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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 97 del 15 novembre 2013


Materia: Istruzione scolastica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 2018 del 04 novembre 2013

Approvazione avviso pubblico "Move for the Future" per la presentazione di progetti di formazione linguistica - Anno 2013. Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2007-2013 - Ob. Competitività Regionale e Occupazione - Reg. 1081/2006. Asse IV "Capitale Umano - Modalità a sportello".

Note per la trasparenza:

Con il presente provvedimento si approva l'apertura dei termini secondo la modalità a sportello, per la presentazione di progetti nell'ambito dell'asse IV "Capitale Umano" del Programma Operativo FSE 2007 - 2013 della Regione del Veneto. L'azione messa a bando, denominata "Move for the Future", stanzia € 5.200.000,00 per finanziare progetti di formazione linguistica, anche all'estero, della durata massima di 160 ore, proposti da Enti accreditati per la formazione superiore ed i cui destinatari sono studenti inoccupati/disoccupati del terzo o del quarto anno del II° ciclo dell'istruzione e allievi del 3° anno della formazione iniziale. Si approvano inoltre l'avviso pubblico, la Direttiva per la presentazione dei progetti e gli Adempimenti per la gestione e rendicontazione delle attività.

 

L'Assessore Elena Donazzan, riferisce quanto segue.

L'Unione Europea, in maniera più marcata nel ciclo di programmazione che si avvia alla conclusione, ma anche nei documenti di programmazione in vista di "Europa 2020", ha posto la formazione permanente e la mobilità al centro delle proprie politiche. La formazione garantisce la competitività e l'eccellenza necessarie davanti alle sfide globali, mentre, invece, per favorire lo sviluppo, l'innovazione e la ricerca occorrono giovani disposti a viaggiare, imparare le lingue, studiare e lavorare all'estero.

Il Programma Lifelong Learning Programme (LLP) ha impegnato circa 7 miliardi di euro del budget comunitario nel periodo 2007-2013, per sostenere diverse iniziative nel campo della mobilità di studenti, laureati e docenti. Tra queste le più importanti sono certamente Comenius, Erasmus, Leonardo da Vinci e Grundtvig.

"Youth on the move" (Gioventù in movimento) inoltre, una delle sette iniziative "Faro" finalizzate a catalizzare i progressi relativi a ciascun tema prioritario fissato dall'Agenda "Europa 2020", sostiene in particolare l'efficienza dei sistemi d'istruzione e promuove la mobilità giovanile nella prospettiva di favorire cittadinanza attiva, inclusione sociale, solidarietà, apprendimento non formale e informale, anche attraverso lo sviluppo di capacità linguistiche che favoriscano l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro.

Proprio il livello senza precedenti di disoccupazione giovanile è la sfida che con insistenza si rivela all'attenzione del Legislatore. Un fenomeno che interessa tutta l'Europa ma che in Italia assume contorni allarmanti per dimensioni e prospettive.

E' ormai acquisito alla coscienza collettiva il principio che il lavoro non si crea artificialmente o a prescindere dalla tenuta e competitività del sistema produttivo. Rilanciare l'occupazione soprattutto giovanile è possibile solo se da un lato si alleggerisce la pressione fiscale sulle imprese e dall'altro si rafforza l'infrastruttura della conoscenza, presupposto indispensabile per l'eccellenza e la crescita del sistema economico.

Come recentemente richiamato dal Valutatore indipendente durante il Comitato di Sorveglianza del POR FSE 2007-2013, negli anni della crisi l'export veneto ha perduto parecchie posizioni in termini relativi, soprattutto nei confronti della Germania. Come invocato da più parti e ribadito in occasione dello stesso Comitato, il Veneto ha bisogno di rilanciare le competenze linguistiche proprio per sostenere il rilancio dell'export, per raggiungere più alti livelli di competitività e creare nuovi sbocchi occupazionali.

Si pensi inoltre all'improvvisa crescita dei Paesi in via di sviluppo, che spingono al miglioramento delle competenze linguistiche per costruire nuovi rapporti di vicinanza, di cooperazione internazionale e interregionale, di collaborazione, di reciproco scambio; oppure ai nuovi flussi turistici, costituiti da cittadini provenienti da paesi di area non europea, che fanno emergere in tutta evidenza il gap linguistico-culturale di tanti operatori turistici. In tale direzione, il rafforzamento dell'infrastruttura della conoscenza e, nello specifico, l'apprendimento e l'ottimizzazione delle competenze linguistiche rappresentano volani privilegiati di comunicazione e di mobilità internazionale, ma sono anche generatori di nuove direttrici occupazionali.

La Scuola italiana nel frattempo, per volontà del Legislatore nazionale, è stata interessata da una profonda riforma, attivata a partire dall'anno scolastico 2010-2011, che entrerà in pieno regime nell'anno scolastico 2014-2015. Tra le altre innovazioni, la riforma introduce il potenziamento delle lingue straniere in tutto l'ordinamento scolastico.

Tra le novità, lo studio per cinque anni di una lingua straniera in tutti i licei, di una seconda lingua straniera nell'opzione economico-sociale del liceo delle scienze umane (ovvero nei licei che dovessero prevederla nel piano dell'offerta formativa) e di 3 lingue straniere nel liceo linguistico.

Negli istituti tecnici e nei professionali è l'Inglese la lingua straniera obbligatoria per tutto il quinquennio (una seconda lingua straniera è prevista in alcuni indirizzi o nel piano dell'offerta formativa).

A partire dall'anno scolastico 2013-2014 inoltre, nelle classi quarte dei licei linguistici, la didattica si svilupperà con una seconda disciplina insegnata in un'altra lingua straniera. In tutti gli altri licei e negli istituti tecnici, gli insegnamenti in lingua inglese saranno attivati nelle classi quinte a partire dall'anno scolastico 2014-2015.

E' la metodologia definita Content and Language Integrated Learning (CLIL), che proietta la Scuola italiana verso l'internazionalizzazione.

Con l'avviso a sportello, cui si riferisce il presente provvedimento, la Regione del Veneto intende quindi rinforzare la preparazione su una lingua straniera degli studenti del II° ciclo dell'istruzione e degli allievi del 3° anno dei percorsi Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) , in vista di tre obiettivi di prospettiva:

-       contribuire allo sviluppo degli elementi di flessibilità e di orientamento dei curricula scolastici attraverso l'acquisizione di competenze linguistiche trasversali, anticipando e rafforzando nel contempo quelle competenze linguistiche necessarie per assolvere agli obblighi imposti dalla recente riforma dell'istruzione, non ultima l'introduzione della metodologia CLIL;

-       consentire agli studenti di acquisire crediti scolastici spendibili in occasione dell'esame di maturità o di una certificazione B1 o B2 circa la conoscenza di una lingua straniera, nell'ambito del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER), spendibile per l'accesso agli studi universitari;

-       dotare la futura forza lavoro di quelle competenze linguistiche essenziali ed imprescindibili per favorire la ripresa dell'export veneto, per sostenere la ripresa del sistema produttivo, per avviare un nuovo ciclo occupazionale delle fasce giovanili.

Le poste finanziarie stanziate per l'iniziativa ammontano ad € 5.200.000,00 per l'esercizio 2013 a valere sull'Asse "Capitale Umano" del POR FSE 2007-2013, secondo lo schema seguente:

Fonte di finanziamento

Annualità

Risorse FdR

Risorse FSE

Capitoli di spesa

SIOPE

Asse

Cat. spesa

POR FSE Asse IV Capitale Umano

74

2013

2.667.688,86

2.532.311,14

101333 - 101334

1.05.01.1512

 

€ 5.200.000,00

   

 

Tali risorse saranno ripartite, in base alla finanziabilità dei progetti, all'interno delle 4 aperture di sportello e, comunque, fino all'esaurimento delle risorse stesse. Qualora se ne ravvisasse la necessità, tale dotazione finanziaria potrà essere integrata con ulteriori risorse specificatamente individuate, nonché con eventuali economie relative agli sportelli precedenti.

Si propone a tal fine di demandare al Dirigente regionale della Direzione Istruzione l'assunzione dei decreti d'impegno, utilizzando le risorse stanziate nell'anno di competenza 2013 per finanziare i progetti approvati entro l'anno in corso e risorse reiscritte sul costituendo bilancio 2014, per finanziare i progetti approvati nel 2014, nonché di quantificare e utilizzare eventuali economie relative agli sportelli precedenti.

Si propone inoltre di demandare al Dirigente regionale della Direzione Istruzione la definizione, qualora necessario, di modifiche o integrazioni alle disposizioni per la gestione delle attività e per la procedura di erogazione delle somme.

Ai progetti saranno applicati i costi forfettari per la mobilità transnazionale, le unità di costo standard (UCS) per le attività formative e i costi reali per le restanti attività.

Alla luce della normativa regionale, nazionale e comunitaria attualmente vigente, in allegato al presente provvedimento vengono proposti all'approvazione della Giunta regionale l'avviso pubblico (Allegato A), la direttiva circa le modalità di presentazione dei progetti (Allegato B), gli "Adempimenti per la gestione e la rendicontazione delle attività" (Allegato C), che costituiscono parte integrante e sostanziale del provvedimento stesso.

Le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno essere inviate tramite Posta Elettronica Certificata (PEC), all'indirizzo protocollo.generale@pec.regione.veneto.it, entro le ore 13.00 di ciascun giorno di scadenza dell'apertura a sportello, secondo le modalità descritte nell'avviso (Allegato A) e nella direttiva (Allegato B). Tali termini valgono anche per l'invio dei progetti attraverso l'apposita funzione del sistema di acquisizione dati "on line".

La valutazione dei progetti che perverranno sarà effettuata da una Commissione di valutazione appositamente nominata dal Dirigente regionale della Direzione Istruzione.

Attesa la conclusione del ciclo di programmazione FSE 2007-2013, che implica la necessità di definire la chiusura delle spese sostenute nell'ambito del P.O. regionale entro la fine del 2015, tutte le attività che saranno finanziate nell'ambito di questo provvedimento, dovranno concludersi entro il 30 aprile 2015.

Si evidenzia che, come indicato nell'art. 12 della L.R. 1/2011, la spesa di cui si prevede l'impegno con il presente atto non è soggetta alle limitazioni ivi riportate, non trattandosi di spese per studi ed incarichi di consulenza, di spese per relazioni pubbliche, di spese per convegni, mostre, di spese per pubblicità e rappresentanza, di spese per sponsorizzazioni, per missioni, bensì trattandosi di un intervento finalizzato a generare un processo di sviluppo, innovazione e occupazione nel territorio.

Il Relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

-        Udito il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'articolo 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale;

-        Visto il D.lgs. 112/1998, art. 138;

-        Vista la L.R. 11/2001 e, in particolare, l'art. 138;

-        Vista la L. R. 29 novembre 2001, n. 39 "Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione";

-        Visto il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo Sociale Europeo e recante abrogazione del regolamento (CE) n. 1784/1999, così come successivamente modificato dal Regolamento (CE) n. 396/2009 del 06/05/2009 per estendere i tipi di costi ammissibili a un contributo del FSE;

-        Visto il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio del 11 luglio 2006 recante le disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione, che abroga il Regolamento CE n. 1260/1999, così come successivamente modificato dal Regolamento CE n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009;

-        Visto il Regolamento (CE) n. 1828/2006 della Commissione dell'8 dicembre 2006 che stabilisce modalità di applicazione del regolamento CE n. 1083/06 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento CE n. 1080/06 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;

-        Vista la Decisione comunitaria C(2007) n. 3329 del 13/07/2007 di approvazione del Quadro Strategico Nazionale;

-        Vista la DGR n. 422 del 27 febbraio 2007 "Approvazione della proposta di Programma operativo regionale - Fondo Sociale Europeo - ob. Competitività Regionale e Occupazione - 2007/2013";

-        Vista la Decisione comunitaria C(2007) n. 5633 del 16/11/2007 di adozione del Programma Operativo per il Fondo Sociale Europeo ob. Competitività Regionale e Occupazione nella Regione Veneto;

-        Vista la Delibera del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (C.I.P.E) del 15/06/2007 concernente "Definizione dei criteri di cofinanziamento nazionale degli interventi socio strutturali comunitari per il periodo di programmazione 2007/2013";

-        Vista la Legge n. 34 del 25 febbraio 2008 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - (Legge comunitaria 2007);

-        Visti gli artt. 117 e 118 della Costituzione che assegnano alle Regioni competenze esclusive in materia di istruzione e formazione professionale e concorrenti in materia di istruzione;

-        Vista la L.R. n. 10 del 30 gennaio 1990, "Ordinamento del sistema di formazione professionale e organizzazione delle politiche regionali del lavoro";

-        Vista la L.R. n. 19 del 9 agosto 2002, "Istituzione dell'elenco regionale degli organismi di formazione accreditati", come modificata dalla L.R. n. 23/2010;

-        Vista la DGR n. 113 del 21 gennaio 2005 "L.R. 19/2002 "Istituzione dell'elenco regionale degli organismi di formazione accreditati" Mantenimento dei requisiti da parte dei soggetti iscritti nell'elenco regionale. Modalità di verifica. Disciplina dell'istruttoria in caso di successione nell'accreditamento e di variazione dei dati contenuti nell'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati";

-        Vista la DGR n. 1265 del 26 maggio 2008 "Integrazioni alla D.G.R n. 113/2005: L.R. 19/2002 "Istituzione dell'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati. Mantenimento dei requisiti da parte dei soggetti iscritti nell'elenco regionale. Modalità di verifica. Disciplina dell'istruttoria in caso di successione nell'accreditamento e di variazione dei dati contenuti nell'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati.";

-        Visto il D.P.R. n. 87 del 15/03/2010 recante norme per il riordino degli istituti professionali a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n.112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n.133;

-        Visto il D.P.R. n. 88 del 15/03/2010 recante norme per il riordino degli istituti tecnici a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n.112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n.133;

-        Visto il D.P.R. n. 89 del 15/03/2010 recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n.112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n.133;

-        Vista la L. n. 169 del 30/10/2008 che contiene una serie di modifiche inerenti al sistema della pubblica istruzione;

-        Vista la L. n. 111 del 15 luglio 2011 che ha modificato l'art. 6 del Dlgs n. 276 del 10 settembre 2003, semplificando ulteriormente l'attività di intermediazione svolta dalle scuole e dalle università.

-        Vista la DGR n. 1675 del 18 ottobre 2011 "Valorizzazione del Capitale Umano - Politiche per l'occupazione e l'occupabilità - Linea 4 Strumenti per l'occupazione giovanile";

-        Vista la Raccomandazione del Consiglio del 28 giugno 2011 Youth on the Move - Promuovere la mobilità dei giovani per l'apprendimento (2011/C 199/01);

-        Vista la Relazione congiunta del Consiglio e della Commissione sull'attuazione di un quadro rinnovato di cooperazione europea in materia di gioventù per il 2012 (strategia dell'UE per la gioventù 2010-2018), (2012/C 394/03);

-        Vista la DGR n. 180 del 11 febbraio 2013 "Bandi di finanziamento con procedura aperta per la presentazione delle domande di contributo. Disposizioni in materia di chiusura e riapertura dello "sportello" previsto per la presentazione delle istanze. Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 23"

-        Vista la DGR n. 1004 del 18/06/2013, Allegato A "Attività di formazione iniziale finanziate dalla Regione Veneto. Approvazione studio per la rivalutazione delle Unità di Costo Standard per l'annualità 2013/2014. (Regolamento CE n. 1081/2006)";

-        Vista la DGR n. 699 del 14/05/2013 "Approvazione dello studio per l'individuazione dei parametri da utilizzare per il riconoscimento dei costi nell'ambito delle azioni di mobilità transnazionale e interregionale (Reg. CE 1081/2006, come modificato dal Reg. CE 396/2009, art. 11, comma 3, lett b) iii)";

-        Vista la DGR n. 1050 del 28/06/ 2013 "Adempimenti di cui agli artt. 4, 5 e 6 del D.L. 18/10/2012, n. 179/2012, convertito in Legge 17/12/2012, n. 221 - Disposizioni relative alle comunicazioni telematiche tra la Regione, i cittadini e le imprese: trasmissione dei documenti regionali tramite casella di posta elettronica certificata".

delibera

1.       di stabilire che le premesse al presente dispositivo siano parte integrante del provvedimento;

2.       di approvare, per i motivi indicati in premessa, l'avviso pubblico per la presentazione di progetti della tipologia "Move for the Future" (Allegato A), per un importo di € 5.200.000,00, a valere sull'Asse IV Capitale Umano del Programma Operativo Regionale FSE - Ob. Competitività regionale e Occupazione (CRO);

3.       di approvare, secondo le motivazioni esposte in premessa, la relativa direttiva circa le modalità di presentazione e valutazione dei progetti, tipologia "Move for the Future" (Allegato B) e gli "Adempimenti per la gestione e rendicontazione delle attività" (Allegato C);

4.       di stabilire che le domande di ammissione e relativi allegati dovranno essere trasmessi alla Direzione Regionale Istruzione tramite PEC all'indirizzo protocollo.generale@pec.regione.veneto.it e dovranno pervenire entro le ore 13.00 di ciascun giorno di scadenza dell'apertura a sportello, secondo le modalità descritte nell'avviso (Allegato A) e nella direttiva (Allegato B). Tali termini valgono anche per l'invio dei progetti attraverso l'apposita funzione del sistema di acquisizione dati "on line".

5.       di determinare in € 5.200.000,00 l'importo massimo delle obbligazioni di spesa. Tali risorse saranno ripartite, in base alla finanziabilità dei progetti, all'interno delle 4 aperture di sportello e, comunque, fino all'esaurimento delle risorse stesse. Qualora se ne ravvisasse la necessità, tale dotazione finanziaria potrà essere integrata con ulteriori risorse specificatamente individuate, nonché con eventuali economie relative agli sportelli precedenti, individuate con apposito atto del Dirigente regionale della Direzione Istruzione;

6.       di demandare al Dirigente regionale della Direzione Istruzione l'assunzione dei decreti di impegno, utilizzando le risorse stanziate nell'anno di competenza 2013 per finanziare i progetti approvati entro l'anno in corso e risorse reiscritte sul costituendo bilancio 2014, per finanziare i progetti approvati nel 2014, secondo la seguente ripartizione:

-        € 2.667.688,86 a carico del Capitolo 101333 "Ob. CRO FSE 2007-2013 - Asse Capitale Umano - Quota Statale (Reg.to CEE 05/07/06 n. 1081)";

-        € 2.532.311,14 a carico del Capitolo 101334 "Ob. CRO FSE 2007-2013 - Asse Capitale Umano - Quota Comunitaria (Reg.to CEE 05/07/06 n. 1081)";

7.       di affidare la valutazione dei progetti che perverranno a seguito del presente provvedimento ad una Commissione di valutazione appositamente nominata dal Dirigente regionale della Direzione Istruzione;

8.       di stabilire che i progetti approvati dovranno concludersi entro il 30 aprile 2015;

9.       di demandare al Dirigente regionale della Direzione Istruzione la definizione, qualora necessario, di modifiche e/o integrazioni alle disposizioni per la gestione delle attività e per la procedura di erogazione delle somme;

10.   di stabilire che le liquidazioni di spesa, che verranno effettuate nel rispetto delle disposizioni indicate nell'Allegato C, sono subordinate alla effettiva disponibilità di cassa;

11.   di dare atto che la spesa di cui si prevede l'impegno con il presente atto non è soggetta alle limitazioni di cui alla L.R. n. 1/2011, per le motivazioni espresse in premessa;

12.   di incaricare il Dirigente regionale della Direzione Istruzione della esecuzione del presente atto;

13.   di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33;

14.   di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto nonché sul sito Internet della Regione.

(L’allegato avviso è pubblicato in parte terza del presente Bollettino, ndr)

2018_AllegatoB_261428.pdf
2018_AllegatoC_261428.pdf

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