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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 85 del 02 settembre 2016


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1280 del 09 agosto 2016

Interventi in materia di prevenzione e contrasto della violenza contro le donne. Concessione dei contributi diretti a finanziare le attività e le strutture di cui alla L.R. 23.4.2013 n. 5. Anno 2016. Approvazione bando.

Note per la trasparenza

La Regione del Veneto promuove nei confronti delle donne vittime di violenza interventi di sostegno in collaborazione con Enti pubblici e privati che abbiano tra i loro scopi prioritari la lotta e la prevenzione alla violenza contro le donne e i minori. Con il presente provvedimento, si intende dare attuazione all'articolo 12 della L.R. n. 5/2013 per la concessione di contributi agli enti locali diretti a finanziare le attività e le strutture previste dalla legge, approvando criteri e modalità e il relativo bando.

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

La legge regionale 23 aprile 2013, n. 5 "Interventi regionali per prevenire e contrastare la violenza contro le donne", prevede che la Regione del Veneto ponga in essere azioni volte alla tutela e al recupero di condizioni di vita normali delle donne vittime di violenza nonché attività mirate al contrasto del fenomeno.

A tal fine la norma stabilisce che la Regione - in collaborazione con gli Enti locali, le istituzioni, le associazioni e le organizzazioni senza finalità di lucro, che abbiano tra i loro scopi prioritari la lotta e la prevenzione alla violenza contro le donne e i minori ed abbiano sviluppato esperienze e competenze specifiche - promuova e favorisca l'attività di centri antiviolenza, di case rifugio e di case di secondo livello per donne vittime di violenza e loro figli minori.

L'articolo 12 della L.R. n. 5/2013 prevede che la Giunta regionale, sentita la Commissione consiliare competente in materia di sanità e sociale, stabilisca i criteri, le priorità e le modalità per la concessione dei contributi agli Enti locali dirette a finanziare le attività e le strutture previste dalla legge. In applicazione di questo articolo la Giunta regionale con deliberazione n. 67/CR del 10.06.2014 ha approvato le priorità e le modalità per la concessione di finanziamenti ai Comuni e alle Aziende ULSS e ha trasmesso il predetto provvedimento in Consiglio regionale per l'acquisizione del previsto parere della competente Commissione consiliare. La Commissione consiliare competente in materia di sanità e sociale ha espresso, in data 3 luglio 2014, parere favorevole sul citato provvedimento.

Nell'ambito delle risorse assegnate nel Bilancio regionale 2016 - 2018 per l'attuazione della L.R. n. 5/2013 sono disponibili € 400.000,00 sul capitolo di spesa corrente 101877 "Trasferimenti per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne (art. 2 L.R. 23/04/2013, n. 5)".

Per l'assegnazione dei contributi 2016 si ritiene opportuno mantenere le priorità e le modalità stabilite nel 2014 che hanno ricevuto il parere favorevole della V Commissione Consiliare.

Il "Tavolo di coordinamento regionale per la prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne" previsto all'articolo 8 della citata L.R. n. 5/2013 - con funzione di supporto, di consultazione e di indirizzo nei confronti della Giunta regionale - riunito il giorno 3 maggio 2016 ha espresso parere favorevole alla proposta di procedere all'assegnazione dei finanziamenti 2016 mantenendo le priorità e le modalità adottate per i finanziamenti dell'anno 2014 e utilizzate anche nel 2015.

Tutto ciò premesso, si riepilogano di seguito i criteri, le priorità e le modalità per la concessione dei contributi regionali diretti a finanziare le attività e le strutture di cui alla L.R. n. 5/2013 per l'anno 2016, sulla base della presentazione di un progetto di attività a durata annuale.

BENEFICIARI FINALI DELL'INTERVENTO

Donne, sole o con figli minori, vittime di violenza in qualsiasi forma essa si concretizzi, che potranno essere accolte nei centri antiviolenza, case rifugio e case di secondo livello, indipendentemente dalla loro nazionalità, etnia, religione, orientamento sessuale, stato civile, credo politico e condizione economica.

SOGGETTI AMMESSI A PRESENTARE DOMANDA DI CONTRIBUTO

1.      Comuni del Veneto:

a.      singoli;
b.      associati con altri Comuni;
c.      in convenzione ai fini della gestione delle strutture (centri antiviolenza, case rifugio e case di secondo livello) previste agli articoli 3, 4 e 5 e ai sensi dell'articolo 11 della L.R. n. 5/2013, con singoli, associazioni e organizzazioni, senza finalità di lucro, aventi sede legale o operativa in Veneto e operanti nel settore del sostegno e dell'aiuto alle donne vittime di violenza, che abbiano maturato comprovate esperienze e specifiche competenze, almeno triennali, in materia di violenza contro le donne.

2.      Aziende unità locali socio sanitarie (ULSS) del Veneto:

a.      singole;
b.      associate con altre Aziende ULSS;
c.      in convenzione ai fini della gestione delle strutture (centri antiviolenza, case rifugio e case di secondo livello) previste agli articoli 3, 4 e 5 e ai sensi dell'articolo 11 della L.R. n. 5/2013, con singoli, associazioni e organizzazioni, senza finalità di lucro, aventi sede legale o operativa in Veneto e operanti nel settore del sostegno e dell'aiuto alle donne vittime di violenza, che abbiano maturato comprovate esperienze e specifiche competenze, almeno triennali, in materia di violenza contro le donne.

I Comuni o le Aziende ULSS che presentano domanda di finanziamento alla Regione del Veneto sono considerati "capofila" dell'iniziativa. Il capofila sarà il beneficiario formale del contributo regionale e responsabile degli adempimenti amministrativi connessi alla concreta realizzazione del progetto (accettazione formale del contributo regionale, redazione e sottoscrizione della relazione finale corredata dal relativo rendiconto delle spese sostenute, conservazione della documentazione contabile).

TIPOLOGIE DI STRUTTURE FINANZIABILI

Le strutture oggetto del finanziamento sono:

1.      Centri antiviolenza (articolo 3, L.R. n. 5/2013)
2.      Case rifugio (articolo 4, L.R. n. 5/2013)
3.      Case di secondo livello (articolo 5, L.R. n. 5/2013)

Le predette strutture devono essere iscritte negli elenchi approvati dalla Giunta regionale come previsto dall'articolo 7 della L.R. n. 5/2013 (DDGR. n. 2546/2013, n. 2547/2013 n. 932/2014, n. 933/2014, n. 1355/2014, n. 147/2016, n. 674/2016 e successivi provvedimenti di aggiornamento già adottati alla data di scadenza del Bando).

STANZIAMENTO

Lo stanziamento complessivo di € 400.000,00 previsto dal Bilancio regionale 2016 -2018 per la concessione dei finanziamenti per gli interventi di cui alla L.R. n. 5/2013 viene ripartito tra le tre tipologie di strutture, in rapporto alla loro consistenza numerica rilevata sul territorio, come di seguito riportato:

-      n. 21 Centri antiviolenza: € 195.000,00;
-      n. 9 Case Rifugio: € 88.000,00;
-      n. 12 Case di secondo livello: € 117.000,00.

INTERVENTI AMMESSI

L'implementazione e la gestione delle strutture finanziabili sopra elencate.

CONTRIBUTO CONCEDIBILE

La Regione del Veneto contribuirà al finanziamento dei progetti approvati fino alla misura massima dell'80% dei costi preventivati, considerati ammissibili. Il finanziamento regionale non potrà comunque superare l'importo complessivo massimo di € 20.000,00per ogni domanda ammessa al finanziamento. I contributi concessi dovranno esser utilizzati dai soggetti beneficiari esclusivamente per la realizzazione degli interventi approvati.

CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE RICHIESTE DI CONTRIBUTO

I progetti presentati saranno valutati sulla base dei seguenti criteri:

a)         Centri antiviolenza: il numero di utenti che si sono rivolti al centro (prese in carico) nell'anno 2015. Il dato considerato è quello riportato nelle schede di rilevazione anno 2016 inviate da tutte le strutture iscritte negli elenchi e agli atti presso gli uffici della Direzione Relazioni Internazionali, Comunicazione e SISTAR;
b)         Case rifugio e Case di secondo livello: il numero di persone ospitate per giorni di presenza nell'anno 2015. Il dato considerato è quello riportato nelle schede di rilevazione anno 2016 inviate da tutte le strutture iscritte negli elenchi ed agli atti presso gli uffici della predetta Direzione.

GRADUATORIA

La valutazione dei progetti risultati ammissibili è finalizzata alla redazione di tre distinte graduatorie - centri antiviolenza, case rifugio, case di secondo livello - che verranno approvate con decreto del Direttore della Direzione Relazioni Internazionali, Comunicazione e SISTAR entro l'esercizio finanziario corrente.

Per la ripartizione dei finanziamenti le tre distinte graduatorie saranno formate applicando il criterio di preferenza dato dal numero di utenti /presenza ospiti delle strutture, come sopra specificato per le diverse tipologie.

Al primo classificato per ciascuna graduatoria sarà erogato l'intero contributo richiesto (ove ammissibile). Ai progetti successivamente collocati in graduatoria, si applicherà, per ogni posizione successiva, un abbattimento percentuale pari al 5% sul contributo richiesto (ove ammissibile) al fine di poter soddisfare il maggior numero di richieste del territorio (es: 1^ classificato = 100%; 2^ classificato = 95%, ecc.).

Nel caso di non esaurimento dello stanziamento disponibile per una data tipologia, in sede di riparto, potrà essere valutata la possibilità di implementare lo stanziamento per le altre tipologie in relazione al numero di domande pervenute.

DURATA

Per tutte le domande ammesse la durata massima del progetto di attività presentato è di un anno. I progetti finanziati dovranno concludersi entro 28.02.2018, con obbligo di presentazione delle relazioni finali e delle rendicontazioni di spesa entro il 30.04.2018.

Al fine di consentire la presentazione delle richieste di contributo in considerazione di quanto evidenziato, si propone di approvare l'allegato schema di bando del Direttore della Direzione Relazioni Internazionali, Comunicazione e SISTAR, (Allegato A) e la modulistica per la presentazione delle richieste di contributo relative agli interventi per l'implementazione e la gestione di strutture adibite a centri antiviolenza (Allegato B), case rifugio (Allegato C) e case di secondo livello (Allegato D) di cui alla L.R. 23.04.2013, n. 5, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

-        UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

-        VISTA la legge regionale 29 novembre 2011, n. 39;

-        VISTO il D.Lgs 23.06.2011, n. 118 e s.m. e i;

-        VISTA la legge regionale 23 aprile 2013, n. 5;

-        VISTO il D.Lgs. 14.03.2013, n. 33;

-        VISTA la legge regionale 24.02.2016, n. 8;

-        VISTO il DSGP n. 4 del 09.03.2016;

-        VISTO l'art. 2, comma 2 della L.R. n. 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

1.      di ritenere le premesse e gli Allegati A, B, C e D parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2.      di approvare i criteri, le priorità e le modalità per la concessione dei finanziamenti ai Comuni e alle Aziende ULSS, in applicazione dell'articolo 12 della L.R. 23.04.2013, n. 5, dettagliatamente descritti in premessa;

3.      di approvare lo schema di bando a firma del Direttore della Direzione Relazioni Internazionali, Comunicazione e SISTAR, (Allegato A) e la modulistica per la presentazione delle richieste di contributo relative agli interventi per l'implementazione e la gestione di strutture adibite a Centri antiviolenza, Case rifugio e Case di secondo livello (Allegati B, C eD) di cui alla L.R. 23.04.2013, n. 5, demandando al medesimo Direttore il compito di provvedere ai conseguenti adempimenti;

4.      di determinare l'importo massimo delle obbligazioni di spesa alla in € 400.000,00 alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Relazioni Internazionali, Comunicazione e SISTAR disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati a carico del capitolo 101877 "Trasferimenti per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne (art. 2 L.R. 23/04/2013, n. 5)" del Bilancio regionale 2016-2018 in base all'esigibilità della spesa;

5.      di dare atto che la Direzione Relazioni Internazionali, Comunicazione e SISTAR, a cui è stato assegnato il capitolo di cui al precedente punto, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente disponibilità;

6.      di dare atto che le spese a carico del sopracitato capitolo di spesa 101877 di cui si demanda l'impegno con successivo atto del citato Direttore, non rientrano nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. n. 1/2011;

7.      di incaricare il Direttore della Direzione Relazioni Internazionali, Comunicazione e SISTAR, dell'esecuzione del presente provvedimento e della diffusione del bando per la presentazione delle domande di contributo, dando atto che, essendo riservata al medesimo la gestione amministrativa del procedimento, egli possa apportare eventuali variazioni all'iter procedimentale in termini non sostanziali;

8.      di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'art. 26, comma 1, del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;

9.      di disporre altresì la pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione del presente provvedimento.

(seguono allegati)

1280_AllegatoA_328506.pdf
1280_AllegatoB_328506.pdf
1280_AllegatoC_328506.pdf
1280_AllegatoD_328506.pdf

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