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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 92 del 23 settembre 2014


Materia: Trasporti e viabilità

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1591 del 09 settembre 2014

Approvazione dello schema di Protocollo di Intesa tra il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per il Veneto, Trentino A.A., Friuli V.G. e la Regione del Veneto, regolante le modalità di verifica e controllo dei monitoraggi ambientali dei cantieri per la realizzazione delle opere per la difesa di Venezia dalle acque alte e delle relative misure di mitigazione e compensazione, in attuazione dell'AdP sottoscritto in data 17/06/2013 tra il Ministero dell'Ambiente, il Ministero delle Infrastrutture e la Regione del Veneto.

Note per la trasparenza

Il Protocollo di Intesa di cui all'oggetto, definisce gli aspetti tecnici e gli oneri finanziari che i sottoscrittori si impegnano a garantire per favorire la corretta attuazione delle attività di controllo e validazione dei monitoraggi ambientali dei cantieri per la realizzazione delle opere per la difesa di Venezia dalle acque alte e delle relative misure di mitigazione e compensazione ambientale.

Estremi dei principali documenti dell'istruttoria:
Accordo di Programma tra il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e la Regione del Veneto, regolante le modalità di verifica dei monitoraggi dei cantieri del Mo.S.E. e delle misure di compensazione, conservazione e riqualificazione ambientale, nel rispetto delle direttive e prescrizioni comunitarie, sottoscritto in data 17 giugno 2013;
Nota del Magistrato alle Acque di Venezia prot. n. 195/GAB del 16/05/2014;
Nota del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per il Veneto - Trentino Alto Adige - Friuli Venezia Giulia prot. n. 7322 del 2/07/2014;
Nota della Regione del Veneto - Dipartimento Coordinamento Operativo Recupero Ambientale Territoriale prot. n. 314818 del 23/07/2014.

Il Presidente Luca Zaia riferisce quanto segue.

L'attuazione delle disposizioni previste dalla direttiva comunitaria 92/43/CEE, finalizzata a salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione degli habitat, nonché della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo degli Stati membri, prevede l'adozione di opportune misure per evitare il degrado degli habitat naturali e degli habitat di specie, nonché le perturbazioni suscettibili di avere conseguenze significative sulle specie per cui i siti della rete Natura 2000 sono stati individuati.

Nell'ambito della realizzazione del Modulo Sperimentale Elettromeccanico per la difesa di Venezia dalle acque alte (di seguito Mo.S.E.) da parte del Magistrato alle Acque di Venezia (ora Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per il Veneto - Trentino Alto Adige - Friuli Venezia Giulia) e al fine di rispondere alla procedura di infrazione 2003/4762 avviata dalla Commissione Europea, il Magistrato stesso ha predisposto uno specifico documento, denominato "Piano delle misure di compensazione, conservazione e riqualificazione ambientale dei SIC IT3250003; IT3250023; IT3250031; IT3250030 e della ZPS IT3250046" (di seguito "Piano delle Misure").

Il Piano delle Misure è stato approvato dalla Regione del Veneto con D.G.R. n. 3758 del 27.11.07 ed è stato trasmesso alla Commissione Europea dal Governo Italiano con nota prot. n. 9104 del 19 ottobre 2007.

Il Piano delle Misure, (che è stato aggiornato e approvato nella sua ultima versione con DGR n. 682 del 17 aprile 2012) contiene le attività che il Magistrato alle Acque ha avviato e sta per avviare quali misure di compensazione per la costruzione delle opere mobili alle bocche di porto della Laguna di Venezia, per dar corso all'impegno che il Governo Italiano si è assunto nei confronti della Commissione Europea.

Per ciascuno degli habitat e delle specie comunitarie interessati dalle attività di cantiere, è stata elaborata una serie di misure compensative, riconducibili alle finalità previste dalla Direttiva 92/43/CEE, volte alla ricostituzione o riqualificazione di superfici sempre maggiori rispetto a quelle interessate dalle fasi di realizzazione dell'opera.

L'attuazione di tale Piano di Misure prevedeva il contestuale avvio, da parte del Magistrato alle Acque, di uno specifico Piano di Monitoraggio, al fine di adempiere agli obblighi previsti dalla Direttiva Habitat 92/43/CEE e dalla Direttiva Uccelli 2009/147/CE.

Tale Piano di Monitoraggio comprende sia la prosecuzione dei monitoraggi nella fase di costruzione dell'opera, sia il monitoraggio degli interventi di compensazione.

L'esecutore delle attività di monitoraggio dei cantieri, per conto del Magistrato alle Acque di Venezia, è attualmente il CORILA, un consorzio costituito da Istituti universitari ed Enti di ricerca, vigilato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.

A tale proposito, con nota ENV (2008) 13085 del 15/7/2008, la Commissione Europea ha richiesto che "le attività connesse al monitoraggio siano sotto la responsabilità di un Ente indipendente da quello coinvolto direttamente o indirettamente nell'esecuzione dei lavori".

Conseguentemente, in data 11 dicembre 2008 è stato sottoscritto un Accordo di programma tra il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti - Magistrato alle Acque di Venezia e la Regione del Veneto, nel quale il MATTM, al fine di archiviare la procedura d'infrazione 2003/4762, ricopre la funzione di garante della corretta conduzione dei monitoraggi e del rispetto delle regole comunitarie, avvalendosi di ISPRA per l'attività di controllo del monitoraggio dei cantieri e delle misure di compensazione del Mo.S.E.

Alla luce di tali determinazioni, la Commissione Europea ha quindi deciso di archiviare la procedura di infrazione suddetta, nel corso della riunione del 14 aprile 2009.

Successivamente, con uno specifico Accordo tra MATTM, Magistrato alle Acque di Venezia e ISPRA, sottoscritto in data 13 luglio 2009, sono stati definiti, per il periodo di tre anni dalla sottoscrizione dell'atto, gli impegni reciproci, precisando le attività di ISPRA relative al controllo del monitoraggio delle attività di cantiere e delle opere di compensazione.

In riferimento al sopracitato Accordo di Programma sottoscritto in data 13 luglio 2009, il MATTM, il Magistrato alle Acque di Venezia e ISPRA hanno prorogato detto Accordo fino alla data del 31/12/2012.

Essendosi concluse le attività previste dall'Accordo di Programma sottoscritto nel 2009, è stato avviato un confronto interistituzionale, che ha visto il fattivo coinvolgimento della Regione Veneto, in quanto soggetto titolare di rilevanti competenze in materia ambientale.

Infatti, nell'ambito delle proprie competenze in tema di attuazione e monitoraggio della Rete Natura 2000, la Regione Veneto provvede ad esaminare ed esprimere il proprio parere, obbligatorio e vincolante, sugli studi per la valutazione di incidenza relativi alla compatibilità di piani, progetti e interventi, ai sensi di quanto disposto dalle Direttive 92/43/CEE, 2009/147/CE e dal D.P.R. 357/97 e ss.mm.ii., nonché a coordinare le attività di monitoraggio in relazione alle misure di mitigazione e compensazioni di piani progetti e interventi nel rispetto delle deroghe previste dal D.P.R. 357/97 e ss.mm.ii., mantenendo i rapporti in materia con lo Stato e con l'Unione europea attraverso la predisposizione di periodiche relazioni informative.

Va infatti precisato che, una volta completato ed entrato in funzione il sistema Mo.S.E., la Regione sarà titolata a svolgere l'attività di monitoraggio dell'intero ecosistema lagunare, nel rispetto delle funzioni ad essa attribuite dal D.P.R. 357/97.

Il Piano delle Misure sopracitato, facendo proprie le richieste della Commissione Europea, prevede che il Piano di Monitoraggio delle misure di compensazione sia svolto in un arco temporale di 30 anni, da aggiornare dopo 10 e 20 anni, per valutare l'efficacia delle metodologie di indagine adottate ed integrarle od aggiornarle, anche in funzione delle nuove condizioni ambientali che si dovessero essere nel frattempo instaurate in Laguna di Venezia e nell'intero Nord Adriatico.

Con Deliberazione della Giunta Regionale n. 33 del 21/01/2013 è stato quindi approvato lo schema di Accordo di Programma tra il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Regione del Veneto, regolante le modalità di verifica dei monitoraggi dei cantieri del Mo.S.E. e delle misure di compensazione, conservazione e riqualificazione ambientale, nel rispetto delle direttive e prescrizioni comunitarie.

Tale Accordo di Programma, sottoscritto tra le parti nella sua versione definitiva in data 17 giugno 2013, prevede che la Regione del Veneto, nell'ambito delle proprie competenze sull'attuazione della Rete Natura 2000 e quale garante della corretta conduzione dei monitoraggi nel rispetto delle direttive e prescrizioni comunitarie, subentri ad ISPRA per le funzioni di cui all'Accordo del 13 luglio 2009 sopracitato e provveda, avvalendosi anche della propria Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto - ARPAV - a:

  • validare e controllare l'esecuzione dei monitoraggi, ivi compresi quelli relativi alle opere di compensazione, mitigazione e ai cantieri;
  • valutare i dati prodotti e le elaborazioni dei risultati, ai fini della verifica del raggiungimento degli obbiettivi relativi alla rete Natura 2000;
  • garantire la gestione e l'aggiornamento dell'apposito sito web d'informazione pubblica, con particolare riferimento alle prescrizioni comunitarie.

La copertura finanziaria di tali attività di competenza regionale, per un importo complessivo di € 800.000,00 annui, sarà garantita dal Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per il Veneto - Trentino Alto Adige - Friuli Venezia Giulia (ex Magistrato alle Acque di Venezia), a valere sulle risorse previste per la realizzazione del sistema Mo.S.E. ai sensi dell'articolo 1 della L. 139/1992.

Gli aspetti di carattere finanziario, nonché gli ulteriori elementi di ordine organizzativo, logistico e funzionale, sono stati esaminati dal Comitato Tecnico di Magistratura nella seduta dell'8 maggio 2014.

Lo schema di Protocollo di Intesa, allegato alla presente Deliberazione, è il risultato di una successiva elaborazione e di condivisi approfondimenti del suddetto documento.

Con il presente provvedimento si approva quindi lo schema di Protocollo di Intesa tra la Regione del Veneto e il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per il Veneto - Trentino Alto Adige - Friuli Venezia Giulia (Allegato A), che regola gli impegni reciproci per la corretta l'attuazione delle attività di validazione e controllo dei monitoraggi dei cantieri del Mo.S.E. e delle relative misure di mitigazione e compensazione, dalla cui data di sottoscrizione decorreranno le relative responsabilità dell'Amministrazione Regionale.

In conclusione, si ritiene opportuno evidenziare che le funzioni regionali, per quanto attiene alle attività previste dal Protocollo di Intesa in oggetto, si concretizzano esclusivamente nella verifica e controllo sul regolare andamento dei monitoraggi ambientali,la cui esecuzione compete al Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per il Veneto - Trentino Alto Adige - Friuli Venezia Giulia in qualità di soggetto responsabile della realizzazione dell'opera.

Si precisa infatti che le opere per la difesa di Venezia dalle acque alte sono per legge attribuite alla competenza statale, mentre alla Regione del Veneto spettano le funzioni di controllo da esercitarsi in qualità di autorità ambientale competente in particolare per quanto concerne l'attuazione delle Direttive Comunitarie inerenti la Rete Natura 2000.

In tale contesto, l'Accordo di Programma sottoscritto in data 17 giugno 2013 tra il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e la Regione del Veneto, in base al quale la stessa Regione subentra ad ISPRA nel controllo dei monitoraggi ambientali, non fa che ricondurre alla ordinarietà l'esercizio di competenze transitoriamente ed eccezionalmente svolte da ISPRA, nelle more della definitiva archiviazione della procedura di infrazione comunitaria n. 2003/4762.

Il Protocollo di Intesa di cui trattasi, nel ripristinare le specifiche competenze istituzionali, garantisce, peraltro pienamente, la terzietà dei controlli sui monitoraggi ambientali richiesta dalla Commissione Europea, in quanto l'esecuzione di dette attività di controllo viene affidata all'ARPAV, l'Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto, ente strumentale della Regione del Veneto, dotata di personalità giuridica pubblica, nell'ambito delle funzioni espressamente previste all'art. 3 della legge istitutiva (L.R. 28 ottobre 1996, n. 32).

Trattandosi di opere pubbliche di competenza statale, l'esecuzione dei monitoraggi in fase di realizzazione delle opere nonché di quelli previsti, negli anni successivi alla chiusura dei cantieri, in fase di gestione degli impianti, è quindi demandata al soggetto attuatore dell'intervento, nella fattispecie il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per il Veneto - Trentino Alto Adige - Friuli Venezia Giulia, ufficio periferico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

L'attività di verifica e controllo della regolarità di tali monitoraggi, che sarà svolta dalla Regione del Veneto avvalendosi di ARPAV, comporta quindi l'assegnazione di un importo complessivo annuo di € 800.000,00 che lo stesso Provveditorato Interregionale mette a disposizione della Regione del Veneto a valere sui fondi recati dalla Legge n. 139/1992.

Al fine di consentire all'ARPAV l'esecuzione di tutte le attività connesse a tali adempimenti, si autorizza il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per il Veneto - Trentino Alto Adige - Friuli Venezia Giulia a provvedere all'erogazione di tale importo annuo direttamente a favore della stessa Agenzia, secondo le modalità stabilite in dettaglio nello schema di Protocollo di Intesa allegato al presente provvedimento.

Il relatore conclude le propria relazione e propone all'adozione della Giunta Regionale il presente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTE le Leggi n. 171 del 16 aprile 1973, n. 798 del 29 novembre 1984, n. 360 dell'8 novembre 1991 e n. 139 del 5 febbraio 1992;

VISTE le Direttive 92/43/CEE e 2009/147/CE;

VISTI i DD.PP.RR. 8 settembre 1997, n. 357 e 12 marzo 2003, n. 120;

VISTO il DPCM 11 febbraio 2014, n. 72;

VISTE le DGR 27 novembre 2007, n. 3758 e 17 aprile 2012, n. 682;

VISTA la DGR 21 gennaio 2013, n. 33;

VISTO l'Accordo di Programma tra il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Regione del Veneto, regolante le modalità di verifica dei monitoraggi dei cantieri del Mo.S.E. e delle misure di compensazione, conservazione e riqualificazione ambientale, nel rispetto delle direttive e prescrizioni comunitarie, sottoscritto in data 17 giugno 2013;

VISTO l'art. 2 comma 2, della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

1.  Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

2.  Di approvare lo schema di Protocollo di Intesa tra la Regione del Veneto e il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per il Veneto - Trentino Alto Adige - Friuli Venezia Giulia regolante le modalità di verifica dei monitoraggi ambientali dei cantieri per la realizzazione delle opere per la difesa di Venezia dalle acque alte e delle misure di compensazione, conservazione e riqualificazione ambientale nel rispetto delle direttive e prescrizioni comunitarie, così come riportato nell'Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, precisando che la responsabilità della Regione del Veneto sarà circoscritta alle sole attività avviate successivamente alla data di sottoscrizione del Protocollo stesso.

3.  Di dare atto che per tali attività il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per il Veneto - Trentino Alto Adige - Friuli Venezia Giulia garantisce l'assegnazione di un importo complessivo annuo di € 800.000,00.

4.  Di autorizzare il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per il Veneto - Trentino Alto Adige - Friuli Venezia Giulia alla erogazione diretta di tale importo a favore dell'ARPAV, secondo le modalità previste dallo schema di Protocollo di Intesa allegato al presente provvedimento.

5.  Di dare atto che il Protocollo di Intesa ha validità tre anni a decorrere dalla data di sottoscrizione dello stesso e potrà essere rinnovato alle stesse condizioni fino al termine previsto delle attività di monitoraggio dell'opera e delle relative misure di compensazione.

6.  Di dare atto che il Presidente della Giunta Regionale, o suo delegato, provvederà alla sottoscrizione del Protocollo di Intesa, in rappresentanza della Regione Veneto.

7.  Di incaricare l'Area Infrastrutture dell'esecuzione del presente atto.

8.  Di dare atto che la presente Deliberazione non comporta spesa a carico del Bilancio Regionale.

9.  Di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'articolo 23 del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33.

10.   Di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione.

11.   Di trasmettere il presente provvedimento al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti - Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per il Veneto - Trentino Alto Adige - Friuli Venezia Giulia e all'ARPAV.

(seguono allegati)

1591_AllegatoA_281476.pdf

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