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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 47 del 12 maggio 2015


Materia: Informatica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 519 del 21 aprile 2015

Avvio delle attività dirette alla realizzazione di un sistema informativo integrato Regione Enti/Agenzie e Società regionali. Artt. 56, 60 e 61 dello Statuto della Regione del Veneto.

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento mira a fornire, attraverso la realizzazione di un Sistema informativo regionale integrato Regione-Enti/Aziende/Agenzie/Società regionali, uno strumento per la governance regionale e per avere un quadro complessivo, sistematico ed organico di tali enti.

Il relatore riferisce quanto segue.

In questi ultimi anni, il contenimento della spesa pubblica è divenuto un obiettivo prioritario delle amministrazioni pubbliche in ragione della crisi economico finanziaria che ha investito il Paese.

In questo contesto, hanno assunto particolare rilevanza gli interventi normativi statali e regionali diretti alla  razionalizzazione dei costi della politica e delle strutture organizzative e amministrative degli enti pubblici.

In particolare, a seguito dell’entrata in vigore, tra gli altri, del decreto legge n.78/2010 (convertito con modificazioni dalla legge n.122/2010), del decreto legge n.95/2012 (convertito con modificazioni dalla legge n.135/2012), e del decreto legge n.174/2012 (convertito con modificazioni dalla legge n. 213/2012), la Regione del Veneto ha approvato le  leggi regionali n.1/2011 (in materia di trattamento indennitario dei consiglieri regionali e di riduzione dei costi degli apparati politici e amministrativi), n.7/2011 ( con la quale all’art.10 si prevede la razionalizzazione e il riordino degli enti strumentali regionali attraverso la ricognizione dell’attività gestionale), n. 47/2012 ( in tema di riduzione e controllo delle spese per il funzionamento delle istituzioni regionali), n. 39/2013 (in materia societaria), n. 24/2014 ( in materia di partecipazioni societarie detenute dagli enti/aziende/agenzie regionali) e n. 37/2014 (di istituzione dell’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario e contestuale soppressione e messa in liquidazione dell’Agenzia regionale per i settori agricolo, forestale ed agroalimentare -Veneto Agricoltura- di cui alla L.R. n. 35/1997). Con L.R.  28 giugno 2013, n. 13, inoltre, sono state riordinate le Aziende ATER e con la recente L.R. 18 marzo 2015, n.5, infine, è stato ridisciplinato l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie.

Con le leggi regionali n. 43/2012 e n. 3/2013, il legislatore regionale aveva disposto la soppressione, rispettivamente, dell’Agenzia Regionale Socio Sanitaria e della Scuola Regionale Veneta per la Sicurezza e la Polizia Locale.

Con legge regionale n. 29/2013 è stata prevista la “Soppressione delle società Ferrovie Venete srl, Immobiliare Marco Polo srl, Società Veneziana Edilizia Canalgrande spa, Terme di Recoaro spa e recesso dalla partecipazione alla Società per l’Autostrada di Alemagna spa”, sulla base di un “piano di liquidazione” che attende il parere della Prima Commissione consiliare.  

Da ultimo, rileva segnalare che la L. 190/2014 (Legge stabilità 2015), all’art. 1 c. 611 e ss., impone a numerosi Enti pubblici, tra cui le Regioni, a decorrere dal 1° gennaio 2015, di avviare un processo di razionalizzazione delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, in modo da conseguire la riduzione delle stesse entro il 31 dicembre 2015, anche tenendo conto dei seguenti criteri:

  1. eliminazione delle società e delle partecipazioni societarie non indispensabili al perseguimento delle proprie finalità istituzionali, anche mediante messa in liquidazione o cessione;
  2. soppressione delle società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti;
  3. eliminazione delle partecipazioni detenute in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni;
  4. aggregazione di società di servizi pubblici locali di rilevanza economica;
  5. contenimento dei costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, nonché attraverso la riduzione delle relative remunerazioni.

Alle leggi statali e regionali sopra citate, inoltre,  hanno fatto seguito una serie di disegni di legge e di deliberazioni della giunta regionale finalizzati a dare concreta attuazione al complesso quadro normativo di contenimento e razionalizzazione della spesa, anche in riferimento agli enti/agenzie/aziende regionali  e alle società partecipate.

Tra i disegni di legge diretti al contenimento e razionalizzazione della spesa degli enti/agenzie regionali si evidenziano il DDL n. 4 del 7 maggio 2013 (in materia di rimborsi spese per gli amministratori degli Enti dipendenti e strumentali della Regione Veneto), il DDL n.11 del 5 giugno 2012 “Istituzione dell’Agenzia veneta per l’innovazione nel Settore primario”(ora L.R. n.37/2014), il DDL  n.17 del 3 luglio 2012 “Norme per la tutela della rete ecologica regionale”, e il DDL n.8 del 21 maggio 2013 “Riordino dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, ai sensi del decreto legislativo 8 giugno 2012, n.106” (ora L.R. n. 5/2015).

Per quanto riguarda l’attività amministrativa della Giunta regionale avente le stesse finalità, si richiamano, tra gli altri, i seguenti provvedimenti :

  • la D.G.R. n. 742 del 7.06.2011 ( che ha dettato criteri e modalità applicative in attuazione dell’art. 13, comma 2, della legge regionale 7 gennaio 2011, n.1);
  • la D.G.R. n. 2790 del 24/12/2012 (che ha definito modalità applicative in attuazione del titolo II della L.R. n.47/12);
  • la D.G.R. n. 2809 del 28/12/2012 (in materia di ricognizione dell’attività gestionale degli enti strumentali regionali in esecuzione dell’art.10 della L.R. n.7/2011);
  • le D.D.G.R. n. 1841 dell’8.11.2011, n. 769 del 2.05.2012, n. 2563 del 11.12.2012, n. 907 del 18.06.2013, n.2591 del 30.12.2013, n. 2341 del 16.12.2014 e n. 233/ del 3.03.015 (con le quali si sono emanate specifiche direttive in materia di personale per gli enti/agenzie/aziende regionali);
  • le D.D.G.R. n. 55 del 21.01.2013, n. 323 del 19/03/2013, n. 418 del 10.04.2013, n.911 del 18/06/2013 (con le quali  sono state date disposizioni in merito all'applicazione dell'art. 20 della LR 21.12.2012, n. 47);
  • le D.D.G.R. n. 1937 del  28.10.2013, n. 407 del 04.04.2014, e  n. 900 del 10.06.2014 (in materia di partecipazioni societarie detenute dagli enti/agenzie regionali, con le quali sono state emanate disposizioni dirette alla dismissione delle stesse);
  • le DD.G.R n. n. 2951 del 14 dicembre 2010, n. 1075 del 26 luglio 2011, n. 258 del 5.03.2013, n. 2436 del 20.12.2013 e n. 2101 del 10.11.2014 (direttive indirizzate alle Società partecipate in materia di razionalizzazione, riduzione dei costi di gestione, comunicazione alla Regione, compensi agli Organi societari, ecc..);
  • le DD. G.R. n. 138/CR del 14/12/2010 a cui ha fatto seguito la Deliberazione Consiglio Regionale n. 44 del 27/07/2011 (piano di razionalizzazione delle società a partecipazione regionale diretta non strettamente necessarie), n. 20/CR del 25/03/2014  (piano di liquidazione delle società partecipate ex L.R. 29/2013) n. 259/2013, n. 1931/2013 (direttive alle società regionali per la razionalizzazione del sistema delle partecipazioni societarie indirette della Regione del Veneto), e n. 447 del 7 aprile 2015 (approvazione del  piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente detenute dalla Regione del Veneto, previsto ai sensi dell'art. 1, commi da 611 a 614 della L. 23/12/2014, n. 190 - legge di stabilità 2015 -).

In tale contesto si sono delineati, altresì, ulteriori interventi del legislatore statale in materia di “controllo”, di seguito riportati:

  1. l’istituzione del controllo della Corte dei Conti (attraverso le Sezioni Regionali di Controllo) che si esercita su tre livelli:
    • la parifica del rendiconto e l’esame del bilancio di previsione delle Regioni (art. 1, comma 3, D.L. 174/2012, convertito con modificazioni dalla L. n. 213/2012);
    • una relazione annuale sul sistema dei controlli interni (art. 1, comma 6, del D.L. 174/2012, convertito con modificazioni dalla L. n. 213/2012);
    • una relazione sulla tipologia delle coperture finanziarie delle leggi approvate dalle Regioni (art.1 , comma 2, del D.L. 174/2012, convertito con modificazioni dalla L. n. 213/2012);
  2. l’istituzione del Collegio dei Revisori dei Conti  (di cui al D.L. 138/2011,  convertito dalla L. n.148/2011 e disciplinato dal legislatore regionale con la citata L.R. n. 47/2012);
  3. l’adozione di nuove disposizioni in materia di anticorruzione, trasparenza e inconferibilità degli incarichi, avvenuta rispettivamente con la Legge n. 190/2012, e con i Decreti Legislativi n. 33/2013 e n. 39/2013, che hanno determinato una serie di adempimenti, quali l’adozione di atti e la pubblicazione di determinate informazioni in capo alla Regione e agli enti regionali, comprese le società,  con conseguenze dirette e sanzionabili in caso di mancato adempimento delle disposizioni in questione.

A questo articolato e complesso quadro normativo, anche in funzione delle ricadute di carattere organizzativo e gestionale che ne derivano, si aggiungono, infine, il Decreto Legislativo  23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi a norma degli art. 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e il collegato D.P.C.M. 28 dicembre 2011, che ha introdotto la disciplina sperimentale del nuovo sistema contabile alle Regioni e codificato i  nuovi principi contabili a queste applicabili che, sulla base delle modifiche ed integrazioni, da ultimo apportate con il D.Lgs. 10 agosto 2014, n. 126, entrerà in vigore definitivamente a far data dal 1° gennaio 2015.

Gli obiettivi di tale riforma, che  riguardano non solo le Regioni ma, altresì, gli Enti Locali e i loro  Enti strumentali, gli Organismi partecipati, le Agenzie regionali e le Società regionali partecipate, si possono così sintetizzare:

  • il coordinamento della finanza pubblica attraverso la definizione in un sistema di bilancio delle amministrazioni pubbliche, strumentali ad un processo di programmazione e previsione fortemente ancorato ad obiettivi coerenti con il livello centrale;
  • il consolidamento e la trasparenza dei conti pubblici secondo le direttive dell’Unione Europea da perseguire attraverso i principi contabili generali e applicati, tali da poter garantire l’adozione di sistemi informativi omogenei;
  • la raccordabilità dei conti delle amministrazioni pubbliche con il Sistema europeo dei conti nazionali ed il monitoraggio dei conti pubblici stessi, che verrà perseguito attraverso l’adozione di un comune piano dei conti e l’obbligo di una rilevazione unitaria dei fatti gestionali, ovvero una registrazione che rilevi il dato sia da un punto  vista finanziario, che da un punto di vista economico e  patrimoniale.

Un aspetto rilevante di questa riforma è, inoltre, rappresentato dalla predisposizione di un insieme di informazioni utili alla governance, e a tutti i soggetti coinvolti nei processi decisionali e di valutazione  nelle scelte di natura politica, economica e finanziaria. I documenti di bilancio, infatti, compresi quelli degli Enti/Agenzie/Aziende regionali e delle Società partecipate, che  non saranno più solo un allegato al bilancio ma ne costituiranno una parte integrante e consolidata allo stesso, dovranno fornire informazioni sui programmi futuri e su quelli in corso di realizzazione, definendo un sistema di documenti/informazioni che dovranno comporre il bilancio della Regione.

Fra questi documenti è utile richiamare il Piano degli indicatori di bilancio, il Rendiconto semplificato per il cittadino, in grado di fornire allo stesso informazioni sul grado di raggiungimento degli obiettivi, con riferimento al livello di copertura e alla qualità dei servizi forniti, al loro costo standard e alla variazione rispetto ai costi effettivi.

Nel frattempo, con deliberazione n. 650 del 29 aprile 2014 venivano approvate le Macrofasi del Programma operativo e le implementazioni delle azioni prioritarie per l’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio, in conformità ai dettati del Decreto Legislativo n.118/2011. In particolare, con il suddetto provvedimento è stato autorizzato il Direttore dell’Area Bilancio, Affari Generali, Demanio Patrimonio e Sedi ad avviare la realizzazione della MacroFASE 1, comprendente le attività necessarie per apportare le modifiche sull’attuale sistema contabile F2K degli aspetti finanziari indicati dal decreto legislativo in questione (al fine di disporre delle funzionalità necessarie agli adeguamenti previsti dal 1 gennaio 2015), per rendere operativa dall’esercizio 2015 una modalità di recepimento delle scritture economico-patrimoniali affiancate alle corrispondenti scritture finanziarie, e per adeguare la reportistica. Contestualmente, con tale deliberazione veniva costituito un gruppo di lavoro temporaneo di supporto, coordinato dal Direttore dell’Area Bilancio, Affari Generali, Demanio Patrimonio e Sedi, formato dai rappresentanti degli enti strumentali regionali e dai rappresentanti delle Sezioni dell’Area Bilancio, Affari Generali, Demanio Patrimonio e Sedi.

Con successiva deliberazione n.54/INF del 29 dicembre 2014 avente ad oggetto “ Sviluppo e realizzazione di strumenti informativi, correlati ai processi di programmazione e controllo, in connessione con i nuovi principi contabili di cui al Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n.118 e smi” è stato evidenziato, tra le altre, che nell’ambito del processo di riforma della Pubblica Amministrazione, che coinvolgerà anche il contesto regionale e alla luce dell’evoluzione normativa statale e regionale sopra descritta, vengano valutate le esigenze di rafforzare la governance e gli strumenti necessari a supportare il processo decisionale. In particolare è stata evidenziata la necessità di realizzare un sistema informativo ed informatico di natura contabile ed extracontabile che supporti le innovazioni in questione e che consenta di dare concreta applicazione ai sistemi di controllo interno (già disciplinati dal D. Lgs. n. 286/1999, ed ora ripresi e rafforzati dal D.L. 174/2012 (convertito con modificazioni dalla legge n. 213/2012). Nel provvedimento in questione è stato opportunamente indicato come i cambiamenti delineati coinvolgano sia gli aspetti tecnico-contabili e le strutture regionali in senso stretto, il “sistema Regione” nel suo complesso, compresi gli Enti/Aziende/Agenzie regionali e le Società partecipate dalla stessa Regione; pertanto, delineato il quadro complessivo di riferimento, sono stati incaricati i Direttori dell’Area Bilancio, del Dipartimento Demanio, Patrimonio e Sedi e della Sezione Sistemi informativi (con il supporto di tutti i Direttori di Area/Dipartimento), di sviluppare un’adeguata analisi per lo sviluppo del sistema informativo rappresentato e di predisporre  il relativo provvedimento da sottoporre alla Giunta regionale, correlato con le indicazioni relative ai costi, tempistiche e coperture di bilancio. Il coordinamento delle attività in questione e delle verifiche degli stati di avanzamento è stato demandato alla Segreteria Generale della Programmazione.

Alla luce di quanto sopra descritto, in linea con i provvedimenti già adottati, allo stato attuale risulta necessario procedere quanto prima con le attività dirette alla realizzazione di un sistema informativo unitario ed integrato ai sistemi di programmazione, in grado di definire lo stato di attuazione di tali processi di riorganizzazione e di fornire nell’immediato  un puntuale quadro informativo di natura organizzativa, economica e finanziaria, per ogni Ente/Azienda/Agenzia regionale e Società partecipate,  così da poter disporre delle informazioni necessarie a supportare il processo decisionale. I processi di programmazione, gestione e controllo, richiedono una serie di fabbisogni informativi, e di dati specifici da reperire tempestivamente, in alcuni casi immediati e occasionali, in altri casi definiti da una serie costante e codificata di richieste interne (Giunta/Consiglio regionale, Collegio dei Revisori e vertici amministrativi) ed esterne, come nel caso della Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti, i quali realizzano la loro attività mediante dei questionari specifici e/o attraverso l’acquisizione di dati ed informazioni puntuali e documentate (come, ad esempio, avviene per la parifica del rendiconto), a cui si devono aggiungere le informazioni e i dati da rendere disponibili sui siti istituzionali della Regione e degli Enti /Aziende/Agenzie regionali e delle Società partecipate, ai sensi del D.Lgs. n. 33/2013, peraltro oggetto di controllo da parte dell’ANAC e dell’O.I.V..

Al riguardo, si ritiene utile ricordare che, per quanto riguarda gli Enti Strumentali e le Agenzie regionali, è tutt’ora in vigore la disciplina dei controlli e della vigilanza prevista dalla L.R. 18 dicembre 1993, n. 53.

Per gli Enti regionali assoggettati a questa legge regionale (Ente Parco Colli Euganei, Ente Parco del Fiume Sile, Ente Parco del Delta del Po, Veneto Lavoro, Istituto Regionale per le Ville Venete, Aziende ESU, Aziende ATER, Consorzi di Bonifica, Istituto Zooprofilattico delle Venezie, e ora Agenzia Veneta per l’innovazione del settore primario), il Dipartimento EE.LL, Persone Giuridiche e Controllo Atti, Gestioni Commissariali e Post Emergenziali, Statistica, Grandi Eventi, attraverso la propria Sezione EE.LL., Persone Giuridiche, Controllo Atti, Servizi Elettorali e Grandi Eventi,  cura l’istruttoria degli atti soggetti a controllo mediante l’acquisizione dei pareri delle Strutture regionali interessate per materia, anche sotto il profilo del riscontro della congruità dell’atto alla programmazione regionale (art.3 L.R. n.53/93), coordinando le attività istruttorie e ponendo in essere gli adempimenti procedurali ivi definiti.

Per gli Enti regionali non assoggettati alla disciplina della L.R. 18 dicembre 1993, n.53 (ARPAV, AVEPA, Parco Regionale della Lessinia e Parco Regionale delle  Dolomiti d’Ampezzo), si applicano  disposizioni specifiche previste dalle rispettive leggi istitutive e dai provvedimenti adottati dalla Giunta regionale.

Per quanto concerne, poi, la vigilanza sul conseguimento degli obiettivi e sul funzionamento degli Enti/Agenzie regionali e Società partecipate, la stessa spetta alla Giunta regionale e viene esercitata dalle rispettive Strutture regionali competenti.

Alla luce di quanto sopra esposto, data la necessità di sviluppare un sistema informativo e di monitoraggio degli Enti strumentali e delle Agenzie regionali, da coordinare con quello relativo alle Società partecipate, lo stesso dovrà essere strutturato quale strumento di:

  1. governance degli Enti/Aziende/Agenzie/Società regionali (art. 8 della LR 53/93 e artt. 56, 60 e 61 dello Statuto della Regione Veneto), per la definizione di un quadro di possibili processi di riorganizzazione di tali enti, e quale supporto al processo decisionale nella definizione delle scelte, con particolare riferimento al DEFR;
  2. costante monitoraggio sugli adempimenti in capo all’amministrazione regionale, nonché di supporto informativo all’applicazione di norme nazionali e regionali finalizzate a  processi di riorganizzazione e razionalizzazione/riduzione della spesa;
  3. raccolta e produzione di informazioni e dati richiesti:
  • dalla Corte dei Conti, nell’ambito delle diverse attività derivanti dal controllo e dalla parifica del rendiconto  previsti dal D.L. n. 174/2012, convertito con modificazioni dalla L. n. 213/2012;
  • dal Collegio dei Revisori dei Conti,  in riferimento alla L.R. n. 47/2012;
  • dall’ANAC nell’ambito degli adempimenti derivanti dall’applicazione della Legge n. 190/2012 e, in particolare del D.Lgs. n. 33/2013 in materia di trasparenza;
  •  da altri Organismi sovraordinati (es. Ministero Economia e Finanze ecc.).

Al fine di realizzare tale sistema informativo, si rendono necessarie e propedeutiche le seguenti attività:

  1. in via preliminare lo studio e l’analisi dell’architettura del sistema e delle attività informatiche connesse, unitamente alla stima, quantificazione e copertura a bilancio dei relativi costi, da effettuarsi a cura dei Direttori dell’Area Bilancio Affari Generali Demanio Patrimonio e Sedi  e del Dipartimento Affari Generali, Demanio, Patrimonio e Sedi, cui afferisce la Sezione Sistemi Informativi, che dovrà integrarsi  e tener conto dell’evoluzione derivante dall’applicazione del D.Lgs. n. 118/2011, con particolare riferimento ai nuovi principi contabili generali della programmazione e del bilancio consolidato, nonché della necessità di integrazione dei sistemi di controllo interno, di cui al Decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286;
  2. la costruzione di apposite schede informative di rilevazione dei dati relativi agli Enti/Agenzie regionali e Società partecipate, contenenti informazioni di carattere generale (es. organi, dotazione organica, personale in servizio, incarichi a vario titolo affidati,….), di carattere normativo (es. l’avvenuto rispetto delle disposizioni contenute in determinate leggi statali e regionali, e nei provvedimenti amministrativi regionali in materia di spending review), di carattere economico e finanziario (es. dati di bilancio, flussi finanziari, costo degli organi, del personale, delle spese di funzionamento con evidenziate le categorie di spese assoggettate a riduzione, partecipazioni societarie, fideiussioni in essere, informazioni specifiche relative alle società partecipate dagli enti,….), e specificatamente per le società, gli atti costitutivi, gli statuti, le modifiche statutarie, le deliberazioni che incidono sulla gestione delle partecipazioni.  Tali attività  dovranno essere realizzate a cura dei Direttori di Area/Dipartimento interessati dal presente provvedimento  (il Dipartimento EE.LL., Persone Giuridiche e Controllo Atti, Gestioni Commissariali e Post Emergenziali, Statistica, Grandi Eventi, in riferimento alla gestione della L.R. n.53/93; l’Area Bilancio e il Dipartimento, Affari Generali, Demanio Patrimonio e Sedi, in riferimento agli adempimenti economico finanziari  e alla realizzazione del sistema informativo degli Enti/Agenzie regionali), e/o le cui Strutture di afferenza esercitano la vigilanza sugli Enti/Agenzie di rispettiva competenza, come di seguito evidenziato. Il Dipartimento Agricoltura e Sviluppo Rurale, in riferimento alla vigilanza sull’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario, sull’Agenzia AVEPA e sugli Enti Parco Regionali; il Dipartimento Cultura, in riferimento alla vigilanza sull’Istituto Regionale per le Ville Venete; il Dipartimento Formazione, Istruzione e Lavoro, in riferimento alla vigilanza su Veneto Lavoro e sugli Enti ESU Regionali; l’Area Sanità e Sociale e il Dipartimento Ambiente, in riferimento alle rispettive competenze sulla vigilanza dell’Agenzia ARPAV; il Dipartimento Difesa del Suolo e Foreste, in riferimento alla vigilanza sui Consorzi di Bonifica; il Dipartimento LLPP, Sicurezza Urbana, Polizia Locale e R.A.S.A, in riferimento alla vigilanza sulle Aziende ATER; l’Area Sanità e Sociale, in riferimento alla vigilanza sull’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. Per quanto concerne, poi, le società partecipate, le relative attività di monitoraggio dovranno essere realizzate, nei rispettivi ambiti di competenza, a cura della Sezione Attività Ispettiva e Partecipazioni Societarie e delle strutture regionali che intrattengono rapporti con le Società regionali partecipate. Tali schede dovranno essere realizzate tenendo conto che nel corso del tempo potrà essere necessaria l’acquisizione di ulteriori dati e informazioni, derivanti da adempimenti normativi successivi e/o da richieste  specifiche interne (Giunta/Consiglio Regionale/Collegio dei Revisori/vertici amministrativi) ed esterne (ex: Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti). Potranno, inoltre, essere coinvolte altre Strutture regionali le cui competenze siano utili/necessarie per definire opportunamente le schede informative in questione (ex: Sezione Programmazione Unitaria 2014/2020, Sezione Risorse Umane, …);
  3. l’individuazione e la mappatura di banche dati esistenti e la relativa definizione ed implementazione delle modalità di scambio delle informazioni, nonché la realizzazione di appositi accordi e protocolli di colloquio per il trasferimento di dati, con particolare priorità all’assolvimento di obblighi normativi di informazione ad Organismi sovraordinati.

Tale sistema informativo, in linea con gli adempimenti rappresentati nella Deliberazione n.54/INF del 29/12/2014, è finalizzato a razionalizzare, semplificare ed economizzare le attività delle Strutture regionali coinvolte nei procedimenti sopra descritti, nonché rendere più efficace ed efficiente l’interscambio informativo dell’intero sistema amministrativo della Regione del Veneto, in quanto gli stessi Enti/Agenzie/Società regionali provvederanno a trasferire, inserire e compilare periodicamente le informazioni richieste, e le Strutture  regionali deputate alla vigilanza dovranno verificare e convalidare i dati inseriti: ciò consentirà di avere un quadro conoscitivo complessivo, organico e sistematico degli Enti e Organismi partecipati, periodicamente aggiornato e costantemente monitorato dall’Amministrazione regionale.

Si tratta, quindi, con il presente provvedimento di approvare, in linea generale, la realizzazione del sistema informativo regionale integrato Regione-Enti/Aziende/Agenzie/Società regionali e le attività come sopra riportate, demandando ad un successivo provvedimento ogni decisione conseguente, in presenza di un quadro economico/finanziario definito che ne evidenzi, tra gli altri, i relativi costi a carico del bilancio regionale e la relativa copertura finanziaria.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l’avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione regionale, statale e comunitaria;

VISTO lo Statuto della Regione del Veneto;

VISTE le Leggi n. 122/2010, n.135/2012, n. 213/2012, n. 190/2014;

VISTO il Decreto Legislativo n.118/2011;

VISTE le Leggi Regionali n. 53/93, n. 1/2011, n. 7/2011, n.47/2012, L.R. n.13/2013, L.R. n. 29/2013, L.R. n. 39/2013, L.R.n. 24/2014, L.R. n.37/2014 e L.R. n.5/2015;

VISTE le Leggi Regionali n. 4/2014 e 5/2014;

VISTE, in particolare, la DGR n. 650/2014,  la DGR/INF n. 54/2014 e la DGR n. 192/2015;

VISTO l’art. 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

  1. di approvare, in linea generale, la realizzazione del Sistema informativo regionale integrato Regione Enti/Aziende/Agenzie/Società regionali come descritto nelle premesse, integralmente richiamate e facenti parte del presente provvedimento;
  2. di incaricare i Direttori dell’Area Bilancio Affari Generali Demanio Patrimonio e Sedi e del Dipartimento Affari Generali, Demanio, Patrimonio e Sedi dello studio e dell’analisi dell’architettura del sistema informativo di cui al punto n.1), e delle attività informatiche connesse, unitamente alla stima, quantificazione e copertura a bilancio dei relativi costi, tenendo conto dell’evoluzione derivante dall’applicazione del D.Lgs. n. 118/2011, con particolare riferimento ai nuovi principi contabili generali della programmazione e del bilancio consolidato e della necessità di integrazione dei sistemi di controllo interno, di cui al Decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286;
  3. di demandare ad un successivo provvedimento ogni decisione seguente, in presenza di un quadro economico/finanziario definito che ne evidenzi i relativi costi a carico del bilancio regionale e la relativa copertura finanziaria;
  4. di demandare l’esecuzione del presente provvedimento al Direttore dell’Area Bilancio Affari Generali Demanio Patrimonio e Sedi;
  5. di dare atto che il presente provvedimento non comporta oneri a carico del bilancio regionale;
  6. di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

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