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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 180 del 27 novembre 2020


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1590 del 17 novembre 2020

Progetto di interesse specifico di valenza regionale finalizzato a garantire il supporto in termini di assistenza infermieristica da parte delle Aziende Ulss ai Centri di Servizi per anziani non autosufficienti accreditati della Regione del Veneto: approvazione schema di protocollo d'intesa.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si approva il progetto di interesse specifico di valenza regionale, di durata pari allo stato di emergenza, finalizzato a garantire il supporto in termini di assistenza infermieristica da parte delle Aziende Ulss ai Centri di Servizi per anziani non autosufficienti accreditati della Regione del Veneto, qualora questi ultimi non siano in grado di garantire la prevista assistenza per carenza di personale. Si approva, altresì, lo schema di protocollo d'intesa disciplinante i contenuti e le modalità di svolgimento del progetto.

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

Il Piano Socio Sanitario Regionale 2019-2023 approvato con la l.r. 28 dicembre 2018, n. 48 individua, nell’ambito del sistema di offerta regionale modulato per intensità di cura, le strutture socio-sanitarie residenziali e semi residenziali, che si articolano in Centri di Servizi per anziani, per disabili, per le dipendenze, età evolutiva e la salute mentale.

Già il Piano Socio Sanitario Regionale 2012-2016, approvato con la l.r. 29 giugno 2012, n. 23 considerava l’assistenza residenziale svolta dai Centri di Servizi un fondamentale supporto ai processi di continuità ospedale-territorio, attribuendo agli stessi Centri la funzione di nodi fondamentali della rete territoriale attraverso i quali vengono garantiti i livelli assistenziali, nonché la funzione di “strutture polivalenti, flessibili, distribuite nel territorio ed integrate con le Aziende Ulss, i Comuni e, più in generale, le comunità locali”.

Con delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020 è stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili. Da ultimo, lo stato di emergenza è stato prorogato al 31 gennaio 2021 con delibera del Consiglio dei Ministri del 7 ottobre 2020. 

Molti sono gli atti che si sono susseguiti in materia, sia a livello nazionale che regionale, che hanno disposto una riorganizzazione dell’assistenza sanitaria finalizzata a fronteggiare l’emergenza Covid-19.

Tale riorganizzazione ha coinvolto anche le strutture socio-sanitarie residenziali per anziani non autosufficienti, le quali, proprio per le caratteristiche di fragilità dei loro ospiti, hanno dovuto adottare provvedimenti per la tutela degli stessi e per il contenimento del rischio di contagio laddove si sono verificati casi di positività.

In aggiunta, con DGR n. 782 del 16 giugno 2020, ai sensi di quanto previsto dal Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34, la Giunta regionale ha approvato le disposizioni riguardanti le attività di sorveglianza attiva e di monitoraggio presso le residenze sanitarie assistite e le altre strutture residenziali, distinguendo tre livelli: sorveglianza ordinaria, sorveglianza con epidemia in atto e sorveglianza in situazione di particolare criticità dell’epidemia. I tre livelli prevedono gradi di sinergia via via maggiori tra le diverse amministrazioni per riuscire ad arginare le situazioni di emergenza non efficacemente affrontabili in autonomia dalle singole strutture.

Alle difficoltà legate all’emergenza epidemiologica, si è aggiunta la diffusa carenza di personale infermieristico nel panorama regionale e nazionale determinata anche dalla scarsità dell’offerta da parte del sistema formativo universitario. Tale carenza risulta particolarmente accentuata nelle strutture residenziali per anziani, anche in ragione delle procedure di reclutamento avviate dalle Aziende Ulss sulla base dei programmi di potenziamento dei servizi impegnati nel contrasto all’epidemia da Covid-19.

Proprio in relazione a tale problematica le Regioni e le Province Autonome hanno individuato, nella seduta della Conferenza del 5 novembre 2020, alcuni interventi ritenuti necessari ed urgenti per massimizzare l’utile impiego del personale sanitario e socio-sanitario.

Nelle more degli auspicati interventi, anche normativi, da parte del Governo, per garantire adeguati livelli di assistenza infermieristica nelle strutture residenziali socio-sanitarie, si ritiene di interesse della Regione del Veneto e delle Aziende Ulss, l’approvazione, con il presente provvedimento, di un progetto di interesse specifico di valenza regionale finalizzato a garantire, in questa fase, il necessario supporto in termini di prestazioni di assistenza infermieristica ai Centri di Servizi per anziani non autosufficienti, accreditati e contrattualizzati con le Aziende Ulss, ai sensi di quanto disposto dalla legge regionale 16 agosto 2002, n. 22.

Il progetto viene di seguito descritto:

Premessa

Le strutture residenziali socio-sanitarie sono strutture che fanno parte del sistema di offerta territoriale, il cui buon funzionamento è di fondamentale importanza per dare risposte adeguate rispetto ai bisogni delle persone che, diversamente, rischierebbero di rivolgersi inappropriatamente alle strutture per acuti.

Scopo

Garantire adeguati livelli di assistenza infermieristica nei Centri di Servizi per anziani non autosufficienti accreditati e contrattualizzati, rispondendo ai bisogni di assistenza infermieristica delle persone anziane non autosufficienti ricoverate presso i suddetti Centri.

Obiettivi

  1. limitare il ricorso alle strutture sanitarie per acuti in relazione a problemi di natura assistenziale gestibili presso le strutture socio sanitarie per anziani;

  2. favorire l’omogeneizzazione dei comportamenti e la diffusione di buone pratiche assistenziali mediante l’integrazione del personale infermieristico dipendente delle Aziende Ulss nelle équipe assistenziali delle strutture socio-sanitarie per anziani, garantendo nel contempo la massima sicurezza ad operatori e utenti.

Interventi

  1. individuazione, tramite manifestazione di interesse, da parte delle Aziende Ulss del personale da destinare alle attività del progetto;

  2. stipula di un apposito protocollo d'intesa tra l'Azienda Ulss  e il Centro di Servizi interessato;

  3. costituzione di pool infermieristici “dedicati” per singolo Centro di Servizi con assegnazione del personale;

  4. svolgimento delle attività infermieristiche a supporto di quelle erogate dal Centro di Servizi;

Durata

Il progetto decorre dalla data di adozione del presente provvedimento fino al termine del periodo emergenziale da SARS-CoV-2

I contenuti e le modalità di svolgimento del progetto, la cui durata è limitata allo stato di emergenza, saranno disciplinati da un protocollo di intesa stipulato tra l’Azienda Ulss di riferimento e il Centro di Servizi, il cui schema viene approvato con il presente provvedimento (Allegato A). Il testo potrà essere integrato dalle parti contraenti, qualora sia ritenuto opportuno per una migliore definizione dei loro rapporti.

Al riguardo si evidenzia che la possibilità per le amministrazioni pubbliche di concludere sempre  tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune è  prevista dall’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241. 

Inoltre l’art. 23-bis, comma 7, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165,  prevede che le pubbliche amministrazioni possono disporre, per singoli progetti di interesse specifico dell’amministrazione e con il consenso dell’interessato, l’assegnazione temporanea di personale non solo presso altre pubbliche amministrazioni, ma anche presso imprese private, sulla base di appositi protocolli di intesa tra le parti, che  disciplinano le funzioni, le modalità di inserimento, l’onere per la corresponsione del trattamento economico da porre a carico delle imprese destinatarie.

Premesso quanto sopra, si precisa che il personale delle Aziende Ulss che sarà assegnato temporaneamente, e comunque non oltre la durata dello stato di emergenza, a svolgere la propria attività presso i Centri di Servizi per anziani dovrà essere individuato dall’Azienda, previo consenso dello stesso.

Inoltre l’attività dovrà essere svolta al di fuori dell’orario di servizio e remunerata con l’istituto delle prestazioni aggiuntive ai sensi dell’articolo 6, comma 1, lett. d), del CCNL del Comparto Sanità del 21 maggio 2018. L’importo è stabilito nella misura di 35 euro orari lordi omnicomprensivi, salvo importi di maggior favore già eventualmente concordati.

Le prestazioni aggiuntive presso i Centri di Servizi per anziani effettuate dal personale dell’Azienda Ulss potranno essere consentite esclusivamente nell’ipotesi in cui non siano pregiudizievoli allo svolgimento dell’attività assistenziale presso la stessa Azienda.

Considerate le caratteristiche di alta contagiosità del virus Covid-19, e la necessità di attuare la sorveglianza sanitaria prevista, si sottolinea come sia di fondamentale importanza garantire che l’inserimento del personale infermieristico nei Centri di Servizi per anziani non autosufficienti avvenga mediante l’impiego di misure atte a limitare la diffusione. Pertanto, si prevede quanto segue:

  • l’impiego del personale infermieristico disponibile deve essere ricondotto al singolo Centro di Servizi. L’Azienda Ulss, una volta individuati gli infermieri disponibili, dovrà costituire per ogni struttura un pool di operatori che garantirà l’assistenza infermieristica presso la stessa sede (un pool stabile per ogni Centro di Servizi);

  • il Centro di Servizi dovrà garantire, anche attraverso l’organizzazione dei turni di lavoro, che il personale che frequenta i nuclei all’interno del Centro di Servizi sia possibilmente sempre lo stesso;

  • il Centro di Servizi dovrà garantire il rispetto delle disposizioni in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, compresa la dotazione e ogni indicazione sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (DPI), nonché ogni altra misura utile ad evitare la trasmissione del contagio.

Le presenti indicazioni, ivi comprese quelle riguardanti il compenso spettante al personale sono formulate in ragione dell’estrema necessità ed urgenza di assicurare le prestazioni  infermieristiche nei Centri di Servizi per anziani non autosufficienti nelle more dell’adozione di linee generali di indirizzo in materia di prestazioni aggiuntive, previo confronto con le Organizzazioni Sindacali, ai sensi del citato articolo 6, comma 1, lett. d), del CCNL del Comparto Sanità del 21 maggio 2018.

Il Centro di Servizi rimborserà all’Azienda Ulss tutti i costi sostenuti per l’attività prestata sulla base del protocollo d’intesa che sarà stipulato tra gli enti.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il PSSR 2012-2016 approvato con l.r. n. 23 del 29 giugno 2012;

VISTO il PSSR 2019-2023 approvato con l.r n. 48 del 28 dicembre 2018;

VISTA la DGR n. 782 del 16 giugno 2020; 

VISTO l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241;

VISTO l’art. 23-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;

VISTA la legge regionale 16 agosto 2002, n. 22;

VISTO l’articolo 6, comma 1, lett. d), del CCNL del Comparto Sanità del 21 maggio 2018;

VISTO l’articolo 2, comma 2, lett. o), della L.R. 31 dicembre 2012, n. 54;

delibera

  1. di ritenere le premesse parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

  2. di approvare il progetto di interesse specifico di valenza regionale, della durata pari allo stato di emergenza Covid-19, finalizzato a garantire, in questa fase, il necessario supporto in termini di assistenza infermieristica ai Centri di Servizi per anziani non autosufficienti accreditati e contrattualizzati con le Aziende Ulss, ai sensi di quanto disposto dalla legge regionale 16 agosto 2002, n. 22, nei termini indicati nelle premesse;

  3. di approvare lo schema di protocollo di intesa allegato alla presente deliberazione (Allegato A) disciplinante i contenuti e le modalità di svolgimento del progetto di cui al punto 2, che sarà stipulato tra il Centro di Servizi e l’Azienda Ulss di riferimento;

  4. di precisare che il predetto schema potrà essere integrato dai soggetti di cui al punto 3, qualora sia ritenuto opportuno per una migliore definizione dei loro rapporti;

  5. di incaricare la Direzione dei servizi sociali e la Direzione Risorse Strumentali SSR afferenti all’Area Sanità e Sociale dell’esecuzione di quanto disposto con il presente provvedimento per quanto di rispettiva competenza, ivi compresa la trasmissione della presente deliberazione alle Aziende interessate;

  6. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

  7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale delle Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1590_20_AllegatoA_434596.pdf

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