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Bur n. 58 del 30 aprile 2020


Materia: Formazione professionale e lavoro

Deliberazione della Giunta Regionale n. 526 del 28 aprile 2020

Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Obiettivo generale "Investimenti in favore della crescita e l'Occupazione" - Reg. n. 1303/2013 e Reg. 1304/2013 - Asse I - Occupabilità. Approvazione dell'Avviso pubblico "Il Veneto delle donne. Strumenti per la valorizzazione dei percorsi professionali e per la partecipazione al mercato del lavoro" e della Direttiva per la presentazione di proposte progettuali.

Note per la trasparenza

­Con il presente provvedimento si approva l’Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali per la realizzazione di interventi in grado di accompagnare le donne occupate, disoccupate e inattive, attraverso la valorizzazione dei percorsi professionali e favorirne la partecipazione nel mercato del lavoro, avvalendosi di nuovi processi di organizzazione e di modalità di lavoro agile. Si approva, inoltre, la Direttiva che definisce le caratteristiche, le finalità degli interventi e le modalità di presentazione dei progetti e si determina l’ammontare massimo delle correlate obbligazioni di spesa nonché le risorse finanziarie a copertura. Il provvedimento non assume impegni di spesa ma ne avvia la procedura.

L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.

L’accelerazione tecnologica, in concomitanza con la crisi economica e finanziaria che ha segnato l’occidente dal 2008 fino all’attuale emergenza sanitaria, economica e sociale, ha interessato tutti gli ambiti professionali e tutti i settori produttivi, con un impatto evidente rispetto alla trasformazione dei mestieri e, più in generale, al mercato del lavoro.

La recente emergenza­ sanitaria ed economica, inoltre, ha messo in evidenza l’importanza per i lavoratori e per le imprese di attrezzarsi in termini di strumentazione e di flessibilità in modo da adottare modalità di lavoro in smart working e con ritmi flessibili in grado di favorire al contempo, anche in tempi di normale esercizio dell’attività produttiva, la salute delle persone, la salute delle imprese, la riduzione dell’impatto ambientale e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

Nei momenti di crisi, come quello attuale, occorre investire in politiche rivolte a persone meno presenti nel mercato del lavoro, dotandole di strumenti che possano favorirne la loro partecipazione.

L’emergenza sanitaria ha costretto il mercato del lavoro ad una sperimentazione forzata del lavoro agile; è necessario passare da tale sperimentazione a modelli organizzativi consolidati, non più basati sul tempo ma sulla qualità dei risultati. Grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie e all’interno di un preciso progetto di crescita lavorativa, ogni lavoratore può dare spazio alle proprie inclinazioni professionali e mettere a frutto le proprie competenze.

L’attuale scenario socio-economico esige nuove riflessioni in merito agli indirizzi etici e di generazione di valore delle imprese e più in generale del mercato del lavoro. Tali riflessioni non possono che prendere avvio compiendo uno sforzo di integrazione tra competenze tecnico-digitali e competenze umanistiche e creative, via indispensabile per favorire la realizzazione di nuove invenzioni.

Le donne, che hanno assunto un ruolo da protagonista nell’epoca rinascimentale, danno un contributo fondamentale all’attuale esigenza di trasformazione e di necessaria integrazione tra arti liberali e arti meccaniche, tra competenze tecniche e competenze umanistiche. Le politiche pubbliche devono agire per aumentare il grado di partecipazione nel mercato del lavoro delle donne, per garantirne la permanenza anche all’arrivo dei figli o nel periodo di assistenza ai genitori anziani, nonché per promuovere l’empowerment delle donne occupate e la valorizzazione della loro esperienza professionale quali driver per la competitività dell’intero sistema socio-economico regionale.

Come messo in rilievo nel rapporto “Veneto Sostenibile. Gli obiettivi di sviluppo sostenibile: il posizionamento del Veneto”, documento che analizza lo stato dell’arte del nostro territorio in merito ai 17 Obiettivi posti dall’Agenda 2030, si evidenzia che, per quanto riguarda l’obiettivo della Parità di genere, il Veneto è posizionato mediamente sopra la media nazionale. Tuttavia il Rapporto sottolinea alcuni fattori rilevanti su cui soffermarsi: anche nella nostra regione le donne continuano a incontrare “più ostacoli nei percorsi lavorativi”, “la quota di donne dirigenti è nettamente inferiore a quella degli uomini e la distanza è in aumento; minore è anche la presenza femminile nell’imprenditoria. Inoltre, il carico delle incombenze familiari è ancora per gran parte sulle spalle delle donne che, anche per questo, si scontrano con maggiori complessità nella gestione famiglia-lavoro; il tasso di occupazione delle donne con figli piccoli, infine, si mantiene inferiore a quello delle donne senza figli”.

Il tasso di occupazione femminile del Veneto riferito al 2018, è mediamente pari al 58,2%, con un picco percentuale del 73,8% per le donne con età compresa fra i 35 e i 44 anni. Circa l’80,5% delle donne occupate è in possesso di titolo di laurea o post-laurea, mentre il 65,3% di diploma. Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, il tasso di occupazione femminile più alto si registra in provincia di Belluno (64,6%), mentre in provincia di Venezia si registra il tasso di occupazione più basso del Veneto (55,9%).

A partire dal 2016 la Regione del Veneto ha prestato particolare attenzione al tema delle pari opportunità, promuovendo due importanti iniziative: “Pari opportunità nel lavoro che cambia” (DGR n. 254 del 08/03/2016), iniziativa a supporto dell’occupazione femminile, che ha permesso di finanziare 14 progetti di durata biennale per un valore complessivo di 5 milioni di Euro, e “Protagonisti del cambiamento” (DGR n. 1311 del 10/09/2018) nell’ambito della quale sono state approvate 4 linee progettuali di cui due, intitolate “Imprese smart” e “Donne in prima linea”, rispettivamente per la sperimentazione di nuovi modelli organizzativi più flessibili di lavoro e per la creazione di nuove opportunità di occupazione, di riduzione del gap di genere nelle professioni e di sviluppo di progressioni di carriera. Nell’ambito di quest’ultima iniziativa sono stati finanziati 60 progetti tutt’ora in corso per un costo complessivo di quasi 6 milioni di Euro.

L’iniziativa che si sottopone all’approvazione della Giunta regionale, intende, quindi, essere un ulteriore strumento individuato dalla Regione del Veneto nell’ambito della strategia regionale di valorizzazione del capitale umano, al fine di supportare le donne nei processi di cambiamento per aumentarne l’occupabilità e la valorizzazione dei talenti. Si intende, inoltre, promuovere l’accesso delle donne alle discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) e diffondere maggiormente tra le donne la cultura d’impresa mettendo a disposizione delle lavoratrici, dei lavoratori e delle imprese strumenti utili a favorire l’ibridazione delle competenze.

Le finalità che si intendono perseguire sono:

  • aumentare l’occupabilità delle donne e la loro partecipazione al mercato del lavoro, prevedendo incontri di scambio tra giovani e meno giovani e rafforzando le competenze tecnico-specialistiche e trasversali delle donne disoccupate o inattive;
  • promuovere l’empowerment femminile e la valorizzazione dell’esperienza professionale delle donne occupate, rafforzando le loro competenze tecnico-specialistiche e trasversali, favorendo la riduzione della disparità nelle opportunità di carriera e favorendo la maggiore partecipazione delle donne all’economia come driver di efficienza economica e di sviluppo del territorio;
  • sostenere il sistema economico-imprenditoriale veneto nella definizione e acquisizione di nuovi modelli organizzativi promuovendo interventi di welfare aziendale e territoriale quali leve strategiche di vantaggio competitivo, incentivando strumenti di lavoro agile e nuove forme di armonizzazione dei tempi vita e lavoro, favorendo la crescita del singolo quale base per la crescita dell’intero tessuto socio-economico.

Ogni progetto deve fare riferimento ad una sola delle seguenti linee progettuali:

  • Linea 1 “IL FILO” con l’obiettivo di favorire l’inserimento e la permanenza delle donne in un mercato del lavoro sempre più fatto di “lavori ibridi”;
  • Linea 2 “LA TELA” con l’obiettivo di favorire l’empowerment femminile e la valorizzazione dell’esperienza professionale delle donne occupate;
  • Linea 3 “LA RETE” per il coordinamento di sinergie tra pubblico e privato, per la realizzazione di interventi di welfare aziendale e territoriale e per la sperimentazione in modo centralizzato dell’utilizzo del voucher di conciliazione quale strumento finalizzato a favorire il gender balance nelle imprese.  

Tutto ciò premesso si propongono all’approvazione della Giunta regionale l’Avviso pubblico “Il Veneto delle donne. Strumenti per la valorizzazione dei percorsi professionali e favorirne la partecipazione nel mercato del lavoro” (Allegato A) e la Direttiva di riferimento (Allegato B), parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, per la presentazione di progetti per l’inserimento delle donne nel mercato del lavoro e per la valorizzazione dell’esperienza professionale delle donne.

All’iniziativa sono destinati complessivamente Euro 6.500.000,00 a valere sull’Asse I – Occupabilità – Programma Operativo Regionale (POR) Fondo Sociale Europeo (FSE), secondo la seguente ripartizione:

Asse I Occupabilità – Ob. Specifico 3 – 8.iv

Linea progettuale

Risorse FSE

Risorse FdR

Risorse regionali

Totale

Linea 1

€ 1.750.000,00

€ 1.225.000,00

€ 525.000,00

€ 3.500.000,00

Linea 2

€ 1.500.000,00

€ 1.050.000,00

€ 450.000,00

€ 3.000.000,00

Linea 3

TOTALE GENERALE

€ 3.250.000,00

€ 2.275.000,00

€ 975.000,00

€ 6.500.000,00


Tali risorse sono rese disponibili, in base alla finanziabilità dei progetti in ordine di graduatoria, fino al loro esaurimento. Nel caso in cui permangano risorse residue, le stesse saranno utilizzate per finanziare, secondo l’ordine di posizionamento in graduatoria, i progetti finanziabili a valere vicendevolmente nell’ambito delle 3 Linee.

La copertura finanziaria delle obbligazioni di spesa da assumersi in relazione alle attività di cui al presente provvedimento sarà assicurata dalla dotazione di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione della Commissione Europea n. 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse I – Occupabilità – Obiettivo Tematico 8 – Priorità d’investimento 8.iv – Obiettivo Specifico POR 3.

L’erogazione dei contributi avviene in conformità alla normativa comunitaria in materia di aiuti di stato.

Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. 23/06/2011, n. 118 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi Euro 6.500.000,00, saranno assunte a valere sulle risorse di cui al POR FSE 2014/2020 con iscrizione sul bilancio regionale di previsione 2020-2022, approvato con L.R. n. 46 del 25/11/2019, nei seguenti termini massimi:

Esercizio di imputazione 2020 - Euro 4.550.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 2.275.000,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 1.592.500,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 682.500,00;

Esercizio di imputazione 2021 - Euro 1.950.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 975.000,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 682.500,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 292.500,00.

Qualora i tempi di esecuzione dei provvedimenti d’impegno di spesa non fossero compatibili con il cronoprogramma sopra esposto, il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione potrà prevedere le opportune modifiche.

Le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla Direttiva (Allegato B) entro e non oltre le ore 13.00 del 10 giugno 2020.

In caso di finanziamento, il soggetto beneficiario è tenuto agli obblighi informativi previsti dall’art. 35 del D.L. n. 34/2019 (cd. Decreto crescita) convertito in L. n. 58/2019 che ha modificato l’art. 1, commi da 125 a 129 della L. n. 124/2017.

Conformemente alle disposizioni di cui alla DGR n. 670 del 28/04/2015 “Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020”, punto D “Aspetti finanziari - Procedure per l’erogazione dei contributi”, con la presente Direttiva si dispone che la gestione finanziaria dei progetti preveda l’erogazione di una prima anticipazione per un importo del 70% del contributo finanziato, esigibile nel corso dell’esercizio 2020, anziché del 40%.

È inoltre prevista l’erogazione di pagamenti intermedi per il 25% del totale nel corso dell’esercizio 2021, così come il versamento del saldo residuo del 5%, previa rendicontazione della spesa, nel corso dell’anno 2021.

Le procedure e i criteri di valutazione dei progetti presentati sono individuati in coerenza con i criteri di selezione già esaminati ed approvati dal Comitato di Sorveglianza nella seduta del 30 giugno 2015 del POR FSE 2014-2020.

La valutazione dei progetti che perverranno sarà effettuata da una Commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio atto.

Si propone di demandare al Direttore della Direzione Formazione e Istruzione l’approvazione di tutta la modulistica relativa alla presente iniziativa, l’assunzione dei decreti di impegno, nonché di definire, qualora necessario, modifiche o integrazioni alle disposizioni per la gestione delle attività e per la procedura di erogazione delle somme.

Si propone, inoltre, qualora si rendesse necessario a causa del persistere dell’emergenza sanitaria e del rischio di contagio per attività svolte in contesti formativi “in presenza”, di demandare al Direttore della Direzione Formazione e Istruzione la possibilità di estendere oltre al massimo previsto dalla Direttiva (ovvero il 30% del monte ore complessivo del progetto) la realizzazione delle attività in remoto (in modalità sincrona).

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTI:

  • il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUE del 20.12.2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
  • il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio sostiene, all’art. 16, l’“Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile per la lotta alla disoccupazione giovanile”;
  • il Regolamento (UE - EURATOM) n. 1311/2013 del Consiglio del 2 dicembre 2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020;
  • il Regolamento delegato (UE) n. 480 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
  • il Regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 184/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione, e che adotta, a norma del Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all’obiettivo di cooperazione territoriale europea, la nomenclatura delle categorie di intervento per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro dell'obiettivo Cooperazione territoriale europea;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 288/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell’ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione e recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell’ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 215/2014 della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di Coesione e sul Fondo Europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 821/2014 della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 1011/2014 della Commissione del 22 settembre 2014 recante modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;
  • il Regolamento “Omnibus” (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012;
  • la Decisione della Commissione C(2014), 8021 final del 29/10/2014 di approvazione dell’Accordo di Partenariato con l’Italia;
  • la Decisione della Commissione C(2014), 9751 final del 12/12/2014 di approvazione del programma operativo “Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020” per il sostegno del Fondo Sociale Europeo nell'ambito dell'obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione” per la regione Veneto in Italia;
  • la Decisione della Commissione Europea (C(2018) 8658 final) del 7 dicembre 2018, di modifica del POR FSE Veneto 2014-2020 adottato con Decisione (C(2014) 9751 final) del 12 dicembre 2014;
  • la Legge 28 giugno 2012, n. 92 “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita” e s.m.i.;
  • la Legge 10 dicembre 2014, n. 183 “Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell’attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro”;
  • la Legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)”, art. 1, comma 821;
  • la Legge 22 maggio 2017, n. 81 “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato”;
  • il Decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 2018, n. 22 “Regolamento recante i criteri sull’ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di investimento europei (SIE) per il periodo di programmazione 2014/2020”;
  • il D.Lgs. n. 118 del 23 giugno 2011 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e s.m.i.;
  • l’art. 35 del D.L. n. 34/2019 (cd. Decreto crescita) convertito in L. n. 58/2019 che ha modificato l’art. 1, commi da 125 a 129 della L. n. 124/2017;
  • la Legge regionale n. 39 del 29 novembre 2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione” e s.m.i.;
  • la Legge regionale n. 19 del 9 agosto 2002 “Istituzione dell’elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati” e s.m.i.;
  • la Legge regionale n. 3 del 13 marzo 2009 “Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro”, così come modificata dalla legge regionale n. 21 dell’8 giugno 2012;
  • la Legge regionale n. 8 del 31 marzo 2017 “Il sistema educativo della Regione Veneto”, come modificata con legge regionale 20 aprile 2018, n. 15;
  • la Legge regionale n. 44 del 25/11/2019 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2020;
  • la Legge regionale n. 45 del 25/11/2019 “Legge di stabilità regionale 2020;
  • la Legge regionale n. 46 del 25/11/2019 “Bilancio di previsione 2020-2022”;
  • la DGR n. 1716 del 29/11/2019 “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione 2020-2022”;
  • il DSGP n. 10 del 16/12/2019 di approvazione del Bilancio Finanziario Gestionale 2020/2022;
  • la DGR n. 30 del 21/01/2020 “Direttive per la gestione del bilancio di previsione 2020/2022;
  • la DGR n. 669 del 28/04/2015 “Approvazione documento “Sistema di Gestione e di Controllo” Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020” e s.m.i.;
  • la DGR n. 670 del 28/04/2015 “Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020” e s.m.i.;
  • la DGR n. 671 del 28/04/2015 “Fondo Sociale Europeo. Regolamento UE n. 1303/2013 e 1304/2013. Approvazione delle Unità di Costo Standard”;
  • la DGR n. 2120 del 30/12/2015 “Aggiornamento delle disposizioni regionali in materia di accreditamento degli Organismi di Formazione ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i.”;
  • la DGR n. 1816 del 07/11/2017 “Disposizioni in materia di tirocini, ai sensi dell'accordo Conferenza Stato Regioni e Province autonome del 25 maggio 2017”;
  • la DGR n. 254 del 08/03/2016 “Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Asse I Occupabilità - "Pari opportunità nel lavoro che cambia - Investiamo nell'occupazione femminile" - Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali e approvazione della Direttiva - Anno 2016”;
  • la DGR n. 1311 del 10/09/2018 “Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Obiettivo generale "Investimenti in favore della crescita e l'Occupazione - Reg. 1304/2013 - Asse I Occupabilità. Approvazione dell'Avviso pubblico "Protagonisti del cambiamento. Strumenti per le persone e le organizzazioni" e della Direttiva per la presentazione di proposte progettuali”;
  • la DGR n. 1463 del 08/10/2019 “Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014/2020 - Obiettivo generale "Investimenti in favore della crescita e l'occupazione - Reg. 1304/2013 - Asse I Occupabilità. Approvazione dell'Avviso pubblico "Innovazione e ricerca per un Veneto più competitivo - Assegni di ricerca Anno 2019" e della Direttiva per la presentazione di proposte progettuali”;
  • il Decreto del Direttore dell’Area Capitale Umano e Cultura n. 19 del 28/10/2016 “DGR 669 del 28 aprile 2015. Approvazione delle modifiche ai Documenti per la gestione ed il controllo della Regione del Veneto, nell’ambito del Programma Operativo FSE 2014-2020”;
  • il Decreto del Direttore dell’Area Capitale Umano, Cultura e Programmazione Comunitaria n. 2 dell’11/01/2019 “Approvazione delle modifiche ai Documenti per la gestione ed il controllo della Regione del Veneto nell’ambito del Programma Operativo FSE 2014-2020”;
  • l’art. 2, comma 2, della L.R. n. 54 del 31/12/2012, come modificata con L.R. n. 14 del 17/05/2016;

delibera

  1. di stabilire che le premesse al presente dispositivo siano parti integranti e sostanziali del provvedimento;
  2. di approvare, nell’ambito del POR FSE 2014-2020 Asse I – Occupabilità, l’Avviso pubblico “Il Veneto delle donne. Strumenti per la valorizzazione dei percorsi professionali e favorirne la partecipazione nel mercato del lavoro” di cui all’Allegato A e la relativa Direttiva di cui all’Allegato B, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, per la presentazione di progetti per l’inserimento delle donne nel mercato del lavoro e per la valorizzazione dell’esperienza professionale delle donne;
  3. di destinare all’iniziativa la somma di Euro 6.500.000,00, relativa a spesa per trasferimenti correnti a valere sul POR FSE 2014-2020 sull’Asse I – Occupabilità;
  4. di determinare in € 6.500.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa, alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012, approvato con Decisione della Commissione Europea n. 9751 del 12/12/2014, Asse I – Occupabilità, con iscrizione sul bilancio regionale di previsione 2020-2022, approvato con L.R. n. 46 del 25/11/2019, nei seguenti termini massimi:

    Esercizio di imputazione 2020 - Euro 4.550.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 2.275.000,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 1.592.500,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 682.500,00;

Esercizio di imputazione 2021 - Euro 1.950.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 975.000,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 682.500,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 292.500,00;
  1. di dare atto che la Direzione Formazione e Istruzione, a cui sono stati assegnati i capitoli di cui al precedente punto, ha attestato che i medesimi presentano sufficiente capienza;
  2. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. n. 1/2011;
  3. di demandare a successivo atto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione l’accertamento in entrata ai fini della copertura finanziaria della correlata spesa prevista e programmata nel presente provvedimento, ai sensi del punto 3.12, allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118/2011 e s.m.i.;
  4. di prendere atto dell’approvazione del Testo Unico dei beneficiari avvenuta con DGR n. 670 del 28/04/2015 e s.m.i. e della diretta applicazione del medesimo per il bando in premessa;
  5. di stabilire che l’erogazione della prima anticipazione sia di un importo pari al 70% del contributo finanziato, esigibile nel corso dell’esercizio 2020, anziché del 40%, come previsto al punto D “Aspetti finanziari” – Procedure per l’erogazione dei contributi di cui alla DGR n. 670/2015. È inoltre prevista l’erogazione di pagamenti intermedi per il 25% del totale nel corso dell’esercizio 2021, così come il versamento del saldo residuo del 5%, previa rendicontazione della spesa, nel corso dell’anno 2021.
  6. di precisare che le fideiussioni poste a garanzie delle eventuali anticipazioni e/o acconti intermedi, coerentemente con le disposizioni di cui al punto D della DGR n. 670/2015, possono essere presentate da fideiussori stranieri solo qualora questi ultimi abbiamo una stabile organizzazione operativa in Italia;
  7. di incaricare il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione, qualora si rendesse necessario a causa del persistere dell’emergenza sanitaria e del rischio di contagio per attività svolte in contesti formativi “in presenza”, a definire la possibilità di estendere oltre al massimo previsto dalla Direttiva (ovvero il 30% del monte ore complessivo del progetto), la realizzazione delle attività in remoto (in modalità sincrona);
  8. di stabilire che le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla Direttiva (Allegato B) alla Giunta regionale del Veneto – Direzione Formazione e Istruzione, entro e non oltre le ore 13.00 del 10 giugno 2020;
  9. di affidare la valutazione dei progetti che perverranno ad una Commissione di valutazione che sarà appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio atto;
  10. di dare atto che la presente iniziativa è riconducibile all’obiettivo strategico di cui al DEFR 2020-2022 n. 15.02.01 “Sostenere lo sviluppo delle competenze del capitale umano”;
  11. di incaricare il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione dell’esecuzione del presente atto e dell’adozione di ogni ulteriore e conseguente atto che si rendesse necessario in relazione alle attività oggetto del presente provvedimento, anche determinato dal sopravvenire di eventuali aggiornamenti normativi, nonché ai fini delle modifiche del cronoprogramma della spesa, e delle fonti di finanziamento, con particolare riferimento al pieno e coerente utilizzo del cofinanziamento regionale e delle risorse di competenza disponibili;
  12. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 26, comma 1, del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33, così come modificato dal Decreto Legislativo 25 maggio 2016, n. 97;
  13. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione nonché nel sito Internet della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

Dgr_526_20_AllegatoA_419406.pdf
Dgr_526_20_AllegatoB_419406.pdf

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