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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 47 del 20 maggio 2016


Materia: Formazione professionale e lavoro

Deliberazione della Giunta Regionale n. 682 del 17 maggio 2016

Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Asse II Inclusione Sociale, Obiettivo Tematico 9 "Inclusione sociale e lotta alla povertà. Promuovere l'inclusione sociale, combattere la povertà e ogni forma di discriminazione". Reg. UE n. 1303/2013 e Reg. UE n. 1304/2013. Direttiva per la presentazione di progetti di "Mobilità per l'Inclusione. Percorsi di mobilità formativa transnazionale e interregionale - Anno 2016".

Note per la trasparenza

Apertura termini per la presentazione di progetti per la realizzazione di misure di Mobilità per l’Inclusione. La Direttiva si pone la finalità di favorire l’inclusione socio-lavorativa di persone disabili e svantaggiate attraverso la leva della mobilità formativa transnazionale e interregionale, sostenendo esperienze di stage presso imprese o organizzazioni situate in un Paese europeo diverso dall’Italia o in una regione italiana diversa dal Veneto. L’intervento si inserisce in una cornice di intervento volta a promuovere l’inclusione sociale, puntando a sostenere i percorsi di vita e di lavoro di persone a rischio di povertà ed esclusione sociale.

Il relatore riferisce quanto segue.

In continuità con l’esperienza maturata nel corso dell’ultimo periodo di programmazione del Fondo Sociale Europeo (2007-2013) in tema di transnazionalità e interregionalità, ad integrazione delle altre misure di politica attiva messe in campo per fronteggiare le persistenti difficoltà e svantaggi derivati anche dalla recente crisi economica, in applicazione degli orientamenti delineati dal Programma Operativo Regionale (POR) Fondo Sociale Europeo (FSE) 2014-2020, il presente avviso intende sostenere percorsi di mobilità transnazionale e interregionale formativa e professionalizzante per le fasce di popolazione più svantaggiate e a rischio di emarginazione, consentendo loro di fare esperienza conoscitiva e di apprendimento al di fuori dei confini regionali, presso organismi situati nei paesi dell’Unione europea, nei paesi aderenti all’Associazione europea per il libero scambio (Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera) e nei paesi candidati all’adesione (Croazia e Turchia).

L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle azioni messe in campo dalla Regione del Veneto per perseguire l’Obiettivo Tematico 9) del FSE, volto a promuovere l’inclusione sociale, combattere la povertà e ogni forma di discriminazione. Nell’ambito di questo obiettivo il provvedimento persegue la priorità d’investimento 9.i) che sostiene l’inclusione attiva, anche per promuovere le pari opportunità e la partecipazione attiva e migliorare l’occupabilità, e l’obiettivo di incrementare l’occupabilità e la partecipazione al mercato del lavoro delle persone maggiormente vulnerabili.

Come rilevato dal Rapporto Statistico regionale del 2015, nonostante il Veneto registri performance migliori di altre regioni italiane, il protrarsi della crisi economica ha provocato un peggioramento delle condizioni di vita di tutti i cittadini e le famiglie più colpite risultano essere quelle appartenenti alle fasce più deboli della popolazione come le famiglie a basso reddito, soprattutto quelle con figli minori o le monoparentali, i disoccupati e i lavoratori precari, i giovani, gli stranieri, le persone con disabilità, chi resta senza casa. Secondo questa prospettiva il rischio di povertà o esclusione sociale riguarda il 16,1% della popolazione in Veneto.

Per contrastare tale fenomeno una delle leve comunemente riconosciute come maggiormente efficaci è quella dell’istruzione/formazione, che rappresenta sempre il miglior investimento per il progresso sociale e il conseguente miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro. Una maggiore offerta di competenze e abilità nella forza lavoro e il loro pieno utilizzo sono le chiavi di volta quindi per la crescita economica e occupazionale e per l’inclusione sociale delle persone.

Sulla scorta di tali riflessioni, e considerata la crescita degli indicatori di esposizione alla povertà, in particolare tra la popolazione in età di lavoro, la Regione del Veneto intende mettere in campo azioni che facilitino il più possibile l’integrazione occupazionale, prevedendo misure espressamente rivolte alle persone svantaggiate. Per superare le condizioni di svantaggio o di rischio, si adotta un approccio che pone al centro la crescita della persona agendo principalmente sull’incremento dell’occupabilità, attraverso percorsi di empowerment e di inserimento lavorativo.

In coerenza con quanto previsto dal Fondo sociale europeo il bando promuove azioni volte al sostegno attivo di quelle persone che per motivi personali, sociali, economici e culturali, si trovano escluse dal mercato del lavoro e rischiano situazioni di emarginazione sociale e lavorativa.

La finalità specifica è quella di migliorare la spendibilità delle persone svantaggiate sul mercato del lavoro attraverso un loro arricchimento e self-empowerment derivante dalla realizzazione di esperienze formative all’estero o fuori regione. La scelta di investire sulla leva della mobilità transnazionale e interregionale per sostenere le fasce più deboli della società nasce dalla convinzione e consapevolezza che tale strumento è in grado di offrire ai destinatari un elevato arricchimento personale, sociale e culturale, il miglioramento delle competenze e l’aumento delle possibilità di accesso al mercato del lavoro.

Le azioni di mobilità per l’inclusione si traducono in esperienze di stage, per un apprendimento pratico individuale finalizzato a conoscere ambienti diversi e ad acquisire conoscenze, abilità e competenze connesse ad una specifica attività. Si articolano in periodi di stage presso imprese o altri tipi di organizzazione, con durata variabile a seconda delle esigenze e dei percorsi, da 1 settimana a 24 settimane.

Le metodologie formative che saranno impiegate riguardano il training on the job, il mentoring, l’affiancamento in situazione di lavoro.

I progetti di mobilità prevedono la realizzazione di una serie di attività a supporto della buona riuscita dell’esperienza, che si articolano nel corso di tre fasi distinte del progetto:

  • Preparazione: informazione, orientamento, formazione linguistica e/o professionale;
  • Mobilità: tutorato e monitoraggio;
  • Follow-up: valorizzazione degli apprendimenti acquisiti previa verifica degli stessi mediante Europass Mobilità, valutazione dell’esperienza, individuazione nuove piste di lavoro per la reintegrazione dei destinatari nel contesto di origine, sviluppo di nuove azioni, certificazione linguistica.

L’iniziativa, che prevede, in base ai destinatari, due distinte linee di intervento, si rivolge specificamente a :

  • Persone con disabilità, ai sensi della Legge n. 68/1999 e della Legge n. 18/2009;
  • Persone svantaggiate, ai sensi dell’art. 4 della Legge n. 381/1991 e successive modificazioni, e lavoratori svantaggiati o molto svantaggiati, ai sensi del Reg. CE n. 641/2014.

Una particolare attenzione è posta alla partecipazione delle persone con disabilità, per le quali il provvedimento prevede misure specifiche di facilitazione e sostegno, come le tecnologie assistive per la formazione e la figura dell’accompagnatore.

Gli interventi realizzati sulla base della Direttiva, Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, saranno finanziati con le risorse del POR Veneto FSE 2014/2020 riferite all’Asse II Inclusione Sociale, Obiettivo Tematico 9 “Promuovere l’Inclusione sociale, combattere la povertà e ogni forma di discriminazione”.

Lo stanziamento proposto per l’intervento è pari a Euro 1.000.000,00 a carico dei capitoli in Uscita n. 102355 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 2 Inclusione Sociale - area Lavoro - quota comunitaria - trasferimenti correnti (decUE 12/12/2014, n.9751)”; n. 102356 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 2 Inclusione Sociale - area Lavoro - quota statale - trasferimenti correnti (dec. UE 12/12/2014, n.9751)”; n. 102357 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - area Lavoro - cofinanziamento regionale - trasferimenti correnti (dec. UE 12/12/2014, N.9751)”. La copertura finanziaria delle obbligazioni da assumersi in relazione alle attività di cui al presente provvedimento è assicurata dalla dotazione di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione CE n. 9751 del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse II – Inclusione Sociale – Obiettivo Tematico 09 – Priorità d’investimento 9.i. – Obiettivo Specifico 8.

Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziato, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che l’importo massimo delle obbligazioni di spesa, per complessivi Euro 1.000.000,00 saranno effettuati, a valere sul Bilancio Regionale definitivo approvato con L.R. n. 8 del 24/02/2016, nei seguenti termini massimi:

  • Esercizio di imputazione 2016 - Euro 250.000,00, di cui quota FSE Euro 125.000,00, quota FDR € 87.500,00, quota Reg.le Euro 37.500,00;
  • Esercizio di imputazione 2017 - Euro 650.000,00, di cui quota FSE € 325.000,00, quota FDR Euro 227.500,00, quota Reg.le Euro 97.500,00;
  • Esercizio di imputazione 2018 - Euro 100.000,00, di cui quota FSE € 50.000,00, quota FDR Euro 35.000,00, quota Reg.le Euro 15.000,00;

La liquidazione delle anticipazioni, delle erogazioni intermedie e del saldo avverrà compatibilmente con le risorse di cassa disponibili.

Data la specificità dell’intervento e del target cui è rivolto, considerando l’esigenza di rendere disponibili le risorse minime necessarie per avviare le mobilità, il provvedimento prevede l’erogazione di una prima anticipazione per un importo pari al 50%, a seguito di apposita documentazione.

Le risorse finanziarie potranno essere ripartite all’interno delle aperture di sportello previste e, comunque, fino all’esaurimento delle stesse. Qualora se ne ravvisasse la necessità, tale dotazione finanziaria potrà essere integrata con ulteriori risorse specificatamente individuate. Pertanto, in caso di disponibilità di risorse oltre le aperture di sportello previste, è possibile prevedere ulteriori sportelli fino ad esaurimento delle risorse.

Si dispone pertanto l’apertura di quattro sportelli secondo la calendarizzazione sotto riportata:

 

Periodo di presentazione

 

Data di pubblicazione
istruttoria

Apertura sportello

Giorni/mesi di
apertura

Anno di
riferimento

1

01 – 30 giugno

2016

01 agosto 2016

2

01 – 31 luglio

15 settembre 2016

3

01 – 30 settembre

01 novembre 2016

4

01 – 31 ottobre

30 novembre 2016

 

Il provvedimento prevede che possano presentare candidatura per la realizzazione di percorsi di mobilità per l’inclusione soggetti proponenti in possesso del requisito di accreditamento per l'ambito della Formazione Superiore, ai sensi della Deliberazione della Giunta Regionale n. 359 del 13 febbraio 2004. Sono ammessi anche i soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento.

La Direttiva prevede, obbligatoriamente, la costituzione di un Partenariato di progetto, a livello regionale, transnazionale e/o interregionale.

Le procedure ed i criteri di valutazione dei progetti presentati, ai sensi dell’art. 110 del Regolamento UE n. 1303/2013, sono individuati in coerenza con i criteri di selezione già esaminati ed approvati nella seduta del Comitato di Sorveglianza del 30 giugno 2015 per il POR FSE 2014/2020.

Le modalità di invio delle proposte progettuali sono indicate nell’Allegato B, parte integrante del presente provvedimento.

Con il presente provvedimento ci si intende avvalere delle opzioni di semplificazione sulla base di Unità di Costo Standard (UCS), di cui al Regolamento (UE) n. 1303/2013 e al Regolamento (UE) n. 1304/2013. La metodologia di calcolo delle Unità di Costo Standard cui si riferiscono gli interventi oggetto della presente deliberazione è stata approvata con la DGR n. 671 del 28 aprile 2015.

Si tratta pertanto di approvare, quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento:

  • l’avviso relativo alla presentazione delle domande di ammissione agli interventi, Allegato A;
  • la Direttiva per la realizzazione di progetti di “Mobilità per l’Inclusione. Percorsi di mobilità transnazionale e interregionale - Anno 2016”, Allegato B.

La Sezione Lavoro è incaricata dell’esecuzione del presente atto. Con specifico e successivo decreto del Direttore della Sezione Lavoro sarà approvato ogni ulteriore provvedimento necessario per l’attuazione del presente deliberato, ivi compresa l’assunzione degli impegni di spesa.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

Visto il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;

Visto il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio, che sostiene l’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile per la lotta alla disoccupazione giovanile;

Visto il Regolamento (UE - EURATOM) n. 1311/2013 del Consiglio del 2 dicembre 2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020;

Visto il Regolamento delegato (UE) n. 480/2014 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;

Visto il Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che precisa le categorie di aiuti compatibili con il mercato comune di applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato;

Visto il Regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;

Visto il Regolamento (UE) n. 184 di esecuzione della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione, e che adotta, a norma del Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea, la nomenclatura delle categorie di intervento per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro dell'obiettivo Cooperazione territoriale europea;

Visto il Regolamento (UE) n. 288/2014 di esecuzione della Commissione del 25 febbraio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell’ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione e recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell'ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;

Visto il Regolamento di Esecuzione (UE) n. 215/2014 della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;

Visto il Regolamento (UE) n. 821/2014 di esecuzione della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;

Visto il Regolamento di esecuzione (UE) n. 1011/2014 della Commissione del 22 settembre 2014 recante modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;

Vista la Decisione CE (2014), 8021 definitivo del 29 ottobre 2014 di esecuzione della Commissione che approva l’accordo di partenariato con l’Italia;

Vista la Decisione CE (2014), 9751 definitivo del 12 dicembre 2014 di approvazione del programma operativo “Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020” per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione” per la Regione Veneto in Italia;

Vista la Decisione CE (2004) n. 2247 del 15 dicembre 2004, relativa ad un quadro unico per la trasparenza delle qualifiche e delle competenze (Europass);

Vista la Decisione CE (2012) n. 733 del 26 novembre 2012, che attua il regolamento (UE) n. 492/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la compensazione delle domande e delle offerte di lavoro e la ricostituzione della rete EURES;

Vista la Raccomandazione CE (2006) n. 962 del 8 dicembre 2006, relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente;

Vista la Raccomandazione CE (2006), n. 961, relativa alla mobilità transnazionale nella Comunità a fini di istruzione e formazione professionale: Carta europea di qualità per la mobilità;

Vista la Comunicazione CE COM(2002) 72 definitivo, “Piano d’azione della Commissione per le competenze e la mobilità”;

Vista la Comunicazione CE COM(2010) 2020 definitivo, “EUROPA 2020 Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”;

Vista la Comunicazione CE COM(2011) 933 definitivo, Iniziativa "Opportunità per i giovani";

Vista la Legge n. 241 del 7 agosto 1990 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”;

Vista la Legge n. 381 del 8 novembre 1991 “Disciplina delle cooperative sociali”;

Vista la Legge n. 68 del 12 marzo 1999 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”;

Vista la Legge n. 34 del 25 febbraio 2008, “Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - (Legge comunitaria 2007)”;

Vista la Legge n. 18 del 3 marzo 2009 “Ratifica ed esecuzione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, con Protocollo opzionale, fatta a New York il 13 dicembre 2006 e istituzione dell'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità".

Visto il Decreto Legislativo n. 196 del 30 giugno 2003, “Codice in materia di protezione dei dati personali”;

Visto il Decreto Legislativo n. 276 del 10 settembre 2003, “Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio 2003, n. 30”;

Visto il Decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 28 dicembre 2000,” Disposizioni in materia di documentazione amministrativa (Testo A)”;

Visto l’Accordo tra il Governo, le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, sul documento recante "Linee-guida in materia di tirocini" del 24 gennaio 2013;

Visto il Decreto del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali del 20 marzo 2013, “Individuazione dei soggetti svantaggiati” pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 153 del 2 luglio 2013;

Vista la Circolare del Ministero del Lavoro n. 34 del 25 luglio 2013 “Applicazione delle agevolazioni contributive e assicurative riconoscibili ex art. 4, commi da 8 a 11, della legge n. 92/2012 (Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita) a favore dei datori di lavoro che, a decorrere dal 1° gennaio 2013, assumano determinate categorie di lavoratori socialmente svantaggiati”.

Vista la Legge Regionale n. 10 del 30 gennaio 1990 “Ordinamento del sistema di formazione professionale e organizzazione delle politiche regionali del lavoro”;

Vista la Legge regionale n. 39 del 29 novembre 2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione”;

Vista la Legge Regionale n. 19 del 9 agosto 2002, “Istituzione dell’elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati” come modificata dalla L.R. n. 23/2010;

Vista la Legge Regionale n. 3 del 13 marzo 2009 “Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro”, così come modificata dalla Legge Regionale n. 21 del 08/06/2012;

Vista la Legge Regionale n. 8 del 24 febbraio 2016 “Bilancio di previsione 2016-2018”;

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 3289 del 21 dicembre 2010, “L.R. n. 19/2002 “Istituzione dell’elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati”. Approvazione delle Linee Guida e contestuale revoca delle DD.G.R. n. 971 del 19 aprile 2002; n. 1339 del 9 maggio 2003; n. 113 del 21 gennaio 2005; n. 3044 del 2 ottobre 2007 (limitatamente alla modifica apportata alla D.G.R. n. 971/2002); n. 1265 del 26 maggio 2008; n. 1768 del 6 luglio 2010”;

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 2238 del 20 dicembre 2011, “Approvazione del sistema di accreditamento allo svolgimento dei Servizi per il lavoro nel territorio della Regione Veneto (art. 25 legge regionale 13 marzo 2009 n. 3)”;

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 2895 del 28 dicembre 2012, “Linee guida per la validazione di competenze acquisite in contesti non formali e informali”;

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 1324 del 23 luglio 2013, “Disposizioni in materia di tirocini ai sensi dell’art. 41 della legge regionale 13 marzo 2009 n. 3”;

Vista la Deliberazione del Consiglio Regionale Veneto n. 43 del 10 luglio 2014 di approvazione del POR - FSE 2014/2020. Programma operativo regionale. (68/CR). (Articolo 9, comma 2, Legge regionale 26/2011).

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 669 del 28 aprile 2015, Approvazione documento “Sistema di Gestione e di Controllo” Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020;

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 670 del 28 aprile 2015, Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020;

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 671 del 28 aprile 2015, Fondo Sociale Europeo. Regolamenti UE n. 1303/2013 e n. 1304/2013. Approvazione delle Unità di Costo Standard;

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 2120 del 30 dicembre 2015, di Aggiornamento delle disposizioni regionali in materia di accreditamento degli Organismi di Formazione ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i.;

Visto l’art. 2 co. 2 della Legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012.

delibera

  1. di stabilire che le premesse al presente dispositivo siano parte integrante del provvedimento;
  2. di approvare l’Avviso pubblico per presentazione di progetti per la realizzazione di progetti di “Mobilità per l’Inclusione. Percorsi di mobilità transnazionale e interregionale - Anno 2016”, di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto;
  3. di approvare la Direttiva per la realizzazione di progetti per la realizzazione di progetti di “Mobilità per l’Inclusione. Percorsi di mobilità transnazionale e interregionale - Anno 2016”, di cui all’Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente atto;
  4. di stabilire che le domande di ammissione al finanziamento e relativi allegati dovranno essere inviate per via telematica tramite PEC (Posta Elettronica Certificata) secondo le modalità previste dalla citata Direttiva (Allegato B) alla Giunta Regionale del Veneto − Sezione Lavoro, all’indirizzo lavoro@pec.regione.veneto.it, con sede in Fondamenta Santa Lucia, Cannaregio 23 - 30121 Venezia entro le scadenze indicate in Direttiva;
  5. di prendere atto dell’approvazione del Testo Unico dei beneficiari avvenuta con Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 670 del 28 aprile 2015 e della diretta applicazione del medesimo per il bando in premessa;
  6. di affidare la valutazione dei progetti pervenuti al nucleo di valutazione nominato dal Direttore della Sezione Lavoro;
  7. di determinare in Euro 1.000.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Sezione Lavoro, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012, approvato con Decisione CE n. 9751 del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse II – Inclusione Sociale – Obiettivo Tematico 09 – Priorità d’investimento 9.i – Obiettivo Specifico 8, a valere sul Bilancio Regionale definitivo approvato con L.R. n. 8 del 24/02/2016, nei termini espressi in premessa. La spesa graverà sui capitoli in uscita n. 102355 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 2 Inclusione Sociale - area Lavoro - quota comunitaria - trasferimenti correnti (dec. UE 12/12/2014, n.9751)”; n. 102356 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 2 Inclusione Sociale - area Lavoro - quota statale - trasferimenti correnti (dec. UE 12/12/2014, n.9751)”; n. 102357 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - area Lavoro - cofinanziamento regionale - trasferimenti correnti (dec. UE 12/12/2014, N.9751)”
  8. di determinare, nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziato, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, che l’importo massimo delle obbligazioni di spesa, per complessivi Euro 1.000.000,00, sia effettuato, a valere sul Bilancio Regionale definitivo approvato con L.R. n. 8 del 24/02/2016, nei seguenti termini massimi:
  • Esercizio di imputazione 2016 - Euro 250.000,00, di cui quota FSE Euro 125.000,00, quota FDR € 87.500,00, quota Reg.le Euro 37.500,00;
  • Esercizio di imputazione 2017 - Euro 650.000,00, di cui quota FSE € 325.000,00, quota FDR Euro 227.500,00, quota Reg.le Euro 97.500,00”;
  • Esercizio di imputazione 2018 - Euro 100.000,00, di cui quota FSE € 50.000,00, quota FDR Euro 35.000,00, quota Reg.le Euro 15.000,00”;
  1. di disporre l’apertura di quattro sportelli per la presentazione delle proposte di progetto secondo la calendarizzazione sotto riportata:

 

Periodo di presentazione

 

Data di pubblicazione
istruttoria

Apertura sportello

Giorni/mesi di
apertura

Anno di
riferimento

1

01 – 30 giugno

2016

01 agosto 2016

2

01 – 31 luglio

15 settembre 2016

3

01 – 30 settembre

01 novembre 2016

4

01 – 31 ottobre

30 novembre 2016

 
  1. di stabilire che ai sensi del presente provvedimento sarà esigibile la quota del 50% di anticipo del finanziamento pubblico assegnato, a seguito di apposita documentazione;
  2. di subordinare l’approvazione dei progetti all’individuazione da parte del Direttore della Sezione Lavoro degli specifici capitoli di spesa e della correlata copertura finanziaria, ai sensi di quanto disposto dal D.Lgs. 118/2011 s.m.i.;
  3. di demandare a successivo atto del Direttore del Dipartimento Formazione, Istruzione e Lavoro l’accertamento in entrata ai fini della copertura finanziaria della correlata spesa prevista e programmata nel presente provvedimento, ai sensi del punto 3.12, allegato 4/2 del D.Lgs. 118/2011 e s.m.i.;
  4. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2011;
  5. di incaricare la Sezione Lavoro dell’esecuzione del presente atto;
  6. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 26, comma 1 del D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33;
  7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.

(seguono allegati)

682_AllegatoA_323253.pdf
682_AllegatoB_323253.pdf

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