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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 82 del 25 agosto 2015


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1026 del 04 agosto 2015

Recepimento dell'Accordo sul documento concernente "Gli interventi residenziali e semiresidenziali terapeutico riabilitativi per i disturbi neuropsichici dell'infanzia e dell'adolescenza" approvato dalla Conferenza Unificata - Rep. Atti n. 138/CU del 13 novembre 2014.

Note per la trasparenza

Con il presente atto si recepisce il documento concernente "Gli interventi residenziali e semiresidenziali terapeutico riabilitativi per i disturbi neuropsichici dell'infanzia e dell'adolescenza" approvato in sede di Conferenza Unificata Rep. Atti n. 138/CU del 13 novembre 2014.

L'Assessore Luca Coletto, di concerto con l'Assessore Manuela Lanzarin, riferisce quanto segue.

Lo scorso 13 novembre 2014 è stato approvato in sede di Conferenza Unificata l'Accordo ai sensi dell'articolo 9, comma 2, lett. C) del D. L.gs. 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, le Province, i Comuni e le Comunità montane sul documento concernente "Gli interventi residenziali e semiresidenziali terapeutico riabilitativi per i disturbi neuropsichici dell'infanzia e dell'adolescenza".

Tale Accordo era previsto dal Piano di Azione Nazionale sulla salute mentale (PANSM), a sua volta oggetto di Accordo ai sensi dell'articolo 9, comma 2 lett. C) del D.Lgs. 28 agosto 1997, 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, le Province, i Comuni e le Comunità Montane, stipulato in sede di Conferenza Unificata del 24 gennaio 2013. La Regione del Veneto ha recepito l'Accordo con provvedimento DGR n. 1558 del 3 settembre 2013.

In particolare, l'Accordo in oggetto è funzionale al raggiungimento del secondo obiettivo del PANSM in materia di tutela della salute mentale in infanzia e adolescenza: "Esistenza di una rete regionale di strutture residenziali e semiresidenziali terapeutiche dedicate per il trattamento extra-ospedaliero dei disturbi psichiatrici gravi in preadolescenza e adolescenza, in stretta integrazione con i servizi territoriali".

I trattamenti in regime semiresidenziale e residenziale costituiscono un elemento importante dell'intervento in favore dei minorenni con disturbi neuropsichici; a fronte di ciò, sono del tutto diversificate le indicazioni normative e programmatiche sia a livello nazionale che locale; inoltre, nella maggior parte delle Regioni le strutture residenziali terapeutiche di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza (NPIA) non sono presenti né sono previste dalla normativa regionale, mentre la semi-residenzialità terapeutica, soprattutto psichiatrica, è carente in modo trasversale.

I servizi di NPI trattano diverse tipologie di utenza: minorenni con disturbi psichiatrici, neurologici e neuropsicologici, alcuni dei quali determinano disabilità complesse, associate o meno a disturbi comportamentali. Benché gli aspetti generali trattati nel documento in oggetto siano analoghi per queste diverse tipologie di utenti, i capitoli specifici del documento in oggetto sono relativi solo ad utenti con patologie psichiatriche rimandando a successivi documenti di indirizzo gli approfondimenti relativi agli interventi residenziali terapeutici di NPIA per utenti con disabilità fisica o intellettiva.

Si tratta, pertanto, di adottare una metodologia incentrata sui percorsi di cura, che si fonda sulla necessità di lavorare per progetti di intervento, specifici e differenziati, sulla base della valutazione dei bisogni delle persone, mirando a rinnovare l'organizzazione dei servizi, le modalità di lavoro delle équipe, i programmi clinici offerti agli utenti.

Le strutture semiresidenziali e residenziali terapeutiche sono dedicate al trattamento di minorenni con disturbi neuropsichici che necessitano di interventi terapeutico riabilitativi, associati a interventi di supporto sociosanitario, all'inclusione sociale, nei contesti di vita del minore e costituiscono una importante componente della rete dei servizi di neuropsichiatria per l'infanzia e l'adolescenza.

Un minorenne con un disturbo neuropsichico che determina difficoltà di funzionamento personale e sociale, con bisogni complessi, ivi comprese problematiche connesse a comorbidità somatica e con necessità di interventi multi professionali, è preso in carico dal Servizio territoriale di NPIA (nella Regione del Veneto assume la denominazione di Servizio distrettuale per l'Età Evolutiva - DGR 1533 del 27 settembre 2011) che elabora un Piano di Trattamento Individuale (PTI); nell'ambito di detto piano può essere previsto l'invio e il temporaneo inserimento in una struttura semiresidenziale o residenziale per un trattamento terapeutico-riabilitativo.

Le semi-residenze forniscono un servizio diurno, ospitando un'utenza con bisogni assistenziali che consentono la permanenza nell'ambito familiare e nel contesto socio educativo di riferimento e dunque rappresentano l'intervento da privilegiare nel trattamento dei disturbi neuropsichici dei minorenni, anche al fine di prevenire la necessità di ricovero ospedaliero o di inserimento in struttura residenziale terapeutica e di minimizzarne la durata. L'indicazione all'inserimento residenziale è invece collegata alla presenza di bisogni assistenziali che necessitano di interventi terapeutico riabilitativi maggiormente intensivi, non erogabili né ambulatorialmente né in regime semiresidenziale, o nei quali vi sia anche l'indicazione all'allontanamento temporaneo dal contesto familiare o sociale.

In particolare, il documento concernente "Gli interventi residenziali e semiresidenziali terapeutico riabilitativi per i disturbi neuropsichici dell'infanzia e dell'adolescenza"approfondisce i seguenti aspetti:

  • Le Strutture semiresidenziali e residenziali terapeutiche per i disturbi neuropsichici dell'infanzia e dell'adolescenza: principi generali;
  • Indicazioni sull'assetto organizzativo;
  • Inserimento residenziale e semiresidenziale terapeutico di minorenni con patologie psichiatriche: Piano di trattamento individuale (PTI) e Progetto terapeutico riabilitativo personalizzato (PTRP);
  • Tipologia dei percorsi di cura residenziali e semiresidenziali terapeutici per le patologie psichiatriche dell'infanzia e dell'adolescenza;
  • Indicazioni per l'accreditamento;
  • Monitoraggio e verifiche.

Il documento in oggetto individua tre tipologie di percorsi di cura residenziali terapeutico riabilitativi per minori con patologie psichiatriche:

  1. percorsi residenziali ad alta intensità terapeutico riabilitativa, indicati per utenti complessi nei quali il quadro clinico presenta una parziale instabilità clinica, che prevedono attività clinica intensa, soprattutto in ambito medico, ma anche psicologico e la prevalenza delle attività terapeutico-riabilitative rispetto a quelle di risocializzazione;
  2. percorsi residenziali a media intensità terapeutico riabilitativa, per pazienti complessi con compromissioni del funzionamento personale e sociale gravi o di gravità moderata, nei quali il quadro clinico non presenta elementi di instabilità rilevanti e per i quali si ritengono quindi efficaci trattamenti terapeutico riabilitativi a media intensità di cura (anche finalizzati a consolidare un funzionamento adeguato alle risorse personali). Il recupero del percorso scolastico o formativo e/o l'investimento nella direzione di un possibile futuro inserimento lavorativo assumono un ruolo rilevante. Possono inoltre richiedere un supporto assistenziale elevato in base alla situazione familiare e sociale.
  3. percorsi residenziali a bassa intensità terapeutico riabilitativa, per pazienti con quadri clinici più stabili, privi di elementi di particolare complessità e con moderata compromissione di funzioni e abilità, per i quali è necessario un trattamento terapeutico riabilitativo residenziale di base. Il consolidamento di un funzionamento adeguato alle risorse personali, il recupero del percorso scolastico o formativo e/o l'investimento nella direzione di un possibile futuro inserimento lavorativo assumono un ruolo molto rilevante. Il tipo di supporto assistenziale necessario può essere basso o elevato in base alla situazione familiare e sociale.

Gli interventi semiresidenziali terapeutici possono rappresentare un elemento fondamentale del percorso degli utenti con patologie psichiatriche, pur essendo attualmente poco diffusi. Essi consentono la messa in campo di interventi intensivi, complessi e coordinati, anche per buona parte della giornata se necessario, sfruttando la positività del gruppo eterogeneo dei pari e mantenendo le relazioni sociali e familiari. Possono assumere un ruolo importante anche per il completamento del percorso di valutazione funzionale, per l'intervento in situazioni di subacuzie o di crisi, per la transizione da e verso la residenzialità e il ricovero. Appaiono inoltre particolarmente adatti a situazioni nelle quali sia presente anche abuso di sostanze, in cui l'intervento residenziale è difficilmente accettato, mentre quello semiresidenziale diminuisce i pericoli di "fuga" e conseguenti drop out ed è un tassello fondamentale del reinserimento sociale.

I requisiti e gli standard per l'autorizzazione all'esercizio e l'accreditamento istituzionale delle strutture di residenzialità e semi-residenzialità extra-ospedaliera per minori con patologie psichiatriche in applicazione della LR n. 22 del 16 agosto 2002 sono stati definiti con DGR n. 242 del 22 febbraio 2012 (Approvazione dei requisiti e degli standard, degli indicatori di attività e di risultato, degli oneri per l'accreditamento e della tempistica di applicazione, per le unità di offerta rivolte a minori/adolescenti in situazione di disagio psicopatologico).

Pertanto, le strutture di residenzialità e semi-residenzialità extra-ospedaliera per minori con patologie psichiatriche attualmente previste nella programmazione della Regione del Veneto sono le seguenti:

  • Comunità Terapeutica Riabilitativa Protetta (CTRP) per minori e adolescenti;
  • Comunità Educativo Riabilitativa (CER) per minori e adolescenti;
  • Comunità Educativa Diurna (CED) che accoglie anche minori/adolescenti con problemi psicopatologici.

Si tratta ora di recepire l'Accordo approvato in sede di Conferenza Unificata lo scorso 13 novembre 2014 sul documento concernente "Gli interventi residenziali e semiresidenziali terapeutico riabilitativi per i disturbi neuropsichici dell'infanzia e dell'adolescenza" - Rep. Atti n. 138/CU in Allegato A, prendendo atto che la programmazione in essere nella Regione del Veneto in materia è in linea con gli indirizzi dell'Accordo in oggetto e stabilendo che, con riferimento all'articolazione delle strutture di residenzialità e semi-residenzialità extra-ospedaliera per minori con patologie psichiatriche nella Regione del Veneto:

  • la Struttura nella quale vengono effettuati i percorsi residenziali ad alta intensità terapeutico riabilitativa corrisponde alla Comunità Terapeutica Riabilitativa Protetta (CTRP) per minori e adolescenti;
  • la Struttura nella quale vengono effettuati i percorsi residenziali a media e bassa intensità terapeutico riabilitativa corrisponde alla Comunità Educativo Riabilitativa (CER) per minori e adolescenti;
  • la Struttura nella quale vengono effettuati gli interventi semiresidenziali corrisponde alla Comunità Educativa Diurna (CED) che accoglie anche minori/adolescenti con problemi psicopatologici.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

-      Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

-      Visto l'art. 2, comma 2, lett. o) della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

-      Vista la DGR n. 1533 del 27 settembre 2011;

-      Vista la DGR n. 242 del 22 febbraio 2012;

-      Vista la DGR n. 1558 del 3 settembre 2013,

delibera

1.    di considerare le premesse parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2.    di recepire l'Accordo approvato in sede di Conferenza Unificata lo scorso 13 novembre 2014 sul documento concernente "Gli interventi residenziali e semiresidenziali terapeutico riabilitativi per i disturbi neuropsichici dell'infanzia e dell'adolescenza" - Rep. Atti n. 138/CU, in Allegato A al presente provvedimento;

3.    di prendere atto che la programmazione in essere nella Regione del Veneto in materia di residenzialità e semi-residenzialità terapeutico riabilitativa per i disturbi neuropsichici dell'infanzia e dell'adolescenza è in linea con gli indirizzi dell'Accordo in oggetto e stabilendo che, con riferimento all'articolazione delle strutture di residenzialità e semi-residenzialità extra-ospedaliera per minori con patologie psichiatriche nella Regione del Veneto:

  • la Struttura nella quale vengono effettuati i percorsi residenziali ad alta intensità terapeutico riabilitativa corrisponde alla Comunità Terapeutica Riabilitativa Protetta (CTRP) per minori e adolescenti;
  • la Struttura nella quale vengono effettuati i percorsi residenziali a media e bassa intensità terapeutico riabilitativa corrisponde alla Comunità Educativo Riabilitativa (CER) per minori e adolescenti;
  • la Struttura nella quale vengono effettuati gli interventi semiresidenziali corrisponde alla Comunità Educativa Diurna (CED) che accoglie anche minori/adolescenti con problemi psicopatologici;

4.    di dare atto che alle attività previste dall'Accordo si provvede nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e comunque senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica;

5.    di dare atto che il presente provvedimento non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

6.    di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

1026_AllegatoA_304398.pdf

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