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Materia: Sanità e igiene pubblica
Deliberazione della Giunta Regionale n. 21 del 17 gennaio 2012
Linee Guida Regionali per l'inserimento lavorativo delle persone con disturbi psichici e Modello formativo - Programma per il sostegno e lo sviluppo dei percorsi integrati di inserimento socio-lavorativo dei soggetti con disturbo psichico (ProP) - (DGR n. 2786/2010) e Modello formativo per l'inserimento lavorativo delle persone con disturbi psichici.
Note per la trasparenza:
Approvazione delle Linee Guida regionali per l’inserimento delle persone con disturbi psichici e del Modello formativo elaborate all’interno del Programma per il sostegno e lo sviluppo dei percorsi integrati di inserimento socio-lavorativo dei soggetti con disturbo psichico (Pro.P) - avviato dall’Osservatorio sull’Inclusione Sociale (OIS) dell’ Istituto per lo Sviluppo della Formazione dei Lavoratori (Isfol).
L'Assessore Luca Coletto, di concerto con l'Assessore Remo Sernagiotto e l'Assessore Elena Donazzan, riferisce quanto segue:
Con provvedimento n. 2786 del 23 novembre 2010 la Giunta regionale ha aderito al Programma per il sostegno e lo sviluppo dei percorsi integrati di inserimento socio-lavorativo dei soggetti con disturbo psichico - ProP, avviato dall'Osservatorio sull'Inclusione Sociale dell'Isfol in collaborazione con alcune regioni italiane, che è finalizzato all'adozione e alla messa a sistema di metodologie e di strumenti innovativi per i servizi pubblici rivolti alle persone con disturbo psichico, mediante ricerche-azione sulle diverse variabili che influenzano i loro percorsi di inserimento.
Le fasi di attuazione del Progetto Pro.P nella Regione del Veneto, che prevedevano la durata di circa un anno a partire dal mese di settembre 2010 e che non ha determinato oneri aggiuntivi per l'amministrazione regionale, sono le seguenti:
1) Accordi e Governance del Sistema: poiché si rende necessaria una ridefinizione della Governance della problematica degli inserimenti lavorativi di soggetti con disturbi psichiatrici alla luce dei nuovi bisogni e dei punti critici registrati, il progetto prevede:
a) l'elaborazione di linee guida regionali per l'inserimento lavorativo di soggetti con disturbi psichiatrici con il fine di rendere prioritario per i Dipartimenti di Salute Mentale (DSM) questo obiettivo nei percorsi terapeutico-riabilitativi, di facilitare la collaborazione fra i diversi soggetti istituzionali, di aumentare la flessibilità degli strumenti già esistenti, di coinvolgere in maniera più attiva le cooperative sociali di tipo B nello sviluppare nuove opportunità lavorative per utenti afferenti ai DSM, tenendo conto che il problema del lavoro nelle sue varie possibilità applicative è un tema centrale dei Piani di Zona, rappresentando un aspetto che può concretizzarsi solo nella integrazione fra Ulss e soggetti del territorio;
b) la definizione di uno schema tipo di convenzione fra ASL-ULSS e cooperative sociali di tipo B per la formazione e l'inserimento lavorativo di utenti con disturbi psichiatrici;
c) l'approvazione da parte della Giunta Regionale del Veneto delle linee guida e dello schema di convenzione elaborati.
2) Reti interistituzionali: si prevede la formazione di un gruppo di lavoro interistituzionale permanente, formato da: referenti delle strutture regionali, rappresentanti delle cooperative sociali, dei Dipartimenti di Salute Mentale (DSM), dei Servizi Integrazione Lavorativa (SIL), dei Centri per l'Impiego (CpI), delle associazioni dei Familiari (AitSam), finalizzato a monitorare nel tempo l'efficienza, l'efficacia e l'adeguatezza dei percorsi d'inserimento lavorativo.
3) Formazione: il progetto prevede l'elaborazione e la sperimentazione di un modello formativo permanente rivolto a operatori dei DSM, delle cooperative sociali, dei SIL, delle associazioni industriali, del Centro per l'Impiego mirato a fornire delle competenze specifiche per quanto riguarda l'inserimento lavorativo di soggetti affetti da disturbi psichici. Il corso di formazione si articola in 2 livelli: 1) Rivolto agli operatori della rete; 2) Rivolto ai tutor inclusi quelli aziendali.
La metodologia adottata dall'Osservatorio sull'Inclusione Sociale (OIS) dell'Isfol per l'impostazione e la realizzazione del Programma Pro.P. si basa su un approccio di tipo partecipativo, che prevedeva la realizzazione di:
L'attuazione del Progetto Pro.P nella Regione del Veneto è stata guidata da un gruppo di lavoro coordinato dalla Direzione Regionale Attuazione Programmazione Sanitaria - Servizio Tutela Salute Mentale, con la partecipazione dei referenti dell'Osservatorio sull'Inclusione Sociale (OIS) dell'Isfol, della Direzione regionale Servizi Sociali, della Direzione regionale Lavoro, della Cooperazione sociale e dei Dipartimenti di Salute mentale delle Aziende ULSS n. 9 di Treviso e n. 22 di Bussolengo (VR).
Sono stati costituiti due Gruppi di lavoro che si sono occupati dell'elaborazione dei seguenti documenti:
Ai gruppi hanno partecipato rappresentanti dei Dipartimenti di Salute Mentale, dei Servizi per l'Integrazione lavorativa (SIL), dei Servizi per l'Impiego (SPI), dei Comuni, della Cooperazione Sociale, delle Organizzazioni sindacali, e delle Associazione familiari. Sono stati svolti tre incontri preliminari, cinque incontri per ogni gruppo di lavoro, cinque incontri di entrambi i gruppi in plenaria e due incontri del comitato di pilotaggio. Hanno preso parte ai lavori mediamente per il Gruppo Linee Guida n. 20 persone e per il Gruppo del Modello formativo n. 15 persone.
Il documento Linee Guida Regionali per l'inserimento lavorativo di persone con disturbi psichici di cui all'Allegato A si rivolge a tutti i soggetti coinvolti nella definizione, progettazione, gestione e monitoraggio dei percorsi di inserimento lavorativo di persone con disturbo psichico, che necessitano di un percorso di accompagnamento per inserirsi nel mondo del lavoro, con l'obiettivo più ampio dell'inclusione socio-lavorativa.
In linea con il Progetto Obiettivo Regionale per la tutela della Salute Mentale 2010 - 2012, ha come finalità quella di:
1) promuovere un approccio centrato sulla persona e sull'empowerment della stessa;
2) sostenere interventi che favoriscano negli utenti la conoscenza dei percorsi e delle opportunità di ingresso nel mondo del lavoro;
3) attuare l'utilizzo di un approccio di rete per favorire la convergenza fra soggetti istituzionali, del privato sociale e del privato economico, su obiettivi condivisi di formazione al lavoro e di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati con disturbo psichico;
4) favorire percorsi di inserimento lavorativo attraverso la legge 68/1999 (attraverso i Servizi Integrazione Lavorativa e i Servizi Pubblici per l'Impiego) anche sostenendo azioni di responsabilità sociale delle imprese;
5) favorire processi di inserimento diretto attraverso altre modalità (ad es. il Supported Employment) che la letteratura internazionale e l'esperienza nazionale hanno indicato come vantaggiosi;
6) promuovere un approccio al problema della salute mentale orientato alla comunità, che integri il sistema dei servizi istituzionali/formali con l'area delle reti informali e del territorio;
7) sostenere azioni di contrasto allo stigma sociale volte a promuovere una visione positiva delle persone con disturbi psichici.
Al loro interno le Linee Guida Regionali per l'inserimento lavorativo di persone con disturbi psichici definiscono il ruolo e la funzione dei soggetti che fanno parte delle rete territoriale, gli elementi concettuali alla base del processo di inserimento lavorativo, la mappatura dei possibili percorsi di inserimento lavorativo e gli elementi necessari ai fini di un'azione di monitoraggio e valutazione dei percorsi stessi in termini qualitativi e quantitativi.
Il modello formativo all'inserimento lavorativo per persone con disturbi psichici di cui all'Allegato B vuole sostenere le strategie delle Linee Guida regionali per l'inserimento delle persone con disturbi psichici, anche al fine di facilitare la collaborazione fra i diversi attori locali (pubblici e privati), realizzando sinergie operative tra figure professionali diverse (sanitarie e sociali) nelle fasi di presa in carico, progettazione e realizzazione del piano individualizzato d'inserimento socio-lavorativo.
Il modello formativo si pone l'obiettivo di favorire:
La metodologia individuata per il raggiungimento di questi obiettivi è quella del cooperative learning che si basa sulla forte integrazione fra le varie componenti coinvolte e sulla valorizzazione della collaborazione dei diversi attori del processo all'interno del gruppo di formazione.
La finalità è quella di costruire gruppi di "lavoro formativo" a livello provinciale che possano condividere materiali comuni, stabilire una forma sincrona per il raggiungimento di un linguaggio e di una modalità di funzionamento comune.
Tale modello formativo deve essere sottoposto a sperimentazione. Quest'ultima verrà realizzata all'interno della collaborazione tra l'Isfol e la Regione Veneto con oneri a carico dell'Isfol. E' infatti prevista dal Piano di attività PON Governance e Azioni di Sistema - Competitività Regionale e Occupazione dell'Isfol che prevede:
Si tratta ora di approvare in via definitiva le Linee Guida per l'inserimento delle persone con problemi psichici, di cui all'Allegato A che fa parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, demandandone l'adozione, che non determina oneri aggiuntivi per l'amministrazione regionale, alle Aziende ULSS del Veneto, nonché il Modello formativo per l'inserimento lavorativo delle persone con disturbi psichici, di cui all'Allegato B che fa parte integrante e sostanziale del presente provvedimento. Si ritiene inoltre opportuno demandare al Segretario regionale per la Sanità, di intesa con il Segretario regionale per Cultura, la costituzione con proprio provvedimento di una Commissione per il monitoraggio e la verifica dell'applicazione a livello locale delle Linee Guida per l'inserimento delle persone con problemi psichici nonché del Modello formativo per l'inserimento lavorativo delle persone con disturbi psichici oggetto del presente provvedimento.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
delibera
1. Di considerare le premesse parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
2. di approvare le Linee Guida per l'inserimento delle persone con problemi psichici di cui all'Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
3. di approvare il Modello formativo per l'inserimento lavorativo delle persone con disturbi psichici di cui all'Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
4. di demandare l'adozione delle Linee guida di cui al punto 2) alle Aziende ULSS del Veneto;
5. di approvare la sperimentazione del modello formativo per lo sviluppo delle competenze degli operatori che accompagnano i percorsi di inserimento lavorativo delle persone con disturbo psichico, prevista nell'anno 2012 dal Piano di attività PON Governance e Azioni di Sistema - Competitività Regionale e Occupazione dell'Isfol, che non determina oneri aggiuntivi per l'amministrazione regionale;
6. di dare mandato al Segretario regionale per la Sanità, di intesa con il Segretario regionale per la Cultura, la costituzione con proprio provvedimento di una Commissione per il monitoraggio e la verifica dell'applicazione a livello locale delle Linee Guida per l'inserimento delle persone con problemi psichici nonché del Modello formativo per l'inserimento lavorativo delle persone con disturbi psichici oggetto del presente provvedimento;
7. di prendere atto che il presente provvedimento non determina oneri aggiuntivi per l'amministrazione regionale;
8. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
9. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
(seguono allegati)
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