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Materia: Formazione professionale e lavoro
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1320 del 25 ottobre 2022
PR Veneto FSE+ 2021-2027, Obiettivo "Investimenti per l'occupazione e la crescita" - Decisione di esecuzione della Commissione europea n. C(2022)5655 del 1/08/2022 - Priorità 3, Obiettivo specifico h). Approvazione della Direttiva "Lavori di Pubblica Utilità e Cittadinanza Attiva. Progetti per l'inserimento lavorativo temporaneo di disoccupati privi di tutele - Anno 2022".
Il provvedimento approva l’Avviso pubblico e la Direttiva che disciplina modalità e termini per la presentazione di progetti di pubblica utilità e cittadinanza attiva a favore di soggetti svantaggiati esclusi dal mercato del lavoro. Il provvedimento intende sostenere i cittadini maggiormente in difficoltà e a rischio di povertà attraverso la realizzazione di esperienze di lavoro di pubblica utilità correlate ad azioni di orientamento e accompagnamento al fine di favorirne l’inclusione. Il provvedimento viene finanziato con Euro 5.000.000,00 a valere sul Programma Regionale Veneto Fondo Sociale Europeo Plus (PR Veneto FSE+) 2021-2027, approvato con Decisione di esecuzione della Commissione europea n. C(2022)5655 del 1/08/2022 - Obiettivo “Investimenti per l'occupazione e la crescita” per il ciclo di programmazione 2021-2027, Priorità 3, Obiettivo Specifico h).
L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.
L’economia italiana sta facendo fronte a eventi che mettono a dura prova le filiere produttive di interi settori, così come i sistemi di organizzazione del lavoro, la stabilità dei prezzi, l’accesso a servizi di conciliazione, con conseguenze rilevanti sulle dinamiche occupazionali e sul potere di acquisto delle famiglie.
La ripresa dell'economia, già iniziata nel 2021, è confermata dai dati ISTAT relativi alla prima metà del 2022: il PIL per il primo trimestre 2022 cresce dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e del 6,2% nei confronti del primo trimestre del 2021; simile tendenza nel secondo trimestre, con un’ulteriore crescita del 1,1% del PIL e di +667.000 nuovi occupati rispetto allo stesso trimestre del 2021 (+ 3%).
Per il secondo semestre si attendono gli effetti su economia ed occupazione relativi alle recenti e perduranti tensioni internazionali. Già nei primi sette mesi del 2022 sul commercio al dettaglio il caro prezzi taglia del 3,2% gli acquisti alimentari degli italiani, che sono però costretti a spendere il 3,6% in più a causa dei rincari determinati dalla crisi energetica e delle materie prime, con conseguente riduzione del potere d'acquisto delle famiglie.
Le stime ISTAT definitive per il 2021 indicano che in Italia si trovano in condizione di povertà assoluta poco più di 1,9 milioni di famiglie (7,5% del totale da 7,7% nel 2020) e circa 5,6 milioni di individui (9,4% come l’anno precedente). Al Nord si registra il peggioramento più marcato, con l’incidenza di povertà assoluta che passa dal 6,8% al 9,3% (10,1% nel Nord-ovest, 8,2% nel Nord-est). Il rischio di povertà aumenta in funzione della forma contrattuale, con un’incidenza maggiore nel lavoro autonomo rispetto al lavoro dipendente e alla continuità lavorativa.
Nel contesto regionale del Veneto la condizione occupazionale è tendenzialmente più solida rispetto alle medie nazionali ma presenta delle criticità. In riferimento all’insieme dei rapporti di lavoro dipendente, il saldo tra assunzioni e cessazioni rilevato nel secondo trimestre del 2022 risulta positivo e pari a +45.100 unità, inferiore rispetto alle +54.200 dell’analogo periodo del 2021 e alla situazione pre-pandemica del 2019, quando furono +50.400. I flussi occupazionali testimoniano la vivacità dei movimenti nel mercato del lavoro sia in entrata che in uscita dall’occupazione: il volume trimestrale di assunzioni, 245.000, è in crescita del 20% sull’anno precedente, mentre le cessazioni, 200.000, segnano +33% sul 2021. Alla fine di giugno 2022 i disoccupati disponibili registrati presso i Centri per l’impiego e domiciliati in Veneto risultano 277.300. Si tratta soprattutto di uomini (163.400, pari al 59%); gli stranieri sono 71.500 (26%). Per quanto concerne la distribuzione per classe di età, nel 50% dei casi si tratta di adulti fra i 30 e i 54 anni (137.600), mentre i giovani rappresentano il 22% e gli anziani il 28%.
La Regione del Veneto intende garantire ai propri cittadini opportunità e strumenti per fare fronte alle transizioni, migliorare il tasso di occupazione, sviluppare nuove competenze, sostenere l’inclusione sociale. In linea con le sfide della Programmazione 2021-2027 del Fondo Sociale Europeo Plus ed in particolare alla Priorità, obiettivo specifico h) “Incentivare l’inclusione attiva, per promuovere le pari opportunità, la non discriminazione e la partecipazione attiva e migliorare l’occupabilità, in particolare dei gruppi svantaggiati”, si avvia la nuova programmazione FSE + con un’iniziativa di politica attiva consolidata e apprezzata, rivolta ai soggetti più fragili e distanti dal mercato del lavoro: i Lavori di Pubblica Utilità e Cittadinanza Attiva - LPU per l’anno 2022.
Attraverso un insieme di interventi di politica attiva, che hanno come fulcro l’esperienza lavorativa temporanea presso le amministrazioni comunali, si intende offrire un sostegno economico immediato e nel contempo rafforzare l’occupabilità di specifici target di popolazione più debole e a rischio povertà in previsione di un reinserimento nel mercato del lavoro a medio termine.
L’obiettivo generale è triplice:
Con questa edizione si è inteso aggiornare la progettualità con due importanti novità.
Dato che i progetti di pubblica utilità si fondano su un’efficace collaborazione tra pubblico e privato, si introduce uno specifico intervento per incontri di rete tra gli operatori coinvolti nell’organizzazione e gestione del progetto e con il partenariato di rete. Tale azione innovativa si genera al fine di perseguire la logica del lavoro in rete, come previsto dalla programmazione FSE+, parallelamente e in sinergia con quanto previsto nell’ambito del Piano regionale di attuazione del Programma GOL, Dgr n. 248 del 15 marzo 2022, all’interno di una concezione unitaria e di integrazione sempre maggiore tra operatori pubblici e privati dei Servizi al Lavoro e dell’ambito sociale.
Nell’ottica di aumentare le opportunità di accesso per i destinatari alla progettualità e di rendere meno onerosa per i Comuni la partecipazione al bando, si è deciso inoltre di innovare la tipologia dei Soggetti proponenti, prevedendo la possibilità di presentare la domanda di partecipazione anche da parte dei Soggetti accreditati iscritti nell’Elenco regionale degli Enti accreditati per i Servizi al Lavoro, in partenariato obbligatorio con i Comuni titolari dell’esperienza di Pubblica Utilità.
Con nota n. 443681 del 27/09/2022 la Direzione Autorità di Gestione FSE ha espresso il parere favorevole alla possibilità di utilizzare i criteri di selezione approvati dal Comitato di Sorveglianza della programmazione 2014-2020.
Il finanziamento destinato all’attuazione delle misure previste dal presente bando, è di € 5.000.000,00 a valere sul PR Veneto FSE + 2021-2027, Priorità 3 Obiettivo Specifico h) “Incentivare l'inclusione attiva, per promuovere le pari opportunità, la non discriminazione e la partecipazione attiva, e migliorare l'occupabilità, in particolare dei gruppi svantaggiati”. La spesa troverà copertura a valere sui capitoli di seguito indicati, che presentano sufficiente capienza, per Euro 2.000.000,00 nel capitolo 104680 Programmazione PR-FSE PLUS 2021-2027 – Priorita' 3 - INCLUSIONE SOCIALE – LAVORO – QUOTA COMUNITARIA - TRASFERIMENTI CORRENTI (Dec. C (2022)5655), per Euro 2.100.000,00 nel capitolo 104681 “Programmazione PR-FSE PLUS 2021-2027 – Priorita' 3 - INCLUSIONE SOCIALE – LAVORO – QUOTA COMUNITARIA - TRASFERIMENTI CORRENTI (Dec. C (2022)5655), per Euro 900.000,00 nel capitolo 104686 “Programmazione PR-FSE PLUS 2021-2027 – LAVORO – QUOTA COFINANZIAMENTO REGIONALE - TRASFERIMENTI CORRENTI (Dec. C (2022)5655)”;.
Per la presente direttiva la gestione finanziaria dei progetti prevede l’erogazione di un'anticipazione di un importo fino al 70% della dotazione finanziaria di ciascun progetto finanziato, in deroga a quanto previsto al punto 4 “Aspetti finanziari” – procedure per l’erogazione dei contributi – DGR n. 670/2015 “Testo Unico beneficiari” (versione in vigore DDR. n. 38 del 18/09/2020). Non sono previsti pagamenti intermedi ma solo il saldo finale.
Inoltre “in caso di finanziamento, il soggetto beneficiario è tenuto agli obblighi informativi previsti dall’art. 35 del D.L. 34/2019 (cd. Decreto crescita) convertito in L. 58/2019 che ha modificato l’art. 1, commi da 125 a 129 della L. n.124/2017”.
Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c., si prevede che le obbligazioni di spesa saranno assunte sul Bilancio Regionale di previsione approvato con L.R. n. 36 del 20/12/2021, nei seguenti termini massimi:
esercizio di imputazione 2023: € 3.500.000,00 quota FSE euro 1.400.000,00 (pari al 40%), quota FDR 1.470.000,000 euro (pari al 42%), quota Reg.le euro 630.000,00 (pari al 18%); esercizio di imputazione 2024: € 1.500.000,00 quota FSE (pari al 40%), euro 600.000,00 quota FDR (pari al 42%), euro 630.000,00 quota Reg.le euro 270.000,00 (pari al 18%).
L’iniziativa si colloca all’interno delle seguenti azioni previste nel PR Veneto FSE Plus 2021-2027:
Si fa presente che, con nota prot. n. 443681 del 27/09/2022 della Direzione Autorità di Audit FSE, è stata confermata la possibilità di procedere all’adozione dell’iniziativa oggetto del presente provvedimento, utilizzando i criteri di selezione delle operazioni individuati negli avvisi stessi.
Si richiama, inoltre, quanto previsto alla tabella 12 del Programma Regionale FSE+ 2021/2027, con particolare riferimento alle seguenti condizioni abilitanti orizzontali:
Si propone pertanto di approvare, quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento:
Si propone di demandare al Direttore della Direzione Lavoro l’esecuzione del presente atto, ivi compresa l’adozione degli impegni di spesa e l’eventuale integrazione di ulteriori risorse in caso di disponibilità aggiuntiva, e di quanto ritenuto necessario ai fini dell’efficace gestione dell’attività.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTI:
delibera
Esercizio di imputazione 2023 – € 3.500.000,00 di cui quota FSE € 1.400.000,00 quota FDR € 1.470.000,00 quota Reg. le € 630.000,00; Esercizio di imputazione 2024 - € 1.500.000,00 € di cui quota FSE € 600.000,00, quota FDR € 630.000,00, quota Reg. le € 270.000,00;
(seguono allegati)
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