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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 97 del 15 novembre 2013


Materia: Cultura e beni culturali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1962 del 28 ottobre 2013

Costituzione del Tavolo di coordinamento regionale per la prevenzione ed il contrasto alla violenza contro le donne. DGR n. 90/CR del 16.07.2013. Articolo 8, L.R. n. 5/2013 "Interventi regionali per prevenire e contrastare la violenza contro le donne".

Note per la trasparenza:

La Regione del Veneto con il presente provvedimento istituisce il Tavolo di coordinamento regionale per la prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne previsto dall'articolo 8 della Legge Regionale n. 5/2013.

 

L'Assessore Marialuisa Coppola, di concerto con l'Assessore Remo Sernagiotto, riferisce quanto segue.

Con l'adozione della legge 23 aprile 2013, n 5 "Interventi regionali per prevenire e contrastare la violenza contro le donne", la Regione del Veneto ha inteso strutturare l'azione regionale a contrasto della violenza di genere mediante la costituzione di una rete territoriale in grado di dare soccorso e supporto alle vittime, con le diverse tipologie di strutture.

Al fine di affrontare in modo organico il fenomeno della violenza, la legge regionale pone particolare accento sul lavoro di rete a livello operativo e gestionale. E' risaputo, infatti, che una efficace risposta al fenomeno deve coinvolgere i vari soggetti deputati alla tutela delle vittime nell'ambito della pubblica sicurezza, della giustizia e della sanità, oltre che i centri di accoglienza delle donne.

In questo contesto si inserisce l'attivazione del "Tavolo di coordinamento regionale per la prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne" (articolo 8), una delle prime azioni che la Regione deve intraprendere per l'attuazione della L.R. n. 5/2013. Tale organismo avrà la funzione di supporto, di consultazione e di indirizzo nei confronti della Giunta regionale per l'attuazione della legge in argomento. Il Tavolo dovrà anche curare le relazioni con la Rete nazionale antiviolenza, che raccoglie tutti gli Enti pubblici, le associazioni e i centri che operano contro la violenza di genere e lo stalking. A tal fine i componenti saranno soggetti di rilevante profilo tecnico e specifica competenza, in una logica di rete.

La composizione del Tavolo deve essere individuata dalla Giunta regionale entro 120 giorni dall'entrata in vigore della Legge, sentita la Quinta Commissione e "in modo tale da assicurare la più ampia partecipazione" (articolo 8, comma 1, L.R. n. 5/2013).

La Giunta regionale con deliberazione n. 90/CR del 16.07.2013 ha approvato la composizione del Tavolo di coordinamento regionale, oltre alle modalità di funzionamento del suddetto Tavolo ed ha trasmesso il predetto provvedimento al Consiglio regionale per l'acquisizione del previsto parere.

La Quinta Commissione consiliare, nella seduta in data 5 settembre 2013, ha espresso parere favorevole alla citata proposta di delibera, con le seguenti prescrizioni:

-       nella composizione del Tavolo Tecnico alla lettera h) il numero "due" dei componenti nominati dalla Giunta regionale venga sostituito con il numero "quattro"; che dopo la parola "responsabile" vengano inserite le parole "o un suo delegato"; che dopo la parola "livello" vengano inserite le parole "di cui almeno due in rappresentanza delle organizzazioni non a scopo di lucro (non profit)";

-       dopo la lettera m) venga aggiunta la lettera "n) un componente designato dal Centro Diritti Umani dell'Università degli Studi di Padova".

Si procede pertanto ad individuare secondo le indicazioni approvate dalla Quinta Commissione consiliare la composizione del Tavolo in argomento, che risulta essere la seguente:

a)      l'Assessore regionale alle Pari Opportunità, o suo delegato, che lo presiede;
b)      la Presidente della Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna di cui alla legge regionale 30 dicembre 1987, n. 62 "Istituzione della Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna";
c)      il Pubblico Tutore dei minori, o suo delegato;
d)      il Dirigente responsabile della struttura regionale competente in materia di diritti umani e pari opportunità, o suo delegato;
e)      il Dirigente responsabile della struttura regionale competente in materia di servizi sociali, o suo delegato;
f)       il Dirigente responsabile della struttura regionale competente in materia di sanità, o suo delegato;
g)      un componente designato dall'Osservatorio Nazionale sulla Violenza Domestica con sede presso l'Università di Verona;
h)      quattro componenti nominati dalla Giunta regionale tra soggetti aventi almeno tre anni di esperienza nell'ultimo quinquennio nel ruolo di responsabile, o un suo delegato, della gestione di centri antiviolenza o di case rifugio o di case di secondo livello di cui almeno due in rappresentanza delle organizzazioni non a scopo di lucro (non profit);
i)        due componenti con esperienza di pronto soccorso e medicina di base nominati dalla Giunta regionale del Veneto;
j)        un componente designato dall'ANCI del Veneto;
k)      un componente designato dalle Prefetture del Veneto;
l)        due componenti designati dalle Forze dell'Ordine operanti nel Veneto rispettivamente dalla Polizia di Stato e dall'Arma dei Carabinieri;
m)    un componente designato dalla Corte d'Appello di Venezia;
n)      un componente designato dal Centro Diritti Umani dell'Università degli Studi di Padova.

I componenti di cui alle g), j), k), l) m) e n) saranno nominati dalla Giunta regionale su designazione dei relativi Enti di cui sono rappresentanti.

I componenti delle lettere h) e i) saranno nominati dalla Giunta regionale, con successivo provvedimento.

In occasione dei lavori del Tavolo, potranno essere chiamati ad intervenire - in qualità di esperti, relatori, auditori - dirigenti e/o rappresentati di Enti, Amministrazioni, Associazioni ed Organizzazioni operanti nel settore del sostegno e dell'aiuto alle donne vittime di violenza che abbiano una specifica esperienza o competenza in relazione alle materie da trattare.

Si precisa che l'attività del gruppo di lavoro non comporterà per l'Amministrazione regionale alcun onere aggiuntivo e che i componenti esterni alla stessa parteciperanno ai lavori a titolo gratuito, rilasciando in via preventiva apposito assenso.

Il Tavolo è domiciliato presso la Giunta regionale. Le modalità organizzative ed operative di funzionamento del Tavolo di coordinamento regionale per la prevenzione ed il contrasto alla violenza contro le donne sono definite nell'allegato alla presente deliberazione (Allegato A).

Si propone pertanto di avviare le procedure per pervenire all'individuazione dei nominativi dei componenti da insediare nel Tavolo suddetto incaricando il Dirigente regionale della Direzione Relazioni Internazionali dell'esecuzione che dovrà prevedere:

1)    per i componenti previsti alle lettere h) e i), la pubblicazione di appositi avvisi (Allegati B e C);
2)    per i restanti componenti, l'acquisizione delle designazioni da parte dei rispettivi Enti .

Il relatore conclude la propria relazione e sottopone alla approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

·         Udito il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'articolo 53, 4° comma dello Statuto, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale;

·         Vista la Legge Regionale 23 aprile 2013, n. 5 "Interventi regionali per prevenire e contrastare la violenza contro le donne";

·         Vista la DGR n. 90/CR del 16.07.2013;

·         Visto il parere n. 415 della Quinta Commissione consiliare espresso in data 5 settembre 2013;

delibera

1.       di considerare le premesse e gli Allegati A, B e C parti integranti del presente provvedimento;

2.       di individuare la seguente composizione del Tavolo di coordinamento regionale per la prevenzione ed il contrasto alla violenza contro le donne ai sensi dell'articolo 8 della legge regionale 23 aprile 2013, n. 5:

a.       l'Assessore regionale alle Pari Opportunità, o suo delegato, che lo presiede;
b.       la Presidente della Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna di cui alla legge regionale 30 dicembre 1987, n. 62 "Istituzione della Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna";
c.       il Pubblico Tutore dei minori, o suo delegato;
d.       il Dirigente responsabile della struttura regionale competente in materia di diritti umani e pari opportunità, o suo delegato;
e.       il Dirigente responsabile della struttura regionale competente in materia di servizi sociali, o suo delegato;
f.        il Dirigente responsabile della struttura regionale competente in materia di sanità, o suo delegato;
g.       un componente designato dall'Osservatorio Nazionale sulla Violenza Domestica con sede presso l'Università di Verona;
h.       quattro componenti nominati dalla Giunta regionale tra soggetti aventi almeno tre anni di esperienza nell'ultimo quinquennio nel ruolo di responsabile, o un suo delegato, della gestione di centri antiviolenza o di case rifugio o di case di secondo livello di cui almeno due in rappresentanza delle organizzazioni non a scopo di lucro (non profit);
i.         due componenti con esperienza di pronto soccorso e medicina di base nominati dalla Giunta regionale del Veneto;
j.         un componente designato dall'ANCI del Veneto;
k.       un componente designato dalle Prefetture del Veneto;
l.         due componenti designati dalle Forze dell'Ordine operanti nel Veneto rispettivamente dalla Polizia di Stato e dall'Arma dei Carabinieri;
m.     un componente designato dalla Corte d'Appello di Venezia;
n.       un componente designato dal Centro Diritti Umani dell'Università degli Studi di Padova;

3.       di disporre altresì che, in occasione dei lavori del Tavolo, possano essere chiamati ad intervenire - in qualità di esperti, relatori, auditori - dirigenti e/o rappresentati di Enti, Amministrazioni, Associazioni ed Organizzazioni operanti nel settore del sostegno e dell'aiuto alle donne vittime di violenza che abbiano una specifica esperienza o competenza in relazione alle materie da trattare;

4.       di approvare le modalità di funzionamento del suddetto Tavolo stabilite nell'allegato alla presente deliberazione (Allegato A);

5.       di approvare gli avvisi pubblici per la presentazione delle proposte di candidatura per la nomina rispettivamente dei componenti del Tavolo di cui alla lettera h) (Allegato B) e alla lettera i) (Allegato C);

6.       di dare atto che la presente deliberazione non comporta spese a carico del Bilancio regionale;

7.       di incaricare la Direzione regionale Relazioni Internazionali dell'esecuzione del presente atto, come dettagliatamente indicato in premessa;

8.       di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

(Gli allegati avvisi sono pubblicati in parte terza del presente Bollettino, ndr)

1962_AllegatoA_261025.pdf

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