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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 82 del 22 agosto 2014


Materia: Ambiente e beni ambientali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1442 del 05 agosto 2014

Primi indirizzi operativi per la revisione degli agglomerati individuati, ai sensi della Direttiva 91/271/CEE, D.Lgs. 152/2006 e Piano di Tutela delle Acque, con D.G.R. n. 3856 del 15/12/2009.

Note per la trasparenza

Con DGR n. 3856 del 15/12/2009 erano stati individuati, sulla base del censimento ISTAT 2001, gli agglomerati regionali alla luce della Direttiva Comunitaria 91/271 inerente le acque reflue urbane. A seguito di proposte di modifica e revisione avanzate dalle Autorità d'Ambito Territoriale Ottimale (AATO, ora Consigli di Bacino) e dai Gestori del Servizio Idrico Integrato e della relativa istruttoria, si prende atto con il presente provvedimento delle proposte ritenute accoglibili demandando ad un successivo provvedimento l'approvazione definitiva della nuova individuazione degli agglomerati regionali.

L'Assessore Maurizio Conte riferisce quanto segue.

La Direttiva 91/271/CEE, relativa al trattamento delle acque reflue urbane, definisce l'agglomerato come un' "area in cui la popolazione e/o le attività economiche sono sufficientemente concentrate così da rendere possibile la raccolta e il convogliamento delle acque reflue urbane verso un impianto di trattamento di acque reflue urbane o verso un punto di scarico finale" e regolamenta il collettamento e la depurazione delle acque reflue urbane proprio sulla base del concetto di agglomerato.

La definizione di agglomerato viene poi ripresa, in modo analogo, dal D.Lgs. 152/2006, art. 74 comma 1, lettera n), nonché dal Piano di Tutela delle Acque (PTA), approvato dal Consiglio Regionale con deliberazione n. 107 del 5/11/2009 e modificato nelle sue Norme Tecniche con DGR n. 842 del 15/5/2012.

Nel D.Lgs. 152/2006 e nel Piano di Tutela delle Acque varie sono le disposizione che, in ottemperanza alla normativa comunitaria, fanno riferimento agli agglomerati e alla loro dimensione:

·       obbligo di collettamento alla rete fognaria (art. 3 Dir. 91/271/CEE; art. 100 D.Lgs 152/2006);

·       obbligo di trattamento delle acque reflue (art. 4 Dir. 91/271/CEE; art. 105 D.Lgs. 152/2006);

·       limiti per azoto totale e fosforo totale agli scarichi di acque reflue urbane in aree sensibili (art. 5 Dir. 91/271/CEE; art. 106 D.Lgs 152/2006);

·       altri principi e linee guida stabilite negli articoli 20, 22, 23, 25, 30, 32, 39 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Tutela delle Acque. Parte di questi commi deriva proprio dalle disposizioni nazionali e comunitarie precedentemente elencate.

In particolare, l'individuazione degli agglomerati ai sensi della Direttiva 91/271/CEE è effettuata secondo quanto stabilito dall'art. 20 comma 2 delle Norme Tecniche del PTA.

Con DGR n. 3856 del 15/12/2009 erano stati individuati gli agglomerati, sulla base degli elaborati tecnici e cartografici realizzati dall'ARPAV e trasmessi alla Regione Veneto con nota prot. 108952 del 01/09/2009. I documenti relativi all'individuazione degli agglomerati, di cui agli allegati alla DGR n. 3856/2009, sono stati redatti in stretta collaborazione con le AATO (ora Consigli di Bacino) sulla base delle linee guida europee del 2007 "Termini e definizioni della Direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane (91/271/CEE)" - Bruxelles, 16 gennaio 2007. Un primo documento di individuazione degli agglomerati era stato sottoposto all'esame di Province e delle AATO (ora Consigli di Bacino) che a riguardo, avevano provveduto a formulare osservazioni e proposte di modifica o integrazione; la Regione Veneto aveva puntualmente risposto a tali osservazioni e proposte, accogliendole ove ritenuto opportuno. Da tutto ciò era quindi scaturito il documento di individuazione degli agglomerati poi approvato con DGR n. 3856/2009.

Con nota prot. n. 546455 del 23/11/2011 le Direzioni Regionali (ora Sezioni) Tutela Ambiente e Geologia e Georisorse, di concerto, inviavano alle AATO (ora Consigli di Bacino), alle Province ed all'ARPAV una nota con la quale, ravvisata la necessità di provvedere ad una parziale revisione ed aggiornamento di quanto individuato con la succitata DGR 3856/2009 in ragione delle mutate condizioni socioeconomiche, tecnologiche e territoriali nel frattempo intervenute, si invitava a formulare proposte di modifica ai rispettivi agglomerati di competenza.

Tali proposte dovevano contenere le necessarie giustificazioni sia sotto il profilo tecnico che ambientale e dovevano risultare supportate da una opportuna documentazione sia grafica che descrittiva.

L'invito veniva riscontrato dalla quasi totalità delle AATO (ora Consigli di Bacino) con proposte di modifica per un significativo numero di agglomerati.

Successivamente, le succitate Direzioni Regionali (ora Sezioni) con nota prot. 256559 del 04/06/2012, per definire meglio nel dettaglio il carico generato da ciascun agglomerato, invitavano le AATO (ora Consigli di Bacino)ed i Gestori del Servizio Idrico Integrato (S.I.I.) a fornire informazioni di maggior dettaglio sui carichi industriali allacciati alla rete fognaria pubblica.

Quindi, con DGR 2216/2012, stante la necessità di operare una revisione degli agglomerati così come individuati con la citata DGR 3856/2009 e la mole di lavoro evidenziatasi nell'avvio di detta attività, veniva incaricata Veneto Acque S.p.A. di collaborare con gli uffici regionali per la realizzazione, fra l'altro, del progetto di individuazione e caratterizzazione degli agglomerati ai sensi della Direttiva 91/271/CEE.

Alla luce delle proposte e delle informazioni pervenute, le Direzioni regionali (ora Sezioni) Tutela Ambiente e Geologia e Georisorse con la collaborazione di Veneto Acque S.p.A. hanno svolto l'istruttoria inerente le proposte di revisione, valutandone l'accoglibilità.

Al riguardo si vogliono evidenziare le complessità ed entità del lavoro svolto dovute al significativo numero di proposte di modifica pervenute, le ultime delle quali giunte all'inizio di questo mese di luglio, oltre che alla difficoltà nel reperire i dati relativi al censimento del 2011.

Per lo svolgimento di questa prima fase si è provveduto ad avviare un tavolo di lavoro e nel corso del 2013 e del 2014 sono state effettuate riunioni di approfondimento tra la Regione Veneto, le AATO (ora Consigli di Bacino) e i rispettivi Gestori del S.I.I., invitando anche le Province territorialmente competenti e l'ARPAV.

A seguito di tali riunioni e delle risultanze delle istruttorie sono state individuate le proposte di modifica da ritenersi accoglibili ovvero quelle da non accogliere.

Fase successiva di approfondimento, da condurre alla luce del lavoro sinora svolto, sarà di ridefinire gli agglomerati con i relativi confini e determinare, sulla base del dettaglio di ogni cella censuaria e nello specifico del numero di residenti individuato con il censimento del 2011, il carico generato da ciascun agglomerato.

Con il presente provvedimento, anche ai fini dell'ottemperanza alle disposizioni comunitarie, si ritiene opportuno di prendere atto delle proposte avanzate dai Consigli di Bacino (già AATO) da ritenersi accoglibili (Allegato A) o non accoglibili (Allegato B) avviando, sulla base di tale presa d'atto, la definizione puntuale dei confini e del carico generato degli agglomerati esistenti e di quelli di nuova individuazione.

Per la definizione dettagliata della nuova configurazione degli agglomerati e del relativo carico generato si incaricano a tal fine le Sezioni Geologia e Georisorse e Tutela Ambiente che potranno avvalersi, oltre che della collaborazione di Veneto Acque S.p.A. già prevista dalla DGR 2216/2012, anche del contributo di ARPAV.

Tale nuova configurazione degli agglomerati dovrà essere sottoposta all'approvazione della Giunta regionale.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTO l'art. 2, co. 2, della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012.

VISTA la Direttiva 91/271/CEE;

VISTO il D.Lgs. 152/2006 e successive modifiche ed integrazioni;

VISTE le linee guida europee del 2007 ("Termini e definizioni della Direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane (91/271/CEE)" - Bruxelles, 16 gennaio 2007;

VISTO il Piano di Tutela delle Acque approvato dal Consiglio regionale con D.C.R. n. 107 del 5/11/2009 e le Norme Tecniche di attuazione modificate con DGR n. 842 del 15/5/2012;

VISTA la DGR n. 3856 del 15/12/2009;

VISTA la DGR n. 2216 del 06/11/2012;

VISTA la DGR n. 1952 del 28/10/2013;

delibera

1.       di prendere atto dell'istruttoria condotta dalle Sezioni Tutela Ambiente e Geologia e Georisorse oltre che da Veneto Acque S.p.A. sulle proposte di modifica degli agglomerati regionali individuati con DGR n. 3856/2009 riportata in Allegato A per quanto attiene le proposte ritenute accoglibili e in Allegato B per quanto attiene le proposte ritenute non accoglibili , che fanno parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

2.       di demandare a successivo provvedimento l'individuazione puntuale dei confini degli agglomerati e la ridefinizione del carico generato;

3.       di dare incarico alla Sezione Regionale Tutela Ambiente di trasmettere la presente deliberazione alle Province del Veneto, ai Consigli di Bacino del Veneto, ad A.R.P.A.V. e al Ministero dell'Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare;

4.       di dare incarico alla Sezione Regionale Tutela Ambiente della trasmissione della presente deliberazione alla 7° commissione consiliare, per opportuna conoscenza e informazione e in relazione a quanto stabilito dall'art. 20 comma 2 delle Norme Tecniche di attuazione del Piano di tutela delle Acque;

5.       di incaricare le Sezioni Regionali Geologia e Georisorse e Tutela Ambiente, che potranno avvalersi del contributo di Veneto Acque S.p.A. e della collaborazione di A.R.P.A.V., della definizione della nuova configurazione degli agglomerati sia in termini di confini che di carico generato;

6.       di stabilire che tale nuova configurazione dovrà essere sottoposta all'approvazione da parte della Giunta Regionale;

7.       di disporre la pubblicazione integrale della presente deliberazione e dei suoi Allegati A e B nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto;

8.       di rendere disponibile la presente deliberazione, nonché gli Allegati A e B, nel sito internet della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

1442_AllegatoA_279770.pdf
1442_AllegatoB_279770.pdf

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