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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 2 del 07 gennaio 2015


Materia: Acque

Deliberazione della Giunta Regionale n. 2393 del 16 dicembre 2014

Azioni regionali per il perseguimento degli obiettivi di qualità ambientale e di tutela del patrimonio idrico. Proroga dell'incarico già affidato a Veneto Acque SpA con DGR n. 2216 del 06.11.2012 per il completamento dei progetti nell'ambito delle attività di competenza della Sezione Geologia e Georisorse.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento è prorogato al 31.12.2015 l'incarico già affidato a Veneto Acque SpA, con DGR n. 2216 del 06.11.2012, per il completamento di due progetti nell'ambito delle attività di competenza della Sezione Geologia e Georisorse.

Estremi dei principali documenti dell'istruttoria:
DGR n. 2216 del 06.11.2012
Nota Sezione Geologia e Georisorse n. 464779 del 04.11.2014
Nota Veneto Acque S.p.A. n. 665/2014 del 20.11.2014

L'Assessore Maurizio Conte riferisce quanto segue:

Con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 107 del 5 novembre 2009, la Regione Veneto ha approvato il Piano di Tutela delle Acque, che sostituisce quasi interamente l'ormai datato Piano Regionale di Risanamento delle Acque. Il nuovo Piano provvede, alla luce di quanto richiesto dalle direttive comunitarie in materia e dal D.Lgs. 152/2006 a dettare, per il territorio regionale, la disciplina per la tutela e gestione della risorsa idrica e a introdurre, laddove necessario, le misure per il miglioramento della qualità dei corpi idrici e per il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale e per specifica destinazione delle acque.

Nello specifico, il Piano definisce gli interventi di protezione e risanamento dei corpi idrici superficiali e sotterranei e l'uso sostenibile dell'acqua, individuando le misure integrate di tutela qualitativa e quantitativa della risorsa idrica, che contribuiscano a garantire anche la naturale autodepurazione dei corpi idrici e la loro capacità di sostenere comunità animali e vegetali ampie e ben diversificate. Inoltre, le Autorità di Bacino di rilievo nazionale, Adige, Alto Adriatico e Po, il 24.02.2010 hanno provveduto ad adottare, ai sensi del D.L. 208/13, convertito, con modificazioni, dalla L. 13/09, i Piani di Gestione per i distretti idrografici delle Alpi Orientali e Padano. Va sottolineato che i Piani di Gestione sono stati predisposti con la concreta e determinante collaborazione delle Regioni che hanno partecipato fattivamente ai lavori portando tutta la loro esperienza e conoscenza in materia.

Da quanto sopra si può evincere, da un lato, il ruolo significativo che l'Amministrazione regionale svolge nel perseguimento degli obiettivi di qualità ambientale e di tutela del patrimonio idrico, dall'altro come la materia sia in continua evoluzione e necessiti di costanti e successivi studi e approfondimenti.

Il quadro normativo e pianificatorio in materia ambientale, derivante dalle varie Direttive Comunitarie di settore, è basato sul raggiungimento di specifici e precisi obiettivi di qualità ambientale e di tutela del patrimonio idrico entro precise scadenze. Ciò comporta la continua necessità di integrare il lavoro in corso, sia per la conoscenza e il monitoraggio delle varie situazioni, sia per la pianificazione e previsione delle strategie di intervento, in funzione degli avanzati e articolati obiettivi di qualità da conseguirsi nel 2015.

Pertanto, ancorché fosse terminata l'attività di redazione del Piano di Tutela delle Acque e dei Piani di Gestione di Distretto, con DGR n. 2216 del 06.11.2012 si è ritenuto necessario avviare i due progetti di seguito brevemente illustrati.

A.      Individuazione e caratterizzazione degli agglomerati ai sensi della Direttiva 91/271/CEE.

La Direttiva 91/271/CEE, relativa al trattamento delle acque reflue urbane, definisce l'agglomerato come un' "area in cui la popolazione e/o le attività economiche sono sufficientemente concentrate così da rendere possibile la raccolta e il convogliamento delle acque reflue urbane verso un impianto di trattamento di acque reflue urbane o verso un punto di scarico finale" e regolamenta il collettamento e la depurazione delle acque reflue urbane proprio sulla base del concetto di agglomerato. La definizione di agglomerato viene ripresa dal D.Lgs. 152/2006, art. 74 comma 1, lettera n), nonché dal Piano di Tutela delle Acque (PTA), approvato dal Consiglio Regionale con deliberazione n. 107 del 5/11/2009.

Molte disposizioni di vari articoli del D.Lgs. 152/2006 e del Piano di Tutela delle Acque, in ottemperanza alla normativa comunitaria, fanno riferimento alla dimensione degli agglomerati.

Con deliberazione n. 3856 del 15.12.2009, la Giunta regionale ha provveduto ad una prima individuazione degli agglomerati del Veneto; a seguito di questa prima individuazione si è reso necessario, anche su sollecitazione degli AATO, provvedere ad una revisione e aggiornamento.

B.       Acque sotterranee - caratterizzazione e individuazione inquinamenti storici

La problematica connessa con il superamento delle soglie normative delle concentrazioni di inquinanti nelle acque sotterranee, tanto rilevante per gli aspetti sanitari e ambientali, riveste sicuramente anche importanza amministrativo - procedurale; nel corso di recenti incontri tecnici è emersa la necessità di omogeneizzare i comportamenti, in particolare differenziando la segnalazione in caso di eventi "storici", per i quali sono già sostanzialmente note presenza, dimensioni e concentrazioni, da quelli di nuova individuazione. In particolare per quest'ultimi e solo per questi dovrà essere attivata la procedura di notifica ex art. 244 del D.Lgs. 152/2006, che non deve limitarsi ad un atto amministrativo formale, ma deve essere accompagnata da approfondimenti scientifici mirati a contestualizzare il superamento delle concentrazioni, cercando per quanto già possibile, di attribuire un valore massimo di concentrazione, di delimitare l'area di interessamento etc.

Da qui l'importanza di giungere ad una caratterizzazione e una georeferenziazione per quanto più possibile di dettaglio delle contaminazioni storiche (almeno delle più significative).

Con la medesima DGR n. 2216 del 06.11.2012 è stato anche ritenuto di affidare lo svolgimento di parte delle competenze regionali a Veneto Acque S.p.A., ciò in considerazione della particolare professionalità necessaria, del notevole lavoro da svolgere e stante anche la carenza di risorse umane della Sezione Geologia e Georisorse. Ciò tenuto conto che Veneto Acque S.p.A. è una società a capitale interamente detenuto dalla Regione del Veneto, il cui statuto esclude la possibilità che privati o imprese private partecipino alla sua compagine societaria, prevedendo altresì un controllo da parte della Regione sulla Società assimilabile a quello esercitato nei confronti dei propri servizi e che Veneto Acque S.p.A. ai sensi del proprio statuto svolge un'attività esclusivamente rivolta alla Regione del Veneto.

Nel corso del lavoro del progetto "Acque sotterranee - caratterizzazione e individuazione inquinamenti storici" si è rilevato che la perimetrazione dei pennacchi di inquinamento, sia nel senso bidimensionale, relativo allo sviluppo areale della contaminazione, che tridimensionale inteso come verifica della contaminazione in profondità e/o su vari livelli acquiferi, sulla base dei dati disponibili, è un'operazione di particolare complessità e richiede, per determinate situazioni, studi geologici e idrogeologici approfonditi basati su dati di dettaglio e su monitoraggi distribuiti su arco temporale necessariamente più ampio.

E' stata riscontrata quindi la necessità di ulteriori approfondimenti negli episodi più significativi e/o persistenti nel tempo e/o con un trend di contaminazione invariato o crescente.

E' emerso poi che l'individuazione delle fonti di pressione e l'esame attento delle possibili cause degli inquinamenti rilevati, non risulta di semplice esecuzione, data in certi casi la poca conoscenza dell'area in esame o la presenza di dati disorganizzati e disomogenei, la sistematizzazione dei quali potrebbe invece fornire informazioni utili ai fini della completezza del lavoro svolto, nonché fondamentale dal punto di vista delle esigenze amministrativo-procedurali.

Per quanto attiene il progetto "Individuazione e caratterizzazione degli agglomerati ai sensi della Direttiva 91/271/CEE", con deliberazione n. 1442 del 05.08.2014, la Giunta regionale ha preso atto dell'istruttoria delle proposte pervenute dagli AATO e del conseguente aggiornamento della definizione degli agglomerati, demandando ad un successivo provvedimento l'individuazione puntuale dei confini degli agglomerati e la ridefinizione del carico generato.

Sempre con la su citata deliberazione la Giunta regionale ha pertanto incaricato le Sezioni regionali Geologia e Georisorse e Tutela Ambiente, con la collaborazione di Veneto Acque S.p.A. e di ARPAV, per la definizione della nuova configurazione degli agglomerati sia in termini di confini che di carico generato.

Per quanto sopra esposto è evidente la necessità di prolungare e accrescere la durata ed entità di detti progetti al fine di conseguire, con la indispensabile affidabilità, i risultati originariamente individuati.

Le attuali risorse di personale assegnato alla Sezione Geologia e Georisorse non consentono di far fronte all'ulteriore sviluppo dei due progetti in argomento atteso che alle attribuzioni pregresse già di per sé particolarmente delicate, si sono sommate nuove competenze relative alle attività di supporto al Ministero dell'Ambiente per quanto attiene la cd "Marine Strategy", oltre che alla collaborazione con l'Autorità di Distretto "Alpi Orientali" per l'aggiornamento del Piano di Gestione.

Con nota n. 464779 del 04.11.2014 la Sezione Geologia e Georisorse ha richiesto alla società Veneto Acque S.p.A. la disponibilità alla prosecuzione di tali incarichi progettuali e la stessa società ha positivamente riscontrato tale esigenza, con nota n. 665/2014 del 20.11.2014.

Come sopra indicato, la proroga dei progetti in corso consente alla Sezione Geologia e Georisorse di far fronte alle attività di competenza, evitando il rischio di conseguenze pregiudizievoli - quali mancato rispetto delle norme comunitarie con possibile insorgere di infrazioni - in relazione all'impossibilità di gestire le incombenze summenzionate. Pertanto, vista anche la valenza ambientale e programmatoria delle attività affidate, per procedere alla proroga delle stesse, Veneto Acque S.p.A. è autorizzata a derogare alle disposizioni di cui alla lettera C delle direttive alle società partecipate di cui alla DGR n. 2101 del 10.11.2014 e conseguentemente a eventuali disposizioni incompatibili del Regolamento Aziendale adottato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 07.06.2012 e ss.mm.ii.

Poiché la presente deliberazione predispone il completamento di attività già affidate precedentemente all'entrata in vigore della l.r. 24 dicembre 2013, n. 39, recante "Norme in materia di società regionali", non si procede alle incombenze ivi previste all'art. 3, comma 2, riguardanti l'acquisizione del parere consiliare. Nondimeno, si evidenzia il rispetto delle finalità indicate nella norma, vista la sussistenza dei requisiti per l'affidamento in house, l'opportunità di consentire il completamento del servizio al soggetto già affidatario, in modo da valorizzare le competenze acquisite, nonché l'incompatibilità di una diversa allocazione delle attività progettuali rispetto alla necessità di evitare soluzioni di continuità delle medesime.

L'impegno della somma di € 185.000,00 necessaria per il completamento dei progetti di cui sopra è disposta a valere sul capitolo n. 50031 (Predisposizione di piani di tutela e salvaguardia ambientale inerenti il ciclo dell'acqua) del bilancio regionale 2014.

I rapporti tra Veneto Acque S.p.A. e la Regione Veneto relativamente alle attività progettuali in parola sono già regolamentati nell'ambito della convenzione allegata alla DGR n. 2216 del 06.11.2012 e sottoscritta in data 28.11.2012, la cui valenza è prorogata al 31.12.2015 mediante l'atto aggiuntivo, il cui schema è riportato in Allegato A alla presente deliberazione, per costituirne parte integrante e sostanziale, e che verrà sottoscritto entro il corrente anno 2014.

Il relatore conclude la relazione, sottoponendo all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTO l'articolo 1, comma 113, della Legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Legge di Stabilità 2014);

VISTI i Decreti Legislativi 31.03.1998; n. 112, 18.08.2000, n. 267 e 03.04.2006, n. 152;

VISTE le Leggi regionali 10.10.1989, n. 40; 10.6.1991, n. 12; 30.01.2004, n. 1; e 25.02.2005, n. 7;

VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 107 del 5 novembre 2009;

VISTA la Legge regionale 24 dicembre 2013, n. 39 "Norme in materia di società regionali";

VISTA la propria deliberazione n. 2101 del 10.11.2014 ad oggetto "Modifiche e integrazioni alle direttive indirizzate alle società partecipate con la DGR n. 258/2013";

CONSIDERATA la sussistenza dei criteri richiesti per configurare Veneto Acque S.p.A. quale società in house della Regione del Veneto;

VISTO l'art. 2, comma 2, della legge regionale n. 54 del 31.12.2012;

delibera

1.    di dare atto della necessità che la società Veneto Acque S.p.A. (codice fiscale 03875491007), per le motivazioni riportate in premessa, proceda al completamento dei Progetti: "Individuazione e caratterizzazione degli agglomerati ai sensi della Direttiva 91/271/CEE" e "Acque sotterranee - caratterizzazione e individuazione inquinamenti storici", già affidati con DGR n. 2216 del 06.11.2012, le cui attività sono pertanto prorogate sino al 31.12.2015;

2.    di dare atto che i rapporti tra la società Veneto Acque S.p.A. e la Regione Veneto relativamente alle attività progettuali in parola sono già regolamentati nell'ambito della convenzione allegata alla DGR n. 2216 del 06.11.2012 e sottoscritta in data 28.11.2012, la cui valenza è estesa alle nuove attività e prorogata al 31.12.2015, mediante l'atto aggiuntivo il cui schema è riportato in Allegato A al presente provvedimento per formarne parte integrante e sostanziale;

3.    di fissare in € 185.000,00 il compenso da erogare a Veneto Acque S.p.A. per il completamento di dette attività;

4.    di impegnare la somma complessiva di € 185.000,00 necessaria alla realizzazione delle attività di cui sopra, a favore di Veneto Acque S.p.A., cod. Siope 1 03 01 1364 "Altre spese per servizi" sul capitolo n. 50031 "Predisposizione di piani di tutela e salvaguardia ambientale inerenti il ciclo dell'acqua" del bilancio regionale 2014 che presenta la necessaria disponibilità;

5.    di dichiarare che la tipologia di spesa si configura come debito commerciale.

6.    di attestare che l'equilibrio finanziario, per l'importo di euro 120.000,00, è garantito dall'accertamento n. 1045/2014 con reversale n. 2457/2014 sul capitolo di entrata n. 1415 "Assegnazione statale per il monitoraggio e studi in materia ambientale inerenti il ciclo integrato dell'acqua" e per l'importo di euro 65.000,00 dai residui attivi presenti sul medesimo capitolo accertati nelle precedenti annualità e già riscossi.

7.    di autorizzare la società Veneto Acque S.p.A., per le motivazioni espresse in premessa, a derogare alle disposizioni di cui alla lettera C delle direttive alle società partecipate di cui alla DGR n. 2101 del 10.11.2014 e conseguentemente a eventuali disposizioni incompatibili del Regolamento Aziendale adottato dal Consiglio di Amministrazione della società in data 07.06.2012 e ss.mm.ii;

8.    di dare atto che la spesa di cui si dispone l'impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2011;

9.    di incaricare il direttore pro tempore della Sezione Geologia e Georisorse dell'attività di controllo degli incarichi sopra indicati nonché dell'adozione di tutti gli atti necessari per dare attuazione al presente provvedimento, compresa la sottoscrizione della convenzione e la liquidazione dei compensi;

10.    di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'art. 23 del D. Legislativo 14 marzo 2013, n. 33;

11.    di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

 

(seguono allegati)

2393_AllegatoA_288769.pdf

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