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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 98 del 12 agosto 2022


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 905 del 26 luglio 2022

Presentazione del Piano biennale di attività per il contrasto dei disturbi dell'Alimentazione e della Nutrizione. Intesa della Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano approvata in data 21 giugno 2022 Rep. Atti n. 122/CSR.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si incarica il Direttore della Direzione Programmazione Sanitaria alla  predisposizione, alla firma e all’invio al Ministero della Salute del Piano biennale di attività per il contrasto dei disturbi dell’Alimentazione e della Nutrizione.

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

Il  problema dei Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione è stato affrontato dalla Regione del Veneto con una serie di provvedimenti, a partire da quello emanato il 19 ottobre 1999 (DGR n. 3540) denominato "Atto di indirizzo e coordinamento per  l’avvio sperimentale di un  sistema di interventi in materia di Disturbi del Comportamento Alimentare" che prevedeva l’organizzazione di una rete di servizi per la diagnosi e cura dei disturbi attraverso  l’attivazione di Centri di Riferimento Provinciale (CPD). Inoltre, ai CPD localizzati all’interno delle Aziende Ospedaliere di Padova e Verona, venivano attribuiti compiti di Centro Regionale. Attualmente nella Regione del Veneto sono attivi i seguenti Centri Regionali e Provinciali: Centro Regionale di Padova presso l’Azienda Ospedale-Università di Padova,  Centro Regionale di Verona presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, Centro Provinciale di Treviso presso Azienda Ulss 2 Marca Trevigiana,  Centro Provinciale di Portogruaro presso l’Azienda Ulss 4 Veneto Orientale, Centro Provinciale di Vicenza presso l’Azienda Ulss 8 Berica.

Il Piano socio sanitario 2019-2023 (legge regionale 28 dicembre 2018, n. 48) ha inserito tra le reti cliniche, la rete per i disturbi del comportamento alimentare richiamando l’importanza di una collaborazione continuativa tra gli specialisti di area psichiatrica e gli specialisti di area medica al fine di garantire dei modelli di presa in carico e dei percorsi specifici alla patologia individuata.

Oltre ai Centri di Riferimento Regionali e Provinciali, la rete di servizi per i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione coinvolge la medicina di base e i pediatri di libera scelta per il riconoscimento precoce, gli ambulatori dedicati nei Centri di Salute Mentale per la diagnosi ed il trattamento dei casi meno complessi e per la co-gestione dei casi di lunga durata e/o con grave comorbilità psichiatrica. Della rete di servizi fanno parte anche le Case di Cura private accreditate: Villa Garda, Villa Margherita, Villa Santa Chiara.

Al fine di monitorare costantemente il funzionamento della  rete in termini di casi trattati, prestazioni erogate, personale coinvolto e bisogni della popolazione affetta da tali disturbi, è stato istituito con decreto del Direttore Generale Area Sanità e Sociale n. 94 del  01 agosto 2018, il Tavolo Tecnico per i Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, composto dai responsabili dei Centri Regionali e Provinciali e dai rappresentanti delle Case di Cura private accreditate. Al Tavolo Tecnico è anche stato assegnato il mandato di valutare il recepimento dell’Accordo approvato dalla Conferenza Stato Regioni del 22 giugno 2017 - Rep. Atti n. 93/CSR  sulle "Linee di indirizzo nazionali per la riabilitazione nutrizionale dei disturbi dell’alimentazione". Con DGR n. 569 del 09 maggio 2019 sono state approvate le indicazioni e le raccomandazioni del Tavolo Tecnico regionale per il recepimento delle Linee di indirizzo nazionali e, contestualmente, stabilito  l’istituzione di un gruppo multidisciplinare per la stesura di uno  specifico Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per garantire qualità ai processi di presa in carico e cura e assicurare l’erogazione, senza ritardi, di trattamenti efficaci. Il modello di trattamento raccomandato dal PDTA, approvato con Decreto del Direttore Generale Area Sanità e Sociale n. 16 del 01 giugno 2021, prevede multidisciplinarietà, specificità e tempestività di trattamento attraverso l’adozione di un modello a passi successivi”, che parta dal riconoscimento precoce e dal trattamento ambulatoriale, ma con la possibilità di avvalersi di trattamenti via via più intensivi nei casi che lo richiedano.

Con la legge di Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024 del 30 dicembre 2021 n. 234, art. 1 comma 688, è stato istituito, presso il Ministero della Salute, il Fondo per il contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, con dotazione di 15 milioni di euro per  l'anno 2022 e di 10 milioni di euro per l'anno 2023, la cui ripartizione alle Regioni e Province autonome è demandata ad apposita Intesa in sede Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano.

L’Intesa approvata il 21 giugno 2022 (Rep. Atti n. 122/CSR), ha definito i criteri, le modalità,  le linee di intervento per l’utilizzo del Fondo, le procedure per la presentazione dei Piani di attività biennali da parte delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano.

Per accedere alle risorse di cui al suddetto Fondo, le Regioni e le Province Autonome devono presentare al Ministero della Salute,  entro 60 giorni dall’acquisizione dell’Intesa, il Piano di attività biennale elaborato in coerenza con il “format di progettazione” e secondo la “Guida alla compilazione” approvati dalla predetta Intesa.

Alla Regione del Veneto è stata assegnata la quota complessiva di euro 2.050.000,00 suddivisa in euro 1.230.000,00 per il primo anno ed euro 820.000,00 per il secondo anno.

A tal fine, la Direzione Regionale Programmazione Sanitaria – U.O. Salute mentale e sanità penitenziaria - competente per materia, ha convocato il  Tavolo Tecnico per i Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione per valutare una proposta di Piano biennale da presentare al Ministero della Salute volta al miglioramento dell’assistenza delle persone  sia in termini di efficacia clinica che di adeguamento organizzativo.

La rete regionale, pur garantendo tutti i livelli di assistenza ed essere in fase avanzata di avviamento, presenta delle criticità alla luce del cambiamento epidemiologico in atto e degli effetti della pandemia (aumento delle richieste di presa in carico, con abbassamento dell’età di esordio e aumento degli esordi acuti).

Pertanto, il Piano biennale che si intende presentare si propone di investire su personale aggiuntivo per garantire equipe multidisciplinari dove queste siano carenti e/o di rafforzare le equipe già esistenti al fine di fornire una risposta adeguata e tempestiva e prevede il coinvolgimento di tutti i Centri Regionali e Provinciali, i Dipartimenti di Salute Mentale sede di ambulatori, le Case di Cura private accreditate. Gli obiettivi che si intendono perseguire sono: rendere omogenea ed equa la disponibilità dei trattamenti di primo livello; promuovere la definizione di percorsi terapeutici e collaborazioni nei pazienti con presentazione acuta e garantire l’accompagnamento nella fase di passaggio dal trattamento della fase acuta (con eventuale ricovero e/o uso dell’alimentazione parenterale) alla fase di riabilitazione nutrizionale ambulatoriale e/o in day-hospital; promuovere la definizione dei percorsi terapeutici di tipo riabilitativo garantendo, attraverso collaborazioni tra ULSS vicine, accessibilità a tutti i livelli di cura quando necessario; promuovere una formazione specifica e avanzata a più livelli.

Con il presente provvedimento, al fine di garantire la presentazione del Piano biennale di attività entro i tempi stabiliti dall’Intesa, si  incarica il Direttore della Direzione Programmazione Sanitaria alla predisposizione, con il supporto del Tavolo Tecnico per i Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, alla firma e all’invio del Piano, nonché alla adozione degli atti amministrativi necessari alla compiuta realizzazione dello stesso.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTI gli atti e i documenti in premessa citati;

VISTA l'Intesa della Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano approvata in data 21 giugno 2022 Rep. Atti n. 122/CSR;

VISTA la legge regionale n. 48 del 28 Dicembre 2018;

VISTO l’art. 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

  1. di considerare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
     
  2. di autorizzare, per quanto esposto in premessa, la presentazione della proposta di Piano biennale di attività per il contrasto dei disturbi dell’Alimentazione e della Nutrizione da formularsi sulla base dei criteri definiti dal Ministero della Salute;
     
  3. di individuare, quale struttura regionale referente per l'iniziativa, la Direzione Programmazione sanitaria, incaricando il Direttore, con il supporto del Tavolo Tecnico per i Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, a predisporre il Piano, di cui al punto precedente, ed a svolgere le procedure amministrative e contabili conseguenti;
     
  4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale
     
  5. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

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