Home » Dettaglio Deliberazione della Giunta Regionale
Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1311 del 10 settembre 2018
Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Obiettivo generale "Investimenti in favore della crescita e l'Occupazione - Reg. 1304/2013 - Asse I Occupabilità. Approvazione dell'Avviso pubblico "Protagonisti del cambiamento. Strumenti per le persone e le organizzazioni" e della Direttiva per la presentazione di proposte progettuali.
Con il presente provvedimento si approva l’Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali per la realizzazione di interventi in grado di accompagnare sia le persone che le organizzazioni nei processi di cambiamento ed innovazione, necessari a far fronte alle sfide poste dalle trasformazioni che attraversano il mercato del lavoro contemporaneo. Si approva, inoltre, la Direttiva che definisce le caratteristiche, le finalità degli interventi e le modalità di presentazione dei progetti e si determina l’ammontare massimo delle correlate obbligazioni di spesa nonché le risorse finanziarie a copertura. Il provvedimento non assume impegni di spesa ma ne avvia la procedura.
L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.
Il primo trimestre del 2018 ha registrato una “notevole effervescenza del mercato del lavoro regionale” con un “elevato numero sia di assunzioni che di cessazioni”, come rilevato nel numero di maggio della Bussola di Veneto Lavoro, secondo cui i valori dei primi mesi dell’anno sono i “più elevati registrati nel primo trimestre a partire dal 2008”. Il primo trimestre 2018 si è chiuso con un saldo positivo delle posizioni di lavoro, +53.200, risultato migliore rispetto a tutti i trimestri corrispondenti dal 2009. La crescita è stata soprattutto a carico della componente maschile (+33.500) e di quella italiana (+35.600).
Secondo quanto emerge dalla trimestrale analisi di Veneto Lavoro sul mercato del lavoro (“La bussola” - Osservatorio Mercato del Lavoro), le ultime previsioni per il PIL italiano indicano una crescita nel 2018 ancora attorno all’1,5%, in linea con quanto registrato nel 2017. Per il Nord Est le più recenti stime “Prometeia” indicano una variazione del PIL nel 2018 attorno a +1,8%.
Da più parti si evidenzia che questo mercato del lavoro, nell’ultimo ventennio, è stato investito anche da una profonda e accelerata trasformazione che ha visto un’evoluzione dei modelli organizzativi di impresa, l’avvento di nuovi modi di fare impresa e organizzare i processi produttivi, l’evoluzione dei mestieri, delle competenze e delle professioni, il tutto sotto la spinta propulsiva della rivoluzione digitale, che ha l’effetto non solo di rimodulare le modalità di svolgimento delle attività nei settori tradizionali dell’economia, ma altresì di traghettare i moderni sistemi economici industrializzati nella trasformazione in società di servizi, favorendo l’emersione di nuovi bisogni occupazionali.
L’Italia ed il Veneto stanno entrando nel cuore di quella che gli studiosi definiscono “Quarta Rivoluzione Industriale” e in un periodo in cui i cambiamenti in atto, che incidono su imprese e lavoro, non sono solo di tipo economico, ambientale e geo-politico, ma investono anche stili di vita, preferenze, esigenze personali e professionali dei diversi soggetti inseriti nel mondo del lavoro. È sempre più evidente che non esiste più il posto di lavoro per tutta la vita, ma neanche un unico luogo di lavoro durante lo stesso rapporto di lavoro, e neppure un orario fisso. Studi autorevoli evidenziano che non poche persone preferiscono oggi lavorare per obiettivi, fasi e cicli ed essere conseguentemente valutate sulla produttività e sul risultato raggiunto piuttosto che in base a parametri come l’ora di lavoro e la presenza fisica nei locali aziendali. La mobilità e il cambiamento di occupazione non sono più visti in negativo ma anzi come un passaggio spesso obbligato per acquisire nuove e maggiori competenze.
Le trasformazioni in atto investono, quindi, non solo la dimensione economica del lavoro e i sistemi produttivi, ma la società stessa fino a tracciare una visione nuova del rapporto tra uomo e lavoro, che si traduce in una rinnovata centralità della persona del lavoratore (con una scarsa e sempre più ridotta differenza tra imprenditore e dipendente) che, grazie all’utilizzo della tecnologia, potrebbe dare spazio alle proprie inclinazioni professionali e alle proprie competenze, accrescendole sempre di più. Le tecnologie permettono alle persone di aprire un nuovo approccio al mondo del lavoro, consentendo una maggiore libertà di iniziativa ma richiedendo, nel contempo, una maggiore responsabilità in quanto sarà sempre più centrale la capacità di monetizzare le proprie competenze.
D’altro canto, però, come evidenziato da più parti il rischio che si corre nel mercato del lavoro del futuro è quello di una disoccupazione tecnologica di massa dovuta anche ad un’obsolescenza di professionalità e competenze, nonché di un aggravamento del disallineamento tra domanda e mercato del lavoro. E per fare fronte a tale rischio serve una precisa strategia d’intervento che tenga al centro la persona del lavoratore visto sempre più come “artigiano della conoscenza”, caratterizzazione che apre la strada ad una nuova idea d’impresa che supera la contrapposizione, non più attuale, tra capitale e lavoro.
È difficile immaginare, con precisione, quale sarà il futuro del lavoro, ma è certo che alcuni macro-fattori ridisegneranno il nostro pianeta: la ridistribuzione socio-demografica della popolazione mondiale, che porterà a un nuovo mix di culture e abitudini destinato a cambiare il concetto di legalità e le regole di convivenza nei vari Paesi; la sensibilità all’ambiente, diventato un tema ancor più centrale, sia a livello macro che nei microsistemi territoriali, che impone a ciascuno un'assunzione di responsabilità; l’impatto pervasivo della tecnologia, che cambia gli stili di comportamento e di consumo di prodotti e servizi con una ricaduta anche sulla dimensione psicologica delle persone; l’etica dei valori e dei comportamenti, con l’esigenza di un nuovo rinascimento che riporti l’uomo al centro di ogni processo sociale ed economico, perché torni ad essere il fine e non uno strumento.
Le imprese si stanno confrontando, quindi, con la necessità di elaborare nuovi modelli organizzativi in risposta alle molteplici trasformazioni in atto, elaborandone di nuovi, in grado di rispondere alle molteplici esigenze di innovazione e cambiamento, di flessibilità dei tempi e dei luoghi di lavoro, di armonizzazione dei tempi di vita-lavoro di tutte le risorse umane coinvolte nei processi produttivi aziendali.
In questo quadro si trova ad agire il Programma Operativo Regionale (POR) Fondo Sociale Europeo (FSE) 2014-2020, il quale, mettendo al centro della sua azione la persona, si trova a dover coniugare due ordini di istanze:
Le diverse iniziative sinora realizzate sono andate in questa direzione, ma l’articolato quadro che caratterizza l’attuale mercato del lavoro mette in evidenza la necessità di intervenire attraverso policy articolate che permettano di agire a sostegno dell’occupabilità delle persone, all’interno di un sistema economico-imprenditoriale che deve elaborare nuovi modelli di organizzazione del lavoro in grado di stare al passo con le trasformazioni digitali ed i cambiamenti organizzativi dettati dai processi di trasformazione della “Quarta Rivoluzione Industriale” che lo attraversano.
Condividendo l’assunto secondo cui le chiavi di volta per affrontare il lavoro del futuro sono adattabilità e formazione continua, la presente iniziativa, di cui si propone l’approvazione, intende agire sviluppando interventi lungo due diverse direttrici d’intervento finalizzate a favorire:
L’iniziativa intende, pertanto, essere un ulteriore strumento individuato dalla Regione del Veneto nell’ambito della strategia regionale di valorizzazione del capitale umano, al fine di supportare sia le organizzazioni che gli individui, nei processi di cambiamento per aumentare l’occupabilità delle persone e la competitività dell’intero sistema socio-economico regionale.
Tale iniziativa, si pone all’interno dell’Asse Occupabilità del POR FSE 2014-2020 e, anche alla luce della complessità sopra evidenziata, ha deciso di agire su due obiettivi specifici: 3 – Aumentare l’occupazione femminile - priorità 8.iv - L’uguaglianza tra uomini e donne in tutti i settori, incluso l’accesso all’occupazione e alla progressione della carriera, la conciliazione della vita professionale con la vita privata e la promozione della parità di retribuzione per uno stesso lavoro o un lavoro di pari valore; 4 – Favorire la permanenza al lavoro e la ricollocazione dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi - priorità 8.v - Adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori ai cambiamenti.
Per favorire il raggiungimento di tali finalità, le direttrici di intervento sono state declinate in 4 linee specifiche:
Cambiamento delle ORGANIZZAZIONI
Cambiamento delle PERSONE
Linea 1 Imprese che cambiano
Linea 2 Imprese smart
Linea 3 Il cambiamento che genera valore
Linea 4 Donne in prima linea
Introduzione di strategie innovative, di nuovi modelli di business e innovazioni di prodotto o di processo, utili a favorire i processi di sviluppo aziendale per rispondere ai fabbisogni dell’impresa in cambiamento.
Interventi per elaborare e sperimentare nuovi modelli organizzativi più flessibili sia nei tempi che nei luoghi di lavoro, in grado di rispondere ai bisogni di armonizzazione dei tempi di vita-lavoro di tutte le risorse umane (generi e generazioni diverse) coinvolte nel processo produttivo aziendale (es. introduzione dello smart work)
Interventi volti a sostenere i lavoratori fornendo loro strumenti utili per lo sviluppo delle capacità di adattamento al cambiamento e per il potenziamento delle competenze trasversali, digitali e linguistiche, favorendo un approccio al lavoro più globale, responsabile e imprenditivo.
Interventi per la creazione di nuove opportunità di occupazione , di riduzione del gap di genere nelle professioni e di sviluppo di progressioni di carriera.
Le procedure e i criteri di valutazione dei progetti presentati sono individuati in coerenza con i criteri di selezione già esaminati ed approvati dal Comitato di Sorveglianza nella seduta del 30 giugno 2015 del POR FSE 2014-2020.
Si propone di procedere all’approvazione dell’Avviso pubblico “Protagonisti del cambiamento. Strumenti per le persone e le organizzazioni” per un importo complessivo di € 16.000.000,00 a valere sull’Asse I – Occupabilità – POR FSE 2014-2020, secondo la seguente ripartizione:
Aiuti di stato
Linea progettuale
Asse
Totale
Rientrano nel campo di applicazione degli aiuti di stato
Linea 1 - Imprese che cambiano
I – Occupabilità – Ob. Specifico 4 – priorità 8.v
€ 5.000.000,00
Linea 2 - Imprese smart
I – Occupabilità – Ob. Specifico 3 – priorità 8.iv
€ 3.000.000,00
Sostegni individuali
Linea 3 - Il cambiamento che genera valore
Linea 4 - Donne in prima linea
TOTALE GENERALE
€ 16.000.000,00
La copertura finanziaria delle obbligazioni da assumersi in relazione alle attività di cui al presente provvedimento sarà assicurata dalla dotazione di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione della Commissione Europea n. 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse I – Occupabilità – Obiettivo Tematico 8 – Priorità d’investimento 8.iv – Obiettivo Specifico POR 3 e Priorità d’investimento 8.v – Obiettivo Specifico POR 4.
L’erogazione dei contributi avviene in conformità alla normativa comunitaria in materia di aiuti di stato.
Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. 23/06/2011, n. 118 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi € 16.000.000,00, saranno assunte a valere sulle risorse di cui al POR FSE 2014/2020 e saranno inscritte sul Bilancio regionale di previsione pluriennale 2018-2020, approvato con L.R. n. 47 del 29/12/2017, nei seguenti termini massimi:
Esercizio di imputazione 2018 – € 9.600.000,00 di cui:
Esercizio di imputazione 2019 - € 5.600.000,00 di cui:
Esercizio di imputazione 2020 - € 800.000,00 di cui:
Qualora i tempi di esecuzione dei provvedimenti d’impegno di spesa non fossero compatibili con il cronoprogramma sopra esposto, il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione potrà prevedere le opportune modifiche.
Le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla Direttiva (Allegato B), parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, nel periodo dal 14 settembre 2018 sino, e non oltre, le ore 13.00 del 15 ottobre 2018.
Per la presente Direttiva la gestione finanziaria dei progetti prevede l’erogazione di una prima anticipazione per un importo del 60%, esigibile nel corso dell’esercizio 2018, anziché del 40% come previsto al punto D “Aspetti finanziari” - Procedure per l’erogazione dei contributi - DGR n. 670 del 28/04/2015 “Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020”. Con successivo Decreto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione saranno definite nel dettaglio le modalità di erogazione per l’attività in oggetto, potendosi anche valutare l’opportunità di concedere una ulteriore quota di contribuzione in conto anticipi.
La valutazione dei progetti che perverranno sarà effettuata da una Commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio atto.
Si propone di demandare al Direttore della Direzione Formazione e Istruzione l’approvazione di tutta la modulistica relativa alla presente iniziativa, l’assunzione dei decreti di impegno, nonché di definire, qualora necessario, modifiche o integrazioni alle disposizioni per la gestione delle attività e per la procedura di erogazione delle somme.
In allegato al presente provvedimento, pertanto, si propongono all’approvazione della Giunta regionale l’Avviso pubblico per la presentazione dei progetti “Protagonisti del cambiamento. Strumenti per le persone e le organizzazioni” (Allegato A) e la Direttiva (Allegato B), che costituiscono parti integranti e sostanziali del presente provvedimento.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTI:
delibera
(seguono allegati)
Torna indietro