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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 23 del 11 marzo 2016


Materia: Formazione professionale e lavoro

Deliberazione della Giunta Regionale n. 254 del 08 marzo 2016

Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Asse I Occupabilità - "Pari opportunità nel lavoro che cambia - Investiamo nell'occupazione femminile" - Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali e approvazione della Direttiva - Anno 2016.

Note per la trasparenza

Il provvedimento approva l’avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali che perseguono l’obiettivo specifico del POR FSE di aumento dell’occupazione femminile, la Direttiva che definisce le caratteristiche, finalità degli interventi, le modalità di presentazione dei progetti e il documento per l’adozione delle Unità di Costo Standard per la realizzazione di servizi di conciliazione, nell’ambito di operazioni finanziate dalla Regione del Veneto POR FSE 2014-2020.

Il relatore riferisce quanto segue.

L’architettura delle politiche europee di coesione e di rilancio della crescita ha indirizzato la programmazione 2014-2020 verso una crescita intelligente delle regioni e dei territori, fondata sulla stretta interdipendenza tra sviluppo economico, coesione sociale e sostenibilità.

Sulla scena internazionale si è ormai affermata la considerazione che una maggiore integrazione delle donne nel mondo del lavoro non risponde solo a principi di equità, ma anche di efficienza economica, ma ciò nonostante, anche le più recenti indagini condotte sulla situazione femminile continuano a mettere in luce che sussistono ancora squilibri nel rapporto uomo-donna sia nel mercato del lavoro (in relazione al tema domanda-offerta di lavoro) sia nel lavoro stesso (con rischi di marginalizzazione del personale femminile).

Le politiche per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, rappresentano un importante fattore di innovazione dei modelli sociali, economici e culturali e si ripropongono di fornire strumenti che, rendendo compatibili sfera lavorativa e sfera familiare, consentano a ciascun individuo di vivere al meglio i molteplici ruoli che gioca all’interno di società complesse.

Nell’ambito degli sforzi diretti a conseguire il target in materia di occupazione fissato in Europa 2020, nel mese di agosto del 2015 la Commissione europea ha lanciato la Road Map "New start to address the challenges of work-life balance faced by working Families” una nuova iniziativa diretta ad accrescere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro attraverso una migliore conciliazione vita – lavoro, un’adeguata protezione sociale e il rafforzamento della parità tra uomini e donne. La Commissione individua alcune iniziative legislative e non legislative per modernizzare e adeguare l’attuale quadro di policy e normativo, a livello europeo e nazionale, per consentire ai genitori e/o ai lavoratori e lavoratrici con familiari dipendenti una migliore conciliazione tra le responsabilità di cura e professionali.

Il Secondo Rapporto sul secondo welfare in Italia ha messo in evidenza che, per quanto riguarda il sistema delle imprese, vi è un evidente segnale di crescita del welfare aziendale, sostenuto anche dallo strumento della contrattazione di secondo livello. Per quanto riguarda i servizi offerti dal welfare aziendale vi è stata un’espansione verso l’ambito della famiglia e delle politiche di conciliazione vita-lavoro: se previdenza e sanità costituiscono ormai le basi di ogni piano di welfare strutturato, la novità è l’introduzione di misure di sostegno al reddito familiare e, soprattutto, di flessibilità oraria per garantire più tempo ai lavoratori con responsabilità di cura familiare.

Le imprese sono chiamate ad essere attori nella produzione ed erogazione di servizi di welfare, nella prospettiva del welfare community, valorizzando il principio della sussidiarietà, in modo da operare a livello di rete, in cui tutti i soggetti collaborano, interagendo tra loro.

Le iniziative in tema di work life balance e le politiche di welfare aziendale non sono filantropia ma una vera e propria leva strategica di vantaggio competitivo, grazie al quale le imprese possono ottenere una migliore qualità di lavoro e una più alta produttività.

Le misure volte al bilanciamento tra tempi di vita e di lavoro sono lo strumento che per eccellenza concorre a migliorare il rapporto tra organizzazione da un lato e lavoratore dall’altro e allo stesso tempo consente di innalzare il livello della produttività del sistema paese e migliorare l’inclusione delle donne nel mercato del lavoro.

Le aziende sono, dunque, luogo di promozione di forme di conciliazione, le cui politiche riguardano tutti indistintamente, uomini e donne. Ma per poter favorire un riequilibrio tra responsabilità individuali e collettive nella gestione dei rischi sociali e delle problematiche afferenti la conciliazione vita lavoro, è necessario coinvolgere non soltanto le imprese, ma è strategico creare partenariati, coinvolgendo i diversi attori locali.

Sostenere l’occupazione femminile e ridurre il gap occupazionale di genere è una delle sfide che il Piano Operativo Fondo Sociale Europeo (POR FSE) 2014 – 2020 ha colto, prevedendo una specifica priorità d’investimento (8.iv – L’uguaglianza tra uomini e donne in tutti i settori, incluso l’accesso all’occupazione e alla progressione della carriera, la conciliazione della vita professionale con la vita privata e la promozione della parità di retribuzione per uno stesso lavoro o un lavoro di pari valore) e un relativo obiettivo specifico (aumentare l’occupazione femminile).

La finalità generale è, quindi, quella di promuovere una serie di interventi volti a favorire l’ingresso e la permanenza delle donne nel mercato del lavoro, partendo dalla considerazione che è necessario intervenire agendo, in maniera complementare, su più aspetti: orientamento ed accompagnamento al lavoro, riqualificazione e formazione delle donne, anche inattive, sistemi di welfare, politiche di conciliazione che coinvolgono donne e uomini, supporto all’autoimprenditorialità femminile.

Tali interventi si devono porre, in una prospettiva di genere, secondo la quale l’integrazione di genere comporta il non limitare le attività di promozione della parità a specifiche misure volte ad aiutare solo le donne, bensì il mobilitare esplicitamente a questo scopo tutte le azioni e le politiche generali tenendo conto delle relazioni tra i diversi soggetti coinvolti (donne e uomini, lavoratori e lavoratrici, imprese ed enti pubblici territoriali, ecc.) ed intervenendo a vantaggio di tutti.

È necessario sostenere un cambiamento culturale agendo sia nei confronti delle imprese, per far emergere il vantaggio competitivo di azioni di conciliazione e di promozione della parità, sia nei confronti di lavoratori e lavoratrici, per rafforzare competenze trasversali, consapevolezza di sé ed assunzione di responsabilità in relazione ai diversi ruoli rivestiti nella sfera privata, pubblica e lavorativa.

L’iniziativa, di cui si propone l’approvazione, si pone all’interno dell’obiettivo specifico 3 del POR FSE 2014-2020 per aumentare l’occupazione femminile, nell’ambito della priorità 8.iv - l'uguaglianza tra uomini e donne in tutti i settori, incluso l'accesso all'occupazione e alla progressione della carriera, la conciliazione della vita professionale con la vita privata e la promozione della parità di retribuzione per uno stesso lavoro o un lavoro di pari valore.

Potranno essere presentati progetti di durata biennale, caratterizzati dalla presenza di un ampio partenariato che, dal punto di vista numerico, ne assicuri l’integrazione territoriale con ricadute a livello sovra provinciale e che, dal punto di vista qualitativo, sia costituito da una molteplicità di soggetti in grado di assicurare interventi multidisciplinari, in termini di competenze ed ambiti d’intervento.

L’importo complessivo delle risorse stanziate ammonta ad Euro 5.000.000,00 relativi all’Asse I Occupabilità – POR FSE 2014-2020.

Le domande di ammissione al finanziamento e la relativa modulistica dovranno pervenire, esclusivamente a mezzo PEC, entro e non oltre il trentesimo giorno dalla data di pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto. Qualora la scadenza dei termini di presentazione dei progetti coincida con il sabato o con giornata festiva, il termine sarà posticipato al primo giorno lavorativo successivo.

Tenuto conto che è stata istituita una casella di PEC della Sezione Formazione, si prevede che le proposte progettuali debbano essere inviate al seguente indirizzo formazione@pec.regione.veneto.it fermo restando tutte le altre indicazioni che regolamentano l’invio della PEC.

La copertura finanziaria delle obbligazioni da assumersi in relazione alle attività di cui al presente provvedimento è assicurata dalla dotazione di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse I – Occupabilità – Obiettivo Tematico 08 – Priorità d’investimento 8iv – Obiettivo Specifico 3. Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi Euro 5.000.000,00 saranno assunte sul Bilancio Regionale di previsione pluriennale 2016/2018, nei seguenti termini massimi:

  • Esercizio di imputazione 2016 - € 2.500.000,00 di cui quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti” € 1.250.000,00, quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 1 Occupabilità - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti” € 875.000,00, quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti” € 375.000,00;
  • Esercizio di imputazione 2017 - € 2.250.000,00 di cui quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti” € 1.125.000,00, quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 1 Occupabilità - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti” € 787.500,00, quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti” € 337.500,00;
  • Esercizio di imputazione 2018 - € 250.000,00, di cui quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti” € 125.000,00, quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti” € 87.500,00, quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti” € 37.500,00.

Per la presente Direttiva la gestione finanziaria dei progetti prevede l’erogazione di una prima anticipazione per un importo del 50% anziché del 40% come previsto al punto D “Aspetti finanziari” - procedure per l’erogazione dei contributi - DGR 670 del 28/04/2015 “Testo Unico dei beneficiari”.

Le proposte progettuali saranno sottoposte a valutazione da parte di un nucleo di valutazione formalmente individuato e nominato dal Direttore della Sezione Formazione.

Al fine di realizzare le azioni sopra descritte, inoltre, per favorire la partecipazione ai propri interventi da parte di destinatari in particolari condizioni di svantaggio, si intende finanziare servizi di conciliazione finalizzati, in particolare:

  • al riconoscimento dei servizi di baby sitting;
  • al riconoscimento dei servizi di assistenza a minori di età inferiore ai 14 anni e/o disabili/anziani bisognosi, parenti o affini dei destinatari entro il terzo grado.

Nell’ambito di applicazione delle semplificazioni introdotte dal Regolamento UE n. 1303/2013, allo scopo di individuare adeguati parametri da utilizzare per il riconoscimento dei costi per la realizzazione dei suddetti servizi di conciliazione, la Sezione Formazione ha effettuato uno studio preliminare per determinare gli importi e le loro modalità di riconoscimento, rispettando le condizioni definite dal citato Regolamento.

In ragione dello spirito sperimentale dell’iniziativa e non avendo dati storici a disposizione, è stata adottata come metodologia per il calcolo “l’utilizzo di altre informazioni oggettive” ai sensi dell’art. 67, co. 5 del Regolamento UE n. 1303/2013 citato, derivanti dal contratto collettivo nazionale di lavoro vigente, approvato il 16 luglio 2013, sulla disciplina del rapporto di lavoro domestico e dai successivi aggiornamenti economici.

In allegato al presente provvedimento, del quale costituiscono parte integrante e sostanziale, vengono proposti all’approvazione della Giunta regionale l’Avviso pubblico per la presentazione dei progetti “Pari opportunità nel lavoro che cambia – Investiamo nell'occupazione femminile” (Allegato A), la Direttiva di riferimento (Allegato B) e il documento di “Adozione delle Unità di Costo Standard per la realizzazione di servizi di conciliazione nell’ambito di operazioni finanziate dalla Regione del Veneto POR FSE 2014-2020” (Allegato C).

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

  • Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;
  • Visto il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUE del 20.12.2013 reca disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
  • Visto il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio sostiene, all’art. 16, l’“Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile per la lotta alla disoccupazione giovanile”;
  • Visto il Regolamento (UE - EURATOM) n. 1311/2013 del Consiglio del 2 dicembre 2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020;
  • Visto il Regolamento delegato (UE) n. 480 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
  • Visto il Regolamento (UE) N. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis»;
  • Visto il Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che precisa le categorie di aiuti compatibili con il mercato comune di applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato;
  • Visto il Regolamento (UE) N. 702/2014 della Commissione del 25 giugno 2014 che dichiara compatibili con il mercato interno, in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, alcune categorie di aiuti nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali e che abroga il regolamento della Commissione (CE) n. 1857/2006;
  • Visto il Regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;
  • Visto il Regolamento di esecuzione (UE) n. 184/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione, e che adotta, a norma del Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea, la nomenclatura delle categorie di intervento per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro dell'obiettivo Cooperazione territoriale europea;
  • Visto il Regolamento di esecuzione (UE) n. 288/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell’ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione e recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell'ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;
  • Visto il Regolamento di Esecuzione (UE) n. 215/2014 della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;
  • Visto il Regolamento di esecuzione (UE) n. 821/2014 della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;
  • Visto il Regolamento di esecuzione (UE) n. 1011/2014 della Commissione del 22 settembre 2014 recante modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;
  • Vista la Decisione della Commissione C(2014), 8021 final del 29/10/2014 di approvazione dell’Accordo di Partenariato con l’Italia;
  • Vista la Decisione della Commissione C(2014), 9751 final del 12/12/2014 di approvazione del programma operativo "Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020" per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" per la regione Veneto in Italia;
  • Visto il D.P.R. n. 196 del 3 ottobre 2008, “Regolamento di esecuzione del regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul fondo di coesione”, applicato in attesa della nuova normativa di riferimento;
  • Visto il Regolamento di esecuzione del regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul fondo di coesione
  • Visto il Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 “Codice dell'amministrazione digitale”;
  • Visti gli Artt. 117 e 118 della Costituzione che assegnano alle Regioni competenze esclusive in materia di istruzione e formazione professionale e concorrenti in materia di istruzione;
  • Vista la Legge del 24 giugno 1997 n. 196 "Norme in materia di promozione dell'occupazione";
  • Vista la Legge 28 giugno 2012, n. 92 “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita” e successive modifiche e integrazioni;
  • Vista la Legge 10 dicembre 2014, n. 183 “Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell'attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro”;
  • Visto il Decreto Legislativo del 15 settembre 2015 n. 81 "Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell'articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183";
  • Vista la Legge Regionale n. 10/90 “Ordinamento del sistema di formazione professionale e organizzazione delle politiche regionali del lavoro” e successive modifiche e integrazioni;
  • Vista la Legge Regionale n. 19/2002, come modificata dalla L.R. n. 23/2010;
  • Vista la Legge regionale n. 39/2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione” e successive modifiche e integrazioni;
  • Visto il D.Lgs. 118/2011 e s.m.i.;
  • Vista la Legge Regionale n. 3/2009, “Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro”, così come modificata dalla Legge Regionale n. 21 del 08/06/2012;
  • Vista la Legge Regionale n. 19/2002 e s.m.i. “Istituzione dell'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati”
  • Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 2120 del 30 dicembre 2015, “Aggiornamento delle disposizioni regionali in materia di accreditamento degli Organismi di Formazione ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i.”;
  • Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 2895 del 28 dicembre 2012, Allegato A, Linee guida per la validazione di competenze acquisite in contesti non formali e informali;
  • Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 1560 del 31/07/2012 “Approvazione schema di Accordo tra Regione del Veneto, Parti Sociali, Università e Ufficio Scolastico regione del Veneto (USRV) per la formazione degli apprendisti con contratto di apprendistato di alta formazione e di ricerca (D.lgs. n. 167/2011 - LR n. 3/2009)”;
  • Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 650 del 07/05/2013 - Direttiva per la richiesta di voucher per Master in alto apprendistato (D.Lgs 167 del del 14.9.2011 e L.R. 3/2009) – Riapertura dei termini di presentazione.
  • Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 651 del 07/05/2013 - Avviso pubblico - Direttiva per la richiesta di contributo per gli apprendisti con contratto di alta formazione e di ricerca - “Il dottorato in alto apprendistato”.
  • Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 669 del 28/04/2015 - Approvazione documento “Sistema di Gestione e di Controllo” Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020;
  • Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 670 del 28/04/2015 - Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020;
  • Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 671 del 28/04/2015 - Fondo Sociale Europeo. Regolamento UE n. 1303/2013. Approvazione delle Unità di Costo Standard.
  • Vista la Legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)”, art. 821;
  • Visto l’art. 2 co. 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

  1. di approvare, quale parte integrante e sostanziale del presente atto, quanto riportato in premessa;
  2. di approvare, per i motivi indicati in premessa, la seguente documentazione quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento:
  • l’avviso pubblico “Pari opportunità nel lavoro che cambia – Investiamo nell'occupazione femminile” per la presentazione di progetti di cui all’Allegato A;
  • la Direttiva di cui all’Allegato B;
  • il documento di “Adozione delle Unità di Costo Standard per la realizzazione di servizi di conciliazione nell’ambito di operazioni finanziate dalla Regione del Veneto POR FSE 2014-2020” di cui all’Allegato C;
  1. di stanziare un importo complessivo pari a Euro 5.000.000,00, relativi a spesa per trasferimenti correnti, a valere sull’Asse I Occupabilità - Programma Operativo Regionale (POR) Fondo Sociale Europeo (FSE) 2014-2020;
  2. di determinare in Euro 5.000.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Sezione Formazione, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012, approvato con Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse I – Occupabilità – Obiettivo Tematico 08 – Priorità d’investimento 8iv – Obiettivo Specifico 3, a valere sul Bilancio Regionale di previsione pluriennale 2016/2018, previa approvazione, nei seguenti termini massimi:
  • Esercizio di imputazione 2016 - € 2.500.000,00 di cui quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti” € 1.250.000,00, quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 1 Occupabilità - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti” € 875.000,00, quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti” € 375.000,00;
  • Esercizio di imputazione 2017 - € 2.250.000,00 di cui quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti” € 1.125.000,00, quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 1 Occupabilità - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti” € 787.500,00, quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti” € 337.500,00;
  • Esercizio di imputazione 2018 - € 250.000,00, di cui quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti” € 125.000,00, quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti” € 87.500,00, quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti” € 37.500,00;
  1. di dare atto che la Sezione Formazione, a cui sono stati assegnati i capitoli di cui al precedente punto, attesta che i medesimi presentano sufficiente capienza in termini di competenza;
  2. di prevedere che le domande di ammissione al finanziamento e la relativa modulistica debbano pervenire, esclusivamente a mezzo PEC all'indirizzo formazione@pec.regione.veneto.it, entro e non oltre il trentesimo giorno dalla data di pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto. Qualora la scadenza dei termini di presentazione dei progetti coincida con il sabato o con giornata festiva, il termine sarà posticipato al primo giorno lavorativo successivo;
  3. di demandare a successivo atto del Direttore del Dipartimento Formazione, Istruzione e Lavoro l’accertamento in entrata ai fini della copertura finanziaria della correlata spesa prevista e programmata nel presente provvedimento, ai sensi del punto 3.12, allegato 4/2 del D.Lgs. 118/2011 e s.m.i.;
  4. di incaricare il Direttore della Sezione Formazione dell’esecuzione del presente atto e dell’adozione di ogni ulteriore e conseguente atto che si renda necessario in relazione alle attività oggetto del presente provvedimento, anche determinato dal sopravvenire di eventuali aggiornamenti normativi, nonché ai fini delle modifiche del cronoprogramma dei pagamenti, con particolare riferimento al pieno utilizzo delle risorse di cassa disponibili;
  5. di dare atto che le liquidazioni sono subordinate anche alla effettiva disponibilità di cassa;
  6. di affidare la valutazione dei progetti pervenuti ad una apposita Commissione nominata dal Direttore della Sezione Formazione;
  7. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2011;
  8. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 26, comma 1, del D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33;
  9. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione nonché sul sito Internet della Regione Veneto.

(seguono allegati)

254_AllegatoA_318744.pdf
254_AllegatoB_318744.pdf
254_AllegatoC_318744.pdf

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