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Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1842 del 09 dicembre 2015
Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Asse I Occupabilità, Obiettivo Tematico 8 "Promuovere l'occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori". Reg. UE n. 1303/2013 e Reg. UE n. 1304/2013. Direttiva per la presentazione di "Percorsi di riqualificazione e outplacement per lavoratori a rischio di disoccupazione - Modalità a sportello - Anno 2016".
Apertura termini per la presentazione di progetti per la realizzazione di percorsi di riqualificazione e outplacement a favore di lavoratori coinvolti da processi di crisi e a rischio di disoccupazione. La Direttiva si pone la finalità di sostenere i lavoratori di aziende in crisi attraverso la realizzazione di percorsi personalizzati di orientamento, formazione e accompagnamento al lavoro, favorendone la riqualificazione professionale e il reimpiego.
Il relatore riferisce quanto segue.
Con il provvedimento n. 787 del 14 maggio 2015 la Regione ha avviato la promozione di interventi, nell’ambito dell’Asse 1 “Occupabilità” del P.O.R. Fondo Sociale Europeo Veneto 2014-2020, che prevedono la realizzazione di percorsi di orientamento, formazione e accompagnamento al lavoro, al fine di consentire alle lavoratrici e ai lavoratori coinvolti da situazioni di crisi aziendale di sviluppare ed aggiornare le proprie competenze ed abilità professionali, ridurre i rischi di obsolescenza professionale e di esclusione sociale e supportare un rapido inserimento o reinserimento professionale.
L’iniziativa si è inserita nell’ambito delle azioni messe in campo dalla Regione del Veneto per perseguire l’Obiettivo Tematico 8 del FSE, volto ad assicurare un'occupazione sostenibile e di qualità, oltre alla mobilità dei lavoratori, che concorre al raggiungimento della crescita inclusiva promuovendo un'economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale.
Nell’ambito dell’Obiettivo Tematico il provvedimento n. 787/2015 ha perseguito la Priorità d’investimento 8.v) che sostiene l’adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori ai cambiamenti al fine di sostenere lo sviluppo e la competitività delle imprese venete.
Dall’analisi congiunta dei dati di monitoraggio del fenomeno delle crisi aziendali, disponibili fino a settembre 2015, e del suo impatto sull’occupazione regionale, e dall’osservazione dell’andamento del succitato provvedimento, recepito dagli enti accreditati e dalle parti sociali del territorio per sostenere la forza lavoro delle imprese che, per contrastare la flessione economica e produttiva, fanno ricorso agli ammortizzatori sociali, si è evinto che, nonostante i percepibili segnali di ripresa e di miglioramento complessivo, sia necessario mantenere in essere ancora per tutto il 2016 la specifica misura, al fine di consentire l’intercettazione puntuale e tempestiva di tutte le situazioni di crisi su cui poter intervenire e sostenere così il territorio nella delicata fase della ripresa.
Nel contempo, tenuto conto dell’ambito specifico in cui si inserisce il provvedimento, caratterizzato da un contesto di piccole e medie imprese che a causa della crisi economica si trovano nella condizione di ricorrere agli ammortizzatori sociali per mantenere l’occupazione e garantire la continuità della produzione, dei mutevoli assetti normativi che regolano le dinamiche sul mercato del lavoro, anche in riferimento ai recenti decreti legislativi della riforma Jobs Act, e della difficoltà riscontrata dagli operatori dei sistemi formazione e lavoro nell’intervenire con specifiche misure di politica attiva nei confronti dei lavoratori in cassa integrazione, sia per mantenerli nel loro posto di lavoro, che per ricollocarli, se in esubero, è emersa anche l’esigenza di introdurre nel nuovo provvedimento elementi in grado di favorire l’accesso ai percorsi da parte di lavoratori e aziende di riferimento, da un lato, promuovendone e facilitandone l’effettivo reinserimento lavorativo dei lavoratori espulsi, dall’altro.
Tali nuovi elementi si sostanziano, in sintesi, nell’estensione della platea dei possibili destinatari, includendo anche i lavoratori con contratti di solidarietà e nell’introduzione del dispositivo “incentivo all’assunzione”, per le imprese che eventualmente assumessero i lavoratori espulsi dalle aziende in crisi.
In continuità con il citato provvedimento n. 787/2015 si propone pertanto il proseguimento della misura anche per l’anno 2016, dato che il fenomeno delle crisi aziendali continua a richiedere la promozione di interventi di orientamento, di formazione e di accompagnamento al lavoro che garantiscano il sostegno dell’apparato produttivo, limitino la dispersione di risorse umane e professionalità e consentano di affrontare le problematiche aziendali e occupazionali.
In tale ottica la Regione del Veneto intende promuovere la realizzazione di percorsi di riqualificazione e outplacement per consentire alle lavoratrici e ai lavoratori coinvolti da situazioni di crisi aziendale di sviluppare ed aggiornare le proprie competenze ed abilità professionali, ridurre i rischi di obsolescenza professionale e di esclusione sociale, supportare un rapido inserimento o reinserimento professionale.
Gli interventi dovranno porre il soggetto destinatario al centro di un piano personalizzato orientato alla riqualificazione e al reinserimento lavorativo attraverso l’implementazione di interventi riqualificazione e/o outplacement miranti al raggiungimento di obiettivi definiti in modo personalizzato.
L’iniziativa si rivolge specificamente a lavoratori e lavoratrici in forza presso aziende con unità operative ubicate in Veneto interessati da provvedimenti di CIGS per crisi aziendale, CISG per procedure concorsuali/cessazione attività, CIGS per riconversione aziendale, ristrutturazione e riorganizzazione e CIG in deroga.
Essa si rivolge altresì ai lavoratori con contratti di solidarietà, sia di tipo difensivo, volti ad evitare i licenziamenti, che di tipo espansivo, volti a promuovere nuove assunzioni, sia di tipo A), applicabile alle aziende rientranti nel campo di applicazione della CIGS, sia di tipo B, applicabile alle aziende minori, artigiane ed in quelle dove, in genere, non trova applicazione la CIGS.
Per agevolare lo svolgimento dei singoli percorsi è previsto l’utilizzo di differenti strumenti e metodi di lavoro attivi e partecipativi, che tengano conto della gerarchia dei bisogni espressi dai destinatari e delle risorse disponibili.
I progetti dovranno infatti prevedere l’offerta di un pacchetto di servizi per favorire la riqualificazione professionale e/o il reimpiego occupazionale dei lavoratori nell’ambito delle seguenti tre tipologie di intervento: Orientamento, Formazione e Accompagnamento. Per ogni lavoratore coinvolto dall’iniziativa è prevista, prima della presentazione del progetto, l’attivazione del Patto di Servizio e del Piano di Azione Individuale PAI, quali tipologie di “contratto” che regolano i rapporti fra il lavoratore in difficoltà occupazionale e l’operatore accreditato.
L’intervento prevede che per ogni destinatario previsto siano programmabili attività e servizi, erogabili in modalità individuale o di gruppo, fino ad un ammontare massimo di risorse pari a Euro 5.000,00, importo che rappresenta il valore massimo del singolo Piano di Azione Individuale PAI.
Esso prevede inoltre, obbligatoriamente, la presentazione, contestualmente alla proposta progettuale, dell’Accordo Sindacale che attesti la situazione di crisi aziendale e convalidi la linea di intervento proposta dall’organismo proponente. L’Accordo Sindacale dovrà essere sottoscritto dall’azienda e dal sindacato e dovrà contenere una puntuale descrizione delle motivazioni sottese alla richiesta di intervento di riqualificazione e/o reimpiego, la qualificazione e quantificazione dei destinatari nonché la descrizione delle azioni proposte a loro favore.
Gli interventi realizzati sulla base della Direttiva, Allegato B al presente provvedimento, saranno finanziati con le risorse del POR Veneto FSE 2014/2020 riferite all’Asse I Occupabilità, Obiettivo Tematico 8 Promuovere l’occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori.
Lo stanziamento proposto per l’intervento è pari a Euro 2.000.000,00. In relazione alla contestualizzazione del Bilancio Regionale 2015, l’approvazione dei progetti sarà effettuata previa individuazione da parte del Direttore della Sezione competente degli specifici capitoli di spesa e della correlata copertura finanziaria, ai sensi di quanto disposto dal D.lgs. 118/2011 s.m.i.
La copertura finanziaria delle obbligazioni da assumersi in relazione alle attività di cui al presente provvedimento è assicurata dalla dotazione di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione CE n. 9751 del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse I – Occupabilità – Obiettivo Tematico 08 – Priorità d’investimento 8.v – Obiettivo Specifico 4.
Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziato, di cui all’Allegato 4/2 del D.lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che l’importo massimo delle obbligazioni di spesa, per complessivi Euro 2.000.000,00 saranno effettuati, a valere sul Bilancio Regionale definitivo approvato con L.R. n. 7 del 27/04/2015, nei seguenti termini massimi:
Esercizio di imputazione 2016 - € 750.000,00, di cui quota FSE € 375.000,00, quota FDR € 262.500,00, quota Reg.le € 112.500,00;
Esercizio di imputazione 2017 - € 900.000,00, di cui quota FSE € 450.000,00, quota FDR € 315.000,00, quota Reg.le € 135.000,00”;
Esercizio di imputazione 2018 - € 350.000,00, di cui quota FSE € 175.000,00, quota FDR € 122.500,00, quota Reg.le € 52.500,00”.
Il provvedimento prevede che possano presentare candidatura per la realizzazione di percorsi di riqualificazione e outplacement soggetti proponenti in possesso di entrambi i seguenti requisiti:
I due requisiti potranno essere posseduti dallo stesso Soggetto proponente, oppure, qualora il soggetto proponente possieda solo uno dei due requisiti, facendo affidamento sulle capacità di altri soggetti partner. La Direttiva prevede, obbligatoriamente, la costituzione di un Partenariato di progetto.
Le procedure ed i criteri di valutazione dei progetti presentati, ai sensi dell’art. 110 del Regolamento UE n. 1303/2013, sono individuati in coerenza con i criteri di selezione già esaminati ed approvati nella seduta del Comitato di Sorveglianza del 30 giugno 2015 per il POR FSE 2014/2020.
Le domande di ammissione al finanziamento dovranno essere inviate tramite PEC, entro le 12 aperture di sportello indicate in Direttiva. La trasmissione della domanda di ammissione e della relativa modulistica alla Giunta Regionale del Veneto − Sezione Lavoro deve avvenire esclusivamente per via telematica, dalla casella di Posta Elettronica Certificata del Soggetto Proponente, inviando una mail all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata della Regione del Veneto, lavoro@pec.regione.veneto.it. Nell’oggetto del messaggio di Posta Elettronica Certificata dovrà essere riportata la seguente dicitura: “SEZIONE LAVORO - POR FSE 2014-2020 – Riqualificazione e Outplacement – Anno 2016”.
Con il presente provvedimento ci si intende avvalere delle opzioni di semplificazione sulla base di Unità di Costo Standard (UCS), di cui al Regolamento (UE) n. 1303/2013 e al Regolamento (UE) n. 1304/2013. La metodologia di calcolo delle Unità di Costo Standard cui si riferiscono gli interventi oggetto della presente deliberazione è stata approvata con la Dgr n. 671 del 28 aprile 2015.
Si tratta pertanto di approvare, quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento:
La Sezione Lavoro è incaricata dell’esecuzione del presente atto. Con specifico e successivo decreto del Direttore della Sezione Lavoro sarà approvato ogni ulteriore provvedimento necessario per l’attuazione del presente deliberato, ivi compresa l’assunzione degli impegni di spesa.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;
Visti:
delibera
(seguono allegati)
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