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Materia: Formazione professionale e lavoro
Deliberazione della Giunta Regionale n. 948 del 22 giugno 2016
Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Asse II Inclusione sociale - "ResponsabilMente - Promuovere l'innovazione sociale e trasmettere l'etica - Percorsi di RSI" - Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali e approvazione della Direttiva - Anno 2016.
Il provvedimento approva l’avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali che perseguono l’obiettivo specifico 9 del POR FSE 2014/2020 – Rafforzamento dell’economia sociale – per contribuire alla promozione della Responsabilità Sociale d’impresa in un’ottica di inclusione e innovazione sociale. Si approva, inoltre, la Direttiva che definisce le caratteristiche, le finalità degli interventi e le modalità di presentazione dei progetti e si determina l’ammontare massimo delle correlate obbligazioni di spesa nonché le risorse finanziarie a copertura.
Il relatore riferisce quanto segue.
La Strategia rinnovata della UE in materia di Responsabilità sociale delle imprese (RSI), così come inserita nelle politiche europee con il Libro verde, attualmente prosegue con le indicazioni contenute nella Strategia Europa 2020 e nel Piano D'Azione Imprenditorialità 2020. Essa è inserita a pieno titolo, inoltre, nell'Iniziativa per la politica industriale con l’Atto unico per il mercato interno, al fine di creare le condizioni favorevoli per una crescita sostenibile, un comportamento responsabile delle imprese, delle comunità territoriali e una creazione di occupazione durevole nel medio e lungo termine. Tale Strategia fa riferimento anche a principi e a orientamenti riconosciuti a livello internazionale quali i principi guida ONU, le Linee guida OCSE e le Convenzioni ILO.
In questo quadro, all'impresa economica viene chiesto di assumere un ruolo sociale e di farsi carico degli impatti ambientali e delle conseguenze derivanti dalla propria attività, dando conto degli effetti, anche economici e sociali, che si riverberano sull'ambiente circostante, in risposta al principio comune secondo il quale la RSI rappresenta un modello di governance aziendale non più orientato unicamente verso la dimensione interna ma improntato sul rapporto attivo tra impresa e società, cui seguono mutui diritti e doveri.
L'Italia è stato il primo tra gli Stati membri ad aver consegnato alla Commissione europea il proprio Piano di azione, che illustra le azioni prioritarie e i progetti volti alla realizzazione della Strategia rinnovata dell'UE per il periodo 2011-2014 in materia di responsabilità sociale delle imprese, in linea con la ricerca di un modello alternativo di sviluppo (sostenibile) e di uscita dalla crisi economica e sociale.
In questo panorama, la Regione del Veneto è attiva da un decennio nell’ambito della RSI con una molteplicità di iniziative che intervengono non solo a livello regionale ma anche nazionale. Dal 2006 è infatti attivo un Protocollo d’Intesa tra Regione del Veneto e Unioncamere che, tramite una serie di convenzioni, ha permesso di sostenere il Progetto CSR (Corporate Social Responsibility) Veneto. Nell’ambito di tale progetto è stato istituito il Forum veneto Multi-stakeholder, composto dai rappresentanti regionali delle parti sociali, delle istituzioni ed altre organizzazioni attive sul tema CSR. Questo progetto, nel corso degli anni, ha sostenuto varie attività quali, ad esempio, formazione per operatori, campagne informative, elaborazioni di un dossier di Buone Pratiche di CSR in territorio veneto, coinvolgimento delle scuole superiori nella produzione di elaborati sul tema per sensibilizzare e formare i ragazzi e promuovere l’interazione con le istituzioni scolastiche.
Nel 2012 ha preso il via il Progetto Interregionale “Creazione di una rete per la diffusione della Responsabilità Sociale d’Impresa” che vede coinvolte le Regioni Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Umbria, Toscana, Valle d’Aosta con Veneto e Liguria come capofila, in interventi volti ad aumentare la diffusione della CSR tra le imprese e avviare un processo di scambio e apprendimento reciproco e di collaborazione per lo sviluppo di prodotti comuni.
Nel 2013, inoltre, è stato firmato un Protocollo d’intesa tra Regione del Veneto e MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) in materia di formazione e promozione delle tematiche legate alla CSR, in base al quale il Ministero si impegna a collaborare ai progetti che la Regione svilupperà e coordinerà sia a livello regionale che a livello interregionale/transnazionale.
La Regione del Veneto ha inserito all’interno del POR FSE 2014-2020 un obiettivo specifico prevedendo una serie di azioni volte a sostenere la promozione di progetti volti all’innovazione sociale, alla RSI, la sperimentazione e lo scambio di buone prassi di strumenti e servizi innovativi di inserimento lavorativo. La finalità generale è, quindi, quella di promuovere una serie di interventi volti a favorire l’adozione, da parte delle imprese venete, di modelli rispondenti ai criteri della Responsabilità Sociale d’Impresa nonché di approcci di “external engagement” e innovazione sociale, sostenendo lo sviluppo di interventi coordinati con partenariati tra pubblico, privato e privato sociale; in tal modo si favorirà la crescita, nelle imprese venete, di comportamenti in linea con i principi della Responsabilità Sociale, incrementando condizioni di legalità e leale concorrenza.
L’adozione, da parte delle imprese venete, di approcci e modelli organizzativi in linea con i principi della Responsabilità Sociale d’Impresa, nonché di promozione di condizioni di legalità, regolarità e di leale concorrenza delle attività produttive, può sicuramente favorire le imprese stesse nel loro percorso volto all’internazionalizzazione e nell’ingresso in nuovi mercati.
Con le attività previste dal presente avviso si intende, pertanto, dare una prospettiva di continuità alle azioni già intraprese e a quanto svolto negli ultimi anni sia nell’ambito del progetto regionale “Progetto Veneto CSR” sia in ambito nazionale con le attività del progetto interregionale “Creazione di una rete per la diffusione della CSR”; a tal proposito verrà messo a disposizione quanto è stato elaborato e sperimentato a più livelli, capitalizzando le buone prassi individuate, le esperienze fatte con gli istituti scolastici, l’applicazione del set di indicatori di auto-valutazione, proseguendone la sperimentazione e sviluppandone ulteriormente le potenzialità.
Il presente avviso si pone all’interno dell’obiettivo specifico 9 del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della priorità 9.v - la promozione dell'imprenditorialità sociale e dell'integrazione professionale nelle imprese sociali e dell'economia sociale e solidale, al fine di facilitare l'accesso all'occupazione. Il risultato atteso, che si intende perseguire, è la promozione della RSI in un’ottica di inclusione sociale per la sperimentazione e promozione di welfare territoriale e aziendale, sostenendo lo sviluppo di interventi coordinati con partenariati tra pubblico, privato e privato sociale.
Potranno essere presentati progetti, di durata biennale, individuati in un unico ambito tematico tra i 4 indicati (1 - governance dell’impresa; 2 - filiera, clienti, catena di fornitura; 3 - ambiente naturale, energia ed emissioni; 4 - territorio e comunità locale) e caratterizzati dalla presenza di partner appartenenti al mondo dell’imprenditoria, del terzo settore, degli enti locali, della finanza, della società civile.
All’interno dell’ambito tematico prescelto andranno sviluppate azioni a più livelli e molteplici attività interconnesse che coinvolgeranno più attori territoriali (imprese, scuole, università, parti sociali, ecc.), garantendo la presenza di partenariati obbligatori e l’eventuale presenza di altri partenariati premianti e che porteranno alla definizione di nuovi modelli di “comportamento etico”.
Ogni proposta progettuale, a prescindere dall’ambito tematico prescelto, dovrà comunque prevedere una serie di attività quali: percorsi di supporto all’applicazione del set di indicatori di auto-valutazione, percorsi di analisi partecipata dei fabbisogni, percorsi di potenziamento delle competenze nell’ambito tematico di riferimento, percorsi comuni di crescita secondo i principi della RSI tramite la messa in comune di esperienze, esigenze e progettualità e che coinvolgano il mondo della scuola, dell’università e della ricerca e del terzo settore. Inoltre, nell’ottica di favorire l’instaurarsi di relazioni tra imprese che operano all’interno dello stesso territorio, possono essere previste azioni di imprese che hanno già fatto un cammino di sviluppo di buone prassi in ambiti propri della RSI e che vogliono progredire ulteriormente, prevedendo, ad esempio, percorsi di rafforzamento in aree aziendali non sufficientemente coinvolte, così da poter diventare volano di innovazione per il territorio, e, contemporaneamente, sostenere la micro/piccola impresa che, dopo aver sviluppato un percorso di crescita, può attingere a quanto già in essere ed entrare nell’ambito di una rete ampia di servizi. A tal proposito, si vuole favorire positive contaminazioni e l’instaurarsi di relazioni tra imprese che operano sul medesimo territorio, nell’ottica che potremmo definire con uno slogan: “I GRANDI AIUTANO I PICCOLI”.
I destinatari delle attività saranno i lavoratori occupati presso imprese private operanti in unità localizzate sul territorio regionale, i titolari d’impresa, i liberi professionisti, i lavoratori autonomi, i soggetti svantaggiati, e le imprese sociali ovvero i lavoratori e gli operatori di organizzazioni profit o non-profit, pubbliche o private che operano nell’economia sociale.
L’importo complessivo delle risorse stanziate ammonta ad Euro 5.000.000,00 relativi all’Asse II Inclusione sociale – POR FSE 2014-2020.
Le procedure e i criteri di valutazione dei progetti presentati vengono individuati in coerenza con i criteri di selezione esaminati ed approvati dal Comitato di Sorveglianza nella seduta del 30 giugno 2015 del POR FSE 2014/2020.
L’erogazione dei contributi avviene in conformità alla normativa comunitaria in materia di aiuti di stato.
Le domande di ammissione al finanziamento e la relativa modulistica dovranno pervenire, esclusivamente a mezzo PEC, entro e non oltre il trentesimo giorno dalla data di pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto. Qualora la scadenza dei termini di presentazione dei progetti coincida con il sabato o con giornata festiva, il termine sarà posticipato al primo giorno lavorativo successivo. Tenuto conto che è stata istituita una casella di PEC della Sezione Formazione, si prevede che le proposte progettuali debbano essere inviate al seguente indirizzo formazione@pec.regione.veneto.it fermo restando tutte le altre indicazioni che regolamentano l’invio della PEC.
La copertura finanziaria delle obbligazioni da assumersi in relazione alle attività di cui al presente provvedimento è assicurata dalla dotazione di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse II – Inclusione sociale – Obiettivo Tematico 9 – Priorità d’investimento 9v – Obiettivo Specifico 9. Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi Euro 5.000.000,00 saranno assunte sul Bilancio Regionale di previsione pluriennale 2016/2018, nei seguenti termini massimi:
Per la presente Direttiva la gestione finanziaria dei progetti prevede l’erogazione di una prima anticipazione per un importo del 50% anziché del 40% come previsto al punto D “Aspetti finanziari” - procedure per l’erogazione dei contributi - DGR 670 del 28/04/2015 “Testo Unico dei beneficiari”.
Le proposte progettuali saranno sottoposte a valutazione da parte di un nucleo di valutazione formalmente individuato e nominato dal Direttore della Sezione Formazione.
In allegato al presente provvedimento, del quale costituiscono parte integrante e sostanziale, vengono proposti all’approvazione della Giunta regionale l’Avviso pubblico per la presentazione dei progetti “ResponsabilMente – promuovere l’innovazione sociale e trasmettere l’etica – Percorsi di RSI ” (Allegato A) e la Direttiva di riferimento (Allegato B).
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
delibera
(seguono allegati)
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