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Materia: Energia e industria
Deliberazione della Giunta Regionale n. 2100 del 07 dicembre 2011
Procedure per il rilascio di concessioni di derivazione d'acqua pubblica e per il rilascio dell'autorizzazione alla costruzione e all'esercizio di impianti idroelettrici. Aggiornamento della DGR 3493/2010 di adeguamento al DM 10.9.2010.
(La parte di testo racchiusa fra parentesi quadre, che si riporta per completezza di informazione, non compare nel Bur cartaceo, ndr) [
Note per la trasparenza: In attuazione del DM 10.9.2010 "Linee Guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili", dopo un primo provvedimento della Giunta regionale (DGR 3493/2010) per adeguare la disciplina regionale entro i termini previsti dal decreto ministeriale, si rende ora necessario provvedere ad un più organico aggiornamento delle procedure, diretto ad un'ulteriore semplificazione dell'iter amministrativo, anche in relazione all'entrata in vigore del D.Lgs. 28/2011, che ha ridotto il termine massimo per la conclusione del procedimento unico.
L'Assessore Maurizio Conte riferisce quanto segue.
Le procedure finalizzate all'autorizzazione alla costruzione ed esercizio di impianti idroelettrici tengono conto sia delle disposizioni contenute nel R.D. 1775/1933 "T.U. sulle acque pubbliche", ai fini dell'ottenimento del rilascio della concessione di derivazione d'acqua pubblica sia delle disposizioni di cui al D.Lgs. 29.12.2003, n. 387 "Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità" per l'autorizzazione unica alla costruzione e all'esercizio dell'impianto e delle opere connesse.
In attuazione dell'art. 12, del citato D.Lgs. 387/2003, sono state approvate con il D.M. del Ministero dello Sviluppo Economico del 10.9.2010 le "Linee Guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili", che hanno previsto l'adeguamento delle discipline regionali in materia entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore delle linee guida. Con la DGR n. 3493 del 30 dicembre 2010 la Giunta regionale ha, quindi, introdotto un primo aggiornamento delle procedure di adeguamento al D.M. 10 settembre 2010.
Il rilascio della concessione di derivazione d'acqua richiede uno specifico e complesso iter tecnico-amministrativo, difficilmente coordinabile con le procedure previste per l'autorizzazione unica. Si rileva, infatti, che in merito al procedimento di rilascio della concessione di derivazione di acqua pubblica, le stesse Linee Guida al punto 18.3, stabiliscono che "al fine di ridurre i tempi evitando duplicazioni di atti ovvero di valutazioni in materia ambientale e paesaggistica, le Regioni possono individuare le più opportune forme di semplificazione e coordinamento tra i procedimenti per il rilascio di concessioni di derivazione d'acqua pubblica di cui al R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775 [...]".
A tale scopo, quindi, con la delibera n. 3493/2010 citata, la Giunta Regionale ha disposto che la richiesta di concessione di derivazione d'acqua pubblica dovesse essere presentata all'Unità di Progetto regionale Genio Civile, ovvero alla Provincia di Belluno ai sensi delle DGR 411/2009, 465/2010 e 420/2011, operando una sostanziale separazione con il procedimento per l'autorizzazione alla costruzione e all'esercizio dell'impianto.
Con riferimento al D.Lgs. 3 marzo 2011, n. 28, che ha ridotto il termine massimo per la conclusione del procedimento unico di cui al D.Lgs. 387/2003, si rende necessario aggiornare l'iter per il rilascio delle concessioni di derivazioni d'acqua e delle autorizzazioni alla costruzione ed esercizio di impianti idroelettrici. Tale aggiornamento raccoglie anche le proposte di modifiche procedimentali emerse nel corso dell'attività istruttoria da parte degli uffici regionali competenti, racchiudendo quindi in un unico testo riportato nell'Allegato A, che costituisce parte integrante al presente provvedimento, le procedure per il rilascio sia della concessione di derivazione di acqua pubblica - a prescindere dal suo utilizzo - sia dell'autorizzazione alla costruzione e l'esercizio di impianti idroelettrici, con capacità di generazione pari o superiore a 100 kW, fatto salvo quanto diversamente disposto dal D. Lgs. 28/2011.
E' necessario, inoltre, provvedere all'aggiornamento anche dell'elenco dei documenti da presentare, contenuto all'interno dello schema di domanda per il rilascio della concessione di derivazione d'acqua pubblica e dello schema di domanda per il rilascio dell'autorizzazione alla costruzione e all'esercizio di impianti idroelettrici, che saranno oggetto, come già previsto con DGR 453/2010, di successivo provvedimento del Segretario regionale per l'Ambiente.
Le disposizioni di cui al presente provvedimento si applicano, oltre che ai nuovi procedimenti, anche a quelli in corso limitatamente ai sub procedimenti non ancora avviati, in sostituzione di eventuali corrispondenti disposizioni già approvate con precedenti provvedimenti, secondo quanto riportato nelle disposizioni transitorie (Punto C) di cui all'Allegato A.
Si introduce inoltre, per le domande di concessione di derivazione ad uso idroelettrico, ai sensi del D.M. 10 settembre 2010, l'obbligo da parte del soggetto proponente del versamento di una somma pari allo 0,03 per cento dell'investimento, finalizzata a coprire le spese istruttorie, come specificato nell'Allegato A.
Si ritiene necessario abrogare:
Resta valido quant'altro disposto dai provvedimenti regionali in materia, per quanto non in contrasto con il presente atto.
II presente provvedimento viene inoltre trasmesso alla Provincia di Belluno, per l'adozione degli atti di competenza in relazione al necessario coordinamento, ai sensi delle citate DGR 411/2009, 465/2010 e 420/2011. Conseguentemente le procedure di cui all'Allegato A, in capo alla Provincia di Belluno, producono effetti una volta assunti i provvedimenti di coordinamento di cui sopra.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
Udito il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'articolo 33, secondo comma, dello Statuto, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale,
VISTI il R.D. 1775/1933, il D.Lgs. 387/2003, il D.Lgs. 42/2004, il D.Lgs. 152/2006, il D.M. 10.9.2010 e il D.Lgs. 28/2011;
RICHIAMATE le proprie deliberazioni 1000/2004, 2204/2008, 308/2009, 327/2009, 411/2009, 1192/2009, 1609/2009, 1610/2009, 2834/2009, 453/2010, 465/2010, 1664/2010, 3493/2010 e 420/2011;]
delibera
(seguono allegati)
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