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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 70 del 10 giugno 2022


Materia: Settore secondario

Deliberazione della Giunta Regionale n. 666 del 07 giugno 2022

Sostegno alle imprese per l'installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia da fonte rinnovabile. Incremento della dotazione finanziaria del Fondo di rotazione "Anticrisi attività produttive" per iniziative finalizzate alla realizzazione di investimenti e interventi di supporto finanziario. Deliberazioni della Giunta regionale n. 1240 del 1° settembre 2020 e n. 885 del 30 giugno 2021.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento, al fine di supportare le imprese che, a seguito dell’aumento dei costi energetici nel contesto dell’attuale crisi geopolitica conseguente al conflitto in corso fra la Federazione Russa e l'Ucraina, intendono coprire almeno in parte i consumi energetici con energia autoprodotta da fonti rinnovabili, viene agevolata la realizzazione di impianti fotovoltaici da realizzare nelle strutture della sede produttiva delle imprese e in quelle di relativa pertinenza. A tal fine è incrementata di ulteriori 5 milioni di euro la dotazione finanziaria del Fondo di rotazione "Anticrisi attività produttive" di cui alle deliberazioni della Giunta regionale n. 1240 del 1° settembre 2020 e n. 885 del 30 giugno 2021, gestito dalla finanziaria regionale Veneto Sviluppo S.p.A..

L'Assessore Roberto Marcato riferisce quanto segue.

Il primo trimestre del 2022 ha fatto registrare un aumento del gas e dell’energia elettrica senza precedenti; a inizio marzo il gas ha raggiunto anche picchi di 345 €/MWh per poi scendere, mantenendosi comunque intorno ai 200 €/MWh (a gennaio 2021 era a circa 20 €/MWh), mentre il prezzo dell’energia elettrica ha toccato i 400 €/MWh (a gennaio 2021 era circa 60 €/MWh). L’aumento dei prezzi dell’energia per imprese e famiglie è dovuto principalmente all’incremento del prezzo del gas sui mercati internazionali (da cui dipende oltre il 40% della produzione elettrica italiana), ma anche all’emergenza COVID, a fattori meteo sfavorevoli e, da ultimo, alle recenti tensioni geopolitiche internazionali in ambito energetico conseguenti agli avvenimenti che hanno coinvolto la Federazione Russa e la Repubblica Ucraina. 

Al momento non è possibile prevedere la durata delle tensioni sui prezzi energetici, dovute anche alla ripresa economica e, da ultimo, alla necessità di rimpinguare le scorte dopo l’inverno, ma si prevede che, superati i recenti picchi, i livelli ordinari di mercato potranno essere nuovamente raggiunti soltanto nel medio periodo.

Il riflesso sull’economia reale dei maggiori costi energetici rischia di compromettere la ripresa a livello industriale e manifatturiero, assorbendo la forte liquidità e i margini che hanno caratterizzato le imprese nell’anno 2021. A fronte della crisi dei prezzi dell’energia, è ancora più urgente la necessità di aumentare il contributo delle fonti rinnovabili, definite “l’unica strategia fondamentale nel lungo periodo”. Inoltre, la riduzione dei consumi energetici e la possibilità di coprirli, almeno in parte, con energia autoprodotta da fonti rinnovabili consente di ridurre i costi di produzione delle imprese migliorandone la competitività.

La Regione del Veneto, già per far fronte all'emergenza Coronavirus, ha adottato una serie di misure, complementari e addizionali a quelle statali, dirette a prevenirne e arginarne l'espansione e gli effetti sul sistema economico veneto.

In particolare, con deliberazione della Giunta regionale n. 1240 del 1 settembre 2020, in seguito modificata dalla deliberazione della Giunta regionale n. 885 del 30 giugno 2021, è stato istituito il Fondo di rotazione "Anticrisi attività produttive" (nel seguito per brevità "Fondo") per la concessione di finanziamenti agevolati alle imprese coinvolte nella crisi economica conseguente l'emergenza epidemiologica da "COVID-19" per iniziative finalizzate alla realizzazione di investimenti e interventi di supporto finanziario, in gestione alla finanziaria regionale Veneto Sviluppo S.p.A. ai sensi dell'articolo 1, comma 4 della legge regionale 28 maggio 2020, n. 21.

A riguardo, si ricorda che la citata legge regionale n. 21 del 2020, all’articolo 1, comma 6, come modificato dalla legge regionale 25 giugno 2021, n. 17, al fine di supportare la liquidità delle imprese colpite dall’epidemia da Covid-19, ha prorogato la gestione degli strumenti finanziari regionali da parte di Veneto Sviluppo S.p.A. sino al 31 dicembre 2022.

La misura si ripromette di assicurare alle imprese un sostegno rapido e adeguato alle proprie esigenze sia di liquidità che di investimento, difficoltà conseguenti dapprima alla crisi generata dall'emergenza sanitaria da "Covid-19" e, ora, ai rincari dei costi energetici.

La dotazione finanziaria attuale del Fondo è di euro 89.176.000,00, di cui euro 60.000.000,00 destinati all'erogazione dei finanziamenti agevolati ed euro 29.176.000,00 alla concessione del contributo a fondo perduto associato al finanziamento agevolato.

Le disposizioni operative del Fondo, allegato A alla DGR n. 885 del 2021, prevedono, infatti, che al finanziamento agevolato sia associata l’erogazione di un contributo a fondo perduto, nella forma tecnica del contributo in conto impianti, in presenza di determinate tipologie di investimenti, quali gli investimenti mobiliari (arredi, macchinari, impianti tecnologici, automezzi, ecc.) e le immobilizzazioni immateriali (brevetti, marchi, software, knowhow, ecc).

Pertanto, qualora realizzata in forma mista, l’operazione agevolata è composta da:

- una quota di contributo in conto impianti per un importo non superiore al 10% del costo dell’iniziativa ammesso e realizzato in caso di medie imprese e al 15% in caso di piccole imprese (“Quota Contributo”);
- una quota di provvista pubblica a tasso zero per un importo non superiore al 45% del costo dell’iniziativa ammesso e realizzato (“Quota Fondo”), con assunzione del rischio di mancato rimborso da parte della PMI beneficiaria a carico del Fondo per la parte di competenza;
- una quota di provvista privata, messa a disposizione dal finanziatore ad un tasso (“Tasso Banca”) non superiore al “Tasso Convenzionato”, per il rimanente importo.

Il contributo a fondo perduto è erogato in un’unica soluzione a seguito dell’ultimazione del programma di investimenti agevolato.

Da quanto sopra, si evince che il Fondo agevola anche la realizzazione e l’adeguamento di impianti tecnologici, tra cui rientra la fornitura ed installazione di impianti fotovoltaici che le imprese possono realizzare nelle strutture della propria sede produttiva e in quelle di relativa pertinenza. A riguardo, dopo la fase di prima applicazione delle disposizioni operative del Fondo, al fine di incentivare tale tipologia di investimenti da parte delle imprese, si rende necessario precisare che la voce di spesa “Realizzazione/adeguamento di impianti tecnologici” comprende non solo le spese per la fornitura ed installazione degli impianti fotovoltaici, ma anche per il sistema combinato di inverter con batterie, l’allacciamento alla rete dell’energia elettrica e l’eventuale impianto di accumulo.

Per tutte tali tipologie di spesa (incluse quelle per la fornitura ed installazione degli impianti fotovoltaici) si ritiene opportuno, in caso di investimento realizzato da una piccola impresa, elevare il contributo a fondo perduto sino ad un importo non superiore al 20% del costo dell’iniziativa ammesso e realizzato.

Ai soli fini della determinazione del contributo a fondo perduto, del 10 % o del 20% del costo dell’iniziativa ammesso e realizzato a seconda si tratti di media o di piccola impresa, per la tipologia di impianti fotovoltaici sotto elencati la relativa spesa sarà ritenuta ammissibile nei seguenti limiti:

- 2.000 €/kW per impianti fino a 20 kW, cui corrisponde un contributo massimo di € 8.000;
- 1.600 €/kW per impianti fino a 100 kW, cui corrisponde un contributo massimo di € 32.000;
- 1.000 €/kW per impianti con potenza superiore a 100 kW, cui corrisponde un contributo fissato nel massimo in € 50.000.

Inoltre, le imprese beneficiarie dell’operazione agevolata non dovranno svolgere un’attività classificata con codice Ateco primario 35.11.00 “Produzione di energia elettrica”.

Per quanto sopra, al fine di incentivare gli investimenti relativi alla fornitura ed installazione di impianti fotovoltaici nell’attuale contesto di forte aumento dei costi energetici, si propone di aumentare la dotazione del Fondo di ulteriori 5 milioni di euro portando, quindi, la dotazione complessiva della misura a euro 94.176.000,00, di cui euro 65.000.000,00 destinati all'erogazione dei finanziamenti agevolati ed euro 29.176.000,00 alla concessione del contributo a fondo perduto associato al finanziamento agevolato.

In particolare, gli ulteriori 5 milioni di euro saranno destinati esclusivamente agli investimenti delle imprese che includono la fornitura ed installazione di impianti fotovoltaici. A tal fine Veneto Sviluppo S.p.A. è autorizzata ad utilizzare, sino alla concorrenza massima di 5 milioni di euro, le risorse rivenienti dall'Azione 1.2.3 “Costituzione di un fondo di rotazione per il finanziamento agevolato degli investimenti innovativi delle PMI” e dall'Azione 2.1.3 “Fondo di Rotazione per investimenti finalizzati al contenimento dei consumi energetici” del POR FESR 2007-2013, la cui operatività è oramai cessata a seguito della chiusura delle misure e della conclusione delle singole operazioni finanziarie effettuate.

Si evidenzia altresì che l’iniziativa è in linea con il quadro temporaneo di crisi di cui alla Comunicazione C/2022/1890, adottato dalla Commissione europea il 23 marzo 2022 per consentire agli Stati membri di avvalersi pienamente della flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato al fine di sostenere l'economia nel contesto dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Il quadro prevede, infatti, tre tipi di aiuti, tra cui il sostegno alla liquidità delle imprese sotto forma prestiti agevolati che possono riguardare sia il fabbisogno relativo agli investimenti, come è il caso de quo, che quello relativo al capitale di esercizio.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la Comunicazione C/2022/1890 della Commissione del 23 marzo 2022 “Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina”;

VISTE le leggi regionali 28 maggio 2020, n. 21 e 25 giugno 2021, n. 17;

RICHIAMATE le deliberazioni della Giunta regionale n. 1240 del 1° settembre 2020 n. 885 del 30 giugno 2021;

VISTO l'articolo 2, comma 2, della legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di stabilire che la voce di spesa “Realizzazione/adeguamento di impianti tecnologici” di cui alle disposizioni operative approvate con deliberazione della Giunta regionale n. 885 del 30 giugno 2021 comprende, oltre alle spese per la fornitura ed installazione degli impianti fotovoltaici, anche quelle per il sistema combinato di inverter con batterie, l’allacciamento alla rete dell’energia elettrica e l’eventuale impianto di accumulo;
  3. di stabilire che, in caso di investimento realizzato da una piccola impresa, per le tipologie di spesa di cui al punto 2., il contributo a fondo perduto associato al finanziamento agevolato è elevato sino ad un importo non superiore al 20% del costo dell’iniziativa ammesso e realizzato;
  4. di stabilire che, ai soli fini della determinazione del contributo a fondo perduto, del 10 % o del 20% del costo dell’iniziativa ammesso e realizzato, a seconda si tratti di media o di piccola impresa, per la tipologia di impianti fotovoltaici sotto elencati, la relativa spesa sarà ritenuta ammissibile nei seguenti limiti:

- 2.000 €/kW per impianti fino a 20 kW, cui corrisponde un contributo massimo di € 8.000;
- 1.600 €/kW per impianti fino a 100 kW, cui corrisponde un contributo massimo di € 32.000;
- 1.000 €/kW per impianti con potenza superiore a 100 kW, cui corrisponde un contributo fissato nel massimo in € 50.000;

  1. di stabilire che per le tipologie di spesa di cui al punto 2. non potranno beneficiare dell’operazione agevolata le imprese che svolgono un’attività classificata con codice Ateco primario 35.11.00 “Produzione di energia elettrica”;
  2. di aumentare l’attuale dotazione del fondo di rotazione "Anticrisi attività produttive" di ulteriori 5 milioni di euro portando, quindi, la dotazione complessiva della misura a euro 94.176.000,00, di cui euro 65.000.000,00 destinati all'erogazione dei finanziamenti agevolati ed euro 29.176.000,00 alla concessione del contributo a fondo perduto associato al finanziamento agevolato, autorizzando a tal fine Veneto Sviluppo S.p.A. ad utilizzare, sino alla concorrenza massima di 5 milioni di euro, le risorse rivenienti dall'Azione 1.2.3 “Costituzione di un fondo di rotazione per il finanziamento agevolato degli investimenti innovativi delle PMI” e dall'Azione 2.1.3 “Fondo di Rotazione per investimenti finalizzati al contenimento dei consumi energetici” del POR FESR 2007-2013, la cui operatività è oramai cessata a seguito della chiusura delle iniziative e della conclusione delle singole operazioni finanziarie effettuate;
  3. di stabilire che l’incremento della dotazione del fondo di rotazione "Anticrisi attività produttive" di cui al punto 6. è destinato esclusivamente al finanziamento di operazioni agevolate a favore delle imprese che prevedono la fornitura ed installazione di impianti fotovoltaici;
  4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  5. di incaricare la Direzione Industria Artigianato Commercio e Servizi e Internazionalizzazione delle Imprese dell'esecuzione del presente atto;
  6. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

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