Home » Dettaglio Deliberazione della Giunta Regionale
Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1094 del 13 luglio 2017
Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Asse 1 Occupabilità Approvazione dell'Avviso pubblico e della Direttiva per la presentazione di progetti formativi per il settore del restauro dei beni culturali - Anno 2017.
La presente deliberazione approva l’Avviso pubblico e la Direttiva per la presentazione di progetti formativi per tecnico del restauro nel settore dei beni culturali (progetti di tipologia 1) - Anno 2017 e di percorsi sperimentali di perfezionamento per tecnico del restauro di beni culturali con competenze settoriali –artigiano (progetti di tipologia 2). La delibera non prevede impegno di spesa, ma ne avvia la procedura.
L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.
Nel contesto dell’offerta formativa finalizzata allo sviluppo di competenze nello specifico settore del restauro dei beni culturali la Regione del Veneto ha evidenziato la volontà di assicurare continuità al perseguimento di una strategia posta al centro delle proprie scelte programmatiche.
A tal proposito merita di essere richiamato come la conservazione del patrimonio storico artistico ed architettonico del territorio regionale veneto, che vanta eccellenze universalmente riconosciute, è stato da sempre al centro delle scelte regionali in materia di attuazione di un sistema formativo di eccellenza finalizzato al suo restauro e alla sua salvaguardia, con l’obiettivo di sviluppare figure professionali altamente qualificate.
Il tema fondamentale per tutti gli interventi di formazione professionale rivolta in particolare all’utenza disoccupata, è rappresentato dall’analisi dell’impatto, ovvero la trasformazione dello status occupazionale e, in definitiva, la possibilità di costruire un inserimento nel mondo del lavoro a partire dalle competenze sviluppate anche grazie al percorso formativo. La verifica degli esiti occupazionali, pertanto, è stato uno degli elementi chiave anche della programmazione per Tecnici del restauro di beni culturali. A partire dal 2008-2009 e nelle annualità successive, il progressivo grave deterioramento della situazione economica e la contestuale riduzione degli investimenti pubblici e privati, in particolare nel settore del restauro dei beni culturali, ha comportato una drastica contrazione degli inserimenti.
L’ormai strutturato modello di rilevazione di placement, adottato per tutte le iniziative di offerta di formazione professionale regionale ed effettuato sulla base dei dati del sistema informativo delle comunicazioni obbligatorie depositato presso Veneto Lavoro, evidenzia nel caso di specie una difficile applicazione in ragione sia dell’elevato tasso di mobilità professionale di queste figure che devono operare necessariamente nelle sedi dei beni culturali soggetti ad intervento di restauro, ma anche per la propensione all’avvio di impresa, prevalentemente artigiana.
Per questo oltre ad un monitoraggio di tipo telefonico realizzato per alcune delle precedenti annualità, che ha comunque evidenziato esiti non negativi, si è ritenuto di avviare un confronto con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative, che consentirà di verificare l’effettiva ricaduta occupazionale con la maggiore precisione possibile.
Il confronto con le associazioni di categoria, anche sulla base di studi e ricerche svolte negli anni scorsi a livello interregionale, ha portato alla progettazione di uno strumento di programmazione che oltre a consolidare l’offerta regionale per tecnico del restauro dei beni culturali già esistente, consentirà l’avvio di un’offerta sperimentale volta all’implementazione dello sviluppo di competenze di profili per attività complementari al restauro o altre attività di conservazione, sia per i beni immobili che per i beni mobili.
Va infatti richiamato che il Decreto Ministeriale 26 maggio 2009, n. 86 concernente il Regolamento per la definizione dei profili di competenza nel settore, descrive oltre alla figura del restauratore di beni culturali e del tecnico del restauro di beni culturali, anche quella del tecnico del restauro di beni culturali con competenze settoriali, figura di formazione tecnico-professionale ovvero artigianale che concorre all’esecuzione dell’intervento conservativo, eseguendo varie fasi di lavorazione di supporto per tecniche e attività definite, con autonomia decisionale limitata alle operazioni di tipo esecutivo e sotto la direzione ed il controllo del restauratore di beni culturali. Quest’ultima figura non è ancora stata sviluppata a livello nazionale.
Va inoltre richiamato il precedente Avviso pubblico per la presentazione di progetti formativi nel settore restauro – anno 2016, approvato dalla Giunta regionale con provvedimento n. 949 del 22 giugno 2016, in diretta prosecuzione del quale si pone il presente provvedimento per la parte riguardante i percorsi formativi di secondo e terzo anno che saranno finanziati esclusivamente in continuità ai percorsi di primo e secondo anno con l’obiettivo di assicurare il ciclo triennale.
Al fine di garantire la contestualizzazione del presente provvedimento nel panorama nazionale, va richiamato che le Regioni e le Province Autonome al termine di un lungo lavoro di approfondimento congiunto svolto dal Coordinamento Tecnico della Commissione “Beni culturali” e dal Coordinamento Tecnico Professioni della Commissione “Istruzione, Lavoro, Innovazione e Ricerca”, hanno redatto un documento contenente gli elementi minimi comuni per l’organizzazione dei percorsi abilitanti di tecnico del restauro dei beni culturali.
Il documento è stato adottato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome il 27 ottobre 2011 e successivamente trasmesso al Governo ai fini dell’istruttoria per l’adozione dell’Accordo in seno alla Conferenza Stato-Regioni, raggiunto in data 25 luglio 2012.
In quella sede la Conferenza Stato-Regioni ha approvato il documento definitivo dell’intesa tra il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per la definizione dello standard professionale e formativo del tecnico del restauro di beni culturali di cui all’art.2, comma 2, del Decreto Ministeriale del 26 maggio 2009, n. 86; il documento tecnico “Standard formativo e professionale del tecnico del restauro” descrive il profilo professionale del tecnico del restauro in termini di abilità e conoscenze, definisce gli elementi minimi condivisi per l’organizzazione dei corsi di formazione svolti dalle Regioni per l’acquisizione della qualifica abilitante nonché le caratteristiche del corpo docente per le discipline tecniche di restauro teorico e di laboratorio/cantiere, nonché i requisiti per le dotazioni dei laboratori di restauro.
Si riportano di seguito gli schemi relativi agli ambiti di riferimento del Programma Operativo Regionale (POR) Fondo Sociale Europeo (FSE) 2014-2020:
Progetti di tipologia 1
Asse
1 – Occupabilità
Obiettivo tematico
8. - Promuovere l’occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori.
Priorità di investimento
8.i - Accesso all’occupazione per le persone in cerca di lavoro e inattive, compresi i disoccupati di lunga durata e le persone che si trovano ai margini del mercato del lavoro anche attraverso iniziative locali per l’occupazione e il sostegno alla mobilità professionale.
Obiettivo specifico POR
1. Favorire l’inserimento lavorativo e l’occupazione dei disoccupati di lunga durata e dei soggetti con maggiore difficoltà di inserimento lavorativo, nonché il sostegno delle persone a rischio di disoccupazione di lunga durata.
Risultato atteso Accordo di Partenariato
RA 8.5 - Ridurre il numero dei disoccupati di lunga durata e sostenere adeguatamente le persone a rischio di disoccupazione di lunga durata, anticipando anche le opportunità di occupazione di lungo termine.
Risultati attesi
Incrementare il tasso di occupazione e il numero di inserimenti lavorativi relativo a disoccupati non giovani, offrendo misure di politica attiva per il lavoro realmente rispondenti alle esigenze e alle caratteristiche degli individui, connesse con i fabbisogni del territorio e condivise con il sistema produttivo e il mercato del lavoro di riferimento.
Indicatori di risultato
CR04 - Partecipanti che trovano un lavoro, anche autonomo, alla fine della loro partecipazione all’intervento.
CR06 - Partecipanti che hanno un lavoro, anche autonomo, entro i 6 mesi successivi alla fine della loro partecipazione all'intervento.
Indicatori di realizzazione
CO01 - I disoccupati, compresi i disoccupati di lunga durata.
Progetti di tipologia 2
I – Occupabilità
8 - Promuovere un’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori.
8.v Adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori ai cambiamenti.
4 - Favorire la permanenza al lavoro e la ricollocazione dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi.
RA 8.6 - Favorire la permanenza al lavoro e la ricollocazione dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi.
Aumentare il livello di qualificazione del personale delle imprese e del livello di innovazione e competitività delle stesse con particolare attenzione all’avvio di progetti e interventi di restyling, di ricerca e sviluppo su nuovi prodotti, di processi di internazionalizzazione, di riqualificazione del personale in funzione di nuove tecnicalità e efficientamento dei processi di produzione e di vendita.
Diminuire il numero di lavoratori espulsi dal mercato del lavoro e il numero delle imprese in crisi aziendale accertata o prevista con particolare attenzione alla individuazione e promozione di nuovi prodotti/servizi, all’adozione di nuove tecnologie, allo sviluppo di nuove competenze e alla ristrutturazione di processi e sistemi produttivi.
CR07 – partecipanti che godono di una migliore situazione sul mercato del lavoro entro i sei mesi successivi ala fine della loro partecipazione all’intervento.
CO05 – I lavoratori, compresi i lavoratori autonomi.
CO23 – Numero di micro, piccole e medie imprese finanziate (incluse società cooperative e imprese dell’economia sociale).
Possono presentare progetti i soggetti iscritti nell’elenco di cui alla L.R. n. 19 del 9 agosto 2002 (“Istituzione dell’elenco regionale degli organismi di formazione accreditati”) per l’ambito della formazione superiore (Tipologia 1) e formazione continua (Tipologia 2) e i soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento per l’ambito di riferimento ai sensi della DGR n. 359 del 13 febbraio 2004 e successive modifiche ed integrazioni di cui alla DGR n. 4198/2009 ed alla DGR n. 2120/2015.
Le procedure e i criteri di valutazione dei progetti presentati vengono individuati in coerenza con i criteri di selezione già esaminati ed approvati nella seduta del Comitato di Sorveglianza del 30 giugno 2015 del POR FSE 2014/2020.
Si propone di procedere all’approvazione dell’Avviso “POR FSE 2014-2020 – settore restauro – Anno 2017”, per un importo complessivo di € 2.500.000,00 relativi all’Asse 1 Occupabilità POR FSE 2014-2020.
La copertura finanziaria delle obbligazioni da assumersi in relazione alle attività di cui al presente provvedimento dovrà essere assicurata dalla dotazione di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse 1 – Occupabilità – Obiettivo Tematico 8:
Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118 del 23/06/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi € 2.500.000,00 saranno assunte a carico dei capitoli nn. 102367, 102368, 102375, sul Bilancio regionale di previsione 2017/2019 approvato con L.R. n. 32 del 30/12/2016, nei seguenti termini massimi:
Esercizio di imputazione 2017 - € 1.250.000,00 di cui:
quota FSE € 625.000,00, quota FDR € 437.500,00, quota Reg.le € 187.500,00;
Esercizio di imputazione 2018 - € 1.125.000.00 di cui:
quota FSE € 562.500,00, quota FDR € 393.750,00, quota Reg.le € 168.750,00;
Esercizio di imputazione 2019 - € 125.000,00 di cui:
quota FSE € 62.500,00, quota FDR € 43.750,00, quota Reg.le € 18.750,00.
Per quanto riguarda la gestione finanziaria dei progetti si prevede l’erogazione di una prima anticipazione per un importo del 50% anziché del 40% coerentemente a quanto previsto al punto D “Aspetti finanziari” – procedure per l’erogazione dei contributi – DGR n. 670/2015 “Testo Unico beneficiari”.
Si ricorda che con DGR n. 670 del 28/04/2015 è stato approvato il documento “Testo Unico dei Beneficiari” che definisce le principali disposizioni in materia di modalità di selezione, attuazione e rendicontazione degli interventi, da utilizzare nei progetti finanziati con il POR FSE 2014-2020.
Tale documento costituisce il fondamento della Direttiva per la presentazione dei progetti formativi (Allegato B), parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
Si propongono ora all’approvazione della Giunta regionale l’Avviso pubblico (Allegato A) e la Direttiva (Allegato B), parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, per la presentazione di progetti formativi per il settore restauro, Anno 2017, alla luce della normativa regionale, nazionale e comunitaria attualmente vigente.
Le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla Direttiva (Allegato B) entro e non oltre il 15 settembre 2017, pena l’esclusione.
La valutazione dei progetti pervenuti sarà affidata ad una commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio provvedimento.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTI:
delibera
Esercizio di imputazione 2018 - € 1.125.000,00 di cui:
(seguono allegati)
Torna indietro