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Materia: Cultura e beni culturali
Deliberazione della Giunta Regionale n. 390 del 08 aprile 2022
PNRR, Missione 1 - Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 - Cultura 4.0 (M1C3), Misura 2 "Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale", Investimento 2.2: "Protezione e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale" finanziato dall'Unione europea - NextGenerationEU. Approvazione del Bando e dello schema di Convenzione tra Regione del Veneto e Agenzia Veneta per i Pagamenti (AVEPA) per l'attuazione delle procedure relative all'Investimento 2.2.
Con il presente provvedimento si approva il Bando per la presentazione di proposte per il restauro e la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale, nonché lo schema di convenzione con l’Agenzia Veneta per i Pagamenti (AVEPA), cui si conferisce l’incarico per la gestione del Bando citato, finanziato dal PNRR.
L'Assessore Cristiano Corazzari riferisce quanto segue.
L’Unione Europea per uscire dalla crisi dovuta all’emergenza sanitaria ha messo in atto una strategia comune, con l’obiettivo di costruire il futuro dei prossimi decenni attraverso interventi che rispondano alle esigenze delle future generazioni, che vadano al di là del contingente e che restituiscano vitalità a luoghi e patrimoni destinati alla scomparsa e alla perdita definitiva.
Nell’ambito del PNRR, Missione 1, la Componente 3 – Cultura 4.0 (M1C3) si articola in più Misure tra cui la n. 2 - Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale, di competenza del Ministero per la cultura (MiC). Nell’ambito di questa Misura, un intervento di notevole rilievo riguarda l’Investimento 2.2 “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale”. Si tratta di un’azione sistematica di conoscenza, tutela e valorizzazione di edifici storici rurali e del paesaggio rurale, con gli obiettivi di preservare i valori dei paesaggi rurali storici, il loro mantenimento e ripristino e di promuovere la creazione di iniziative e attività legate a una fruizione turistico-culturale sostenibile, alle tradizioni e alla cultura locale.
Molti edifici rurali, originariamente destinati a scopi abitativi (es: casali, masserie, ...), produttivi (es: case coloniche, stalle, mulini, frantoi, …), religiosi (chiese rurali, edicole votive, …), didattici (scuole rurali, …), e strutture agricole hanno subito un progressivo processo di abbandono, degrado e alterazione che ne ha compromesso le caratteristiche tipologiche e costruttive e il rapporto con gli spazi circostanti.
L’azione mira a recuperare il patrimonio edilizio rurale che, se coniugato a interventi per migliorarne l’efficienza energetica, contribuisce al raggiungimento degli obiettivi climatici e ambientali. Allo stesso modo, le colture agro-forestali-pastorali di interesse storico sono caratterizzate da bassi apporti energetici esterni e da un’ottima capacità di assorbimento della CO2, spesso superiore alle foreste, come nel caso degli oliveti. L’intervento, inoltre, restituisce alla collettività e in molti casi all’uso pubblico un patrimonio edilizio sottoutilizzato e non accessibile il cui recupero favorirà le attività legate al mondo agricolo, nonché la creazione di servizi a beneficio della fruizione culturale e turistica.
Inoltre, l’intervento è volto a sostenere progetti di restauro e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale di proprietà di soggetti privati (anche persone fisiche) e del terzo settore, o a vario titolo da questi detenuti, per garantire che tale patrimonio sia preservato e messo a disposizione del pubblico.
Saranno ammissibili anche progetti che intervengano su beni del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale di proprietà pubblica e di cui i soggetti privati e del terzo settore abbiano la piena disponibilità, con titoli di godimento di durata pari almeno a 5 anni successivi alla conclusione amministrativa e contabile dell’operazione finanziata, mantenendo i vincoli di destinazione per analoga durata.
Gli interventi di tutela e valorizzazione dei paesaggi rurali storici potranno interessare immobili, appartenenti alle tipologie di architettura rurale, per i quali sia intervenuta la dichiarazione di interesse culturale con corrispondente decreto ministeriale ai sensi del D.lgs. n. 42/2004 ovvero che abbiano più di 70 anni e siano censiti o classificati dagli strumenti regionali e comunali di pianificazione territoriale e urbanistica. I medesimi interventi potranno, inoltre, riguardare spazi aperti di pertinenza degli insediamenti rurali e aree produttive agro-silvo-pastorali che si caratterizzano come componenti tipiche dei paesaggi rurali tradizionali.
I beni oggetto di intervento dovranno essere resi disponibili alla pubblica fruizione per un tempo congruo che sarà stabilito all’interno di un atto che il Ministero della cultura, di seguito MiC, predisporrà d’intesa con la Regione, sentita la competente Soprintendenza in caso di beni sottoposti a tutela ai sensi del D. Lgs. 42/2004.
Gli interventi potranno altresì essere finalizzati alla realizzazione e allestimento di spazi da destinare a piccoli servizi culturali, sociali, ambientali turistici (escluso ricettività), per l’educazione ambientale e la conoscenza del territorio, anche connessi al profilo multifunzionale delle aziende agricole.
L’Investimento 2.2 ha un valore complessivo di 600 milioni di euro, di cui euro 590 milioni per il finanziamento di interventi di recupero di insediamenti agricoli, fabbricati, manufatti e fabbricati rurali storici, colture agricole di interesse storico ed elementi tipici dell’architettura e del paesaggio rurale (azione coordinata dal MiC), da selezionare mediante Bando pubblico regionale, e 10 milioni di euro per attività di censimento dei beni del patrimonio rurale e implementazione di sistemi informativi esistenti (azione a titolarità del MiC).
Con Decreto del Ministro della cultura n. 107 del 18.3.2022 di assegnazione delle risorse alle Regioni e alle Province Autonome, la Regione del Veneto è risultata destinataria di un importo complessivo pari a 43.446.623,08 euro, che dovrà finanziare almeno n. 290 interventi di recupero di insediamenti agricoli, fabbricati, manufatti e fabbricati rurali storici, colture agricole di interesse storico ed elementi tipici dell’architettura e del paesaggio rurale, per un valore massimo del contributo concedibile per ogni domanda pari a 150.000,00 euro.
Si evidenzia come la complessità della procedura richieda profili tecnici e specifiche competenze nel settore sia dal punto di vista della conoscenza della sua articolazione strutturale, storica e sociale, sia dei fabbisogni complessivi di recupero, e l’esperienza nell’utilizzo di specifiche dotazioni strumentali tecnico-informatiche, oltre che una congrua dotazione di risorse umane dedicate.
In considerazione di quanto sopra, si propone di incaricare l’Agenzia Veneta per i Pagamenti, di seguito AVEPA, ente strumentale della Regione del Veneto, quale struttura responsabile dell’attuazione, della gestione dell’Investimento 2.2: “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale” finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU e del compimento di ogni atto connesso, consequenziale e comunque necessario a darvi corso, con particolare riferimento alla gestione del Bando attuativo dell’Investimento in argomento, predisposto dalla Regione in conformità allo schema rilasciato dal MiC, e approvato come Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
Si ricorda infatti al riguardo che l’art. 2, co. 3, della Legge Regionale n. 31 del 9.11.2001, istitutiva di tale Agenzia, prevede che possa essere affidata alla stessa, previa stipula di apposita convenzione, la gestione di ogni altro aiuto in materia di agricoltura e sviluppo rurale e di altri fondi, da parte della Regione del Veneto e degli Enti Locali di cui al D.Lgs. n. 267 del 18/08/2000, anche limitatamente alle funzioni di esecuzione e di contabilizzazione dei pagamenti.
In particolare si prevede di affidare ad AVEPA, mediante la citata convenzione, le seguenti attività:
Si propone dunque di approvare il Bando attuativo del presente intervento, di cui all’ all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
La Convenzione da stipulare con AVEPA per lo svolgimento delle attività di gestione del Bando in oggetto avrà efficacia dalla data di sottoscrizione sino al 30 giugno 2026, considerato che il termine per la conclusione e la rendicontazione degli interventi è fissata al 31.12.2025.
Si propone pertanto di approvare lo schema di tale Convenzione di cui all’Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
Si demandano infine al Direttore della Direzione Beni Attività culturali e Sport la sottoscrizione della Convenzione con AVEPA, con facoltà di introdurre - nell'interesse dell’Amministrazione regionale - eventuali modifiche/integrazioni non sostanziali al Bando e allo schema di Convenzione, l’istituzione della Commissione di valutazione delle domande di finanziamento, composta da personale interno alla Regione, da un componente di AVEPA e da un rappresentante del MiC, nonché l’approvazione di eventuale modulistica per la presentazione della domanda.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTA la legge regionale 17 aprile 2012, n. 1 “Statuto del Veneto”;
VISTA la legge regionale 16 maggio 2019, n. 17 “Legge per la cultura”;
VISTA la legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 “Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio”;
VISTA la DGR n. 2274/2010;
VISTO il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento – PTRC approvato con Deliberazione del Consiglio regionale n. 62 del 30/06/2020;
VISTA la legge regionale 29 novembre 2001, n. 39;
VISTO il D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118, come modificato dal D.Lgs. 10 agosto 2014, n. 126;
VISTO il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33;
VISTE le leggi regionali n. 34/2021, 35/2021 e 36/2021;
VISTA la DGR n. 1821 del 23.12.2021 "Approvazione del documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione 2022-2024";
VISTO il Decreto del Segretario Generale della Programmazione n. 19 del 28.12.2021 “Bilancio finanziario gestionale 2022-2024”;
VISTA la DGR n. 42/2022 che ha adottato le Direttive per la gestione del bilancio di previsione 2022-2024;
VISTO il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 1, Componente 3 – Cultura 4.0, Misura 2, Investimento 2.2. “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale”
RICHIAMATO il regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza;
RICHIAMATO il decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77 - Governance del Piano nazionale di rilancio e resilienza e prime misure di rafforzamento;
VISTE le Risoluzioni del Consiglio regionale n. 8 e n. 10 del 16 marzo 2021;
VISTA la deliberazione della Giunta regionale n. 950 del 13 luglio 2021;
VISTO il modello di Avviso pubblico trasmesso dal Ministro della cultura;
VISTO il decreto del Ministro della cultura n. 107 del 18.3.2022 che assegna alla Regione del Veneto l’importo di euro 43.446.623,08 per l’attuazione dell’investimento 2.2. “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale”;
VISTO l’art. 2, comma 2, della Legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012 e ss.mm.ii;
delibera
Allegato A (omissis)
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