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Materia: Formazione professionale e lavoro
Deliberazione della Giunta Regionale n. 718 del 21 maggio 2018
Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Obiettivo generale "Investimenti in favore della crescita e l'Occupazione - Reg. 1304/2013 - Asse II Inclusione sociale - "INN Veneto - Cervelli che rientrano per il Veneto del futuro - Progetti di innovazione sociale" - Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali e approvazione della Direttiva.
Con il presente provvedimento si approva l’Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali per la realizzazione di interventi capaci di attrarre sul territorio regionale “cervelli” ed eccellenze “di ritorno” al fine di sviluppare progetti di innovazione sociale e culturale che possano contribuire alla crescita dell’intero sistema socio-economico veneto, favorendo la nascita di poli di attrazione permanenti. Si approva, inoltre, la Direttiva che definisce le caratteristiche, le finalità degli interventi e le modalità di presentazione dei progetti e si determina l’ammontare massimo delle correlate obbligazioni di spesa nonché le risorse finanziarie a copertura. Il provvedimento non assume impegni di spesa ma ne avvia la procedura.
L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.
Le politiche dell’Unione Europea negli ultimi anni si stanno sempre più orientando verso paradigmi di sviluppo sostenibile. L’obiettivo dei nuovi paradigmi basati sull’innovazione sociale è quello di comporre modelli innovativi di relazioni socio-economiche dove l’impresa assume la consapevolezza di dover creare un impatto positivo sulla società, sull’intera collettività e sull’ambiente, producendo beni e servizi e definendo le proprie policy come il frutto di una costante interazione tra più stakeholder. Il sistema economico sulla base del quale si vengono a comporre tali relazioni si sviluppa, quindi, secondo logiche circolari, con l’obiettivo di autosostenersi.
Da qualche anno il tema della cosiddetta “fuga dei cervelli” (brain drain) occupa prepotentemente la scena del dibattito pubblico: si tratta di un fenomeno le cui implicazioni sono acuite dagli effetti della crisi socio-economica che ha destabilizzato gli scenari dei mercati internazionali, nazionali e regionali e che ancora permangono, in parte, a rendere difficoltoso l’inserimento dei giovani, in particolare di ricercatori. Le analisi condotte per individuare le cause della fuga, hanno messo in luce che alla base del fenomeno vi è una molteplicità di fattori.
La globalizzazione e le spinte della stessa Commissione Europea alla mobilità di lavoratori e studenti, nonché alla creazione di uno spazio europeo della ricerca e dell’innovazione, impongono un cambio di paradigma nel concetto di brain drain, cui si devono affiancare quelli di brain exchange e di brain circulation, che assumono un’ulteriore connotazione in relazione ai temi dello sviluppo sostenibile e dell’innovazione sociale.
Affinché il Veneto diventi una regione leader nell’innovazione e, a maggior ragione, dell’innovazione sociale e sostenibile, è necessario creare un “mercato” dell’innovazione. Ciò significa che le aziende e i centri di ricerca devono orientarsi verso produzioni o servizi ad alto tasso di ricerca e innovazione, attenti anche a pratiche sostenibili dal punto di vista economico, sociale ed ambientale, in grado di attrarre e trattenere personale qualificato. Si deve, quindi, operare un insieme di scelte di policy diversificate, dalle quali derivano conseguenti strumenti e modelli operativi:
• politiche di rafforzamento degli asset regionali; • politiche di ritorno; • politiche di attrazione; • politiche di valorizzazione delle risorse migrate; • politiche di sviluppo settoriale.
Diventa, quindi, indispensabile pensare ad un’economia di sviluppo sostenibile in grado di compensare la migrazione di “risorse qualificate” attraverso politiche e meccanismi di “attrazione dei cervelli”, che possono dare vita a percorsi di “ritorno”, ma soprattutto alla creazione di poli territoriali di ricerca e innovazione in grado di contribuire allo sviluppo dell’intero sistema socio-economico veneto, attraverso processi di migrazione temporanea e circolare (in e out) di risorse qualificate.
Per riuscire a fare del Veneto un polo di attrazione è indispensabile che tutte le risorse di un medesimo territorio siano messe in sinergia tra loro e che il sistema socio-economico regionale venga messo nelle condizioni di sperimentare azioni innovative di attrazione, che permettano di sviluppare progetti di innovazione sociale e trasferimento tecnologico, di creazione di nuova occupazione anche attraverso spin off e start up innovative, in grado di potenziare l’offerta di posti di lavoro di alta specializzazione e di progetti di produzione e diffusione culturale capaci di coniugare, in nuovi spazi ibridi aperti e fruibili ai cittadini, il mondo dell’espressione artistica con la realtà produttiva.
La Regione del Veneto, nell’ambito dell’Asse Inclusione Sociale del POR FSE 2014-2020, intende sostenere la realizzazione di pratiche di innovazione sociale che perseguano il duplice obiettivo di contrasto alla disoccupazione, promuovendo l’inclusione sociale, e di incremento della competitività del sistema socio-economico regionale. Il presupposto che sta alla base è l’adozione di un approccio multidimensionale capace di integrare le politiche di innovazione sociale con altre tipologie di interventi, così da concorrere a determinare un ruolo più attivo per le diverse fasce di popolazione.
Si intende, quindi, promuovere la realizzazione di interventi capaci di attrarre sul territorio regionale “cervelli” ed eccellenze “di ritorno” al fine di sviluppare progetti di innovazione sociale e culturale, favorendo la nascita di poli di attrazione permanenti, in grado di generare ricadute sull’intera collettività e di far tornare eccellenze e risorse qualificate in diversi settori.
L’avviso si inserisce nell’ambito dell’Asse Inclusione del Programma Operativo Regionale (POR) Fondo Sociale Europeo (FSE) 2014-2020 - Obiettivo specifico 9 e priorità 9.v “La promozione dell’imprenditorialità sociale e dell’integrazione professionale nelle imprese sociali e dell’economia sociale, al fine di facilitare l’accesso all’occupazione”.
Le procedure e i criteri di valutazione dei progetti presentati sono individuati in coerenza con i criteri di selezione già esaminati ed approvati dal Comitato di Sorveglianza nella seduta del 30 giugno 2015 del POR FSE 2014-2020.
Si propone di procedere all’apertura dei termini per la presentazione di proposte progettuali in risposta all’Avviso pubblico “INN Veneto – Cervelli che rientrano per il Veneto del futuro – Progetti di innovazione Sociale” per un importo complessivo di Euro 1.500.000,00 a valere sull’Asse II – Inclusione sociale – POR FSE 2014-2020.
La copertura finanziaria delle obbligazioni da assumersi in relazione alle attività di cui al presente provvedimento è assicurata dalla dotazione di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione della Commissione Europea n. 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse II – Inclusione sociale – Obiettivo Tematico 9 – Priorità d’investimento 9v – Obiettivo Specifico POR 9.
Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.lgs. n. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi € 1.500.000,00 saranno assunte a valere sulle risorse di cui al POR FSE 2014/2020, Asse II che saranno inscritte sul Bilancio regionale di previsione 2018-2020, approvato con L.R. n. 47 del 29/12/2017, nei seguenti termini:
Esercizio di imputazione 2018 – Euro 150.000,00 di cui:
Esercizio di imputazione 2019 - Euro 1.275.000,00 di cui:
Esercizio di imputazione 2020 - Euro 75.000,00 di cui:
Qualora i tempi di esecuzione dei provvedimenti d’impegno di spesa non fossero compatibili con il cronoprogramma sopra esposto, il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione potrà prevedere le opportune modifiche.
Per la presente Direttiva la gestione finanziaria dei progetti prevede l’erogazione di una prima anticipazione per un importo del 10%, esigibile nel corso dell’esercizio 2018, anziché del 40% come previsto al punto D “Aspetti finanziari” - procedure per l’erogazione dei contributi - DGR n. 670 del 28/04/2015 “Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020”. Con successivo decreto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione saranno definite nel dettaglio le modalità di erogazione per l’attività in oggetto, potendosi anche valutare l’opportunità di concedere una ulteriore quota di contribuzione in conto anticipi.
Le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla Direttiva (Allegato B) entro e non oltre 40 giorni dalla data di pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto, pena l’esclusione. Qualora la scadenza dei termini di presentazione dei progetti coincida con il sabato o con giornata festiva, il termine sarà posticipato al primo giorno lavorativo successivo.
La valutazione dei progetti che perverranno sarà effettuata da una commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio atto.
Si propone di demandare al Direttore della Direzione Formazione e Istruzione l’approvazione di tutta la modulistica relativa alla presente iniziativa, l’assunzione dei decreti di impegno, nonché di definire, qualora necessario, modifiche o integrazioni alle disposizioni per la gestione delle attività e per la procedura di erogazione delle somme.
In allegato al presente provvedimento si propongono pertanto all’approvazione della Giunta regionale l’Avviso pubblico per la presentazione dei progetti “INN Veneto – Cervelli che rientrano per il Veneto del futuro – Progetti di innovazione sociale” (Allegato A) e la Direttiva (Allegato B), che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTI:
delibera
(seguono allegati)
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