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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 144 del 02 dicembre 2022


Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1522 del 29 novembre 2022

PR Veneto FSE+ 2021-2027, Obiettivo "Investimenti per l'occupazione e la crescita" - Decisione di esecuzione della Commissione europea n. C(2022)5655 del 1/08/2022 - Priorità I, Obiettivo specifico c) Approvazione dell'Avviso "P.A.R.I. Progetti e Azioni di Rete Innovativi per la parità e l'equilibrio di genere" e della Direttiva per la presentazione e realizzazione dei progetti.

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento approva l'Avviso pubblico e la Direttiva per la presentazione di progetti nell’ambito dell’iniziativa “P.A.R.I. Progetti e Azioni di Rete Innovativi per la parità e l’equilibrio di genere” che agendo sul piano culturale, per la lotta contro gli stereotipi e la discriminazione basati sul genere e facilitando la conciliazione tra vita professionale e vita privata, perseguono l'obiettivo di incrementare l’occupazione femminile sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo e del contrasto alla segregazione verticale e orizzontale di genere.

L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.

La parità di genere è uno dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, il programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel 2015 dai governi di tutti i paesi dell’ONU. L’Obiettivo 5 “Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze” colloca i diritti delle donne e le pari opportunità tra le priorità nelle agende politiche a livello mondiale.

Indubbiamente, l’Unione europea è tra le aree più avanzate del mondo in questo ambito.

Nell’ultima rilevazione dell’ONU, 21 tra i primi 30 paesi al mondo per l'attuazione dell’obiettivo sulla parità di genere sono Stati membri dell'UE, ciononostante, nessuno Stato membro ha ancora raggiunto la piena parità tra uomini e donne: nel mercato del lavoro, ad esempio, le donne continuano ad essere sovra-rappresentate nei settori peggio retribuiti e sottorappresentate nelle posizioni apicali.

Per dare ulteriore impulso al percorso verso un effettivo equilibrio di genere,  muovendo dal presupposto che la parità di genere è un valore cardine dell’UE sancito dal Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea (Art. 8 TFUE) e un principio chiave del Pilastro europeo dei diritti sociali, il 5 marzo 2020 la Commissione europea, con la Strategia dell’Unione europea per la parità di genere 2020-2025 ha impostato una visione e definito obiettivi politici e azioni affinché, entro il 2025, si possa realizzare un’Unione in cui donne e uomini abbiano pari opportunità di realizzazione e possano equamente partecipare alla società.

A livello nazionale, in considerazione del posizionamento dell’Italia al 32esimo posto per livello di avanzamento nella realizzazione dell’Obiettivo 5 sull’uguaglianza di genere dell’Agenda 2030 e al di sotto della media europea di 3,6 punti nel Gender Equality Index dell’EIGE, su impulso e in coerenza con la Strategia europea, nell’agosto 2021 è stata presentata la Strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026, che oltre a perseguire l’obiettivo di guadagnare cinque punti nella classifica del Gender Equality Index dell’EIGE nei prossimi 5 anni, rappresenta un documento di riferimento anche per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che colloca la  parità di genere tra le priorità trasversali del Piano e che prevede nella la Missione 5 “Inclusione e Coesione” - Componente 1 "Politiche per il lavoro" due investimenti specifici dedicati al sostegno all’imprenditoria femminile e alla creazione del Sistema di certificazione della parità di genere. 

Lo scorso 15 febbraio 2022 la Regione del Veneto ha voluto riconoscere la parità di genere quale presupposto fondamentale per un sistema equo e inclusivo di convivenza civile con una legge regionale, la n. 3 “Disposizioni per la promozione della parità retributiva tra donne e uomini e il sostegno all'occupazione femminile stabile e di qualità”, con la quale, nell'ottica della diffusione delle pari opportunità e dello sviluppo della personalità secondo le aspirazioni e le inclinazioni di ciascuna persona, è promossa l'affermazione del ruolo delle donne nella società e la diffusione di una cultura antidiscriminatoria a tutti i livelli.

Le finalità che la Regione del Veneto ha formalizzato in questa legge regionale sono in realtà obiettivi che la Regione, anche con varie forme e fonti di sostegno anche finanziario, persegue da molto tempo, sin dall’istituzione della Commissione Regionale per le Pari Opportunità.

Si pensi alle iniziative di presa in carico, accompagnamento e inserimento lavorativo promosse nell'ambito delle iniziative cofinanziate dal FSE, prevedendo una specifica priorità d’investimento nel ciclo di programmazione 2014-2020 (priorità di investimento 8.4), nell’ambito della quale erano stati stanziati oltre 20 milioni di euro.

A seguito del dialogo promosso con le parti economiche e sociali e con gli organismi della società civile, di promozione dell’inclusione sociale, della parità di genere e della non discriminazione, nel corso delle attività di confronto partenariale realizzate nel 2021, in particolare nell’ambito del “Tavolo di Partenariato per le politiche regionali di coesione 2021-2027”, tali tre dimensioni d’azione - culturale di lotta contro gli stereotipi e alla discriminazione basati sul genere, di conciliazione vita-lavoro e di partecipazione delle donne anche nei processi decisionali - sono state individuate come ambiti fondamentali per contribuire a colmare i divari di genere nel mondo del lavoro e sono state in questo senso inserite nella strategia del nuovo PR cofinanziato dal FSE+ che accompagnerà il Veneto verso il 2030 (obiettivo specifico “C”) prevedendo a tal scopo il raddoppio delle risorse a disposizione, arrivando a oltre 40 milioni di euro.

Con lo stesso approccio di ascolto del territorio, con l’obiettivo di coinvolgere operatori e cittadini nell’individuazione delle prime misure da attuare, nel corso del 2022  è stata promossa la consultazione "Alla pari: nello studio, nel lavoro, nella vita quotidiana", aperta dal 8 marzo al 8 aprile 2022, i cui risultati sono stati pubblicati nella pagina web “8 marzo” del POR FSE 14-20 e approfonditi in occasione dell’evento che si è tenuto il 4 maggio 2022 e hanno costituito la base del successivo confronto con le parti sociali promosso in incontri e focus group realizzati anche nel contesto del progetto di capacity building “Veneto in Azione - VIA” finanziato dal POR Veneto FSE 2014-2020.

Il presente bando si pone dunque l’obiettivo di sostenere progetti innovativi di ampia portata che modellizzano, sperimentano e diffondono modelli di intervento, linguaggi, metodi e strumenti di lavoro in grado di incidere sugli aspetti culturali e strutturali che ostacolano l’equilibrio di genere. Fondamentale sarà la creazione e/o il potenziamento di reti territoriali al fine di promuovere comunità e imprese educanti per l’adozione di nuovi modelli organizzativi in grado, soprattutto, di favorire l’equilibrio nella partecipazione di donne e uomini al mercato del lavoro. I progetti dovranno contribuire alla sensibilizzazione del territorio, durante tutta la durata del loro svolgimento, rispetto alle tematiche individuate e diffondere ampiamente e a vari livelli la cultura della non discriminazione, agendo su inclinazioni, pregiudizi inconsci, approcci culturali, comportamenti e linguaggi. Inoltre, i progetti dovranno coinvolgere un’ampia platea di destinatari e destinatarie, includendo quindi anche la componente maschile e la componente educativo-scolastica.

La presente proposta trova rispondenza e finanziabilità nell’ambito del Programma Regionale Veneto per il sostegno del Fondo Sociale Europeo Plus nell'ambito dell'obiettivo “Investimenti per l'occupazione e la crescita” per il ciclo di programmazione 2021-2027, approvato con decisione di esecuzione della Commissione europea n. C (2022)5655 del 1/08/2022.

L’iniziativa si inserisce nell’Obiettivo specifico C “Promuovere una partecipazione equilibrata di donne e uomini al mercato del lavoro, parità di condizioni di lavoro e un migliore equilibrio tra vita professionale e vita privata, anche attraverso l’accesso a servizi abbordabili di assistenza all’infanzia e alle persone non autosufficienti”.

Saranno, quindi, sostenute azioni di sistema innovative che perseguono l'obiettivo generale di incrementare l’occupazione femminile sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, contrastando la segregazione di genere verticale, riferita alla concentrazione di donne e uomini nei diversi gradi, livelli di responsabilità o posizioni, e orizzontale, riferita alla concentrazione di donne e uomini in settori e occupazioni differenti, agendo su tre dimensioni prioritarie di intervento tra di loro correlate:

  • contrastare gli stereotipi di genere, attraverso la promozione di interventi che possano favorire la diffusione di un diverso approccio culturale alla parità di genere;
  • implementare azioni volte a una maggiore autodeterminazione delle donne e all’incremento della partecipazione femminile al mercato del lavoro in tutte le sue forme, compresa l’imprenditorialità;
  • realizzare azioni per una maggior equilibrio tra vita professionale e vita privata, una redistribuzione dei carichi nei compiti di cura familiare e una migliore qualità di vita delle persone.

Ciascun progetto dovrà focalizzarsi su una sola delle seguenti tematiche:

  • competenze, in particolare STEM/STEAM e competenze necessarie ad affrontare la transizione digitale;
  • leadership femminile e ruoli apicali nella società;
  • imprenditorialità femminile;
  • diversity e modelli organizzativi del lavoro;
  • divario retributivo di genere (gender pay gap);
  • occupazione delle giovani donne.

A tal proposito, si precisa che l’iniziativa si rivolge a una platea di destinatari e destinatarie molto ampia. Prioritariamente, saranno destinatarie degli interventi le donne sia disoccupate/inattive che occupate, anche come libere professioniste e lavoratrici autonome, così come i lavoratori (compresi quelli autonomi) e le donne e gli uomini impegnati in attività¿ di cura e nelle nuove forme di lavoro “family friendly”. Potranno, altresì, essere coinvolte anche altre categorie come disoccupati, studenti, studentesse e docenti delle Scuole e/o dei Percorsi di Istruzione Superiore e Formazione Professionale.

Le proposte progettuali potranno essere presentate da:

  • Soggetti accreditati iscritti nell'elenco di cui alla L.R. n. 3 del 13 marzo 2009 art. 25 ("Accreditamento") degli Enti accreditati ai Servizi al Lavoro o in fase di accreditamento;
  • Soggetti accreditati iscritti nell'elenco di cui alla L.R. n. 19 del 9 agosto 2002 e s.m.i. ("Istituzione dell'elenco regionale degli organismi di formazione accreditati") per l’ambito della Formazione Superiore e/o Continua o in fase di accreditamento;

I progetti dovranno coinvolgere un partenariato territoriale variegato, che comprenda soggetti pubblici e privati rappresentativi del territorio e della tematica su cui verte il progetto. Si ricorda, infatti, che tra i risultati attesi dai progetti, vi è la creazione e/o il rafforzamento di una rete territoriale sulla parità di genere che lavori sinergicamente durante il progetto e che rimanga attiva anche successivamente alla conclusione delle attività progettuali.

Sarà costituita una Cabina di Regia sotto il coordinamento del Direttore dell’Area Politiche economiche, Capitale umano e Programmazione comunitaria, la quale si riunirà con cadenza periodica e avrà i seguenti compiti:

  • promuovere e sostenere l’iniziativa nella sua interezza, anche nell’ottica di capitalizzare i risultati raggiunti per orientare eventuali successivi interventi;
  • monitorare e accompagnare costantemente i progetti ammessi a finanziamento durante tutta la fase di realizzazione, anche in relazione alle attività di scambio, confronto e contaminazione tra progetti (a tal fine, sarà attivato uno specifico gruppo di lavoro di supporto, assistenza e facilitazione);
  • indirizzare e supervisionare la condivisione di scelte strategiche operative in fase di realizzazione, anche per condividere metodi di lavoro comuni e/o promuovere in maniera coordinata i progetti finanziati;
  • coordinare gli eventi finali di progetto e le attività di promozione e diffusione dei risultati

Lo stanziamento proposto per la realizzazione dell’iniziativa P.A.R.I. ammonta ad € 9.960.000,00 a valere sui fondi del PR Veneto FSE+ 2021-2027, in relazione alle priorità I - Occupazione, Obiettivo Specifico c). La spesa troverà copertura a valere sui capitoli di seguito indicati, che presentano sufficiente capienza:

  • per € 3.984.000,00 nel capitolo 104672 “Programmazione PR-FSE PLUS 2021-2027 – Priorità 1 - OCCUPAZIONE – LAVORO – QUOTA COMUNITARIA - TRASFERIMENTI CORRENTI (Dec. C (2022)5655)”,
  • per € 4.183.200,00 nel capitolo 104673 “Programmazione PR-FSE PLUS 2021-2027 – Priorità 1 - OCCUPAZIONE – LAVORO – QUOTA STATALE - TRASFERIMENTI CORRENTI (Dec. C (2022)5655)”,
  • per € 1.792.800,00 nel capitolo 104686 “Programmazione PR-FSE PLUS 2021-2027 – LAVORO – QUOTA COFINANZIAMENTO REGIONALE - TRASFERIMENTI CORRENTI (Dec. C (2022)5655)”.

Si prevede un’articolazione dei progetti per provincia/città metropolitana, con un numero minimo di progetti per ogni territorio, così da garantire la copertura territoriale regionale. Il riparto su base territoriale è così definito:

Provincia

N° progetti 

Risorse totali per territorio

TREVISO

4

€1.660.000,00

VENEZIA

4

€ 1.660.000,00

VERONA

4

€ 1.660.000,00

VICENZA

4

€ 1.660.000,00

PADOVA

4

€ 1.660.000,00

BELLUNO

2

€ 830.000,00

ROVIGO

2

€ 830.000,00

Totale

24

€ 9.960.000,00


La Direttiva per la presentazione delle proposte progettuali, Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, stabilisce le caratteristiche e le modalità operative per la presentazione e realizzazione dei progetti e i criteri di valutazione.

Nel rispetto del principio contabile applicato della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D. Lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa pari a € 9.960.000,00 saranno assunte sul Bilancio Regionale di previsione approvato con L.R. n. 36 del 20/12/2021 e per l’esercizio 2025  sul Bilancio Regionale di previsione 2023-2025 in fase di approvazione, nei seguenti termini massimi:

  • Esercizio di imputazione 2023 – € 6.972.000,00 di cui quota FSE € 2.788.800,00 (40%), quota FDR € 2.928.240,00 (42%), quota Reg.le euro 1.254.960,00 (18%);
  • Esercizio di imputazione 2024 – € 0,00;
  • Esercizio di imputazione 2025 – € 2.988.000,00 di cui quota FSE € 1.195.200,00  (pari al 40%), quota FDR € 1.254.960,00 (pari al 42%), quota Reg.le € 537.840,00 (pari al 18%).

Nell’ambito della presente Direttiva la gestione finanziaria dei progetti prevede l’erogazione di una anticipazione di un importo fino al 70% della dotazione finanziaria di ciascun progetto finanziato, in deroga a quanto previsto al par. 4 “Aspetti finanziari” – punto 4.1.1 “Anticipazione” del “Testo Unico beneficiari” approvato con DGR n. 670/2015 (versione in vigore, DDR. n. 38 del 18/09/2020). Ai fini dell’ottenimento dell’anticipazione, il beneficiario dovrà produrre, in base alle disposizioni di cui alla medesima DGR n. 670/2015 (versione in vigore DDR. n. 38 del 18/09/2020), idonea garanzia fideiussoria, secondo il modello definito dalle strutture regionali, a copertura almeno dell’importo richiesto a titolo di anticipazione. Non sono previsti pagamenti intermedi ma solo il saldo finale.

La presentazione delle domande, secondo le modalità indicate nella Direttiva, dovrà avvenire entro le ore 13:00 del sessantesimo giorno dalla data di pubblicazione dell’Avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto, a pena di inammissibilità. Il conteggio dei giorni parte dal giorno successivo alla data di pubblicazione dell’Avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

Le procedure e i criteri di valutazione dei progetti presentati sono individuati in coerenza con i criteri di selezione esaminati ed approvati dal Comitato di Sorveglianza nella seduta del 28 ottobre 2022 del PR Veneto FSE + 2021/2027. La valutazione dei progetti che perverranno sarà effettuata da una Commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Lavoro con proprio atto.

I progetti finanziati dovranno essere avviati entro 45 giorni dalla data di approvazione degli esiti dell’istruttoria, salvo eventuale diversa indicazione contenuta in tale provvedimento.

Qualora la scadenza dei termini per la presentazione e/o l’avvio dei progetti coincida con il sabato o con giornata festiva, il termine sarà posticipato al primo giorno lavorativo successivo;

Il termine per la conclusione delle attività non potrà essere superiore a 18 mesi (540 giorni) dalla data di avvio di ciascun progetto.

Si propone, pertanto, di approvare, quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento:

  • l’Avviso relativo alla presentazione delle domande di ammissione per l’iniziativa P.A.R.I. Progetti e Azioni di Rete Innovativi per la parità e l’equilibrio di genere Allegato A;
  • la Direttiva per la presentazione e la realizzazione dei progetti Allegato B.

Si propone di demandare al Direttore della Direzione Lavoro l’esecuzione del presente atto, ivi compresa l’adozione degli impegni di spesa e di quanto ritenuto necessario ai fini dell’efficace gestione dell’attività.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

Visti:

  • il Regolamento (UE, Euratom) 2020/2093 del Consiglio del 17 dicembre 2020 che stabilisce il Quadro finanziario pluriennale (QFP) per il periodo 2021-2027;
  • il Regolamento (UE) n. 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021, (nel seguito regolamento di disposizioni comuni - RDC ) recante  le disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), al Fondo sociale europeo Plus (FSE+), al Fondo di coesione, al Fondo per una transizione giusta (JTF), al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura (FEAMPA) e le regole finanziarie applicabili a tali fondi nonché al Fondo asilo, migrazione e integrazione, al Fondo sicurezza interna e allo strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti;
  • il Regolamento (UE) n. 2021/1057 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, che istituisce e disciplina il Fondo sociale europeo Plus (FSE Plus) e che abroga il regolamento (UE) n. 1296/2013;
  • il Regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;
  • la Decisione di Esecuzione della commissione C(2022) 4787 del 15.7.2022 che approva l'accordo di partenariato con la Repubblica italiana per il ciclo di programmazione 2021-2027;
  • la Decisione di esecuzione della Commissione europea n. C(2022)5655 del 1/08/2022 relativa all’approvazione del Programma Regionale Veneto Fondo Sociale Europeo Plus 2021-2027 nell'ambito dell'obiettivo “Investimenti per l'occupazione e la crescita” CCI2021IT05SFPR018;
  • la DGR n. 1010 del 16 agosto 2022 “Programmazione 2021-2027 Obiettivo "Investimenti a favore dell'occupazione e della crescita". PR FESR e PR FSE+ della Regione del Veneto per il periodo 2021-2027 in attuazione del Reg. (UE) 2021/1060, del Reg. (UE) 2021/1058 e del Reg. (UE) 2021/1057. Presa d'atto della "Decisione di esecuzione della Commissione europea che approva il programma "PR Veneto FSE+ 2021-2027" per il sostegno del Fondo Sociale Europeo Plus nell'ambito dell'obiettivo Investimenti per l'occupazione e la crescita per la regione Veneto in Italia CCI 2021IT05SFPR018", n. C(2022)5655 del 01/8/2022, e trasmissione degli atti ai sensi dell'articolo 9 della L.R. 26 del 25 novembre 2011”;
  • la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea («Carta»);
  • la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni COM/2020/152 final “Un’Unione dell’uguaglianza: la strategia per la parità di genere 2020-2025”;
  • la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni COM/2021/102 final “Piano d'azione sul pilastro europeo dei diritti sociali”;
  • la Proposta di Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio COM(2021) 93 final volta a rafforzare l'applicazione del principio della parità di retribuzione tra uomini e donne per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore attraverso la trasparenza delle retribuzioni e meccanismi esecutivi;
  • il Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento e del Consiglio europeo del 27/4/2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE;
  • la Legge n. 241 del 7 agosto 1990 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”;
  • il Decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 28 dicembre 2000,” Disposizioni in materia di documentazione amministrativa (Testo A)”;
  • il Decreto Legislativo n. 118 del 23 giugno 2011, “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42.”;
  • la Legge 10 dicembre 2014, n. 183 “Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell'attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro”;
  • il Decreto Legislativo n. 22 del 4 marzo 2015, “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183”;
  • il Decreto Legislativo n. 150 del 14 settembre 2015 “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 10 dicembre 2014, n. 183”;
  • la Legge 28 marzo 2019, n. 26 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, recante disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni”;
  • la Circolare ANPAL n. 1 del 23 luglio 2019 recante “Regole relative allo stato di disoccupazione alla luce del Dec. Lgs. n. 4/2019 (convertito con modificazioni dalla legge. n. 26/2019)”;
  • la Legge Regionale 29 novembre 2001, n. 39 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione” e s.m.i.;
  • la Legge Regionale n. 19 del 9 agosto 2002, “Istituzione dell’elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati” come modificata dalla L.R. n. 23/2010;
  • la Legge Regionale 13 marzo 2009, n. 3 “Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro”, così come modificata dalla legge regionale 8 giugno 2012, n. 21;
  • la Legge Regionale n. 54 del 31 dicembre 2012 e s.m.i., art. 2, comma 2, “Legge regionale per l'ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1 "Statuto del Veneto";
  • la Legge Regionale n. 34 del 15 dicembre 2021 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2022”;
  • la Legge Regionale n. 35 del 17 dicembre 2021 “Legge di stabilità regionale 2022”;
  • la Legge Regionale n. 36 del 20 dicembre 2021 “Bilancio di previsione 2022-2024”;
  • la Delibera della Giunta Regionale del Veneto n. 2238 del 20 dicembre 2011 “Approvazione del sistema di accreditamento allo svolgimento dei Servizi per il lavoro nel territorio della Regione del Veneto (art. 25 legge regionale 13 marzo 2009 n. 3)”;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 2895 del 28 dicembre 2012 “Approvazione Linee guida per la validazione di competenze acquisite in contesti non formali e informali. Conclusioni del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri relative ai principi comuni europei concernenti l'individuazione e la convalida dell'apprendimento non formale e informale del 18 maggio 2004. Legge 28 giugno 2012, n. 92 Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 2120 del 30 dicembre 2015 “Aggiornamento delle disposizioni regionali in materia di Accreditamento degli Organismi di Formazione ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i.” e s.m.i.;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 1816 del 7 novembre 2017 “Disposizioni in materia di tirocini, ai sensi dell'accordo Conferenza Stato Regioni e Province autonome del 25 maggio 2017. Deliberazione/CR n. 104 del 12 ottobre 2017”;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1821 del 23 dicembre 2021 “Approvazione del Documento Tecnico di Accompagnamento al Bilancio di previsione 2022-2024”;
  • il D.S.G.P. n. 19 del 28 dicembre 2021 “Bilancio Finanziario Gestionale 2022-2024”;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 42 del 25 gennaio 2022 “Direttive per la gestione del bilancio di previsione 2022- 2024”;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 474 del 29 aprile 2022 “Approvazione del documento "Strategia di specializzazione Intelligente (S3) della Regione del Veneto 2021 – 2027”;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 669 del 28 aprile 2015 “Approvazione documento “Sistema di Gestione e di Controllo” Regione del Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020” nella versione approvata con DDR 2 del 28/07/2021;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 670 del 28 aprile 2015 “Approvazione documento Testo Unico dei Beneficiari Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020” nella versione approvata con DDR n. 38 del 18/09/2020.;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 671 del 28 aprile 2015 “Fondo Sociale Europeo. Regolamento UE n. 1303/2013 e 1304/2013. Approvazione delle Unità di Costo Standard”;
  • il Decreto del Presidente della Repubblica n. 22 del 5 febbraio 2018 “Regolamento recante i criteri sull'ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di investimento europei (SIE) per il periodo di programmazione 2014/2020”.

delibera

  1. di stabilire che le premesse al presente dispositivo sono parte integrante e sostanziale del provvedimento;
  2. di approvare l’Avviso pubblico “P.A.R.I. - Progetti e Azioni di Rete Innovativi per la parità e l’equilibrio di genere” di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto;
  3. di approvare la relativa Direttiva per la presentazione e la realizzazione dei progetti di cui all’Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente atto;
  4. di stabilire che la presentazione delle domande, secondo le modalità indicate nell’Allegato B, dovrà avvenire entro le ore 13:00 del sessantesimo giorno dalla data di pubblicazione dell’Avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto;
  5. di determinare in € 9.960.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa per il bando “P.A.R.I. - Progetti e Azioni di Rete Innovativi per la parità e l’equilibrio di genere”, a valere sulle risorse del PR Veneto FSE+ 2021-2027 approvato con Decisione di esecuzione della Commissione europea n. C(2022)5655 del 1/08/2022 CCI2021IT05SFPR018 nell'ambito dell'obiettivo “Investimenti per l'occupazione e la crescita”;
  6. di stabilire la seguente ripartizione delle risorse stanziate per provincia/città metropolitana:

Provincia

N° progetti 

Risorse totali per territorio

TREVISO

4

€1.660.000,00

VENEZIA

4

€ 1.660.000,00

VERONA

4

€ 1.660.000,00

VICENZA

4

€ 1.660.000,00

PADOVA

4

€ 1.660.000,00

BELLUNO

2

€ 830.000,00

ROVIGO

2

€ 830.000,00

Totale

24

€ 9.960.000,00

  1. di stabilire che la spesa trova copertura finanziaria sui capitoli di seguito indicati, che presentano sufficiente capienza, per € 3.984.000,00 sul capitolo 104672 “Programmazione PR-FSE PLUS 2021-2027 – Priorità 1 - OCCUPAZIONE – LAVORO – QUOTA COMUNITARIA - TRASFERIMENTI CORRENTI (Dec. C (2022)5655)”, per Euro 4.183.200,00 sul capitolo 104673 “Programmazione PR-FSE PLUS 2021-2027 – Priorità 1 - OCCUPAZIONE – LAVORO – QUOTA STATALE - TRASFERIMENTI CORRENTI (Dec. C (2022)5655)”, per Euro 1.792.800,00 sul capitolo 104686 “Programmazione PR-FSE PLUS 2021-2027 – LAVORO – QUOTA COFINANZIAMENTO REGIONALE - TRASFERIMENTI CORRENTI (Dec. C (2022)5655)”;
  2. di stabilire che nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c., si prevede che le obbligazioni di spesa pari a € 9.960.000,00 saranno assunte sul Bilancio Regionale di previsione approvato con L.R. n. 36 del 20/12/2021 e per l’esercizio 2025  sul Bilancio Regionale di previsione 2023-2025 in fase di approvazione, nei seguenti termini massimi:
    • Esercizio di imputazione 2023 – € 6.972.000,00 di cui quota FSE € 2.788.800,00 (40%), quota FDR € 2.928.240,00 (42%), quota Reg.le  € 1.254.960,00 (18%);
    • Esercizio di imputazione 2024 – € 0,00;
    • Esercizio di imputazione 2025 – € 2.988.000,00 di cui quota FSE € 1.195.200,00  (pari al 40%), quota FDR € 1.254.960,00 (pari al 42%), quota Reg.le  € 537.840,00 (pari al 18%);
  3. di dare atto che, nell’attuale fase di avvio del Programma Regionale FSE+ della Regione del Veneto, con riferimento agli adempimenti per la gestione e rendicontazione delle attività, sono applicabili le disposizioni contenute nel “Testo Unico dei Beneficiari” approvato con D.G.R. n. 670 del 28/04/2015 e s.m.i., fatte salve le disposizioni riportate nella Direttiva, di cui all’Allegato B al presente provvedimento;
  4.  di stabilire che per la presente presente Direttiva la gestione finanziaria dei progetti prevede l’erogazione di una anticipazione di un importo fino al 70% della dotazione finanziaria di ciascun progetto finanziato, come meglio specificato in premessa;
  5. di dare atto che le liquidazioni sono subordinate anche alla effettiva disponibilità di cassa nei correlati capitoli di spesa;
  6. di incaricare il Direttore della Direzione Lavoro dell’esecuzione del presente atto, ivi compresa l’adozione degli impegni di spesa e dei correlati accertamenti in entrata, e di quanto ritenuto necessario ai fini dell’efficace gestione dell’attività, anche in relazione al sopravvenire di eventuali aggiornamenti normativi, nonché ai fini delle modifiche del cronoprogramma della spesa;
  7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 26, comma 1 del D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 e s.m.i;
  8. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

Dgr_1522_22_AllegatoA_490211.pdf
Dgr_1522_22_AllegatoB_490211.pdf

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