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Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)
Deliberazione della Giunta Regionale n. 205 del 24 febbraio 2021
Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Asse II Inclusione Sociale, Obiettivo Tematico 9. "Promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione". Reg. UE n. 1303/2013 e Reg. UE n. 1304/2013. Direttiva "Prendiamoci cura 2.0 - contributi ai servizi socio-assistenziali rivolti alle persone anziane non autosufficienti" per la presentazione delle relative domande di contributo
Il provvedimento approva l’Avviso pubblico per la presentazione di domande di contributo da parte dei soggetti che erogano servizi socio-assistenziali rivolti alle persone anziane non autosufficienti, al fine di sostenere l’accesso e la fruizione di servizi di assistenza alla non autosufficienza che siano sicuri e di qualità, così da assicurare elevati livelli di prestazione nei confronti di soggetti particolarmente fragili anche a fronte dell’incremento di costi necessari a garantire il rispetto della normativa per il contenimento del contagio da COVID-19. Si approva inoltre la Direttiva che regola i requisiti di ammissibilità, modalità e termini di presentazione delle domande di contributo.
L'Assessore Elena Donazzan, di concerto con l'Assessore Manuela Lanzarin, riferisce quanto segue.
L’epidemia da Covid-19 ha avuto un notevole impatto sull’intero contesto socio-economico regionale, determinando la necessità di mettere in atto tutte le strategie possibili per far fronte allo stato di crisi che si è generato nei diversi settori.
A partire dal mese di febbraio, con provvedimenti nazionali e regionali, sono state introdotte misure urgenti volte, da un lato, al contenimento della diffusione del nuovo coronavirus SARS-CoV-2 e, dall'altro, alla definizione di linee di indirizzo funzionali a consentire il mantenimento dei servizi essenziali per i cittadini in condizioni di sicurezza.
La Regione del Veneto si è da subito attivata per individuare tutte le risorse economiche (regionali, nazionali europee) che potessero contribuire a sostenere i settori più colpiti dagli effetti della pandemia, con un quadro articolato di interventi.
In particolare, sul fronte dei servizi educativi e socio-assistenziali, a partire dal 23 febbraio 2020, le misure adottate in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 hanno imposto la sospensione delle attività di tali servizi con un impatto sulle famiglie, in termini di maggiore carico di cura dei figli e dei familiari non autosufficienti (anziani e disabili) e sui soggetti che erogano servizi all’infanzia, servizi scolastici e altri servizi educativi-assistenziali e socio-assistenziali (soggetti gestori) che si trovano in situazioni di crisi per la mancata corresponsione delle rette/quote da parte delle famiglie a causa dell’interruzione repentina dell’erogazione delle proprie prestazioni.
La Giunta Regionale, nel mese di luglio 2020, ha approvato un provvedimento (DGR n. 960/2020) dal titolo "Prendiamoci cura - Contributi ai servizi all'infanzia, ai servizi scolastici e ai servizi socio-assistenziali rivolti alle persone anziane non autosufficienti e alle persone con disabilità", con il quale sono stati finanziati 2.462 enti (2.137 strutture private e 325 Comuni) per un importo totale di € 11.671.295,52. Tale provvedimento aveva la finalità di garantire alle famiglie la possibilità di continuare ad accedere a servizi di assistenza e educazione dei figli e/o di assistenza ai propri familiari non autosufficienti, sicuri, di qualità, sostenibili e abbordabili, evitando l’aumento delle tariffe per effetto delle perdite e dei maggiori costi sostenuti dalle strutture a seguito dell’impatto del COVID-19.
E’ opportuno rilevare che in questo periodo di emergenza sanitaria le diverse misure e raccomandazioni di contenimento e contrasto alla diffusione del coronavirus SARS-CoV-2 hanno comportato per i servizi sopraccitati, e in special modo per il settore dell’assistenza sociosanitaria residenziale alle persone non autosufficienti, una modifica degli usuali processi relativi alle attività svolte, in funzione dell’attuazione di misure idonee a prevenire e contenere i rischi di contagio per gli operatori e per gli ospiti, in particolare, in considerazione della fisiologica fragilità e del connesso maggior rischio di contrarre l’infezione da SARS-CoV-2 e di sviluppare più gravi complicanze correlate, che contraddistingue gli anziani non autosufficienti assistiti nei Centri di Servizi.
I servizi sociosanitari residenziali e semiresidenziali per anziani non autosufficienti si sono trovati a dover introdurre nuove modalità organizzative e ad utilizzare dispositivi specifici volti a contenere i rischi di contagio e a garantire l’erogazione delle prestazioni in condizioni di sicurezza, con evidenti ripercussioni in termini di maggiori costi correlati alla gestione dell’emergenza sanitaria.
La Giunta regionale è già intervenuta a favore degli enti gestori dei servizi residenziali per anziani non autosufficienti con tre provvedimenti di natura straordinaria (DGR 1304/2020, 1308/2020 e 1524/2020) volti a riconoscere un contributo specifico a titolo compensativo dei maggiori oneri derivanti dalle sopravvenute complessità gestionali, delle minori entrate dovute alla riduzione di accessi alle strutture e delle maggiori spese sostenute per la gestione dell'emergenza sanitaria. Inoltre, proprio con Ordinanza del Presidente della Giunta regionale n. 61 del 22 giugno 2020 “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da virus COVID-19. Ulteriori disposizioni” sono state emanate le Linee di indirizzo relative alla gestione delle strutture residenziali e semiresidenziali extraospedaliere per anziani, disabili, minori, dipendenze e salute mentale aventi sede nel territorio regionale, pubbliche o private, anche non accreditate.
Tra i servizi sociosanitari che hanno scontato gli effetti delle misure restrittive vi sono anche le Comunità religiose che ospitano nelle proprie strutture residenziali i religiosi anziani non autosufficienti sostenute dalla Regione ai sensi della Legge Regionale n. 55 del 15 Dicembre 1982 “Norme per l’esercizio delle funzioni in materia di assistenza sociale” (articolo 3) e delle disposizioni attuative di cui alla DGR 4304/1999, ma che non hanno avuto accesso ad altre misure di sostegno.
Inoltre, le azioni volte al contenimento del contagio hanno interessato le strutture semiresidenziali per persone anziane non autosufficienti autorizzate all’esercizio ai sensi della LR 22/2002 che, oltre ad essere chiamate ad adottare misure organizzative più onerose, hanno subito una rilevante contrazione di attività con relativo calo dei fatturati.
Tali strutture semiresidenziali per persone anziane non autosufficienti e le Comunità religiose che ospitano nelle proprie strutture residenziali i religiosi anziani non autosufficienti rappresentano dei fondamentali presidi della complessiva offerta sociosanitaria regionale, a beneficio dell’intera collettività veneta, che si intende sostenere nel più ampio quadro degli interventi a contrasto dell’emergenza da COVID-19 in una logica di continuità e complementarietà degli interventi.
Con la finalità di continuare a dare risposta ai fabbisogni che emergono in seguito all’impatto del COVID-19 sui servizi, sugli utenti e sulle famiglie garantendo la possibilità di accedere a servizi di assistenza alla non autosufficienza che siano sicuri, di qualità, sostenibili e abbordabili, evitando cioè l’aumento delle tariffe per effetto delle perdite e dei maggiori costi sostenuti dalle strutture, l’obiettivo dell’iniziativa di cui si propone l’approvazione, è sostenere:
Con tale provvedimento si mira, dunque, a sostenere l’accesso e la fruizione di servizi di assistenza alla non autosufficienza che siano sicuri e di qualità, così da assicurare elevati livelli di prestazione nei confronti di soggetti particolarmente fragili anche a fronte dell’incremento di costi necessari a garantire il rispetto della normativa per il contenimento del contagio da COVID-19. In particolare si mira a garantire:
A tal fine si prevede di erogare un contributo determinato secondo i criteri esplicitati nella Direttiva, Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, ai seguenti soggetti:
Il contributo è concesso nella forma di sovvenzioni dirette a fondo perduto ed è erogato al soggetto richiedente per ciascuna unità operativa/struttura rispondente ai requisiti di ammissibilità stabiliti dalla Direttiva, di cui all’Allegato B.
Il fabbisogno previsto per l’intervento è di 1.900.000,00 e si precisa che a seguito della citata DGR 960/2020 ad Azienda Zero, soggetto incaricato dei pagamenti per conto di Regione del Veneto, erano stati trasferiti nel 2020 fondi per euro 12.000.000,00. Dai resoconti di spesa condivisi con l’Azienda emerge che una quota del trasferimento già effettuato, pari ad euro 300.000,00, non è destinata a coprire domande già finanziate. Pertanto si propone di recuperare l’economia del precedente bando e stanziare con il presente provvedimento l’importo di euro 1.600.000,00 così da destinare all’intervento in discussione risorse complessive pari ad euro 1.900.000,00.
La presente iniziativa è finanziata a valere sulle risorse del Programma Operativo Regionale (POR) 2014/2020 - Fondo Sociale Europeo (FSE) - Obiettivo generale “Investimenti in favore della crescita e l'Occupazione”, riferite all’Asse II “Inclusione Sociale”, e la spesa trova copertura finanziaria sui capitoli di seguito indicati, che presentano sufficiente capienza, per euro 800.000,00 nel capitolo 102355 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 – Asse II Inclusione Sociale – Area Lavoro – Quota comunitaria – Trasferimenti correnti”, per euro 560.000,00 nel capitolo 102356 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 – Asse II Inclusione Sociale – Area Lavoro – Quota statale – Trasferimenti correnti”, per euro 240.000,00 nel capitolo 102357 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 – Area Lavoro – Cofinanziamento regionale – Trasferimenti correnti”.
Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi € 1.600.000,00 saranno assunte sul Bilancio Regionale di previsione approvato con L.R. n. 41 del 29/12/2020 - "Bilancio di previsione 2021-2023", nei seguenti termini massimi:
L’eventuale variazione del cronoprogramma degli impegni di spesa verrà recepita con decreto del Direttore della Direzione Lavoro.
Il presente provvedimento, che prevede una misura di sostegno in risposta all’impatto dei provvedimenti volti a ritardare e contenere la diffusione della pandemia di COVID-19, risulta riconducibile all’Obiettivo Tematico 9 del Fondo Sociale Europeo per il periodo 2014-2020, priorità di investimento "Accesso ai servizi" di cui all'articolo 3, paragrafo 1, lettera b), punto iv), del Regolamento (UE) n. 1304/2013 — "migliorare l'accesso a servizi abbordabili, sostenibili e di alta qualità, compresi i servizi sanitari e sociali d'interesse generale", il cui inserimento nel POR FSE Veneto 2014-2020 sarà disposto conformemente al nuovo quadro normativo europeo di riferimento, di cui alle iniziative CRII e CRII+ (Regolamento (UE) 2020/460 e Regolamento (UE) 2020/558) nonché in coerenza con il quadro temporaneo sugli Aiuti di stato ("Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19" C(2020) 1863 del 19 marzo 2020 e ss.mm.ii).
Considerato che la natura del contributo previsto corrisponde alle sovvenzioni previste dalla Sezione 3.1 del “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19” (COVID-19 C(2020) 1863 del 19 marzo 2020 e ss.mm.ii) e che le tipologie dei destinatari sono univocamente individuate, ai sensi dell’articolo 2, punto 10 del Regolamento (UE) n. 1303/2013, così come modificato dall’articolo 272, comma 2, lettera a) del Regolamento (UE, Euratom) 2018/1046, ai fini del presente provvedimento la natura di beneficiario è attribuita alla Regione del Veneto, in qualità di organismo che concede l'aiuto.
Alla luce dell’esperienza della Direttiva “Prendiamoci Cura” della DGR 960/2020, in conformità con gli intendimenti della L.R. n. 19/2016 e tenuto conto delle competenze tecniche in materia nonché della disponibilità delle banche dati necessarie, si propone di incaricare Azienda Zero dell’erogazione dei contributi assegnati ai soggetti destinatari. Azienda Zero opererà in accordo con l’Autorità di Gestione del POR FSE Veneto 2014-2020 e nel rispetto del quadro normativo europeo relativo ai Fondi SIE e alla disciplina sugli Aiuti di Stato e ogni altra disciplina europea, nazionale e regionale di riferimento.
A tal proposito si fa presente che il Direttore dell’Area Politiche Economiche Capitale Umano e Programmazione Comunitaria, con propria nota del 5 febbraio 2021, prot. n. 55474, ha richiesto la disponibilità di Azienda Zero ad assicurare la massima collaborazione in merito all’emissione di pagamenti per il sostegno ai destinatari che saranno individuati con le modalità previste dal presente provvedimento.
Alla luce di quanto sopra esposto, si propone per l'approvazione, quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento:
Le domande di contributo potranno essere presentate dal 4 Marzo 2021 al 26 Marzo 2021, ore 13.00.
La Direzione Lavoro è incaricata dell’esecuzione del presente provvedimento, ivi compresa l’assunzione degli impegni di spesa e l’eventuale rideterminazione della cronologia di spesa. In particolare, con specifico provvedimento, la Direzione Lavoro dovrà definire:
l’eventuale rideterminazione proporzionale del valore del contributo in relazione alle domande pervenute ammissibili.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
Visti:
la Deliberazione della Giunta Regionale n. 960 del 14 Luglio 2020 “Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Asse II Inclusione Sociale, Obiettivo Tematico 9. "Promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione". Reg. UE n. 1303/2013 e Reg. UE n. 1304/2013. Direttiva "Prendiamoci cura - Contributi ai servizi all'infanzia, ai servizi scolastici e ai servizi socio-assistenziali rivolti alle persone anziane non autosufficienti e alle persone con disabilità" per la presentazione delle relative domande di contributo”.
delibera
(seguono allegati)
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