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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 78 del 08 luglio 2022


Materia: Ambiente e beni ambientali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 738 del 21 giugno 2022

Attuazione progetti finalizzati al miglioramento della qualità dell'aria. Bando teso alla concessione di contributi per la rottamazione ed acquisto di impianti termici domestici alimentati a biomassa legnosa. Approvazione criteri dell'iniziativa e della convenzione con Veneto Innovazione S.p.A. per la gestione operativa del bando.

Note per la trasparenza

La proposta riguarda l’approvazione dei criteri del bando finalizzato a incentivare la sostituzione dei generatori di calore domestici alimentati a biomassa con potenza a focolare inferiore o uguale a 35 kW con contestuale approvazione della convenzione per l’affidamento a Veneto Innovazione S.p.A. della gestione operativa dell’iniziativa.

L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

La Regione del Veneto, nel quadro delle attività di gestione della qualità dell'aria, ha posto sempre più attenzione alla necessità di favorire la riduzione dell’inquinamento nel territorio regionale promuovendo misure strutturali per il raggiungimento dei valori limite di particolato e ossidi di azoto in atmosfera previsti dalla vigente normativa in materia.

Il Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell'Atmosfera (P.R.T.R.A.), approvato con deliberazione del Consiglio regionale del Veneto dell'11 novembre 2004 n. 57, successivamente aggiornato con deliberazione consiliare del 19 aprile 2016 n. 90, finalizzato al miglioramento progressivo delle condizioni ambientali e alla salvaguardia della salute dell'uomo e dell'ambiente, ha previsto numerose misure di intervento nei vari settori maggiormente responsabili di emissioni inquinanti.

Per l’attuazione delle citate misure, la Giunta regionale, già in prima applicazione del Piano, ha finanziato specifiche iniziative finalizzate al rispetto dei valori limite stabiliti dalla normativa di riferimento, proseguendo fino ad oggi con misure inerenti la mobilità, le biomasse, l’efficientamento energetico degli edifici, il trasporto pubblico, la mobilità ciclistica, la cui realizzazione ha richiesto considerevoli investimenti finanziari.

Inoltre, nel corso degli anni, le Regioni del bacino padano (Lombardia, Emilia-Romagna Piemonte e Veneto) hanno definito e coordinato un insieme di azioni comuni, attraverso le sottoscrizioni di numerosi Accordi con Amministrazioni statali (sottoscritti negli anni 2005, 2007, 2013, 2017) finalizzate al miglioramento della qualità dell’aria.

In particolare con il “Nuovo accordo di programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento per il miglioramento della qualità dell’aria” (di seguito Accordo), approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 836 del 6 giugno 2017, al fine di avviare una nuova e più determinata strategia che si integri con quanto già messo in campo dalle Regioni, sono state  definite, in un quadro condiviso, importanti misure addizionali di risanamento da inserire nei piani di qualità dell'aria da applicare in modo coordinato e congiunto nel territorio del bacino padano.

Nonostante i positivi effetti prodotti dai menzionati Accordi, in un arco temporale caratterizzato da una progressiva riduzione del numero delle zone di superamento dei valori limite e dell'entità dei superamenti per il materiale particolato PM10,  la Commissione europea  per la procedura di infrazione  avviata nel 2014,  ha deferito, nel maggio 2018, alla Corte di Giustizia europea lo Stato Italiano condannandolo con sentenza del 10 novembre 2020 per la non corretta applicazione della Direttiva 2008/50/CE.

E' opportuno sottolineare che l'Amministrazione regionale, nel valutare l'importanza del rispetto della direttiva 2008/50/CE e delle normative nazionali per le possibili ricadute sulla salute dei cittadini, nell’ambito delle proprie competenze, in linea con le azioni individuate dal P.R.T.R.A. e con le misure  previste dal citato Accordo,  con deliberazione  del 3 marzo 2021 n. 238  ha attivato, in accordo con le regioni del bacino padano, un pacchetto di misure straordinarie  per il miglioramento della qualità dell’aria, con  particolare attenzione per la sostituzione degli apparecchi per il riscaldamento domestico alimentati a biomassa legnosa, per la sostituzione di veicoli privati considerati inquinanti, per il trasporto pubblico (sia ferroviario che su gomma), per  interventi sulle attività zootecniche.

A fronte della specificità delle condizioni meteoclimatiche delle Regioni del bacino padano, note anche alla Commissione europea, che favoriscono l’aumento delle concentrazioni del PM10 determinando situazioni di inquinamento più critiche rispetto a quelle delle altre Regioni, sono state destinate apposite risorse statali per l’adozione di misure di contrasto all’inquinamento atmosferico, assegnando alla Regione del Veneto per gli anni 2020 - 2034 considerevoli risorse economiche.

Infatti, l’Amministrazione regionale, in prosecuzione di quanto già messo in atto, per l’attivazione di misure considerate efficaci per contrastare l’inquinamento atmosferico, ritiene opportuno accedere al programma di finanziamento istituito con Decreto direttoriale MATTM-CLEA n. 412 del 18.12.2020, volto a promuovere l’attuazione di interventi per il miglioramento della qualità dell’aria nel territorio delle regioni del bacino padano.

Le finalità degli interventi previsti dal citato programma risultano coerenti e sinergici con gli obiettivi diretti alla riduzione delle emissioni di PM10 attraverso i quali l’Amministrazione regionale, con il pacchetto delle misure straordinarie, di cui alla DGR n. 238, congiuntamente all’aggiornamento del P.R.T.R.A e ad ulteriori azioni già intraprese, ha previsto di raggiungere la compliance ai valori limite di PM10 entro il 2025.

Giova ricordare che la riduzione dei fattori di inquinamento dell’aria costituisce un obiettivo della Regione del Veneto previsto nel DEFR 2022-2024 approvato con DCR del 29.11.2021 n. 135 e i progetti che intende realizzare con i finanziamenti di cui al Decreto direttoriale n. 412/20 sono considerati strategici per le politiche ambientali dell’Amministrazione regionale. 

Tra le azioni previste dalla menzionata DGR n. 238, appare prioritario attivare, rispetto ad altre iniziative di prossima pianificazione, con i fondi del suddetto programma la misura finalizzata ad incentivare il rinnovo degli apparecchi domestici alimentati a biomassa legnosa in quanto l’apporto emissivo degli apparecchi obsoleti risulta particolarmente significativo per il superamento del parametro PM10.

A tal fine, l’Amministrazione ha in programma un bando per un importo pari a € 3.880.078,88, rivolto ai soggetti privati residenti nel territorio regionale con una situazione economica familiare (da dimostrare con ISEE ordinario 2022) non superiore a € 50.000,00. Il contributo regionale è aggiuntivo rispetto all’incentivo assegnato dal GSE sulla misura “Conto Termico – 2B” per l’installazione del medesimo generatore di calore alimentato a biomasse, e quantificato in rapporto alla situazione economica familiare, nonché sulla base delle emissioni di Particolato Primario generate dall’impianto di cui si tratta. L’incentivo al GSE dovrà essere stato richiesto successivamente alla data di pubblicazione del bando regionale e dovrà risultare assegnato dal GSE entro il termine di chiusura del bando regionale medesimo.

Il bando, la cui approvazione è demandata al Direttore della Direzione Ambiente e Transizione Ecologica con proprio atto, predisposto secondo i criteri determinati nell’allegato A, sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto entro il 31.07.2022. Il medesimo Direttore provvederà successivamente, con propri provvedimenti, all’approvazione della graduatoria delle manifestazioni di interesse e all’approvazione dell’elenco dei richiedenti ammessi e non ammessi a contributo.

È opportuno evidenziare che la programmazione a breve e a lungo termine degli interventi da attuare con i fondi ministeriali, richiede una adeguata organizzazione che consenta all’Amministrazione di realizzare i progetti nel rispetto dei tempi pianificati. In tal senso, appare imprescindibile prevedere per la struttura competente l’opportunità di avvalersi di una struttura organizzata per l’espletamento delle attività afferenti agli interventi di prossima predisposizione.

Infatti, eventuali ritardi nella definizione ed attuazione delle misure potrebbero far venir meno quelle condizioni di efficacia delle medesime, considerate determinanti per il rispetto dei valori limite previsti dalla Direttiva 2008/50/ce oltre che decisive per attenuare gli effetti negativi della sanzione della Corte europea in esito alla sopra citata procedura di infrazione.

Considerato che, da una attenta analisi, la struttura regionale competente a predisporre i progetti secondo le indicazioni del citato Decreto n. 412, non dispone di un apparato organizzativo idoneo all’espletamento delle attività afferenti alla realizzazione degli stessi, appare necessario individuare un soggetto giuridico idoneo a supportare la Regione nella gestione dei progetti medesimi.

In questo contesto, per il bando in questione si propone  di affidare a Veneto Innovazione S.p.A., Società in house della Regione del Veneto, la gestione del bando  in questione.

La Direzione Ambiente e Transizione Ecologica, competente per materia, a seguito del ricognizione effettuata, ha attestato che la Società Veneto Innovazione S.p.A. possiede i requisiti di professionalità e tecnico – giuridici per assolvere tale compito.

Si rammenta che la Regione del Veneto, per la realizzazione di iniziative similari, si è più volte avvalsa con risultati ottimali della collaborazione e della professionalità degli addetti della Società in house providing  Veneto Innovazione S.p.A.

La Direzione competente ritiene che, rispetto a possibili concorrenti, l’affidamento può essere considerato senz’altro economicamente vantaggioso, oltre che giustificato dalle specifiche competenze interne di Veneto Innovazione S.p.A.  e dalla capacità della Società di organizzare e coordinare servizi ad altro valore aggiunto, in quanto la capitalizzazione avvenuta negli anni del know how maturato risulta essere un asset intangibile e importante per la tipologia e la specificità delle attività previste  nella presente deliberazione.

A tal riguardo la medesima Direzione evidenzia che, ai sensi dell’art. 5, comma 1, del Codice dei contratti pubblici, è possibile procedere all’affidamento diretto a Veneto Innovazione S.p.A., in quanto dal 31 ottobre 2019 la Società è iscritta nell’Elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti  nei confronti di proprie Società in house, secondo gli adempimenti di cui all’art. 192 del D.Lgs n. 50/2016, e come tale opera in affidamento diretto del socio.

In tal senso è necessario precisare che Veneto Innovazione S.p.A. è Società in house della Regione del Veneto, istituita con legge regionale  del 6 settembre 1988 n. 45, la quale nell’ambito delle proprie funzioni indicate dall’art. 3 lettera b) delle Statuto, prevede la gestione di progetti regionali e azioni a regia regionale di elevato valore strategico.  

Si fa presente, inoltre, che Veneto Innovazione S.p.A. è una Società a partecipazione regionale totalitaria e che lo statuto societario esclude la possibilità che privati, ovvero  imprese private, partecipino alla compagine societaria. Le previsioni contenute nello statuto sociale configurano l’esistenza di un controllo da parte della Regione sulla Società assimilabile a quello esercitato nei confronti dei propri servizi e che essa svolge un’attività prevalentemente rivolta alla Regione del Veneto.  

Con nota dell’11 maggio 2022 prot. n. 0215557 è stato richiesto, ai sensi del citato art. 192 la presentazione di una proposta operativa e relativa valutazione economica per la gestione dell’iniziativa. Con nota prot. n. 238196 del 25 maggio 2022  e successiva integrazione prot. 263685 del 10 giugno 2022, la Società ha presentato un Piano delle attività coerente con le tempistiche del bando rappresentate e la relativa proposta economica pari a € 119.921,12 per lo svolgimento delle attività riportate in via esemplificativa quali:

  • ricezione delle manifestazioni di interesse e rispettive verifiche di ricevibilità e ammissibilità (tecniche e di merito);
  • ricezione delle domande di contributo e rispettive verifiche di ricevibilità e ammissibilità (tecniche e di merito);
  • liquidazione del contributo fino ad esaurimento dello stanziamento, ai beneficiari individuati con decreto del Direttore della direzione Ambiente e Transizione Ecologica.

Per un maggior dettaglio si rinvia allo schema di convenzione di cui all’allegato B.

Ai fini dell'assolvimento di quanto previsto dall'articolo 3, comma 2, della legge regionale 24 dicembre 2013, n. 39 e dal Decreto Legislativo n. 50 del 18 aprile 2016, in materia di "in house providing", in particolare l'articolo 192, la Direzione competente ha valutato che per l'attività da svolgersi, Veneto Innovazione S.p.A. non richiederà alcun mark up (ricarica) commerciale. Inoltre, sulla base della documentazione acquisita agli atti e dalla valutazione effettuata dalla medesima Direzione sul prospetto delle tariffe  e sui costi generali standard di Veneto Innovazione S.p.A. per attività di senior project manager, project assistant, analista senior o amministrativo, necessaria per la realizzazione delle attività da affidare, queste risultano inferiori rispetto al pricing medio/giornata rilevati nel mercato.

Si fa presente infine che per le attività e i servizi non svolti direttamente dalla Società affidataria, e in relazione alle procedure di affidamento di servizi/forniture dalla medesima autonomamente gestite, la stessa in quanto Società partecipata pubblica, dovrà attenersi alla normativa statale vigente sugli appalti di servizi   e forniture di cui al Codice degli Appalti – Decreto Legislativo  n. 50 del 18 aprile  2016.

Si propone pertanto, di affidare a Veneto Innovazione S.p.A. la gestione operativa delle attività di supporto tecnico-organizzativo e di tutte le attività  connesse alla realizzazione del bando secondo quanto stabilito nello schema di convenzione di cui all’Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, stabilendo che l’importo a carico della Regione del Veneto per le attività svolte dalla Società ammonta a complessivi € 119.921,12 ogni onere fiscale compreso. Detta somma sarà erogata sulla base di report delle attività svolte e dei correlati risultati raggiunti, in tre tranche, prevedendo l’eventuale riduzione della stessa in funzione del livello di effettivo utilizzo della dotazione finanziaria messa a bando, come espressamente previsto nella convenzione (Allegato B).  

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale del 2 marzo 2021 n. 238;

VISTO il Decreto direttoriale MATTM-CLEA numero 412 del 18.12.2020;

VISTA la L.R. 6 settembre 1988 n. 45, istitutiva di Veneto Innovazione S.p.A.;

VISTO l'art. 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

  1. di dare atto che le premesse costituiscono parte integrante del presente atto;
  2. di approvare i criteri del bando di cui all’allegato A, inerente la concessione di contributi finalizzati alla rottamazione ed acquisto di impianti termici domestici alimentati a biomassa legnosa;
  3. di demandare al direttore della Direzione Ambiente e Transizione Ecologica l’approvazione, con proprio atto, del bando di cui al precedente punto 2, secondo i criteri determinati con il presente provvedimento, per la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto entro il 31.07.2022, nonché con successivi atti, l’approvazione della graduatoria delle manifestazioni di interesse e dell’elenco dei richiedenti ammessi e non ammessi a contributo;
  4. di determinare nella somma di Euro 3.880.078,88 (tremilioniottocentoottantamilasettantotto/88), l’importo massimo delle obbligazioni di spesa per l’attuazione del bando  alla cui assunzione  provvederà con  propri atti il Direttore della Direzione Ambiente e Transizione Ecologica  disponendo la copertura  finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo 104259 denominato "Interventi per il disinquinamento delle Regioni del Bacino Padano - Contributi agli investimenti (art. 30, c. 14 ter, D.L. 30/04/2019, n. 34) del bilancio regionale 2022 -2024 che presenta sufficiente disponibilità e così ripartita:
    -esercizio 2022 per l’importo di € 1.600.000,00 alla stipula della convenzione e alla comunicazione di avvio delle attività;
    -esercizio 2023 per l’importo di € 2.280. 078,88 entro il primo semestre 2023 a seguito della presentazione della documentazione di cui al punto 6 dell’art. 4.1 di cui all’Allegato B;
  5. di affidare a Veneto Innovazione S.p.A., ai sensi dell’articolo 192 del D.lgs. n. 50/2016, la gestione operativa del bando per la concessione di contributi finalizzati alla rottamazione ed acquisto di impianti termici domestici alimentati a biomassa legnosa, come disciplinato dallo schema di convenzione di cui all’allegato B al presente provvedimento;
  6. di approvare l’allegato B parte integrante del presente atto, inerente lo schema di convenzione tra la Regione del Veneto e Veneto Innovazione S.p.A.;
  7. di riconoscere alla società Veneto Innovazione S.p.A. il corrispettivo di € 119.921,12 comprensivo di ogni onere fiscale, a titolo di compenso per le attività disciplinate dalla convenzione di cui all’allegato B la cui copertura finanziaria è garantita dalle risorse allocate al capitolo 100051 “Finanziamento delle attività di informazione, sperimentazione e monitoraggio nel campo della tutela ambientale - acquisto di beni e servizi (art. 70, d.lgs. 31/03/1998, n.112 – L.R.. 21/01/2000, n.3)” del bilancio regionale 2022;
  8. di stabilire che la somma di cui al punto precedente sia erogata, sulla base di report delle attività svolte e dei correlati risultati raggiunti, in tre tranche, prevedendo l’eventuale riduzione della stessa in funzione del livello di effettivo utilizzo della dotazione finanziaria messa a bando;
  9. di incaricare la Direzione Ambiente e Transizione Ecologica dell’esecuzione del presente atto;
  10. di provvedere alla pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.

(seguono allegati)

Dgr_738_22_AllegatoA_479820.pdf
Dgr_738_22_AllegatoB_479820.pdf

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