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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 86 del 18 novembre 2011


Materia: Organizzazione amministrativa e personale regionale

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1599 del 11 ottobre 2011

Semplificazione amministrativa delle procedure regionali.


Note per la trasparenza:

Il presente provvedimento pianifica le attività per la semplificazione procedurale in tutti i settori regionali, garantendo la partecipazione, anche in fase propositiva, delle componenti pubbliche e private interessate.

Il Presidente, dott. Luca Zaia, riferisce quanto segue.

Il tema della "semplificazione amministrativa" è all'attenzione del legislatore dagli anni '90, in particolare con l'emanazione delle norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi (Legge n. 241/1990 e successive Leggi n. 15/2005, n. 80/2005, n. 69/2009 e n. 122/2010) e con le varie Leggi "Bassanini" (Leggi n. 59/1197 e n. 127/1997) e relativi decreti di attuazione. Ulteriori importanti norme sulla semplificazione, specie per l'attuazione dell'istituto dell'autocertificazione, sono intervenute nell'anno 2000, con l'emanazione del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa (D.P.R. n. 445/2000) e nel 2005 con l'emanazione del codice dell'amministrazione digitale (D. Lgs. n. 82/2005 e s.m.i.).

Per quanto riguarda l'articolazione dei procedimenti amministrativi regionali, inclusi i termini degli stessi, fondamentale è la deliberazione della Giunta regionale n. 400 dell'8 febbraio 2000 e le più recenti deliberazioni n. 1787 del 6 luglio 2010 e n. 3203 del 14 dicembre 2010.

A vent'anni dalla Legge 241 del 1990, l'Amministrazione regionale attualmente in carica e insediatasi l'anno scorso ha potuto constatare come, pur riscontrando apprezzabili iniziative attuate nel corso della precedente legislatura in alcuni settori, molta strada sia ancora da fare in materia di semplificazione. Analogamente ad altre pubbliche amministrazioni, infatti, anche l'attività della Regione spesso viene percepita come un dedalo di norme, procedure, comportamenti e uffici, in cui è difficile orientarsi sia per il cittadino che per gli stessi operatori pubblici.

Per tale ragione, quindi, la Giunta regionale ha posto fra le proprie priorità il tema della "semplificazione" con l'obiettivo di rendere chiara, agevole e comprensibile la propria attività.

E non poteva essere altrimenti visto che nel Programma di governo regionale, presentato all'inizio della nona legislatura, si è voluto sottolineare come "... metteremo mano a un deciso processo di sburocratizzazione. Sì, in Veneto pretendiamo di non continuare a essere l'ufficio complicazione affari semplici".

Spostando il focus dalle pure esigenze del procedimento alle esigenze del cittadino-utente, principale obiettivo dell'Amministrazione regionale è quello di sfoltire regole, compiti e funzioni superflui che rallentano l'attività regionale, attraverso una revisione dei vari segmenti dell'iter procedimentale tenendo conto, in tale revisione, da un lato dei vincoli giuridico-normativi esistenti e, dall'altro, della massima razionalizzazione dell'iter usufruendo di tutti gli strumenti ad oggi disponibili.

In tale direzione sono stati adottati vari atti che hanno avviato - con deliberazioni della Giunta regionale n. 1748/2010, n. 1932/2010, n. 2867/2010 e n. 17/DDL/2011 - alcuni processi settoriali di semplificazione, alcuni dei quali processi, sempre con riferimento settoriale, hanno trovato - con deliberazioni della Giunta regionale n. 121/2011, n. 268/2011, n. 738/2011, n. 946/2011 e n. 1449/2011 - positiva conclusione.

Ciò premesso rispetto ad un gap che l'Amministrazione in carica si è impegnata al suo insediamento a colmare, va rilevato che il presente atto è ispirato dal rilievo di come l'attuale congiuntura economica imponga un deciso cambio di passo in materia di semplificazione.

Una vera e propria "sterzata" dettata da due pressanti esigenze:

- l'assoluta ed imperiosa urgenza di tradurre immediatamente in fatti concreti gli interventi di semplificazione, specie quelli mirati ad abbattere il carico di burocrazia che comporta in questo contingente momento costi insostenibili sull'attività delle imprese e sulle famiglie;

- un'accelerazione che deve riguardare tutti i settori operativi della Regione.

Se, da un lato, in merito alla crisi economica che sta attraversando il Paese c'è poco da aggiungere al quadro noto a tutti, dall'altro va rilevato come la semplificazione non possa essere perseguita con un approccio meramente settoriale e autoreferenziale, poiché alcuni aspetti travalicano la ripartizione delle competenze tra diversi Enti e possono trovare una soluzione adeguata solo in una rinnovata capacità di dialogo intra ed extra Regione.

Analisi condotte a livello internazionale vedono nella complicazione burocratica uno dei primi svantaggi competitivi dell'Italia dove l'incidenza dei costi amministrativi è pari al 4,6% del PIL e, pertanto, è quantificabile in circa 70 miliardi di euro all'anno. Secondo recenti indagini ben il 70% degli imprenditori veneti ritiene che il riordino, la riduzione e la semplificazione delle procedure amministrative debba essere un'azione prioritaria delle Istituzioni.

Per tale ragione diventa improrogabile che anche a livello regionale si proceda a disboscare la giungla delle procedure con una decisa azione di riforma che, va posto in rilievo, è " a costo zero".

Riscontrate le criticità ed individuati gli interventi di semplificazione, si procederà all'assunzione dei provvedimenti, per quanto di competenza, da parte della Giunta regionale e del Presidente e si agirà per sollecitare le iniziative di competenza del legislatore regionale o anche nazionale o comunitario.

Appare, quindi, necessario costituire immediatamente un "Gruppo di lavoro per la Semplificazione delle procedure regionali" - "GDL per la semplificazione" o "GDL" " - dedicato alla ricognizione e alle successive proposte di semplificazione dei procedimenti regionali; Gruppo composto dal Segretario Generale della Programmazione, che lo presiede, dal Segretario della Giunta regionale, che ne coordina i lavori, e, con riferimento ai settori qui individuati in relazione alle rispettive aree di coordinamento operativo fissate con DGR n. 2536/2010, dai Segretari regionali e, per gli aspetti di competenza, dai Commissari Straordinari.

I settori, in merito ai quali il GDL potrà essere articolato in sottogruppi tematici per i quali si procede alla semplificazione, sono indicativamente così individuati:

- Primario;

- Artigianato;

- Industria;

- Commercio;

- Turismo;

- Cultura;

- Promozione economica e Internazionalizzazione;

- Ricerca e Innovazione;

- Associazionismo e Volontariato;

- Protezione civile;

- Promozione e pratica sportiva;

- Sanità;

- Servizi sociali;

- Flussi migratori e integrazione;

- Ambiente;

- Urbanistica e Pianificazione territoriale;

- Parchi;

- Lavori pubblici;

- Infrastrutture e Mobilità;

- Rapporti con Enti Locali e Associazioni;

- E-government e organizzazione regionale;

- Altri eventualmente individuati dal GDL.

Va anche rilevato come l'urgenza di procedere imponga, rispetto al passato, un diverso approccio che, ferma la consueta via delle modifiche proposte dall'interno dalle strutture regionali, tenga conto anche delle proposte di sburocratizzazione avanzate dai soggetti che interagiscono con la Regione e che, pertanto, possono contribuire all'individuazione delle criticità.

E' bene, quindi, che l'attività del GDL mirata alla revisione delle procedure venga preceduta dalla raccolta delle proposte di semplificazione avanzate, oltreché dall'interno, anche da tali soggetti esterni alla Regione.

In considerazione della numerosità e complessità delle procedure regionali e della molteplicità dei soggetti che interagiscono con la Regione (Enti locali e strumentali, Società partecipate, Organizzazioni sindacali, Ordini professionali, rappresentanze di imprese e di cittadini, soggetti economici, formazioni sociali nonché tutti coloro che operano all'interno del sistema amministrativo stesso), nonché in considerazione dell'urgenza di definire l'alleggerimento delle procedure, pare opportuno che tali soggetti esterni alla Regione, come individuati dal Segretario regionale di settore, vengano singolarmente convocati, entro trenta giorni dalla pubblicazione del presente atto, in audizione presso il GDL al quale presenteranno in forma scritta loro concrete proposte.

Pare, altresì, opportuno fissare, con l'ausilio degli attuali mezzi informatici, la possibilità che anche il singolo dipendente regionale e cittadino possa presentare la propria proposta.

Chiusa la fase di raccolta delle proposte di semplificazione "interne" ed "esterne", per la quale fase si prevede un tempo massimo di trenta giorni, il GDL procederà alla fase della revisione, che prevede un tempo massimo di ulteriori sessanta giorni, tenendo conto, per ogni procedura, da un lato dei vincoli giuridico-normativi vigenti e, dall'altro, della massima razionalizzazione ottimizzando gli strumenti di semplificazione ad oggi disponibili.

In tale seconda fase il GDL si avvarrà oltre che delle varie strutture regionali anche di uno staff di personale interno esperto in materia giuridico - amministrativa, individuato dal Segretario Generale della Programmazione fra le idonee professionalità operanti presso l'Avvocatura regionale e le direzioni regionali Affari Legislativi e Riforme Istituzionali e Processi di Delega, nonché del Comitato scientifico costituito con DGR n. 2765 del 16 novembre 2010.

Si ritiene, infine, opportuno indicare sinteticamente le linee e gli obiettivi secondo i quali dovrà operare il GDL nel formulare alla Giunta regionale la proposta di semplificazione:

- aumentare la trasparenza e l'accesso alle informazioni;

- agevolare gli adempimenti obbligatori;

- supportare gli adempimenti volontari;

- garantire tempi più rapidi e certi per i procedimenti;

- rendere, mediante la massima razionalizzazione dell'iter e l'utilizzo di tutti gli strumenti giuridici ed informatici ad oggi disponibili, più efficiente ed efficace l'azione amministrativa tendendo alla diminuzione dei costi, al miglioramento dei servizi erogati, alla maggiore omogeneità nell'azione delle diverse Strutture e al miglioramento della comunicazione con cittadini, imprese e attori dei vari settori.

Il percorso qui tracciato può sinteticamente così riassumersi:

GDL per la semplificazione

E' composto dal Segretario Generale della Programmazione, che lo presiede, dal Segretario della Giunta regionale, che ne coordina i lavori, e, con riferimento ai settori qui indicati in relazione alle rispettive aree di coordinamento operativo fissate con DGR n. 2536/2010, dai Segretari regionali e, per gli aspetti di competenza, dai Commissari Straordinari. Il GDL si avvarrà, oltre che delle varie strutture regionali anche di uno staff di personale interno esperto in materia giuridico - amministrativa, individuato dal Segretario Generale della Programmazione fra le idonee professionalità operanti presso l'Avvocatura regionale e le direzioni regionali Affari Legislativi e Riforme Istituzionali e Processi di Delega, nonché del Comitato scientifico costituito con DGR n. 2765 del 16 novembre 2010. Il GDL potrà essere articolato in sottogruppi tematici.

Prima fase operativa del GDL (inizierà con l'adozione del presente atto e si concluderà entro 30 giorni dalla sua pubblicazione)

Vengono raccolte le proposte, tutte in forma scritta, sia avanzate da strutture e dipendenti interni, che da cittadini, soggetti economici, formazioni sociali nonché tutti coloro che operano all'interno del sistema amministrativo stesso.

Le strutture regionali presenteranno le loro proposte per i canali istituzionali; tali proposte saranno compendiate dai Segretari regionali dell'area operativa della struttura proponente.

Tutti i dipendenti regionali potranno presentare loro proposte in apposito form presente nell'Intranet regionale. I dipendenti che hanno formulato proposte ritenute particolarmente significative sul piano della semplificazione verranno coinvolti nella loro concreta realizzazione. Tale apporto professionale costituirà obiettivo personale di particolare rilevanza del dipendente per l'anno 2012, ovvero potrà essere considerato ai fini dell'applicazione di ulteriori istituti incentivanti che saranno oggetto di contrattazione integrativa con le OO.SS.

I soggetti pubblici (Enti Locali tramite le proprie associazioni rappresentative, Enti Strumentali, ecc.) o privati associati (Organizzazioni sindacali, Ordini professionali, rappresentanze di imprese e di cittadini, ecc.), come individuati dal Segretario regionale di settore, vengono singolarmente convocati in audizione nel corso della quale presenteranno in forma scritta le loro concrete proposte; eventuali soggetti interessati non invitati potranno motivatamente richiedere l'audizione.

Per i singoli cittadini viene creata l'area "semplifichiamo assieme" sulla pagina istituzionale "regione.veneto.it" nella quale tutti potranno presentare le proprie proposte.

Seconda fase operativa del GDL (entro 60 giorni dal termine per la raccolta delle proposte)

Il GDL, come sopra integrato e supportato, procederà alla fase dell'istruttoria della revisione delle procedure tenendo conto, per ogni procedura, da un lato dei vincoli giuridico-normativi vigenti e, dall'altro, della massima razionalizzazione ottimizzando gli strumenti di semplificazione ad oggi disponibili.

Riscontrate le criticità ed individuati gli interventi di semplificazione, il GDL redigerà le proposte di provvedimenti da assumere da parte del Presidente o della Giunta regionale, per quanto di competenza.

Nel caso in cui la competenza all'intervento semplificatore sia del legislatore regionale, il GDL sottoporrà alla Giunta regionale la proposta di disegno di legge da presentare al Consiglio regionale.

Il GDL segnalerà a Presidente e Giunta regionale, per le necessarie iniziative, anche eventuali criticità per le quali gli interventi di semplificazione siano di competenza del legislatore nazionale o comunitario.

Il Presidente conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente normativa comunitaria, nazionale e regionale;

VISTA la Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i. "Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi";

VISTA la Legge 15 marzo 1997, n. 59 "Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa", il D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112 " Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed enti locali, in attuazione del capo I della L. 15 marzo 1997, n. 59" e la Legge regionale 13 aprile 2001, n. 11 "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alle autonomie locali in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112";

VISTO il D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 "Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa";

VISTO il D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82 "Codice dell'amministrazione digitale";

VISTE le proprie deliberazioni indicate in premessa;

RITENUTO di porre in essere idonee attività per la semplificazione delle procedure regionali,



delibera

1.      di istituire, per le motivazioni esposte in premessa qui integralmente richiamate ed approvate, un "Gruppo di lavoro per la Semplificazione delle procedure regionali" che opererà secondo le modalità e nei tempi indicati in premessa;

2.      di dare mandato al Segretario Generale della Programmazione dell'esecuzione del presente atto;

3.      di assoggettare alla disciplina qui fissata anche i processi di semplificazione, già avviati in alcuni settori regionali, che non risultino definiti entro 30 giorni dalla pubblicazione del presente atto;

4.      di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

5.      di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.


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