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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 40 del 25 marzo 2022


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 277 del 22 marzo 2022

Avviso pubblico per il finanziamento di progetti di rilevanza regionale promossi da Organizzazioni di Volontariato, Associazioni di Promozione Sociale e Fondazioni del Terzo settore, in attuazione dell'Accordo di programma 2021 (D.M. n. 9 del 29 gennaio 2021 e artt. 72 e 73 del D.Lgs. 117/2017 - Codice del Terzo settore).

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si approvano i criteri e le modalità per il finanziamento di progetti di rilevanza regionale promossi da Organizzazioni di Volontariato, Associazioni di Promozione Sociale e Fondazioni del Terzo settore, iscritte al Registro Unico Nazionale del Terzo settore (Runts) o a uno dei Registri di settore, ai sensi dell’art. 101, comma 2, del D.Lgs. 117/17, in attuazione dell’Accordo di programma 2021(D.M. n. 9 del 29 gennaio 2021 e artt. 72 e 73 del D.Lgs. 117/2017 - Codice del Terzo settore).

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

In attuazione della Legge delega 6 giugno 2016, n. 106, con il decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, recante il “Codice del Terzo settore”, e, in particolare gli artt. 72, rubricato “Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore” e 73, rubricato “Altre risorse finanziarie specificamente destinate al sostegno degli enti del Terzo settore” del D.Lgs. 117/2017 e s.m.i. (Codice del Terzo settore, di seguito anche “Codice” o “CTS”) è stato disciplinato lo strumento finanziario per sostenere, anche attraverso le reti associative di cui all’articolo 41, lo svolgimento di attività di interesse generale di cui all’art. 5, costituenti oggetto di iniziative e progetti promossi da Organizzazioni di Volontariato (di seguito ODV), Associazioni di Promozione Sociale (di seguito APS) e Fondazioni del Terzo settore, iscritte nel Registro Unico Nazionale del Terzo settore (Runts) o ad uno dei registri attualmente previsti dalle normative di settore, ai sensi dell’art. 101 comma 2.

Nel rispetto della programmazione triennale contenuta nel D.M. n. 166 del 12 novembre 2019, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, con proprio Decreto n. 9 del 29 gennaio 2021, ha adottato, per l’anno 2021, l’atto di indirizzo, sulla base dell’intesa sancita nella seduta del 24 ottobre 2019 della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano (repertorio n.173/CSR), registrato alla Corte dei Conti in data 2 marzo 2021, al n. 391; nell’atto sopra richiamato sono individuati gli obiettivi generali, le aree prioritarie di intervento e le linee di attività finanziabili mediante le risorse destinate alla realizzazione di iniziative e progetti di rilevanza locale, per un importo complessivo di euro 20.000.000,00, ripartiti tra le Regioni e le Province autonome, sulla base dei criteri ivi individuati, entro la cornice di accordi di programma da sottoscriversi con gli enti medesimi.

Il finanziamento riconosciuto alla Regione del Veneto ammonta complessivamente a euro 1.491.332,00, suddiviso in euro 624.122,44, derivanti dal fondo di cui all’art. 72 del Codice del Terzo settore (CTS), destinati alle ODV, alle APS e alle Fondazioni del Terzo settore ed euro 867.209,56, derivanti dalle risorse di cui all’art. 73 del Codice, riservati esclusivamente alle ODV e alle APS.

In data 9 giugno 2021, ai sensi dell’art. 15 della L. 7 agosto 1990, n. 241, è stato sottoscritto l’Accordo di Programma 2021 (di seguito ADP 2021), approvato successivamente con decreto del Direttore Generale del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 458 del 10 settembre 2021, registrato dalla Corte dei Conti in data 14 ottobre 2021 al n. 2651.

Nel rispetto di quanto indicato all’articolo 6 del citato Accordo di programma, ovvero che la quota di finanziamento riconoscibile alle Fondazioni del Terzo settore non può eccedere euro 624.122,44, fermo restando che alle medesime risorse possono concorrere anche le ODV e le APS, si propone che l’importo complessivo di euro 1.491.332,00 venga suddiviso tra le diverse realtà come di seguito evidenziato:

- euro 641.273,00 alle ODV e alle APS;

- euro 208.786,00 alle Fondazioni del Terzo settore.

Le linee guida di attuazione dell’Accordo di programma, di cui alla nota del 4 novembre 2021 n.16538, oltre a fornire indicazioni sull’adempimento degli obblighi amministrativo-contabili e riprendere quanto già definito nel D.M. n. 9/2021, rinvia alla Regione la facoltà di individuare ulteriori priorità emergenti a livello locale.

Attraverso apposito confronto con la rete di riferimento per il mondo del volontariato, rappresentata dai Centri di servizio per il volontariato del Veneto (Csv), l’Organismo territoriale di controllo (Otc) di cui all’art. 65 del Codice e il Forum del Terzo settore, quale ente maggiormente rappresentativo della realtà del Terzo settore, sono individuate, nell’ambito delle attività di interesse generale di cui all’art. 5 del CTS, le seguenti priorità:

  1. Contrastare ogni forma di povertà, anche educativa, a favore di preadolescenti, adolescenti, giovani e NEET. Promuovere azioni volte a contrastare le condizioni di fragilità e di isolamento dei ragazzi e delle ragazze, generate dal lockdown, anche con il sostegno extra-scolastico (attività sportive, musicali, studio, orientamento ecc.); attivare processi di co-costruzione di progettualità che implementino lo scambio di esperienze e la "mutualità partecipata" capace di accogliere le narrazioni traumatiche conseguenti alla pandemia; rafforzare le relazioni significative e capacitanti mediante processi partecipativi, di ascolto e mutuo-aiuto; promuovere azioni di socializzazione e aggregazione con opportunità educative per il tempo libero, attraverso il coinvolgimento diretto; promuovere un uso più consapevole delle nuove tecnologie volto a contrastare le discriminazioni di genere e a prevenire il bullismo, anche in ambito informatico; promuovere sani stili di vita per contrastare situazione di devianza e dipendenza nelle sue diverse forme;

  2. Contrastare ogni forma di povertà. Promuovere e realizzare azioni che anticipino, individuino  e rispondano a situazioni di fragilità e di bisogno in fasce di popolazione particolarmente esposte a fenomeni di marginalizzazione e solitudine come le persone anziane sole, i soggetti fragili e non autonomi e di coloro che vivono in luoghi vulnerabili e forme di isolamento sociale, mitigando gli effetti della crisi socio economica e della povertà estrema contrastando lo spreco, il degrado del territorio e la marginalità (monogenitorialità, disabilità o solitudine indesiderata);

  3. Ridurre le ineguaglianze. Sviluppare forme di welfare generativo di comunità anche attraverso il coinvolgimento attivo e partecipato in attività di utilità sociale; promuovere rapporti intergenerazionali, rafforzare legami sociali anche attraverso la rigenerazione degli spazi esistenti e la valorizzazione della cultura, della musica, dello sport e di ogni altro strumento di aggregazione;  promuovere risposte innovative ai bisogni emergenti locali o consolidando esperienze e buone pratiche a rilevante impatto sociale; promuovere azioni di accoglienza e inclusione sociale, in raccordo con le Prefetture-Enti locali e la Protezione Civile, con particolare attenzione alle situazioni di emergenza sociale e socio-sanitaria di persone anche profughe di guerra;

  4. Assicurare la salute ed il benessere per tutti. Sviluppare la cultura del volontariato, in particolare tra i giovani; promuovere il coinvolgimento di nuovi giovani volontari nella realtà del Terzo settore regionale, per una crescita degli enti, creare sinergie virtuose tra enti strutturati ed enti di dimensioni più ridotte,  accrescere specifiche competenze tecniche, digitali e relazionali, spendibili a favore della collettività e della comunità di riferimento, per lo sviluppo di modelli operativi flessibili, di rete e di rafforzamento della capacity building; promuovere forme di stretta collaborazione formale tra il Terzo settore e la filiera dei servizi socio-assistenziali e di cura autorizzati/accreditati per  tessere processi partecipativi e di reti territoriali coese e sinergiche, dove il volontariato costituisce un punto di snodo e di servizio fruibile, affidabile, capace di orientare, accompagnare e sostenere i cittadini, gli utenti, le famiglie in azioni di sistema concrete, sostenibili, diffuse, coordinate, eque, efficaci, efficienti, misurabili in termini di benessere individuale e di comunità.

  5. Creare la cultura del dono per una cittadinanza consapevole. Promuovere lo sviluppo della cultura del dono, anche di sangue, organi e tessuti, in relazione a sani stili di vita e ad una maggiore consapevolezza e valorizzazione della solidarietà sociale, anche mediante percorsi finalizzati allo sviluppo di competenze sociali e civiche.

Le proposte progettuali dovranno prevedere chiaramente lo svolgimento di attività di interesse generale, in coerenza con i propri atti costitutivi e/o statuti, nell’ambito di obiettivi, aree e priorità da individuarsi in armonia con i contenuti di cui all’Allegati A, e, laddove richiesto, con la programmazione e la pianificazione regionale (quale ad esempio i Piani di Zona - DGR n. 426/2019 e n. 1252/2020 e n. 1553/2021) e  la Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile (approvata con Deliberazione del Consiglio regionale n. 80 del 20 luglio 2020).

Per partecipare al presente Avviso  le Organizzazioni di Volontariato, le Associazioni di Promozione Sociale e le Fondazioni del Terzo settore devono essere iscritte al Registro Unico Nazionale del Terzo settore o ad un Registro di settore, ai sensi dell’art. 101 comma 2 del Codice, avere la sede e svolgere la propria attività sul territorio della Regione del Veneto.

Le modalità di partecipazione al presente Avviso, sia in forma singola che in partenariato e le condizioni per l’ammissibilità e la conseguente valutazione, sono specificate nell’Allegato B.

Ciascun ente, singolo, capofila e partner, potrà presentare UNA sola istanza di contributo, di cui all’Allegato C, corredata al massimo di n. 5 Allegati, redatti e nominati come segue, a pena di esclusione:

  1. Allegato C1 Scheda progettuale (obbligatorio);
  2. Allegato C2 Piano finanziario (obbligatorio e compilato nelle parti A e B);
  3. Allegato C3 Dichiarazione di partenariato (eventuale);
  4. Allegato C4 Dichiarazione di collaborazione gratuita (eventuale);
  5. Allegato C5 Comunicazione antimafia (obbligatoria).

Le istanze dovranno essere inviate esclusivamente tramite PEC all’indirizzo: servizi.sociali@pec.regione.veneto.it,  entro e non oltre le ore 12.00 del 10.05.2022, pena la non ammissibilità, con indicato in oggetto: “Istanza di contributo  - ADP 2021” seguito dalla “denominazione del soggetto proponente”.

Le attività progettuali non potranno avere una durata inferiore a sei mesi, dovranno concludersi inderogabilmente entro il 30 settembre 2023 e i relativi costi dovranno essere rendicontati entro il 31 ottobre 2023.

Il finanziamento sarà finalizzato alla realizzazione delle seguenti tipologie di progetti:

a) con valenza locale-provinciale, le cui azioni pongono una forte attenzione alle caratteristiche peculiari del territorio di riferimento, comunale, sovracomunale o provinciale, con l’intento di ricostruire coesione sociale e rinnovarne l’identità e il cui costo progettuale può variare da un minimo di euro 25.000,00 fino ad un massimo di euro 39.999,00;

b) con valenza interprovinciale-regionale, promossi da una rete di minimo tre partner, in grado di attivare processi che permettano la realizzazione di soluzioni ad hoc in grado di soddisfare le istanze sociali presenti in una dimensione territoriale più ampia; il costo progettuale può variare da un minimo di euro 40.000,00 fino ad un massimo di euro 70.000,00.

Non saranno ammessi a finanziamento i progetti che siano la mera riproposizione di azioni già finanziate con le risorse ex art. 72 del D.Lgs. 117/17 negli anni precedenti, sempre che non costituiscano consolidamento di azioni di sistema o buone pratiche di forte impatto sociale.

I Centri di Servizio per il volontariato, così come individuati all’art. 61 del Codice del Terzo settore, possono supportare gli enti nella fase di progettazione e agire come facilitatori autorevoli di relazione tra pubblico e privato, per la creazione di reti inclusive che intervengono sulle problematiche individuate a livello territoriale, in stretta sinergia con gli enti locali, altri enti pubblici, le Aziende Ulss, le scuole di ogni ordine e grado, gli organi della giustizia, senza poter beneficiare delle risorse statali.

La verifica delle condizioni di ammissibilità e la successiva valutazione delle proposte progettuali saranno eseguite da una Commissione interna, all’uopo costituita e nominata dal Direttore della Direzione Servizi Sociali o suo delegato.

Le progettualità risultate idonee alla procedura di ammissione saranno collocate in tre graduatorie distinte per tipologia di Ente, facenti capo al medesimo Avviso, sulla base del punteggio ottenuto in applicazione della griglia contenuta nell’Allegato B.  Ai fini dell’idoneità al finanziamento, ciascun progetto dovrà conseguire un ponteggio complessivo non inferiore a 60/100.

Il finanziamento, che si configura come contributo a fondo perduto e non come aiuto di Stato, non potrà superare la percentuale massima dell’80% del costo complessivo del progetto; il restante 20% costituisce la quota minima di cofinanziamento riconoscibile in parte in forma indiretta (valorizzazione dell’azione svolta dai volontari e/o di beni e servizi messi a disposizione di soggetti terzi, pubblici e privati, esclusi i partner, per un valore massimo del 10% del costo del progetto) e in parte in forma diretta (che non possono essere altri finanziamenti pubblici né i proventi del 5 per mille).

Il contributo assegnato a ciascun beneficiario sarà erogato solo a seguito dell’esito positivo di verifica della regolarità contributiva da parte degli enti e secondo le seguenti modalità:

  1. acconto pari all’80% ad acquisizione della comunicazione della data di avvio del progetto, sottoscritta dal legale rappresentante del soggetto proponente (singolo o capofila), da trasmettersi entro e non oltre 30 giorni dalla pubblicazione, sul sito regionale, del provvedimento di assegnazione contributo;
  2. il saldo pari al 20% su presentazione – entro e non oltre il 31 ottobre 2023 (ovvero 30 giorni successivi alla chiusura delle attività progettuali) di relazione tecnica finale sullo svolgimento del progetto e della rendicontazione delle spese complessivamente sostenute, mediante l'utilizzo della modulistica che sarà resa disponibile sul sito regionale.

La liquidazione del contributo sarà comunque subordinata all'effettiva erogazione alla Regione del Veneto delle risorse ministeriali ai sensi dell’art. 6, comma 3, dell’ADP 2021.

Per quanto sopra esposto, con il presente provvedimento si determina in euro 1.491.332,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con proprio atto il Direttore della Direzione Servizi Sociali, entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo di spesa n. 103695 denominato “Sostegno alle attività di interesse generale da parte delle organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale - Trasferimenti correnti (Accordo tra Regione del Veneto e Ministero del Lavoro 27 dicembre 2017)” del Bilancio di previsione 2022-2024.

La Direzione Servizi Sociali, cui è stato assegnato il capitolo in argomento, attesta che la spesa di euro 1.491.332,00 è assicurata dall’assegnazione statale di cui al Decreto Ministeriale n. 9 del 29 gennaio 2021; il trasferimento statale avverrà, ai sensi dell’art. 6 dell’Accordo di programma 2021, in un’unica soluzione, a seguito della trasmissione al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del presente provvedimento.

Ai sensi dell’art. 3 della Legge regionale n. 54/2012 e dell’art. 6 del Regolamento regionale n. 1/2016 la Direzione Servizi Sociali attesta altresì la legittimità del presente provvedimento.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la Legge 6 giugno 2016, n. 106;

VISTO il D. Lgs.  3 luglio 2017, n. 117 e s.m.i.;

VISTO il D.M. n. 166 del 12 novembre 2019;

VISTO il D.M. n. 106 del 15.09.2020;

VISTO il D.M. n. 9 del 29.01.2021;

VISTO l’Accordo di Programma 2021;

VISTO il Decreto del Direttore Generale del TerzoSettore del M.L.P.S. n. 458 del 10.09.2021;

VISTE le linee guida di cui alla nota ministeriale n. 16538 del 04.11.2021;

VISTO il D.Lgs. n. 126/2014 integrativo e correttivo del D.Lgs. n. 118/2011;

VISTA la L.R. n. 36 del 20 dicembre 2021"Bilancio di previsione 2020-2022";

VISTA la L.R. n. 40/1993;

VISTA la L.R. n. 27/2001, art. 43;

VISTO l'art. 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012 e s.m.i.;

VISTA la DGR n. 525 del 28.04.2020;

delibera

  1. per i motivi illustrati in premessa, di approvare gli Allegati A, B, C, C1, C2, C3, C4 e C5 ritenuti parte integrante e sostanziale del presente provvedimento e contenenti gli obiettivi generali, le aree prioritarie di intervento, le linee di attività finanziabili, i criteri e le modalità di presentazione delle proposte progettuali, nonché la modulistica da utilizzare per la partecipazione all’Avviso pubblico – ADP 2021;
  2. di determinare in euro 1.491.332,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con proprio atto il Direttore della Direzione Servizi Sociali, entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo di spesa n. 103695 denominato “Sostegno alle attività di interesse generale da parte delle organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale - Trasferimenti correnti (Accordo tra Regione del Veneto e Ministero del Lavoro 27 dicembre 2017)” del Bilancio di previsione 2022-2024;
  3. di dare atto che la Direzione Servizi Sociali, a cui è stato attribuito il capitolo di spesa n. 103695 ha attestato che l’ammontare di euro 1.491.332,00 è finanziato con il trasferimento statale di cui al D.M. n. 9 del 29 gennaio 2021, che avverrà, in un’unica soluzione, a seguito della trasmissione del presente provvedimento al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali;
  4. di incaricare il Direttore della Direzione Servizi Sociali dell'esecuzione del presente atto;
  5. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 26 comma 1 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
  6. di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dall'avvenuta conoscenza, ovvero, alternativamente, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni;
  7. di pubblicare integralmente il presente atto nel bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_277_22_AllegatoA_473107.pdf
Dgr_277_22_AllegatoB_473107.pdf
Dgr_277_22_AllegatoC0_473107.pdf
Dgr_277_22_AllegatoC1_473107.pdf
Dgr_277_22_AllegatoC2_473107.pdf
Dgr_277_22_AllegatoC3_473107.pdf
Dgr_277_22_AllegatoC4_473107.pdf
Dgr_277_22_AllegatoC5_473107.pdf

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