2023, un promontorio anticiclonico di origine africana ha portato sul territorio regionale un significativo aumento delle temperature e dell’umidità; successivamente, l’indebolimento di questo anticiclone e l’infiltrazione di aria più fredda in quota hanno determinato condizioni di instabilità, con fenomeni con carattere di rovesci e temporali, anche di forte intensità a causa della presenza di aria molto calda e umida nei bassi strati.

Al riguardo, il Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto ha emesso ripetute segnalazioni di condizioni meteo avverse, nonché gli avvisi di criticità idrogeologica ed idraulica numerati dal n. 13/2023 al n. 17/2023, mettendo in evidenza la possibilità di rovesci e temporali sparsi e diffusi, anche intensi e localmente persistenti, associati a forti rovesci, locali grandinate, forti raffiche di vento.

Il primo evento del 13 luglio 2023 è stato caratterizzato da forti temporali, associati a grandinate, che hanno interessato diverse zone della pianura centro settentrionale e sono stati accompagnati da venti molto forti, con raffiche anche di 80-120 km/h in particolare nel Vicentino, nel Trevigiano e nell’Alto Veneziano. Nell’area del Portogruarese, ad esempio, un forte nubifragio con violente ed eccezionali raffiche di vento (velocità massima rilevata 90 Km/ora presso stazione ARPAV) ha causato la caduta di numerosi alberi e tralicci, con interruzione dell’alimentazione elettrica e conseguente fermo degli impianti idrovori.

Il transito veloce dei sistemi temporaleschi ha impedito accumuli elevati di pioggia, tuttavia nelle zone pedemontane centro-occidentali e nel Trevigiano si sono registrate precipitazioni di forte intensità ed i quantitativi di pioggia, concentrati in intervalli ristretti di tempo, hanno avuto intensità anche intorno a 10 mm in 5 minuti e 15-20 mm in 10-15 minuti.

Nel pomeriggio del 18 luglio 2023 una veloce linea temporalesca ha interessato diffusamente le zone centro settentrionali della Regione (da Asiago verso est) sconfinando sulle limitrofe zone pedemontane. I temporali sono stati associati a venti molto forti (downburst) registrati dalle stazioni della rete ARPAV. Altri fenomeni significativi sono state le grandinate con chicchi di medie dimensioni su alcune zone della pedemontana.

Anche tali sistemi temporaleschi sono stati caratterizzati da un veloce transito, che ha impedito accumuli elevati di pioggia, tuttavia le precipitazioni sono state di forte intensità e i quantitativi di pioggia concentrati in intervalli ristretti di tempo.

L’evento atmosferico del 19 luglio 2023, con le medesime caratteristiche degli eventi precedenti, è stato però caratterizzato da violente ed estese grandinate, con chicchi di dimensioni eccezionali (fino a 10 cm di diametro). Gli eventi temporaleschi sono stati associati a raffiche di vento che hanno superato i 100 Km/h, con un massimo di 119 km/h a Campagna Lupia -Valle Averto (VE).

In tale giornata, il passaggio delle linee temporalesche ha comportato pesanti effetti al suolo in vasti territori dei Comuni delle Province di Padova, Treviso, Vicenza e della Città Metropolitana di Venezia, con importanti danni alle coperture e agli infissi di numerosi impianti idrovori e ai manufatti consortili, nonché la diminuzione della funzionalità della rete di scolo per la caduta di alberi all’interno delle sezioni di deflusso.

Nella notte tra il 24 e il 25 luglio 2023 un altro eccezionale evento atmosferico ha interessato il territorio centro-meridionale della Provincia di Verona, l’area pedemontana Trevigiana e altre porzioni del territorio regionale, con effetti molto simili a quelli causati dagli eventi precedenti. Anche questi eventi hanno portato grandinate con chicchi di grandi dimensioni e forti raffiche di vento, con velocità intorno ai 90-100 km/h fino a valori massimi di 141 km/h a Valdobbiadene (TV) . Significativa della portata dell’evento è stata la sospensione della circolazione sul nodo ferroviario di Verona.

Anche tra il pomeriggio e la sera di mercoledì 26 luglio 2023, a più riprese, alcuni locali piovaschi/rovesci si sono spostati verso sud-est andando a interessare alcune zone della pianura veneta, dove poi si sono sviluppati dei temporali, specie ai confini con il Friuli Venezia Giulia e tra gli ambiti territoriali del Vicentino, Padovano e Rodigino. Nella pianura meridionale sono state registrate raffiche di vento intorno ai 90-100 km/h in concomitanza con i forti temporali, fino a valori massimi di 121 km/h a Sant’Elena (PD) e di 109 km/h a Lusia (RO).

Una fase particolarmente intensa di precipitazioni a prevalente carattere di rovescio e temporale si è verificata anche nella notte tra il 29 e il 30 luglio 2023. I fenomeni più significativi hanno interessato prima le fasce rivierasche del Lago di Garda estendendosi velocemente alle zone centro settentrionali della provincia di Verona, per poi interessare la provincia di Vicenza. Tale evento ha fatto registrare precipitazioni particolarmente intense a Verona-Santa Caterina, con ripetuti nubifragi di ben 16.8 mm in 5 minuti, 27.8 mm in 10 minuti, 36.2 mm in 15 minuti e 43.4 mm in 30 minuti; anche a Brendola (VI) si sono succeduti eventi di pioggia intensi con 12.6 mm in 5 minuti, 25.2 mm in 10 minuti, 34 mm in 15 minuti, fino a registrare 45 mm in 30 minuti. Anche in questi casi, le forti precipitazioni sono state accompagnate da raffiche di vento intense. In particolare la stazione di Verona-Santa Caterina ha registrato una raffica massima di 118 km/h e la stazione di Barbarano Vicentino ha registrato una raffica massima di 114 km/h.

Le descritte avversità del 29 e 30 luglio 2023 hanno causato rilevanti danni al patrimonio pubblico e privato, alle coltivazioni agricole e alle opere pubbliche di bonifica, principalmente nei territori dei Comuni della Provincia di Verona (Verona, Pescantina, San Pietro di Cariano, Bussolengo, Sona, Negrar di Valpollicella, Sommacampagna, Peschiera del Garda) e della Provincia di Vicenza (Arcugnano, Altavilla Vicentina, Longare, Vicenza, Montegalda, Montegaldella, Castegnero, Nanto, Brendola), già interessati dai precedenti eventi meteorologici.

Deve essere evidenziato che quantitativi di pioggia concentrati in periodi molto brevi compromettono la stabilità delle sponde dei canali di bonifica, a causa del veloce riempimento e del rapido svaso dei medesimi, qualora la sicurezza idraulica sia garantita dalle macchine idrovore. La repentina escursione dei livelli idrici nei canali di bonifica provoca intensi fenomeni erosivi sul fondo e sulle sponde, con il verificarsi di fenomeni di dissesto. Inoltre, la presenza di cumuli di ramaglie e fogliame può causare l’intasamento dei corpi idrici, soprattutto presso manufatti, ponti e griglie, con conseguenti tracimazioni e allagamenti delle aree circostanti la rete di bonifica.

Il Presidente della Giunta regionale, con decreti n. 55 del 13 luglio 2023, n. 56 del 19 luglio 2023, n. 58 del 20 luglio 2023, n. 60 del 25 luglio 2023 e n. 61 del 31 luglio 2023, ha dichiarato lo “stato di emergenza regionale” per le eccezionali avversità atmosferiche del mese di luglio 2023, riconoscendo l’attivazione delle componenti professionali e volontarie del Sistema Regionale di Protezione Civile.

Con nota prot. n. 402402 del 26 luglio 2023, il Presidente della Giunta regionale ha chiesto al Presidente del Consiglio dei Ministri la dichiarazione dello “Stato di Emergenza di rilievo nazionale”, ai sensi dell’art. 24 del D. Lgs. 2 gennaio 2018, n. 1.

Con Delibera del Consiglio dei Ministri del 28 agosto 2023, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 210 dell'8 settembre 2023, è stato dichiarato lo stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che dal 13 luglio al 6 agosto 2023 hanno interessato il territorio della Regione del Veneto.

Ravvisando condizioni meteo di carattere eccezionale, il Direttore della Direzione AdG FEASR Bonifica e Irrigazione con nota prot. n. 406269 del 28 luglio 2023, ha chiesto ai Consorzi di bonifica veneti di comunicare gli esiti delle verifiche compiute sui danni subiti dalle opere idrauliche di competenza, causati dalle avversità atmosferiche in argomento.

Al riguardo, con nota prot. n. 11255 del 3 agosto 2023, il Direttore del Consorzio di bonifica Acque Risorgive di Venezia-Chirignago ha trasmesso un dettagliato elenco dei danni sofferti dalle opere pubbliche di bonifica di competenza ricadenti nelle province di Padova e di Treviso, nonché nella Città Metropolitana di Venezia, segnalando numerosi danni alle sponde dei canali consortili con il manifestarsi di frane e intensi fenomeni erosivi, nonché danni a impianti idrovori e manufatti. L’importo complessivo di spesa per il ripristino della funzionalità delle opere pubbliche di bonifica è stato quantificato in € 840.000,00.

Parimenti, con nota prot. n. 9807 del 3 agosto 2023, il Direttore Generale del Consorzio di bonifica Adige Po di Rovigo ha segnalato che il fenomeno atmosferico di cui trattasi ha causato piene diffuse nella rete di canali interni con conseguenti diffusi franamenti delle sponde. Il costo stimato per il ripristino di circa 9 km di sponda è stato quantificato in € 1.400.000,00.

Anche il Direttore Generale del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta di San Bonifacio (VR), con nota prot. n. 8344 del 19 settembre 2023, ha comunicato agli Uffici regionali che gli eccezionali eventi atmosferici del mese di luglio 2023 hanno causato numerose criticità lungo la rete di bonifica per il verificarsi di frane e smottamenti nelle Province di Padova, Verona e Vicenza. L’importo complessivo di spesa per i necessari ripristini ammonta a € 444.750,00.

Con nota prot. n. 91551 del 28 luglio 2023, il Direttore del Consorzio di bonifica Bacchiglione di Padova ha segnalato che le avversità atmosferiche in argomento hanno causato danni spondali per circa 12,7 Km lungo i corsi d’acqua in gestione, nonché danni ad alcuni impianti idrovori, che richiedono la realizzazione di urgenti ripristini. L’importo complessivo di spesa ammonta a € 2.558.700,00.

Il Direttore del Consorzio di bonifica Brenta di Cittadella (PD), con nota prot. n. 13921 del 4 agosto 2023 ha segnalato la presenza di franamenti spondali che generano situazioni di pericolo lungo la rete idraulica di competenza. I danni sono stati quantificati in complessivi € 85.000,00.

Il Direttore dell’Area Tecnica del Consorzio di bonifica Piave di Montebelluna (TV), con nota prot. n. 22290 dell’11 agosto 2023, ha segnalato i danni subiti dalle opere pubbliche di bonifica in occasione degli eccezionali eventi atmosferici in argomento, consistenti in franamenti spondali e danni agli impianti idrovori per una spesa complessiva di € 33.000,00.

Il Direttore Generale del Consorzio di bonifica Veneto Orientale di San Donà di Piave (VE), con nota prot. n. 11704 del 14 settembre 2023, ha segnalato che gli eventi atmosferici in argomento hanno causato danni a numerosi impianti idrovori e manufatti, per un importo di € 200.000,00.

Infine, anche il Direttore Generale del Consorzio di bonifica Veronese di Verona, con nota prot. n. 10996 del 4 agosto 2023, ha comunicato che i danni subiti dalle opere pubbliche di bonifica in occasione degli eccezionali eventi atmosferici in argomento consistono principalmente in frane ed erosioni che coinvolgono un numero considerevole di collettori. La spesa complessiva da sostenere per i necessari ripristini è stimata in € 3.350.000,00.

Pertanto, sulla base delle segnalazioni dei Consorzi di bonifica sopra descritte, si determina in complessivi € 8.911.450,00 l'ammontare dei danni subiti dalle opere pubbliche di bonifica in occasione degli eccezionali eventi atmosferici in argomento.

Per far fronte ai danni sopradescritti è attivo presso la Tesoreria centrale dello Stato un conto corrente denominato “Fondo di solidarietà nazionale”, che consente il prelievo di somme occorrenti alle Regioni per fronteggiare i danni prodotti da calamità naturali o eventi eccezionali previsti dal punto 11.2 degli Orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato nel settore agricolo (2000/C28/02), nonché le avverse condizioni atmosferiche previste al punto 11.3 dei predetti Orientamenti comunitari.

In conformità a quanto disposto dal citato Decreto Legislativo n. 102/2004, la Regione deve attuare la procedura di delimitazione del territorio colpito e di accertamento dei danni, al fine di proporre la richiesta di declaratoria dell’eccezionalità dell’evento calamitoso e di individuazione delle provvidenze da concedere per il ripristino delle opere pubbliche di bonifica, nonché formulare la relativa richiesta di intervento del Fondo.

A tal fine gli Uffici regionali competenti hanno redatto, per ciascuna Provincia interessata dagli eventi, gli appositi modelli ministeriali per l’accertamento degli eventi calamitosi e la stima dei danni alle opere pubbliche di bonifica, che costituiscono Allegato A al presente provvedimento e che interessano:

per la Provincia di Padova:

Campodarsego, Campo San Martino, Cittadella, Legnaro, Merlara, Piazzola sul Brenta, Piombino Dese, San Giorgio delle Pertiche, Santa Giustina in Colle, Saonara, Vigodarzere, Vigonza;  

per la Provincia di Rovigo:

Adria, Ceregnano, Crespino, Ficarolo, Gaiba, Lendinara, Loreo, Salara, San Bellino, Trecenta;

per la Provincia di Treviso:

Casier, Gaiarine, Portobuffolè, Preganziol, Santa Lucia di Piave;

per la Città metropolitana di Venezia:

Campagna Lupia, Camponogara, Campolongo Maggiore, Caorle, Concordia Sagittaria, Mira, Fiesso d’Artico, Fossò, Portogruaro, Salzano, San Stino di Livenza, Strà, Venezia, Vigonovo;

per la Provincia di Verona:

Belfiore, Castel Nuovo del Garda, Legnago, Mozzecane, Nogarole Rocca, Peschiera del Garda, Povegliano Veronese, Pressana, Sommacampagna, Sona, Valeggio sul Mincio, Veronella, Vigasio, Villafranca;

per la Provincia di Vicenza:

Cartigliano, Dueville, Grumolo delle Abbadesse, Marano Vicentino, Montecchio Precalcino, Montegaldella, Sarego, Sovizzo, Rosà, Tezze sul Brenta.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTE le segnalazioni dei danni subiti dalle opere pubbliche di bonifica di cui alle sottoindicate note dei Consorzi di bonifica:

  • nota prot. n. 11255 del 3 agosto 2023, del Consorzio di bonifica Acque Risorgive di Venezia-Chirignago;
  • nota prot. n. 9807 del 3 agosto 2023, del Consorzio di bonifica Adige Po di Rovigo;
  • nota prot. n. 8344 del 19 settembre 2023, del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta di San Bonifacio (VR);
  • nota prot. n. 91551 del 28 luglio 2023 del Consorzio di bonifica Bacchiglione di Padova;
  • nota prot. n. 13921 del 4 agosto 2023 del Consorzio di bonifica Brenta di Cittadella (PD);
  • nota prot. n. 22290 dell’11 agosto 2023 del Consorzio di bonifica Piave di Montebelluna (TV);
  • nota prot. n. n. 11704 del 14 settembre 2023 del Consorzio di bonifica Veneto Orientale di San Donà di Piave (VE);
  • nota prot. n. 10996 del 4 agosto 2023 del Consorzio di bonifica Veronese di Verona;

VISTO l’art. 2, comma 2, della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012 e ss.mm.ii;

VISTI i decreti legislativi:

-   29 marzo 2004, n. 102 “Interventi finanziari a sostegno delle Imprese agricole”;

-  18 aprile 2008, n. 82 “Modifiche al decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, recante interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole a norma dell’art. 1, comma 2, lett. i), della legge 7 marzo 2003, n. 38”;

delibera

  1. di approvare le premesse, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di chiedere al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, ai sensi Decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, e in conformità alle comunicazioni citate in premessa, nonché sulla base dei modelli ministeriali compilati dagli Uffici regionali della Direzione AdG FEASR Bonifica e Irrigazione, che costituiscono Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, la dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi atmosferici verificatisi nel mese di luglio 2023 nel territorio delle Province di Padova, Rovigo, Treviso, Verona, Vicenza e della Città metropolitana di Venezia, dove sono stati accertati danni alle opere pubbliche di bonifica per complessivi € 8.911.450,00;
  3. di chiedere al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste l’assegnazione delle provvidenze contributive previste dall’art. 5 del Decreto Legislativo 29 marzo 2004, n. 102, per il ripristino delle opere pubbliche di bonifica danneggiate dalle eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nel mese di luglio 2023 nel territorio delle province di Padova, Rovigo, Treviso, Verona, Vicenza e della Città metropolitana di Venezia;
  4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  5. di incaricare la Direzione AdG FEASR Bonifica e Irrigazione dell’esecuzione del presente atto;
  6. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione, omettendo l’Allegato A.

Allegato (omissis)

(seguono allegati)

Dgr_1172_23_AllegatoA_513171.pdf  (omissis)

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