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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 35 del 01 aprile 2014


Materia: Bonifica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 287 del 11 marzo 2014

Approvazione della proposta avanzata dal Consiglio di Bacino "Veronese" concernente la ridestinazione del contributo assegnato ai sensi della L.R. 27.03.1998, n. 5, art. 13, c. 6 bis per l'annualità 2009 per l'intervento di "Collegamento acquedottistico San Bonifacio - Almisano" a nuovi interventi per l'abbattimento delle concentrazioni di composti perfluoro - alchilico derivati nella rete acquedottistica. DGR/CR n. 149 del 19.11.2013.

Nota per la trasparenza:

In considerazione delle problematiche di inquinamento da sostanze perfluoro - alchiliche in alcune aree delle Provincie di Vicenza e Padova, il Consiglio di Bacino "Veronese" ed il proprio Gestore Acque Veronesi Scarl hanno proposto la ridestinazione del contributo regionale di € 2 milioni assegnato ai sensi della L.R. 27 marzo 1998, n. 5, art. 13, comma 6 bis per l'annualità 2009, inizialmente a beneficio dell'intervento di "Collegamento acquedottistico San Bonifacio - Almisano" ad un nuovo intervento di adeguamento impiantistico della centrale di potabilizzazione di Madonna di Lonigo. Con il presente provvedimento si accoglie la richiesta avanzata dai suddetti Soggetti, approvando in via definitiva la modifica proposta, inizialmente adottata dalla Giunta regionale con DGR/CR n. 149 del 19.11.2013.

 

L'Assessore Maurizio Conte, riferisce quanto segue:

Con comunicazioni prot n. 37689/TRI del 29.05.2013 del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) e prot. n. 10774 del 10.05.2013 del Ministero della Salute, le Strutture regionali per la Tutela dell'Ambiente e per la Sanità hanno appreso della presenza anomala di sostanze perfluoro - alchiliche (PFAS) in diversi corpi idrici superficiali ed in alcuni punti di erogazione pubblici delle acque potabili nella provincia di Vicenza e comuni limitrofi. In particolare le informazioni circa la presenza degli inquinanti in questione sono state desunte dalla relazione dell'Istituto di Ricerca sulle Acque del CNR del 25 marzo 2013.

In seguito alle informazioni pervenute, la Regione Veneto ha immediatamente attivato un tavolo di confronto con tutti i soggetti aventi competenza sulla distribuzione delle acque potabili e sulla tutela della salute. In particolare sono stati coinvolti i Gestori del servizio idrico integrato interessati dal problema in oggetto, invitandoli a porre in essere tutte le necessarie attività a tutela della qualità della risorsa distribuita: campagne analitiche, individuazione eventuali fonti di approvvigionamento alternative, dotazione degli apprestamenti tecnologici atti a ridurre significativamente la presenza di sostanze indesiderate nelle acque di rete. ARPAV ha inoltre provveduto ad effettuare puntuali analisi in merito alla concentrazione dei composti segnalati con campionamenti nei punti di prelievo delle acque potabili; tali analisi confermano peraltro la presenza delle sostanze PFAS in concentrazioni non trascurabili, coerentemente con i riscontri delle Autorità nazionali. La presenza di tali composti si è riscontrata in aree della Provincia di Vicenza e nei Comuni a confine tra le Provincie di Padova e Verona, per le quali la distribuzione di acqua potabile è di competenza di sette Gestori del servizio idrico integrato.

A tale proposito si evidenzia peraltro che le attuali normative nazionali che sanciscono i limiti di accettabilità per le acque destinate al consumo umano, non prevedono limiti specifici per i composti PFAS, mentre alcune valutazioni o raccomandazioni sono riportate in disposizioni normative di Stati esteri. Tuttavia il D.Lgs n. 31/2001 e s.m.i., che stabilisce i parametri di qualità per le acque destinate al consumo umano in riferimento alla Direttiva comunitaria 93/83/CE, indica all'art. 4, comma 2, lett. a) che le acque non devono comunque contenere sostanze "in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana".

Sul punto si è espresso anche l'Istituto Superiore di Sanità con parere in data 7 giugno 2013, prot. n. 22264, nel quale si dichiara che "pur non configurandosi, allo stato, un rischio immediato per la popolazione esposta, si ravvisa l'opportunità ed urgenza di adottare adeguate misure di mitigazione dei rischi, prevenzione e controllo estese alla filiera idrica sulla contaminazione delle acque da destinare e destinate al consumo umano nei territori interessati". In particolare l'Istituto ha raccomandato immediate azioni per contenere le concentrazioni di tali composti, anche mediante l'installazione di opportune apparecchiature di filtraggio e trattamento delle acque addotte. Più recentemente, con nota prot. n. 1584 del 16 gennaio 2014, il medesimo Istituto si è nuovamente espresso sul punto, raccomandando "l'implementazione di mezzi efficaci in grado di garantire la sostanziale rimozione dei composti perfluoro - alchilici nella filiera di produzione e distribuzione delle acque destinate a consumo umano, indicando i seguenti limiti di performance (obiettivo) di trattamento: PFOS: ≤ 0,03 μg/litro; PFOA: ≤ 0,5 μg/litro; altri PFAS: ≤ 0,5 μg/litro."

Anche il Gestore Acque Veronesi Scarl, sulla base delle indicazioni della Regione Veneto, ha pertanto provveduto ad attivare le opportune azioni in tal senso. Ora si rendono necessari anche interventi strutturali con dirette ripercussioni sulla pianificazione degli interventi e degli investimenti futuri. Alcune opere pianificate anche in tempi relativamente recenti perdono pertanto carattere di priorità, in ragione dell'attuale esigenza di porre in essere azioni per contrastare il fenomeno di inquinamento recentemente rilevato.

Con tali premesse il Consiglio di Bacino "Veronese", con nota prot. n. 1.301/13 del 30.09.2013, ha proposto alla Regione Veneto la ridestinazione del finanziamento di € 2.000.000,00, già assegnato con D.G.R. n. 4158 del 29.12.2009 all'intervento di "Collegamento acquedottistico San Bonifacio - Almisano", ad un altro intervento denominato "Potenziamento delle infrastrutture funzionali alla potabilizzazione nella centrale acquedottistica di Lonigo" di importo € 2.800.000,00, relativo agli adeguamenti impiantistici necessari per l'abbattimento delle concentrazioni di inquinanti PFAS. La richiesta del Consiglio di Bacino "Veronese" fa seguito ad analoga proposta del proprio Gestore Acque Veronesi Scarl, avanzata con nota prot. n. 13989 del 03.09.2013. Quest'ultimo intervento risulta infatti prioritario per il Gestore per risolvere la problematica connessa con la presenza di concentrazioni anomale di composti PFAS nella rete acquedottistica. A tale proposito si evidenzia che la centrale di potabilizzazione di Lonigo serve un comprensorio di 13 Comuni nel territorio veronese e ulteriori 13 Comuni nelle provincie di Padova, Vicenza e Rovigo, per un totale di circa 133.000 abitanti. Nello specifico l'intervento proposto consiste nella realizzazione di un nuovo serbatoio di compenso di capacità pari a 4000 mc e di un ulteriore sistema impiantistico per la specifica eliminazione dei composti PFAS, ad integrazione dell'attuale composto da filtri a sabbia abbinati a carboni attivi (GAC).

Relativamente al contributo regionale di cui sopra, si richiama che con la citata D.G.R. n. 4158 del 29.12.2009, la Giunta regionale ha assegnato contributi per le opere relative al ciclo integrato dell'acqua, ai sensi dell'art. 13, comma 6 bis della L.R. 27.03.1998, n. 5, individuando gli interventi beneficiari ed i Soggetti gestori del programma di finanziamento, corrispondenti alle Autorità d'Ambito Territoriale Ottimale del servizio idrico integrato istituite ai sensi medesima L.R. n. 5/1998.

Relativamente agli Enti beneficiari, è opportuno ricordare che la normativa statale di cui al D.L. 25 gennaio 2010, n. 2 - convertito con la legge 26 marzo 2010, n. 42, al D.P.C.M. 25 marzo 2011, al D.L. 26 dicembre 2011, n. 216 "Proroga di termini previsti da disposizioni legislative" (c.d. "Milleproroghe") - convertito con la legge 24 febbraio 2012, n.14 e al D.L. 24 gennaio 2012, n. 1 (c.d. "Cresci-Italia") - convertito con la legge 26 marzo 2012, n. 27, ha attribuito alle Regioni il compito di individuare nuovi enti a cui demandare le funzioni proprie delle Autorità d'Ambito Territoriale Ottimale istituite ai sensi della L.R. 27.03.1998, n. 5, stabilendo la soppressione di queste ultime alla data del 31.12.2012.

In adempimento alla normativa statale, la Regione Veneto ha approvatola L.R. 27.04.2012, n. 17 che detta nuova disciplina in materia di servizio idrico integrato, prevedendo in particolare l'affidamento delle funzioni ad esso relative a nuovi enti, denominati Consigli di Bacino, sostitutivi delle precedenti Autorità d'Ambito. Le procedure costitutive di tali enti allo stato attuale hanno trovato conclusione; in particolare è stato istituito il Consiglio di Bacino "Veronese" a partire dal 16.07.2013.

Relativamente agli aspetti economici i Consigli di Bacino subentrano inoltre in tutte le obbligazioni attive e passive delle Autorità d'Ambito a norma dell'art. 13, comma 6, della L.R. 27.04.2012, n. 17, comprendendo pertanto anche quanto concerne l'impegno e la concessione dei contributi regionali già disposti a favore delle precedenti Autorità d'Ambito.

Relativamente ai termini per la rendicontazione dei lavori eseguiti, si evidenzia che la L.R. 07.11.2003, n. 27 e s.m.i., prevede all'art. 54, comma 6, che il termine ultimo per la presentazione della documentazione relativa alla contabilità finale e degli atti di collaudo o di regolare esecuzione è fissato ordinariamente in cinque anni dal provvedimento di impegno di spesa, disposto nel caso in esame con D.G.R. n. 4158 del 29.12.2009. A tale proposito il comma 7 del medesimo articolo stabilisce peraltro la possibilità per il dirigente regionale competente di determinare tempi superiori, nel caso di interventi che comportino tempi di realizzazione oltre il suddetto termine. Resta comunque tuttora iscritto nel bilancio regionale l'importo corrispondente all'impegno di spesa disposto con la citata deliberazione, che mantiene la propria validità contabile fino al termine di sette anni a partire dall'anno del provvedimento di impegno, a norma dell'art. 51, comma 2, lett. b) della L.R. 29.11.2001, n. 39, e pertanto fino al 31.12.2016 per l'investimento in esame. Termine oltre il quale il residuo verrà radiato dal bilancio regionale.

In considerazione di quanto esposto, ed in ragione del carattere prioritario che assume il nuovo intervento proposto, finalizzato a tutelare la salute pubblica con l'abbattimento delle concentrazioni dei composti perfluoro - alchilici recentemente riscontrati nell'acqua potabile, non si rilevano elementi ostativi all'accoglimento della proposta avanzata dal Consiglio di Bacino "Veronese", con il presente provvedimento si intende pertanto approvare la conseguente modifica al Programma annuale per la concessione di contributi per l'annualità 2009, consistente rispettivamente nella sostituzione della seguente riga della Tabella 1 dell'Allegato A alla D.G.R. n. 4158 del 29.12.2009:

Comuni
interessati

Titolo intervento

Importo intervento
[€]

Importo
finanziato
[€]

Cofinanziam.
[€]

Vari

Collegamento acquedottistico San Bonifacio - Almisano

2.500.000,00

2.000.000,00

500.000,00

 

con la seguente:

Comuni
interessati

Titolo intervento

Importo intervento
[€]

Importo
finanziato
[€]

Cofinanziam.
[€]

Lonigo

Potenziamento delle infrastrutture funzionali alla potabilizzazione nella centrale acquedottistica di Lonigo

2.800.000,00

2.000.000,00

800.000,00

 

La proposta di ridestinazione del contributo è stata adottata dalla Giunta regionale con DGR/CR n. 149 del 19.11.2013 ed è stata trasmessa alla competente Commissione Consiliare per acquisire il relativo parere ai sensi dell'art. 48, comma 3, della L.R. 3/2000. L'argomento è stato esaminato nella seduta della Commissione del 04.12.2013, senza tuttavia addivenire all'espressione del parere in merito, rinviata alla successiva seduta del 11.12.2013, precedentemente alla quale l'argomento è stato comunque ritirato dall'ordine del giorno. Con nota prot. n. 19017 del 16.01.2014 il Dipartimento Ambiente ha pertanto richiesto opportune indicazioni circa la calendarizzazione da parte della Commissione Consiliare dell'argomento proposto, stante il superamento del termine di trenta giorni dal ricevimento della richiesta avanzata dalla Giunta regionale. A tale richiesta tuttavia non è seguito esplicito riscontro nel merito.

Allo stato attuale l'approvazione della proposta di ridestinazione del contributo in argomento risulta pertanto legittimamente attuabile con il presente provvedimento, in ragione del fatto che, come confermato dalla nota prot. n. 103077 del 10.03.2014 della Sezione Affari Legislativi, sono ormai trascorsi trenta giorni dal ricevimento della proposta da parte della VII Commissione Consiliare e che pertanto, a norma dell'art. 48, comma 3, della L.R. 3/2000 l'inutile decorso del termine di trenta giorni dal ricevimento della proposta, avvenuta in data 26.11.2013, equivale a parere "reso positivamente".

Peraltro, essendo emerse alcune perplessità in merito alla procedura attivata dalla Giunta regionale in seno alla proposta DGR/CR. n. 149 del 16.11.2013, rappresentate in un parere prodotto dal Servizio Legislativo e Giuridico del Consiglio regionale, le stesse risultano essere attualmente superate in ragione di quanto espresso dalla Sezione Affari Legislativi con la nota succitata.

Alla luce di quanto esposto si intende con la presente deliberazione dar corso all'approvazione della proposta di ridestinazione del contributo, come precedentemente descritto, ravvisando le motivazioni di urgenza in relazione alla problematica di inquinamento di cui sopra, connesse con l'esigenza di garantire la primaria tutela della salute dei cittadini.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTE le leggi regionali 27.03.1998, n. 5; 21.01.2000, n. 3; 07.11.2003, n. 27; 29.09.2001, n. 39 e 27.04.2012, n. 17 e loro successive modifiche ed integrazioni;

VISTO l'art. 48, comma 3, della legge regionale 21.01.2000, n. 3;

VISTO l'art. 2, comma 2, della legge regionale 31.12.2012, n. 54;

VISTA la D.G.R. n. 4158 del 29.12.2009;

VISTA la deliberazione/CR n. 149 del 16.11.2013;

delibera

1.       di approvare, secondo quanto esplicitato nelle premesse, la variazione al Programma annuale per la concessione di contributi per l'annualità 2009, approvato con D.G.R. n. 4158 del 29.12.2009, e consistente nel trasferimento del contributo assegnato all'Autorità d'Ambito Territoriale Ottimale "Veronese" (ora Consiglio di Bacino "Veronese") di € 2.000.000,00 dall'intervento inizialmente individuato di "Collegamento acquedottistico San Bonifacio - Almisano" all'intervento di "Potenziamento delle infrastrutture funzionali alla potabilizzazione nella centrale acquedottistica di Lonigo", con la variazione corrispondente della Tabella 1 dell'Allegato A alla citata deliberazione, come indicato in premessa;

2.       di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

3.       di demandare al Direttore della Sezione Tutela Ambiente l'adozione degli ulteriori provvedimenti necessari per dare attuazione al presente atto;

4.       di trasmettere il presente provvedimento al Consiglio di Bacino "Veronese", alla Società Acque Veronesi Scarl e alla Sezione Difesa Idrogeologica e Forestale di Verona;

5.       di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dall'avvenuta conoscenza ovvero, alternativamente, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni;

6.       di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'articolo 26 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;

7.       di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

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