Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 80 del 10 agosto 2018


Materia: Formazione professionale e lavoro

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1179 del 07 agosto 2018

Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Asse 1 Occupabilità. Approvazione dell'Avviso pubblico "Progetti Settore Restauro - Anno 2018" e della Direttiva per la presentazione di progetti formativi per il settore del restauro dei beni culturali.

Note per la trasparenza

La presente deliberazione approva l’Avviso pubblico e la Direttiva per la presentazione di progetti formativi per tecnico del restauro nel settore dei beni culturali (progetti di tipologia 1) - Anno 2018 e di percorsi sperimentali di perfezionamento e specializzazione per operatori (progetti di tipologia 2). La delibera non prevede impegno di spesa, ma ne avvia la procedura.

L'Assessore Federico Caner per l'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.

L’esperienza regionale in materia di formazione nel settore del restauro dei beni culturali può certamente definirsi consolidata e frutto di precise scelte programmatiche.

Del resto la conservazione del patrimonio storico artistico ed architettonico del territorio regionale veneto, che vanta eccellenze universalmente riconosciute, è stato da sempre al centro delle scelte regionali in materia di attuazione di un sistema formativo di eccellenza finalizzato al suo restauro e alla sua salvaguardia, con l’obiettivo di sviluppare figure professionali altamente qualificate.

In questo contesto l’attivazione di un’offerta formativa di nicchia rivolta a giovani che decidono di investire anni della propria vita nello sviluppo di competenze professionali finalizzate all’acquisizione della qualifica professionale di tecnico del restauro di beni culturali, rappresenta probabilmente l’elemento più conosciuto e di valore.

Al fine di garantire la contestualizzazione del presente provvedimento nel panorama nazionale, va richiamato che le Regioni e le Province Autonome al termine di un lungo lavoro di approfondimento congiunto svolto dal Coordinamento Tecnico della Commissione “Beni culturali” e dal Coordinamento Tecnico Professioni della Commissione “Istruzione, Lavoro, Innovazione e Ricerca”, hanno redatto un documento contenente gli elementi minimi comuni per l’organizzazione dei percorsi abilitanti di tecnico del restauro dei beni culturali.

Il documento è stato adottato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome il 27 ottobre 2011 e successivamente trasmesso al Governo ai fini dell’istruttoria per l’adozione dell’Accordo in seno alla Conferenza Stato-Regioni, raggiunto in data 25 luglio 2012.

In quella sede la Conferenza Stato-Regioni ha approvato il documento definitivo dell’intesa tra il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per la definizione dello standard professionale e formativo del tecnico del restauro di beni culturali di cui all’art.2, comma 2, del Decreto Ministeriale del 26 maggio 2009, n. 86.

Il documento tecnico “Standard formativo e professionale del tecnico del restauro” descrive il profilo professionale del tecnico del restauro in termini di abilità e conoscenze, definisce gli elementi minimi condivisi per l’organizzazione dei corsi di formazione svolti dalle Regioni per l’acquisizione della qualifica abilitante nonché le caratteristiche del corpo docente per le discipline tecniche di restauro teorico e di laboratorio/cantiere, nonché i requisiti per le dotazioni dei laboratori di restauro.

Tuttavia, anche alla luce di momenti di confronto con le associazioni di categoria, a partire dallo scorso 2017 è stata esplorata la possibilità di estendere la programmazione ad uno strumento finalizzato ad avviare un’offerta sperimentale volta all’implementazione dello sviluppo di competenze di profili per attività complementari al restauro o altre attività di conservazione, sia per i beni immobili che per i beni mobili.

Va infatti richiamato che il Decreto Ministeriale 26 maggio 2009, n. 86 concernente il Regolamento per la definizione dei profili di competenza nel settore, descrive, oltre alla figura del restauratore di beni culturali e del tecnico del restauro di beni culturali, anche quella del tecnico del restauro di beni culturali con competenze settoriali, figura molto spesso operante nell’ambito artigianale che concorre all’esecuzione dell’intervento conservativo, eseguendo varie fasi di lavorazione di supporto per tecniche e attività definite, con autonomia decisionale limitata alle operazioni di tipo esecutivo e sotto la direzione ed il controllo del restauratore di beni culturali.

Quest’ultima figura, pur non essendo ancora stata oggetto di disciplina nazionale in termini di standard formativo e professionale, è stata oggetto dell’Avviso approvato con DGR n. 1094/2017 che ha previsto, in via sperimentale, la strutturazione di percorsi formativi per tecnico del restauro di beni culturali con competenze settoriali, in coerenza alle diverse tipologie di materiali previsti dal DM 87/2009, ed in relazione alla vocazione/esigenza del territorio regionale.

A valle della programmazione, sono stati avviati 3 progetti articolati in 35 interventi, che hanno coinvolto, ad oggi, circa 165 destinatari. Trattandosi di iniziative in corso, non sono ancora maturi i tempi per una puntuale valutazione, tuttavia a seguito di colloqui e incontri avuti con  gli Organismi di Formazione, è stato riscontrato un elevato interesse da parte dei destinatari/aziende partecipanti con questa formulazione, sia per il modello formativo adottato, che ha previsto percorsi brevi, monotematici, intesivi, flessibili, sia per i contenuti che hanno evidenziato un elevato grado di approfondimento e ad alto valore specialistico.

Sulla scorta dei feedback rilevati, pertanto, si intende riprendere il modello sperimentato nella programmazione in corso, prevedendo un ampliamento dell’offerta di perfezionamento per tecnici qualificati.

Si riportano di seguito gli schemi relativi agli ambiti di riferimento del Programma Operativo Regionale (POR) Fondo Sociale Europeo (FSE) 2014-2020:

Progetti di tipologia 1

 

Asse

1 – Occupabilità

Obiettivo tematico

8. - Promuovere  l’occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori.

Priorità di investimento

8.i - Accesso all’occupazione per le persone in cerca di lavoro e inattive, compresi i disoccupati di lunga durata e le persone che si trovano ai margini del mercato del lavoro anche attraverso iniziative locali per l’occupazione e il sostegno alla mobilità professionale.

Obiettivo specifico POR

1. Favorire l’inserimento lavorativo e l’occupazione dei disoccupati di lunga durata e dei soggetti con maggiore difficoltà di inserimento lavorativo, nonché il sostegno delle persone a rischio di disoccupazione di lunga durata.

Risultato atteso Accordo di Partenariato

RA 8.5 - Ridurre il numero dei disoccupati di lunga durata e sostenere adeguatamente le persone a rischio di disoccupazione di lunga durata, anticipando anche le opportunità di occupazione di lungo termine.

Risultati attesi

Incrementare il tasso di occupazione e il numero di inserimenti lavorativi relativo a disoccupati non giovani, offrendo misure di politica attiva per il lavoro realmente rispondenti alle esigenze e alle caratteristiche degli individui, connesse con i fabbisogni del territorio e condivise con il sistema produttivo e il mercato del lavoro di riferimento.

Indicatori di risultato

CR04 - Partecipanti che trovano un lavoro, anche autonomo, alla fine della loro partecipazione all’intervento.

CR06 - Partecipanti che hanno un lavoro, anche autonomo, entro i 6 mesi successivi alla fine della loro partecipazione all'intervento.

Indicatori di  realizzazione

CO01 - I disoccupati, compresi i disoccupati di lunga durata.

 

Progetti di tipologia 2

 

Asse

I – Occupabilità

Obiettivo tematico

8 - Promuovere un’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori.

Priorità di investimento

8.v Adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori ai cambiamenti.

Obiettivo specifico POR

4 - Favorire la permanenza al lavoro e la ricollocazione dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi.

Risultato atteso Accordo di Partenariato

RA 8.6 - Favorire la permanenza al lavoro e la ricollocazione dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi.

Risultati attesi

Aumentare il livello di qualificazione del personale delle imprese e del livello di innovazione e competitività delle stesse con particolare attenzione all’avvio di progetti e interventi di restyling, di ricerca e sviluppo su nuovi prodotti, di processi di internazionalizzazione, di riqualificazione del personale in funzione di nuove tecnicalità e efficientamento dei processi di produzione e di vendita.

Diminuire il numero di lavoratori espulsi dal mercato del lavoro e il numero delle imprese in crisi aziendale accertata o prevista con particolare attenzione alla individuazione e promozione di nuovi prodotti/servizi, all’adozione di nuove tecnologie, allo sviluppo di nuove competenze e alla ristrutturazione di processi e sistemi produttivi.

Indicatori di risultato

CR07 – partecipanti che godono di una migliore situazione sul mercato del lavoro entro i sei mesi successivi ala fine della loro partecipazione all’intervento.

Indicatori di realizzazione

CO05 – I lavoratori, compresi i lavoratori autonomi.

CO23 – Numero di micro, piccole e medie imprese finanziate (incluse società cooperative e imprese dell’economia sociale).

 

Possono presentare progetti i soggetti iscritti nell’elenco di cui alla L.R. n. 19 del 9 agosto 2002 (“Istituzione dell’elenco regionale degli organismi di formazione accreditati”) per l’ambito della formazione superiore (Tipologia 1) e formazione superiore o continua (Tipologia 2) e i soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento per l’ambito di riferimento ai sensi della DGR n. 359 del 13 febbraio 2004 e successive modifiche ed integrazioni di cui alla DGR n. 4198/2009 ed alla DGR n. 2120/2015.

Le procedure e i criteri di valutazione dei progetti presentati vengono individuati in coerenza con i criteri di selezione già esaminati ed approvati nella seduta del Comitato di Sorveglianza del 30 giugno 2015 del POR FSE 2014/2020.

Si propone di procedere all’approvazione dell’Avviso “Progetti Settore Restauro – Anno 2018”, Allegato A parte integrante del presente provvedimento, per un importo complessivo di € 2.500.000,00 relativi all’Asse 1 Occupabilità - POR FSE 2014-2020.

La copertura finanziaria delle obbligazioni da assumersi in relazione alle attività di cui al presente provvedimento dovrà essere assicurata dalla dotazione di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse 1 – Occupabilità – Obiettivo Tematico 8:

  • Per i progetti di tipologia 1 – Priorità d’investimento 8i – Obiettivo specifico 1;
  • Per i progetti di tipologia 2 – Priorità d’investimento 8v – Obiettivo specifico 4. 

Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118 del 23/06/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi € 2.500.000,00 saranno assunte a carico dei capitoli nn. 102367, 102368, 102375, sul Bilancio regionale di previsione pluriennale 2018/2020, approvato con L.R. n. 47 del 29/12/2017, nei seguenti termini massimi:

Esercizio di imputazione 2018 -  € 1.500.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n.9751)” € 750.000,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 1 Occupabilità - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n.9751)” € 525.000,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti” (Dec. UE 12/12/2014, n.9751)” € 225.000,00; 

Esercizio di imputazione 2019 - € 875.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n.9751)” € 437.500,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 1 Occupabilità - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n.9751)” € 306.250,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti” (Dec. UE 12/12/2014, n.9751)” € 131.250,00; 

Esercizio di imputazione 2020 - € 125.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n.9751)” € 62.500,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 1 Occupabilità - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n.9751)” € 43.750,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti” (Dec. UE 12/12/2014, n.9751)” € 18.750,00. 

Per quanto riguarda la gestione finanziaria dei progetti si prevede l’erogazione di una prima anticipazione per un importo del 60% anziché del 40% coerentemente a quanto previsto al punto D “Aspetti finanziari” – procedure per l’erogazione dei contributi – DGR n. 670/2015 “Testo Unico beneficiari”.

Si ricorda che con DGR n. 670 del 28/04/2015 è stato approvato il documento “Testo Unico dei Beneficiari” che definisce le principali disposizioni in materia di modalità di selezione, attuazione e rendicontazione degli interventi, da utilizzare nei progetti finanziati con il POR FSE 2014-2020.

Tale documento costituisce il fondamento della Direttiva per la presentazione dei progetti formativi (Allegato B), parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

Si propongono ora all’approvazione della Giunta regionale l’Avviso pubblico (Allegato A) e la Direttiva (Allegato B), parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, per la presentazione di progetti formativi per il settore restauro, Anno 2018, alla luce della normativa regionale, nazionale e comunitaria attualmente vigente.

Le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla Direttiva (Allegato B) entro il 20 settembre 2018, ore 13.00, pena l’esclusione.

La valutazione dei progetti pervenuti sarà affidata ad una commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio provvedimento.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTI:

  • il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
  • il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio, che sostiene l’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile per la lotta alla disoccupazione giovanile;
  • il Regolamento (UE - EURATOM) n. 1311/2013 del Consiglio del 2 dicembre 2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020;
  • il Regolamento delegato (UE) n. 480 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
  • il Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis»;
  • il Regolamento (UE)  n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che precisa le categorie di aiuti compatibili con il mercato comune di applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato;
  • il Regolamento (UE) n. 702/2014 della Commissione del 25 giugno 2014 che dichiara compatibili con il mercato interno, in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, alcune categorie di aiuti nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali e che abroga il regolamento della Commissione (CE) n. 1857/2006;
  • il Regolamento delegato (UE)  n. 240 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;
  • il Regolamento (UE) n. 184 di esecuzione della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione, e che adotta, a norma del Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea, la nomenclatura delle categorie di intervento per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro dell'obiettivo Cooperazione territoriale europea;
  • il Regolamento (UE)  n. 288 di esecuzione della Commissione del 25 febbraio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell’ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione e recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell'ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;
  • il Regolamento di Esecuzione (UE) n. 215 della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;
  • il Regolamento (UE) n. 821/2014 di esecuzione della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 1011/2014 della Commissione del 22 settembre 2014 recante modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;
  • la Decisione Comunitaria C(2014) 8021 final del 29 ottobre 2014 di esecuzione della Commissione che approva l’accordo di partenariato con l’Italia;
  • la Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12 dicembre 2014 di approvazione del programma operativo “Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020” per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione” per la Regione Veneto in Italia;
  • la Comunicazione della Commissione Europea Europa 2020 - Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva – Bruxelles, 3.3.2010 COM(2010)2020 Italia 2020 – Piano di azione per l’occupabilità dei giovani attraverso l’integrazione tra apprendimento e lavoro – 16 giugno 2010;
  • l’Intesa del 15 marzo 2007 in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano dello schema di Decreto del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, recante il regolamento concernente la definizione dei profili di competenza dei restauratori e degli altri operatori che svolgono attività complementari al restauro o altre attività di conservazione dei beni culturali mobili e delle superfici decorate di beni architettonici, ai sensi dell’art. 29, comma 7 del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modifiche;
  • l’Accordo tra il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della ricerca, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per la definizione dello standard professionale e formativo del Tecnico del restauro di beni culturali di cui all’art.2, comma 2, del DM del 26 maggio 2009, n. 86, approvato dalla Conferenza Stato-Regioni in data 25 luglio 2012;
  • gli Artt. 117 e 118 della Costituzione che assegnano alle Regioni competenze esclusive in materia di istruzione e formazione professionale e concorrenti in materia di istruzione;
  • la Legge del 24 giugno 1997 n. 196;
  • la Legge 28 giugno 2012, n. 92 e s.m.i.;
  • il D.P.R. n. 196 del 3 ottobre 2008 come modificato dal D.P.R. n. 98 del 05/04/2012;
  • il D.P.R. n. 22 del 5 febbraio 2018 recante i criteri sull'ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di investimento europei (SIE) per il periodo di programmazione 2014/2020;
  • il D.M. 3 agosto 2000, n. 294;
  • il D.M. 24 ottobre 2001, n. 420;
  • il D.M. 30 marzo 2009, n. 53;
  • il D.M. 26 maggio 2009, n. 86;
  • il D.M. 26 maggio 2009, n. 87;
  • il Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82;
  • il Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e s.m.i.;
  • il Decreto Legislativo  22 gennaio 2004, n. 42;
  • la Legge regionale 29 novembre 2001, n. 39 e s.m.i.;
  • la Legge regionale 9 agosto 2002, n. 19 e s.m.i.;
  • la Legge regionale 13 marzo 2009, n. 3, così come modificata dalla Legge Regionale n. 21 del 08/06/2012;
  • la Legge Regionale 31 marzo 2017, n. 8, come modificata con Legge Regionale 20 aprile 2018, n. 15;
  • la Legge regionale 29 dicembre 2017, n. 45;
  • la Legge regionale 29 dicembre 2017, n. 46;
  • la Legge Regionale 29 dicembre 2017, n. 47;
  • la DGR n. 10 del 05/01/2018 “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione 2018-2020”;
  • il DSGP n. 1 del 11/01/2018 di approvazione del Bilancio Finanziario Gestionale 2018/2020;
  • la DGR n. 81 del 26/01/2018 di approvazione delle Direttive per la gestione del Bilancio di previsione 2018-2020;
  • la DGR n. 669 del 28/04/2015 “Approvazione documento “Sistema di Gestione e di Controllo” Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020”;
  • la DGR n. 670 del 28 aprile 2015 “Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020”;
  • la DGR n. 671 del 28 aprile 2015, “Fondo Sociale Europeo. Regolamento UE n. 1303/2013 e 1304/2013. Approvazione delle Unità di Costo Standard”;
  • la DGR n. 2120 del 30/12/2015 “Aggiornamento delle disposizioni regionali in materia di accreditamento degli Organismi di Formazione ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i.”;
  • la DGR n. 1094 del 13/07/2017 “Programma Operativo Regionale – Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Asse 1 Occupabilità. Approvazione avviso pubblico per la presentazione di progetti formativi per il settore del restauro dei beni culturali – anno 2017;
  • i Decreti del Dirigente della Direzione Formazione n. 46/2011 “Approvazione del modello di valutazione delle competenze” e n. 250/2011 “Linee Guida esami per “Collaboratore restauratore dei beni culturali”;
  • l’art. 2, comma 2, della Legge Regionale 31 dicembre 2012, n. 54, come modificata con Legge Regionale 17 maggio 2016, n. 14;

delibera

  1. di stabilire che le premesse al presente dispositivo siano parti integranti e sostanziali del provvedimento;
  2. di approvare, nell’ambito del Programma Operativo Regionale – Fondo Sociale Europeo 2014-2020, Asse 1 Occupabilità, l’Avviso pubblico “Progetti Settore Restauro - Anno 2018”   (Allegato A) e la relativa Direttiva (Allegato B), parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, per la presentazione di progetti formativi per il settore restauro dei beni culturali, per un importo complessivo di € 2.500.000,00;
  3. di determinare in € 2.500.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa, aventi natura non commerciale, alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse 1 – Occupabilità – Obiettivo tematico 8 - Priorità d’investimento 8i – Obiettivo specifico 1 (progetti di tipologia 1) e Priorità d’investimento 8v – Obiettivo specifico 4 (progetti di tipologia 2). Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi € 2.500.000,00 saranno assunte sul Bilancio regionale di previsione pluriennale 2018/2020 approvato con L.R. n. 47 del 29/12/2017, nei seguenti termini massimi:  

   Esercizio di imputazione 2018 -  € 1.500.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n.9751)” € 750.000,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 1 Occupabilità - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n.9751)” € 525.000,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti” (Dec. UE 12/12/2014, n.9751)” € 225.000,00; 

   Esercizio di imputazione 2019 - € 875.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n.9751)” € 437.500,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 1 Occupabilità - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n.9751)” € 306.250,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti” (Dec. UE 12/12/2014, n.9751)” € 131.250,00; 

   Esercizio di imputazione 2020 - € 125.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n.9751)” € 62.500,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 1 Occupabilità - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n.9751)” € 43.750,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti” (Dec. UE 12/12/2014, n.9751)” € 18.750,00; 
  1. di dare atto che la Direzione Formazione e Istruzione, cui sono stati assegnati i capitoli di cui al precedente punto 3, ha attestato che i medesimi presentano sufficiente capienza;
  2. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. n. 1/2011;
  3. di demandare a successivo atto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione l’accertamento in entrata in relazione al credito determinato dalla programmazione della correlata spesa, ai sensi del punto 3.12, allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118/2011 e s.m.i.;
  4. di prendere atto dell’approvazione del Testo unico dei beneficiari avvenuta con DGR n. 670 del 28 aprile 2015 e della diretta applicazione del medesimo per il bando in premessa;
  5. di stabilire che le domande di ammissione al finanziamento e relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla Direttiva,  Allegato B, alla Giunta regionale del Veneto – Direzione Formazione e Istruzione entro il 20 settembre 2018, ore 13.00, pena l’esclusione;
  6. di affidare la valutazione dei progetti pervenuti ad una commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio provvedimento;
  7. di precisare che le fideiussioni poste a garanzie delle eventuali anticipazioni e/o acconti intermedi, coerentemente con le disposizioni di cui al sopra citato punto D della DGR n. 670 del 28/04/2015, possono essere presentate da fideiussori stranieri solo qualora questi ultimi abbiamo una stabile organizzazione operativa in Italia;
  8. di incaricare il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione dell’esecuzione del presente atto e dell’adozione di ogni ulteriore e conseguente atto che si rendesse necessario in relazione alle attività oggetto del presente provvedimento, anche determinato dal sopravvenire di eventuali aggiornamenti normativi, nonché ai fini delle modifiche del cronoprogramma dei pagamenti e delle fonti di finanziamento, con particolare riferimento al pieno utilizzo del cofinanziamento regionale e delle risorse di competenza disponibili;
  9. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 26, comma 1, del Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
  10. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione nonché nel sito Internet della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

1179_AllegatoA_375884.pdf
1179_AllegatoB_375884.pdf

Torna indietro