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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 6 del 13 gennaio 2015


Materia: Istruzione scolastica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 2418 del 16 dicembre 2014

Approvazione dello Schema di protocollo d'intesa "Adotta la scuola" tra Regione del Veneto, Ufficio Scolastico Regionale Veneto, Associazione regionale Comuni del Veneto, Unione delle Province del Veneto, Confindustria Veneto, Confartigianato Imprese Veneto e CNA Veneto - Confederazione nazionale dell'Artigianato e della Piccola e media impresa, per lo sviluppo di un'offerta educativa integrata volta allo sviluppo sostenibile del territorio.

Note per la trasparenza

La deliberazione approva il testo dello schema di protocollo d'intesa tra Regione del Veneto e altri soggetti sia istituzionali che rappresentativi del mondo del lavoro, con il quale si approva, sulla scorta di alcune positive sperimentazioni, un modello di offerta educativa integrata volta allo sviluppo sostenibile del territorio.

Estremi dei principali documenti dell'istruttoria:
Artt. 117 e 118 della Costituzione;
Comunicazione della Commissione Europa 2020 "Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva", 3.3.2010 COM(2010) 2020.

L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.

Nell'attuale scenario economico, il legame con il territorio rappresenta per le nostre imprese un valore straordinario. Il valore di un prodotto/servizio nasce infatti da una «relazione complessa» di natura economica, sociale ed ambientale tra le organizzazioni e il territorio di appartenenza. La qualità della relazione creata e la costruzione della rete territoriale influenza il valore intrinseco finale del prodotto/servizio.

I valori possono essere di varia natura individuabili all'interno dei pilastri della sostenibilità (in ambito sociale, economico, ambientale) e devono essere il risultato della condivisione fra i vari stakeholder sui quali hanno un impatto.

Le relazioni tra produzione, economia, territorio e cultura o educazione sono la base di partenza sulla quale è possibile costruire un sistema di valori che caratterizzi il territorio stesso in tutte le sue accezioni e/o realizzazioni. Gli attori interessati beneficiano delle sinergie create, della condivisione delle risorse, delle competenze e degli obiettivi comuni di sviluppo sostenibile e i risultati ottenuti vengono riconosciuti e possono essere ampiamente valorizzati. Queste connessioni positive diffondono i valori della società e dell'economia italiana.

Tra gli obiettivi principali della Comunicazione della Commissione, Europa 2020 "Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva", c'è quello di "ridurre le emissioni di gas a effetto serra almeno del 20% rispetto ai livelli del 1990 o del 30%, se sussistono le condizioni necessarie, portare al 20% la quota delle fonti di energia rinnovabile nel nostro consumo finale di energia e migliorare del 20% l'efficienza energetica" (Bruxelles, 3.3.2010 COM(2010) 2020 Comunicazione Della Commissione Europa 2020 "Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva").

Secondo ENEA in Italia il 31% dell'energia elettrica e il 44% dell'energia termica (combustibili) vengono utilizzati in ambito residenziale, in uffici e aree commerciali. Gli interventi possibili per il contenimento dei consumi energetici sono numerosi e possono essere così catalogati:

  • Interventi sull'involucro edilizio;
  • Interventi sugli impianti e apparecchiature;
  • Adozione di misure di uso razionale dell'energia e ricorso alle fonti rinnovabili di energia.

Uno studio condotto dall'US Green Building Council conferma che i benefici economici derivanti da progetti di sensibilizzazione e monitoraggio dell'efficienza energetica risultano in una riduzione dei costi tra il 20 ed il 25% con investimenti pari a zero, o quasi zero.

L'obiettivo primario della scuola è l'educazione dei ragazzi, e l'adozione di buone pratiche di comportamento per l'utilizzo razionale delle risorse dovrebbe essere inserito all'interno dei programmi scolastici perché gli studenti arrivino ad applicare comportamenti virtuosi nella loro vita quotidiana. L'educazione di uno studente non viene trattenuta all'interno dell'edificio scolastico ma si estende a tutti i contesti di vita quotidiana, trasferendo inevitabilmente le buone pratiche adottate anche all'ambiente familiare e ai contesti sociali e del territorio nel quale vive. La scuola in Italia al momento ha un deficit di risorse economiche e non riesce ad investire in didattica innovativa e in nuove tecnologie per il razionale utilizzo delle risorse.

A causa di questa carenza economica non è possibile nemmeno avere a disposizione i dati reali di consumo, la mappatura delle spese, la valutazione delle informazioni, la progettazione delle azioni da intraprendere, la pianificazione di medio/lungo termine per il raggiungimento degli obiettivi. In base ad esperienze già svolte in alcune scuole del Veneto è stato dimostrato che è possibile, attraverso l'utilizzo di una tecnologia innovativa e l'educazione degli studenti arrivare a buoni risultati in termini di:

  • razionale utilizzo delle risorse che si traduce in risparmio economico da parte dell'autorità pubblica che paga le utenze;
  • formazione / educazione degli studenti che si traduce in acquisizione di comportamenti virtuosi che hanno una ricaduta nel contesto familiare e più in generale sociale;
  • la relazione scuola / territorio esprime un valore inestimabile e ciascuno degli attori trae beneficio e valore dall'altro;
  • è possibile, risparmiando, trasferire risorse economiche che la scuola può reinvestire in attività didattica innovativa e in attrezzature.

Ne consegue che applicando semplici buone pratiche di utilizzo delle risorse è possibile risparmiare in maniera significativa e utilizzare tale risparmio per eventuali azioni di miglioramento del servizio scolastico.

Le imprese sono inserite all'interno di un territorio e da quel territorio devono trarre il maggior beneficio possibile, in termini di relazioni, di valorizzazione del prodotto/servizio realizzato ma anche in termini di valorizzazione delle risorse umane. Le imprese sono fatte di persone e la capacità di attrarre risorse competenti e altamente specializzate si costruisce anche attraverso il 'comportamento' che l'azienda applica nel territorio, a dimostrazione dell'interesse per uno sviluppo sostenibile coerente e della propria responsabilità. I ragazzi che frequentano la scuola collocata nello stesso territorio di interesse dell'azienda saranno i consumatori di domani o addirittura faranno parte delle risorse umane dell'impresa stessa.

L'impegno dell'azienda può essere dimostrato attraverso l'adozione di una scuola del proprio territorio, investendo quel minimo di risorse necessarie che in questo momento non sono disponibili nelle scuole per dare avvio ad un progetto di sviluppo sostenibile che parta proprio dalla scuola, elemento di base e centrale di un territorio. Si tratta di fatto di un investimento per l'impresa, e come tale l'azienda stessa se ne fa garante per l'ottenimento del risultato e della remunerazione. L'impresa partecipa al progetto applicando tutti gli strumenti necessari per la verifica e la valorizzazione del proprio investimento, condividendo la definizione delle attività, l'identificazione degli obiettivi e la valutazione dei risultati, assicurando la continuità nel medio periodo al progetto nel perseguire obiettivi di miglioramento all'interno della scuola.

Non può in questo disegno mancare il coinvolgimento della pubblica amministrazione, dei proprietari e dei gestori degli edifici scolastici che trovano beneficio nella riduzione dei pagamenti delle utenze, partecipano alla raccolta dei dati e possono destinare tali risorse ad altri investimenti per il miglioramento del servizio scolastico.

Si propone ora l'approvazione, da parte della Giunta Regionale, dello schema di protocollo succitato, il quale avrà decorrenza dalla data di sottoscrizione e sino al completamento degli interventi previsti, e il cui testo è riportato nell'Allegato A al presente atto, del quale costituisce parte integrante e sostanziale, indicando come firmatario il Presidente o suo delegato.

Il Relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

-   Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

-  Visti gli artt. 117 e 118 della Costituzione che assegnano alle Regioni competenze esclusive in materia di istruzione e formazione professionale e concorrenti in materia di istruzione;

-  Viste le LL.RR. n. 10/90 e 19/2002, come modificata dalla L.R. n. 23/2010;

-  Vista la Legge Regionale n. 39 del 29 novembre 2001, "Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione";

-  Vista la Legge Regionale del 13 marzo 2009 n. 3, "Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro" così come modificata dalla legge regionale n. 21 del 08/06/2012;

-  Visto l'art. 2 comma 2 della L.R. 54/2012;

delibera

1.        di approvare, quale parte integrante e sostanziale del presente atto, quanto riportato in premessa;

2.        di approvare l'allegato Schema di protocollo d'intesa tra Regione del Veneto, Ufficio Scolastico regionale Veneto, Associazione regionale Comuni del Veneto, Unione delle Province del Veneto, Confindustria Veneto, Confartigianato Imprese Veneto e CNA Veneto - Confederazione nazionale dell'Artigianato e della Piccola e media impresa, per lo sviluppo di un'offerta educativa integrata volta allo sviluppo sostenibile del territorio, di cui all'Allegato A al presente atto, del quale costituisce parte integrante e sostanziale e che per conto della Regione sarà firmato dal Presidente o da un suo delegato;

3.        di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

4.        di incaricare la Sezione Regionale Formazione dell'esecuzione del presente atto;

5.        di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'art. 23 del Decreto Legislativo del 14 marzo 2013, n. 33;

6.        di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione nonché sul sito Internet della Regione Veneto.

(seguono allegati)

2418_AllegatoA_288874.pdf

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