Home » Dettaglio Deliberazione della Giunta Regionale
Materia: Formazione professionale e lavoro
Deliberazione della Giunta Regionale n. 803 del 05 luglio 2022
Piano Annuale di Formazione Iniziale 2022/2023. Approvazione dell'Avviso pubblico e della Direttiva per la presentazione di progetti volti alla realizzazione di interventi formativi di Istruzione e Formazione Professionale triennali per il conseguimento della qualifica professionale precedentemente erogati nei Centri di Formazione Professionale ex provinciali della Provincia di Treviso e della Città Metropolitana di Venezia, erogabili da parte degli Organismi di Formazione, già individuati in attuazione della D.G.R. n. 822 dell'8 giugno 2018. L.R. 31/03/2017, n. 8 e s.m.i..
Il provvedimento approva, nell’ambito del Piano Annuale di Formazione Iniziale 2022/2023, l’Avviso pubblico e la Direttiva per la presentazione delle domande e dei progetti volti alla realizzazione di interventi formativi di Istruzione e Formazione Professionale triennali per il conseguimento della qualifica professionale, precedentemente erogati dalla Provincia di Treviso e dalla Città Metropolitana di Venezia nei Centri di Formazione Professionale ex provinciali. Tali interventi per l’Anno Formativo 2022/2023 saranno erogati da parte degli Organismi di Formazione Professionale già individuati con il Decreto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione n. 812 del 14 agosto 2018, in attuazione della D.G.R. n. 822 dell’8 giugno 2018. Si determina inoltre l’importo massimo previsto per le conseguenti obbligazioni di spesa. Il provvedimento non dispone impegno di spesa ma ne avvia la procedura.
L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.
La legge regionale 29 ottobre 2015, n. 19 “Disposizioni per il riordino delle funzioni amministrative provinciali” ha previsto che le Province, quali enti di area vasta, oltre alle funzioni fondamentali di cui all’art. 1, comma 8, della Legge 7 aprile 2014, n. 56, continuino ad esercitare le funzioni già conferite dalla Regione del Veneto con il personale provinciale addetto alle stesse e che la Regione stessa garantisca il finanziamento dei costi di tale personale, inquadrato nei ruoli regionali, nei limiti della dotazione finanziaria individuata dalla stessa L.R. n. 19/2015.
La legge regionale 30 dicembre 2016, n. 30 “Collegato alla legge di stabilità regionale” all’art. 1, comma 2, ha confermato alle Province le funzioni non fondamentali già conferite alla data di entrata in vigore della stessa, con l’esclusione di alcune funzioni individuate nell’Allegato A di tale legge regionale, tra le quali non risulta indicata la formazione professionale.
Le disposizioni sul riordino delle funzioni provinciali comportano che la funzione di formazione professionale, già svolta dai Centri di Formazione Professionale (CFP) provinciali alla data di entrata in vigore della succitata L.R. n. 19/2015 e s.m.i., debba continuare ad essere svolta con il personale ex provinciale ora inquadrato nel ruolo regionale e assegnato a tale funzione e che la Regione del Veneto non possa aumentare tale personale se non modificando preventivamente la suddetta legge che stabilisce il vincolo sulla dotazione finanziaria.
Tra le attività precedentemente gestite dai CFP provinciali erano presenti anche i percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), realizzati ai sensi della Legge 28 marzo 2003, n. 53, del D. Lgs. 17 ottobre 2005, n. 226 e dell’art. 1, cc. 622-624, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296, finalizzati all’assolvimento dell’obbligo di istruzione e del diritto-dovere all’istruzione e formazione e destinati a studenti minorenni dopo la conclusione del primo ciclo.
Tuttavia, sin dall’Anno Formativo (A.F.) 2016/2017 la Regione del Veneto rilevava che il personale docente in servizio presso i CFP provinciali era fortemente insufficiente a coprire tutte le aree di insegnamento richieste al fine di soddisfare i livelli essenziali delle prestazioni stabiliti a livello nazionale per i percorsi di IeFP dal citato D.Lgs. n. 226/2005.
Avendo preso atto dell’impossibilità di garantire il servizio da parte degli enti provinciali citati, al fine di salvaguardare la continuità didattica e il diritto allo studio delle centinaia di minori che frequentano i percorsi triennali di IeFP programmati presso i CFP provinciali, la cui programmazione ricade tra le competenze istituzionali della Regione del Veneto, ai sensi dell’art. 117 della Costituzione, a partire dall’A.F. 2016/2017 attraverso una procedura ad evidenza pubblica sono stati individuati gli Organismi di Formazione (OdF) accreditati, idonei a gestire i medesimi percorsi nelle ex sedi formative della Provincia di Treviso (Villorba) e della Città Metropolitana di Venezia (Chioggia, Marghera e San Donà di Piave).
La D.G.R. n. 822 dell’8 giugno 2018 avente ad oggetto il “Piano Annuale di Formazione Iniziale 2018/2019. Programmazione interventi formativi relativi alle attività precedentemente realizzate nei Centri di formazione professionale ex provinciali. Attivazione della procedura di individuazione di Organismi di Formazione accreditati nell’obbligo formativo idonei a realizzare gli interventi di formazione iniziale precedentemente erogati da Provincia di Treviso e da Città Metropolitana di Venezia nei propri Centri di Formazione Professionale” ha avviato le procedure per individuare, tramite Avviso pubblico, gli Organismi di Formazione (OdF) in grado di erogare le attività formative di IeFP per un quinquennio, nelle sedi di Chioggia, Marghera, San Donà di Piave e Villorba a partire dall’A.F. 2018-2019, al fine di garantire continuità del servizio nelle citate sedi ex provinciali di Venezia e Treviso e di superare la fase della sperimentazione,
Per le annualità formative successive il provvedimento ha previsto inoltre la presentazione di una specifica istanza da parte degli OdF assegnatari presso ciascuna sede che sarà oggetto di valutazione in ordine alla coerenza con la programmazione regionale.
Occorre evidenziare che l’impegno di spesa previsto nella citata D.G.R. n. 822/2018 era inizialmente riferibile esclusivamente all’A.F. 2018/2019; tuttavia anche negli anni successivi lo stanziamento è stato comunque riferito, in presenza delle necessarie condizioni utili per l’attivazione (numero allievi, sedi disponibili, etc.), a 12 percorsi formativi di durata triennale (pari ad un numero massimo di 36 interventi annuali).
Il Decreto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione n. 812 del 14 agosto 2018 che ha approvato gli esiti dell’istruttoria dei progetti pervenuti in adesione all’Avviso pubblico di cui alla succitata D.G.R. n. 822/2018, nell’individuare i progetti ammessi e finanziabili e i relativi soggetti attuatori idonei a realizzare gli interventi di formazione iniziale, ha anche riconosciuto, nel caso delle attività ex CFP di Marghera ed ex CFP di San Donà di Piave, alcune sedi di erogazione diverse dalla sede originaria provinciale, come richiesto e per le motivazioni previste dalla citata D.G.R. n. 822/2018, e di seguito indicate:
CFP DON COSTANTINO SITO IN VIA DEL MURIALDO, 1 MIRANO
CFP CNOS - FAP DON BOSCO SITO IN VIA XII MARTIRI , 86 SAN DONA' DI PIAVE
Formazione iniziale nel CFP di Lancenigo di Villorba (Provincia di Treviso)
Per l’A.F. 2022/2023 è necessario confermare e consentire la realizzabilità dell’offerta formativa delle sottoelencate figure in capo agli enti attuatori di cui sopra nelle 4 sedi ex provinciali:
Operatore del benessere: indirizzo estetica ora Operatore del benessere: Erogazione dei servizi di trattamento estetico
Operatore del benessere: indirizzo acconciatura ora Operatore del benessere: Erogazione di trattamenti di acconciatura
Operatore grafico: indirizzo stampa e allestimento ora Operatore grafico: Impostazione e realizzazione della stampa
Operatore della trasformazione agroalimentare ora Operatore delle produzioni alimentari: Lavorazione e produzione di pasticceria, pasta e prodotti da forno
Operatore delle lavorazioni artistiche (riservato ad allievi ex L. n. 104/1992) ora Operatore delle produzioni tessili (riservato ad allievi ex L. 104/1992)
Operatore alla riparazione dei veicoli a motore: indirizzo riparazioni parti e sistemi meccanici ed elettromeccanici del veicolo a motore ora Operatore alla riparazione dei veicoli a motore: Manutenzione e riparazione delle parti e dei sistemi meccanici ed elettromeccanici; Riparazione e sostituzione di pneumatici
Operatore della ristorazione: indirizzo preparazione pasti ora Operatore della ristorazione: preparazione degli alimenti e allestimento piatti
Operatore della ristorazione: indirizzo servizi di sala bar ora Operatore della ristorazione: allestimento sala e somministrazione piatti e bevande
Operatore del benessere: indirizzo acconciatura ora Operatore del benessere: erogazione di trattamenti di acconciatura
Occorre evidenziare che in data 1° agosto 2019 è stato siglato il nuovo Accordo in Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano (Rep atti n. 155/CSR) relativo al Repertorio delle figure di IeFP. Esso, pur configurandosi come integrazione e manutenzione del Repertorio Nazionale del 2011, di fatto ne revisiona anche profondamente l’impianto metodologico e rivede le competenze in esito alla figura di tecnico.
Tra gli aspetti più evidenti e immediati vi è il passaggio dalle 22 figure di operatori del Repertorio 2011 - di cui 6 con indirizzi per un totale di 13 indirizzi - ad un nuovo Repertorio con 26 figure di operatori - di cui 9 con indirizzi per un totale di 36 indirizzi; per le figure di Tecnico si passa dalle attuali 21 figure del Repertorio 2011, senza indirizzo, alle 29 con 21 indirizzi, per un totale di 54 indirizzi.
Inoltre in data 18 dicembre 2019 è stato raggiunto in Conferenza delle Regioni l’Accordo fra le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano relativo alla tabella di confluenza tra qualifiche e diplomi professionali e per l’assunzione delle dimensioni personali, sociali, di apprendimento e imprenditoriali nell’ambito dei percorsi di IeFP (Accordo n. 19/210/CR10/C9).
Tale Accordo nello specifico si conforma alle dimensioni personali, sociali, di apprendimento e imprenditoriali di cui alle corrispondenti “Competenze chiave europee” previste nella Raccomandazione del Consiglio del 22 maggio 2018, correlate alla classificazione europea di abilità, competenze, qualifiche e occupazioni (E.S.C.O.), quali risorse da promuovere a livello formativo in connessione con le competenze culturali di base e tecnico professionali delle Figure e dei relativi indirizzi di Qualifica e Diploma professionale.
La Regione del Veneto ha recepito i due Accordi sopra citati con la D.G.R. n. 914 del 9 luglio 2020 ad oggetto: “Percorsi di Istruzione e Formazione Professionale ex L. 53/2003 e D. Lgs. n. 226/2005. Recepimento degli Accordi stipulati in Conferenza Stato-Regioni e Province Autonome in data 1 agosto 2019 n. 155/CSR e 18 dicembre 2019 n. 19/210/CR10/C9, riguardanti l’integrazione e modifica del Repertorio nazionale delle figure nazionali di riferimento per le qualifiche e i diplomi professionali ed elementi correlati”.
Infine la Regione del Veneto ha dato avvio nell’A.F. 2020/2021 alla realizzazione di percorsi triennali finalizzati al conseguimento di qualifiche professionali previste dal nuovo Repertorio Nazionale delle figure nazionali di riferimento per le qualifiche e i diplomi professionali di cui al citato Accordo del 1° agosto 2019, repertorio Atti n. 155/CSR.
Ciò comporta che gli interventi di primo, secondo e terzo anno della presente iniziativa che risulteranno finanziabili devono oramai tutti riferirsi alle figure del citato Accordo Repertorio n.155/CSR del 1° agosto 2019, riguardante l’integrazione e modifica del Repertorio nazionale delle figure nazionali di riferimento per le qualifiche e i diplomi professionali, l’aggiornamento degli standard minimi formativi relativi alle competenze di base e dei modelli di attestazione intermedia e finale dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale, di cui all’Accordo in Conferenza Stato-Regioni del 27 luglio 2011.
L’introduzione del Sistema Informativo Unificato (SIU) rende necessaria la presentazione, nell’ambito del Piano Annuale di Formazione Iniziale, dei progetti formativi volti alla realizzazione degli interventi di formazione iniziale programmati per l’A.F. 2022/2023 nei CFP ex provinciali di Lancenigo di Villorba (Provincia di Treviso) e Chioggia, Marghera, San Donà di Piave (Città Metropolitana di Venezia), attraverso la presentazione della domanda e del progetto nei termini previsti dall’Avviso pubblico, Allegato A, e nel rispetto della Direttiva di riferimento, Allegato B, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, pena l'esclusione.
Per ciascun progetto formativo presentato relativamente all’A.F. 2022/2023 è prevista la presentazione di una specifica domanda da parte degli OdF, individuati per ciascuna sede, che sarà oggetto di valutazione in ordine alla coerenza con la programmazione regionale con un giudizio di ammissibilità del progetto e/o dell’intervento, senza l’attribuzione di un punteggio.
Si precisa che l’impegno di spesa previsto con il presente provvedimento è relativo esclusivamente all’A.F. 2022/2023.
Si conferma quindi la possibilità di attivare, ove ne sussistano le condizioni previste dalla Direttiva, di cui all’Allegato B al presente provvedimento, tutti i primi anni previsti nel numero massimo di 12 e secondo l’articolazione prevista nella citata Direttiva, mentre i secondi e terzi anni sono vincolati al numero di interventi di cui costituiscono prosecuzione, non potendo darsi luogo ad un aumento degli interventi stessi.
Sono, comunque, esclusi dal presente Bando gli interventi di quarto anno per il conseguimento del diploma professionale oggetto di altro provvedimento.
Si precisa che le attività di formazione iniziale ordinaria sono state finora finanziate dalla Regione del Veneto attraverso l’applicazione di Unità di Costo Standard (UCS), riferite alla D.G.R. n. 671 del 28/4/2015 di approvazione del documento che definisce le UCS da utilizzare per la programmazione e la gestione delle attività finanziate dal Fondo Sociale Europeo (FSE) per il periodo 2014-2020.
Si ritiene opportuno provvedere all’adeguamento degli importi delle suddette UCS, utilizzando, in conformità alla metodologia prevista dalla citata DGR n. 671/2015, il coefficiente di rivalutazione monetaria ISTAT ed in particolare l'indice FOI (indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, al netto dei tabacchi) per il periodo intercorrente fra la data di approvazione della D.G.R. n. 671/2015, ossia il 28/04/2015, e il 31/12/2021.
Gli indici di rivalutazione per il periodo in esame, ricavabili dalle tabelle ISTAT*, indicano un coefficiente di rivalutazione pari a 1,062, ossia un incremento del 6,2%.
I nuovi importi individuati, applicando tale coefficiente di rivalutazione, sono i seguenti:
Tabella 1: rivalutazione delle Unità di Costo Standard Ora formazione e Allievo
UCS ORA FORMAZIONE UCS ALLIEVO
*per la rivalutazione è stato utilizzato lo specifico servizio disponibile all'indirizzo https://rivaluta.istat.it/
Si precisa che gli importi così calcolati sono da considerare ora comprensivi delle azioni di consulenza individuale attivate durante il percorso formativo.
La copertura finanziaria sarà assicurata dalle disponibilità a valere sulla linea di spesa dedicata alla L.R. n. 8 del 31 marzo 2017 e s.m.i.. Tuttavia, in sede di definizione degli impegni di spesa il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione potrà valutare l’alternativo utilizzo, anche in quota parte, delle risorse statali pertinenti l’obbligo di frequenza delle attività formative di cui all’art. 68, comma 4, della Legge 17/05/1999, n. 144 e s.m.i.. Potranno quindi essere impiegati sia i fondi residui ancora disponibili di cui al Decreto Direttoriale del Ministero del Lavoro e della Politiche Sociali, n. 3 del 23/04/2021, quantificati in Euro 1.188.068,95, così come parte delle nuove assegnazioni, pari ad Euro 23.588.128,00, pertinenti la ripartizione ministeriale 2022 per l’esercizio 2021 approvata per gli effetti del Decreto Direttoriale 14/04/2022, n. 16 del MLPS - Direzione Generale per le politiche attive per il lavoro. Tale discrezionalità dirigenziale è resa possibile dalla diretta pertinenza dei trasferimenti statali sopracitati al finanziamento di attività in assolvimento dell’obbligo formativo, quali quelle in oggetto.
Nel rispetto della declinazione del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. 23/06/2011, n. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi Euro 3.261.000,00, saranno assunte sul Bilancio regionale di previsione pluriennale 2022/2024, approvato con L.R. 20 dicembre 2021, n. 36, a carico del capitolo 072040 “Trasferimenti per attività di Formazione Professionale (L.R. 30/01/1990, n. 10 - L.R. 31/03/2017, n. 8)” nei seguenti termini:
Resta ferma la discrezionalità dirigenziale di cui sopra nell’utilizzo dei trasferimenti ministeriali iscritti a bilancio nel capitolo 072019 “Trasferimenti per il finanziamento delle iniziative in materia di obbligo di frequenza delle attività formative (Art. 68, c. 1, lett. b, c, art. 68, c. 4, L. 17/05/1999, n. 144 - D.lgs. 15/04/2005, n.76)”, assegnato al budget della Direzione Formazione e Istruzione.
Al fine del completo e coerente utilizzo delle risorse regionali pertinenti la linea di spesa di cui alla L.R. 8/2017 e s.m.i.. il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione potrà modificare il cronoprogramma di spesa sopra rappresentato, variando in particolare la percentuale dell’anticipo esigibile nel corso del corrente esercizio, nonché le modalità di liquidazione, senza pregiudizio per i beneficiari.
La gestione finanziaria dei progetti ammessi a contributo, in conformità al cronoprogramma di spesa sopra esposto, prevede che l’erogazione del contributo sia così articolata:
Si ricorda che con la D.G.R. n. 670 del 28/4/2015 è stato approvato il documento “Testo Unico dei Beneficiari” (T.U.B.) che definisce le principali disposizioni in materia di modalità di selezione, attuazione e rendicontazione degli interventi, da utilizzare nei progetti finanziati con il Programma Operativo Regionale (POR) FSE 2014-2020, successivamente modificato con Decreto n. 38 del 18 settembre 2020 del Direttore dell’Area Capitale Umano, Cultura e Programmazione Comunitaria. Nelle more dell’adozione del nuovo Testo Unico, che sarà perfezionato per l’attuazione delle priorità del Piano Regionale cofinanziato dal FSE+ 2021-2027, le attuali disposizioni di cui al T.U.B. del 2015 continuano a rappresentare il riferimento normativo di base anche per le azioni di cui al presente provvedimento, a meno di incompatibilità con la nuova regolamentazione comunitaria e fermo restando quanto diversamente stabilito nella Direttiva, Allegato B al presente provvedimento.
In conformità alle disposizioni di cui al T.U.B., approvato con D.G.R. n. 670/2015 e s.m.i., non potranno essere accettate fideiussioni emesse da soggetti stranieri che non abbiano una stabile organizzazione operativa in Italia.
In caso di finanziamento, il soggetto beneficiario è tenuto agli obblighi informativi previsti dall’art. 35 del D.L. 30/4/2019, n. 34 convertito in L. 28/6/2019, n. 58 che ha modificato l’art.1, commi da 125 a 129 della L. 4/8/2017, n. 124.
L’eventuale copertura finanziaria di costi già considerati nella determinazione delle UCS di riferimento, sarà ritenuta entrata generata dal progetto e conseguentemente da portare in diminuzione, in sede di verifica rendicontale, al contributo assegnato con il presente provvedimento.
Analogamente verrà considerata entrata generata dal progetto qualsiasi somma erogata dalla Regione del Veneto, quale ad esempio quella per il personale inquadrato nei ruoli regionali e impiegato nella realizzazione dei percorsi di IeFP o per l’esercizio della funzione di formazione riferita a tali percorsi, anche se erogata sotto forma di trasferimento alle Province/Città Metropolitana ai sensi della L.R. n. 19/2015 e ss.mm.ii., e come tale da portare in diminuzione al contributo assegnato.
Per ragioni di semplificazione amministrativa, considerato che si tratta di interventi formativi della medesima tipologia, si ritiene importante utilizzare il medesimo T.U.B. anche nella regolamentazione dei progetti per gli interventi di primo anno, finanziati con i fondi regionali e statali, fatte salve le eventuali variazioni o integrazioni inserite nella Direttiva, di cui all’Allegato B al presente provvedimento.
In particolare, a modifica delle disposizioni sulla presentazione dei rendiconti contenute nel T.U.B., per gli interventi oggetto del presente provvedimento, l’attestazione finale delle attività realizzate e/o delle spese sostenute, separatamente per ogni singolo progetto approvato, dovrà essere presentato dal beneficiario alla Regione del Veneto, unitamente a tutta la documentazione richiesta, entro 60 giorni dal termine ultimo indicato nella Direttiva, Allegato B al presente provvedimento.
Ciò premesso si propone di approvare:
La valutazione dei progetti che perverranno sarà effettuata dalla Commissione di valutazione che sarà nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTI:
delibera
(seguono allegati)
Torna indietro