Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 55 del 26 luglio 2011


Materia: Difesa del suolo

Deliberazione della Giunta Regionale n. 989 del 05 luglio 2011

Piano delle azioni e degli interventi ai sensi dell'art. 1 comma 3 lettera g) dell'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3906 del 13 novembre 2010, a seguito degli eventi alluvionali del 31 ottobre - 2 novembre 2010. Primi interventi di mitigazione del rischio idraulico mediante la realizzazione di bacini di laminazione. Individuazione interventi e definizione procedure per l'attuazione degli stessi.

(La parte di testo racchiusa fra parentesi quadre, che si riporta per completezza di informazione, non compare nel Bur cartaceo, ndr) [


Note per la trasparenza:

Individuazione dei primi interventi di mitigazione del rischio idraulico mediante la realizzazione di bacini di laminazione, a seguito degli eventi alluvionali del 31.10.2010 - 02.11.2010, in attuazione dell'OPCM 3906/2010 e definizione modalità di attuazione degli stessi.

Il Presidente Luca Zaia riferisce quanto segue:

In esito agli eventi alluvionali del 31 ottobre - 2 novembre 2010 il Presidente del Consiglio dei Ministri con apposita Ordinanza n. 3906 del 13 novembre 2010 ha stabilito le linee fondamentali riguardo gli interventi urgenti di protezione civile. Con tale Ordinanza, all'art. 1, ha altresì nominato il Presidente della Regione del Veneto Commissario delegato per il superamento dell'emergenza.

Successivamente con Ordinanza n. 2 del 23 novembre 2010 il Commissario delegato ha nominato i soggetti attuatori, tra i quali figura il Segretario Generale dell'Autorità di bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione e dell'Adige, nominato soggetto attuatore per la pianificazione di azioni e interventi di mitigazione del rischio idraulico e geologico.

Con Ordinanza commissariale n. 11, in data 30 dicembre 2010, è stato istituito il Comitato tecnico scientifico in materia di rischio idraulico e geologico incaricato di garantire il necessario supporto tecnico alle attività commissariali, relativamente agli aspetti che riguardano la programmazione degli interventi e la redazione del "Piano delle azioni e degli interventi di mitigazione del rischio idraulico e geologico".

Il Piano, redatto ai sensi dell'articolo 1, comma 3, lettera g) dell'O.P.C.M. 3906/2010, prevede interventi strutturali per l'importo complessivo di euro 2.731.971.554,00, di cui euro 2.607.434.000,00 destinati per il dissesto idraulico, euro 112.075.000,00 per il dissesto geologico e euro 12.463.000,00 per il dissesto idraulico forestale. Giova, peraltro, evidenziare che il suddetto Piano si riferisce essenzialmente agli interventi necessari per la mitigazione del rischio idraulico e geologico nei bacini del sistema Alpone affluente dell'Adige, del sistema Brenta-Bacchiglione-Gorzone e del bacino scolante nella laguna di Venezia, che sono stati maggiormente interessati dai citati eventi alluvionali.

E' importante chiarire fin da subito che gli interventi previsti dal Piano rispondono alle esigenze evidenziate dai recenti eventi alluvionali, ma non esauriscono gli interventi necessari per porre in più adeguate condizioni di sicurezza l'intero territorio del Veneto.

Dal punto di vista metodologico, l'azione di piano è stata suddivisa in due fasi.

La prima fase, cosiddetta "emergenziale", è funzionale al riconoscimento, con le informazioni attualmente disponibili ed in coerenza con i tempi tecnici propri dell'ordinanza di protezione civile, degli interventi strutturali che, pur in assenza di alcune verifiche, possono considerarsi immediatamente licenziabili, in quanto sicuramente efficaci e non condizionanti le scelte successive.

Le soluzioni progettuali individuate per la fase emergenziale sono riportate nel dettaglio e con le relative prescrizioni nella Relazione di Sintesi del Piano (Capitolo 3). Il Piano in parola, redatto in data 30 marzo 2011, è stato sottoscritto in data 12 aprile 2011 dal Commissario delegato ed attualmente è in fase di approvazione mediante specifica Ordinanza commissariale.

A fronte della limitata disponibilità di risorse economiche da impegnare nel breve periodo, tra le azioni strutturali prioritarie ve ne sono alcune che rappresentano il punto di partenza per l'attuazione di una politica di difesa idraulica del territorio.

Si tratta dei principali interventi, inseriti con priorità 1 nel Piano sopra citato, di laminazione dei colmi di piena necessari per dare una prima mitigazione del rischio idraulico nella maggior parte dei territori interessati dalla recente alluvione.

Più in particolare si tratta dei seguenti interventi di riduzione del rischio:

1. Dei territori del Veronese (Monteforte d'Alpone, Soave, San Bonifacio, ...) ricadenti nel bacino del fiume Adige:

  • Estensione dell'opera di invaso di Montebello a servizio del torrente Chiampo per 2 milioni di mc (codice di riferimento 454);
  • Destinazione del bacino di San Lorenzo, capace di invasare fino a 0,7 milioni di mc, quale area di espansione del torrente Tramigna (codice di riferimento991);
  • Destinazione del bacino di San Vito compreso fra l'Aldegà e il Chiampo (con capacità di circa 900.000 mc) quale area di naturale espansione dell'Aldegà (codice di riferimento 992).

2. Della città di Vicenza e del territorio vicentino ricadenti nel bacino del fiume Bacchiglione:

  • Realizzazione di un'opera d'invaso sul torrente Timonchio (3,3 milioni di mc) in Comune di Caldogno I° e II° stralcio (codice di riferimento 450).
  • Realizzazione di un'opera di invaso sul fiume Bacchiglione (1,0 milioni di mc) a monte di Viale Diaz del Comune di Vicenza (codice di riferimento 456).

3. Della città di Padova e dei territori nel bacino del Bacchiglione tra Vicenza e Padova:

  • Realizzazione di un'opera d'invaso sul torrente Astico (10 milioni di mc) nei Comuni di Sandrigo e Breganze (codice di riferimento 625);
  • Realizzazione di un'opera d'invaso sul torrente Tesina (2 milioni di mc) in località Marola in Comune di Torri di Quartesolo (codice di riferimento 761).

4. Della "bassa padovana" ricadenti nel bacino del fiume Bacchiglione:

  • Realizzazione di un'opera d'invaso sul fiume Agno-Guà (3,5 milioni di mc) nei Comuni di Trissino ed Arzignano (codice di riferimento 453).
  • Realizzazione di un'opera d'invaso (cosiddetta "Anconetta") sul fiume Agno-Guà-S.Caterina (2,0 milioni di mc) tra i Comuni di S.Urbano e Vighizzolo d'Este (codice di riferimento 212).
  • Adeguamento dell'area ad uso civico "Valli Mocenighe" a bacino di invaso per le acque basse di bonifica sottese dall'idrovora Vampadore e dall'idrovora Cavariega (2,5 milioni di mc) nel Comune di Megliadino San Vitale (codice di riferimento 477).

5. Dell'"alta padovana" ricadenti nel bacino del fiume Brenta:

  • Realizzazione di un'opera d'invaso sul Lastego-Muson (1 milione di mc) in località Spineda nei Comuni di Riese Pio X e Fonte (codice di riferimento 505).

Nell'Allegato A al presente provvedimento sono riportati i dati sintetici afferenti gli interventi sopra citati.

Come evidenziato nell'Allegato A gli interventi proposti presentano diversi livelli di progettazione delle opere da realizzare, per cui l'avvio dei necessari lavori sarà possibile non appena completato l'iter approvativo degli stessi.

Per quanto riguarda in particolare gli interventi che presentano un livello di progettazione "Studio di fattibilità" si ritiene di dover avviare, con la massima urgenza, la progettazione preliminare delle opere, attraverso i necessari studi ed approfondimenti al fine, successivamente, di consentire in tempi celeri l'avvio della progettazione definitiva delle medesime opere di sicurezza idraulica. Questa prima fase consentirà altresì di definire in maniera dettagliata i costi necessari per la realizzazione dei singoli interventi, divenendo pertanto necessario strumento di pianificazione finanziaria per l'Amministrazione Regionale.

L'avvio di tale fase progettuale potrà essere effettuata dalla Direzione Difesa del Suolo, utilizzando se del caso anche altri soggetti pubblici o privati individuati secondo i termini di legge. Le risorse per la progettazione preliminare degli interventi sopra citati verranno reperite nell'ambito degli stanziamenti a suo tempo assegnati con la Legge n. 183/1989 e s.m.i.

Per quanto riguarda invece l'intervento sopra citato denominato "Realizzazione di un'opera d'invaso (cosiddetta "Anconetta") sul fiume Agno-Guà-S.Caterina tra i Comuni di S.Urbano e Vighizzolo d'Este", si evidenzia che con Ordinanza Commissariale in data 19.04.2011 n. 15 è stato approvato il protocollo d'intesa, tra Commissario Delegato, Soggetto Attuatore e Comune di S. Urbano, al fine di sviluppare lo studio di fattibilità dell'intervento in parola, con risorse stanziate dallo stesso Comune; in tale protocollo viene datto atto, in particolare, che le analisi progettuali da sviluppare saranno effettuate dall'Ufficio del Genio Civile di Padova.

Per quanto riguarda invece i tre interventi già definiti a livelli di progettazione "preliminare" o "definitiva" si propone quanto segue:

 

Realizzazione di un'opera d'invaso sul torrente Timonchio (3,3 milioni di mc) in Comune di Caldogno I° e II° stralcio (codice di riferimento 450).

Il progetto preliminare di messa in sicurezza dell'area metropolitana di Vicenza, attraverso la realizzazione di tre casse di espansione nell'area a nord di Vicenza sui torrenti Timonchio, Dioma ed Onte, è stato redatto nel giugno 2003 dell'importo complessivo di € 50.000.000,00 ed ha ottenuto il giudizio di compatibilità ambientale ai fini della V.I.A., ai sensi della L.R. n. 10/1999, con deliberazione della Giunta regionale n. 3576 in data 13.11.2007.

Nella fattispecie il bacino di laminazione sul torrente Timonchio in Comune di Caldogno, con volume di invaso di circa 3.300.000 metri cubi d'acqua, è l'opera più importante per la regimazione del fiume Bacchiglione e la salvaguardia della città di Vicenza; il costo stimato a livello di progettazione definitiva di tale bacino, tenuto conto delle prescrizioni della Commissione VIA e dei maggiori oneri per espropriazioni e servitù di allagamento, è di € 41.500.000,00, di cui € 16.500.000,00 già disponibili a valere sulle risorse assegnate con la Legge 183/1989, la Legge 179/2002, il Piano Strategico Nazionale e con due protocolli d'intesa sottoscritti tra Comune di Caldogno e Regione del Veneto, approvati con DGRV n. 3668/2007 e n. 4335/2007, a valere su risorse del Ministero all'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare assegnate per tale progetto al citato Comune.

Il completamento del bacino di laminazione in argomento ha massima priorità, al fine di dare sicurezza idraulica all'intera area metropolitana di Vicenza.

Per quanto sopra si ritiene di poter dare corso alla progettazione definitiva ed alla successiva realizzazione dell'intero bacino di laminazione finanziando la quota attualmente mancante di € 25.000.000,00, a valere per € 19.500.000,00 su parte delle risorse assegnate alla Regione del Veneto (€ 30.000.000,00 per l'anno 2011 ed € 30.000.000,00 per l'anno 2012) con il Decreto Legge 29.12.2010 n. 225 - articolo 12 quinquies (c.d. Decreto Mille Proroghe") convertito con la Legge 26.02.2011 n. 10, e per € 5.500.000,00 con i fondi disponibili, da riprogrammare, nell'ambito del POR CRO FESR 2007 - 2013 (azione 3.1.2 - salvaguardia ambientale, difesa del suolo, controllo dell'emergenza e e del rischio tecnologico).

In particolare per quanto attiene le risorse POR CRO FESR sopra citate viene proposto di utilizzare la somma complessiva di € 5.500.000,00, assegnata per la realizzazione dell'intervento FESR_R_9 "Interventi di messa in sicurezza idraulica del sistema Alpone, Chiampo, Aldegà" per € 2.000.000,00 e dell'intervento FESR_R_13 "Lavori di adeguamento delle strutture arginali del fiume Adige" per € 3.500.000,00, per la realizzazione del menzionato bacino di laminazione sul torrente Timonchio, di prioritaria importanza, ricompreso tra gli interventi finanziati con la medesima azione 3.1.2 del POR CRO FESR 2007 - 2013, di cui alle DGRV 3320/2009, 3702/2009 e 4288/2009.

Il Tavolo di Partenariato, all'uopo istituito con deliberazione della Giunta regionale n. 3131 del 09.10.2007, nella seduta del 07.06.2011 ha espresso parere favorevole in merito alla rimodulazione dei fondi POR CRO FESR in parola.

Per quanto riguarda la realizzazione degli interventi, al momento sospesi, sull'Alpone, Chiampo, Aldegà e sul fiume Adige si procederà all'esecuzione degli stessi, non appena completata la progettazione definitiva delle opere, anche per stralci esecutivi con risorse attualmente in fase di definizione da parte della Direzione Difesa del Suolo e/o con le economie di gara dei lavori di realizzazione del bacino di laminazione del torrente Timonchio.

Con decreto del Dirigente della Direzione Difesa del Suolo in data 30.07.2010 n. 107, espletate le procedure di gara d'appalto, è stata affidata la progettazione definitiva - esecutiva, la direzione lavori ed il coordinamento della sicurezza delle opere di 1° stralcio del bacino di laminazione sul torrente Timonchio, sulla base delle risorse al momento disponibili di € 16.500.000,00, come sopra evidenziato.

Dato atto che la progettazione definitiva del 1° stralcio del bacino di laminazione sul torrente Timonchio è attualmente in corso, sulla base di quanto previsto dal bando di gara approvato, è possibile, ai sensi dell'art. 29 del D.Lgs 163/2006 e s.m.i., estendere l'incarico di progettazione definitiva, nonché della direzione lavori ed il coordinamento della sicurezza al medesimo Raggruppamento Temporaneo di Società appaltatrici, agli stessi prezzi, patti e condizioni del contratto originario, consentendo una forte economicità di costi e di tempi tecnici per acquisire la progettazione definitiva in parola; tale opportunità consente di avviare la procedura di appalto, mediante appalto integrato, in linea di massima entro la fine del corrente anno.

Tutti gli atti necessari al perfezionamento dell'incarico di progettazione del completamento del bacino di laminazione in parola sono demandati al Dirigente pro tempore della Direzione Difesa del Suolo, a valere sulle risorse già disponibili nel bilancio regionale, demandando allo stesso Dirigente anche le funzioni di Responsabile del Procedimento di tutte le fasi necessarie alla realizzazione delle opere in argomento.

La progettazione definitiva in parola dovrà essere supportata e verificata da uno specifico studio sulle possibili interferenze con falda sotterranea, sia in condizione di esercizio del bacino di invaso e sia in condizioni di normale utilizzo dell'area ad uso agricolo, al fine di fornire tutte le risposte e sicurezze legate alla realizzazione di tale opera di prioritaria importanza.

Attesa la specificità degli studi da effettuare, accertato che sussistono le ragioni di natura tecnica, prevista all'art. 57 comma 2 lettera b) del D.Lgs 163/2006 e s.m.i., si propone di affidare tale incarico all'Università di Padova - Centro internazionale di idrologia "Dino Tonini", per l'importo di € 100.000,00 (IVA ed oneri accessori compresi), a cui si può far fronte con le risorse assegnate per studi dalla Legge 183/1989 nell'ambito del bacino del fiume Brenta - Bacchiglione; tale incarico sarà regolato da apposita convenzione, il cui perfezionamento e sottoscrizione è demandato al Dirigente della Direzione Difesa del Suolo, come pure il relativo impegno di spesa a valere sui fondi assegnati con la Legge 183/1989.

Realizzazione di un'opera d'invaso sul fiume Agno-Guà (3,5 milioni di mc) nei Comuni di Trissino ed Arzignano (codice di riferimento 453).

La Giunta Regionale, atteso il tempo trascorso dall'approvazione del progetto definitivo sopra citato, nel confermare la necessità degli interventi di sicurezza idraulica in argomento con deliberazione in data 02.07.2004 n. 2018 ha affidato al Consorzio di bonifica Riviera Berica di Sossano (VI) - ora Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta - l'incarico di aggiornare il progetto definitivo in parola ed il relativo Studio Impatto Ambientale, al fine di poter avviare la prescritta procedura di V.I.A. sulle opere da realizzare.

Il progetto aggiornato in parola ed il relativo SIA sono stati avviati alla procedura di V.I.A., ai sensi della L.R. 10/1999, in data 28.08.2007.

Con deliberazione in data 11.01.2011 n. 17 la Giunta Regionale ha espresso giudizio favorevole di compatibilità ambientale in merito al progetto di realizzazione del bacino di espansione per la laminazione delle piene del fiume Agno-Guà in argomento, sulla scorta del parere favorevole con prescrizioni della competente Commissione VIA espresso in data 28.04.2010.

Da ultimo, in data 26.05.2011, la Commissione Tecnica Regionale - sezione Ambiente ha espresso parere favorevole, in linea tecnica ed economica, in merito al progetto definitivo del bacino di laminazione in parola; in tale sede è stato approvato il quadro complessivo dei costi da sostenere per la realizzazione di dette opere pari ad € 44.650.000,00, aggiornato ai sensi di legge con il prezziario regionale 2010, per quanto attiene le lavorazioni da eseguire, nonché con una nuova valutazione del valore del terreno ghiaioso in esubero da commercializzare, tenuto conto delle attuali e particolari condizioni di mercato che hanno notevolmente ridimensionato detto valore.

A tale proposito la Giunta Regionale con deliberazione in data 30.12.2010 n. 3476, nel ripartire le risorse disponibili nel bilancio 2010 ai sensi delle LL.RR. 1/2008, 23/2009 e 11/2010, ha individuato quale Soggetto Attuatore degli interventi di realizzazione del bacino di laminazione sul fiume Agno-Guà in parola il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta di Sossano, assegnando ed impegnando per tale intervento la somma complessiva di € 5.896.966, 00.

Si evidenzia inoltre che l'intervento in argomento risulta finanziato per ulteriori € 4.254.380,00 con i fondi stanziati dal Ministero dell'Ambiente con Decreto in data 10.11.2008 (DEC/DDS/2008/0856) nell'ambito del Piano Strategico Nazionale di intervento per la mitigazione del rischio idrogeologico di cui all'articolo 2, comma 321 della Legge 24.12.2007 (legge finanziaria 2008).

Inoltre, sulla base delle previsioni progettuali, con la commercializzazione del materiale proveniente dallo scavo del bacino di laminazione in parola, pari a circa 3.000.000 di mc, sarà ricavata la somma di € 9.270.000,00.

La somma restante necessaria per la realizzazione dell'intero intervento, pari ad € 25.228.654,00, potrà essere finanziata con parte delle risorse assegnate alla Regione del Veneto (€ 30.000.000,00 per l'anno 2011 ed € 30.000.000,00 per l'anno 2012) con il Decreto Legge 29.12.2010 n. 225 - articolo 12 quinquies (c.d. Decreto Mille Proroghe") convertito con la Legge 26.02.2011 n. 10.

In relazione a quanto sopra esposto e, dato atto di quanto già disposto dalla Giunta Regionale con la citata deliberazione n. 3476/2010, si ritiene di poter attribuire al menzionato Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta di Sossano (VI) le funzioni di Soggetto attuatore dei lavori di costruzione del bacino di laminazione sul fiume Agno-Guà in argomento, stabilendo che tali funzioni riguardano la procedura di appalto, la direzione dei lavori, la liquidazione degli stessi, l'acquisizione delle aree e quant'altro necessario per la realizzazione dell'opera.

La predisposizione della convenzione regolante le attività da affidare al Consorzio Alta Pianura Veneta, per la realizzazione in tempi celeri del bacino in parola, così come ogni altro provvedimento necessario all'attuazione e perfezionamento di quanto sopra disposto sono demandati allo stesso Dirigente della Direzione Difesa del Suolo.

La sottoscrizione della convenzione sopra citata è altresì demandata al Presidente della Giunta regionale o ad un suo delegato.

Realizzazione di un'opera d'invaso sul Lastego-Muson (1 milione di mc) in località Spineda nei Comuni di Riese Pio X e Fonte (codice di riferimento 505)

Con decreto del Ministero per l'Ambiente n. DEC/PROT/2002/0297 del 23/12/2002 è stato approvato, ai sensi dell'art. 16 della Legge 31.07.2002 n. 179, il quarto stralcio del "Programma degli interventi urgenti per il riassetto delle aree a rischio idrogeologico", in attuazione altresì di quanto già previsto ed intrapreso con la Legge 03.08.1998 n. 267. Con il medesimo provvedimento è stata stanziata la somma complessiva, per quanto attiene la Regione del Veneto, di € 24.565.172,36, individuando nel contempo gli interventi da ammettere a finanziamento.

La Giunta Regionale, con deliberazione n. 3877 in data 12/12/2003 ha definito nel dettaglio gli interventi finanziati con il Decreto Ministeriale sopra citato, nonché i soggetti attuatori degli stessi individuando tra gli interventi la "Realizzazione di una cassa di espansione e sistemazione delle sezioni di deflusso del torrente Muson in comune di Castelfranco Veneto ed altri" per l'importo complessivo di € 3.000.000,00, da realizzare a cura del soggetto attuatore Genio Civile Regionale di Treviso.

Con successiva deliberazione n. 4015 in data 19/12/2006 la Giunta Regionale ha affidato allo Studio Rinaldo Ingegneri Associati di Marghera (VE) e allo studio C.S.P. Centro Studi Progetti S.p.A. di Verona l'incarico per la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, per la redazione dello studio di impatto ambientale e del piano particellare di esproprio dei lavori in parola, su una ipotesi di intervento del costo complessivo di € 3.000.0000,00.

Nel dicembre 2007, il Dirigente della Direzione Difesa del Suolo ha richiesto di analizzare ulteriori ipotesi che, assicurassero una maggiore sicurezza idraulica delle aree interessate. Pertanto, con decreto n. 344 in data 27/12/2007 il Dirigente della Direzione Difesa del Suolo ha esteso l'incarico della progettazione preliminare e della redazione dello studio di impatto ambientale per la progettazione di un intervento del costo complessivo di € 13.800.0000,00.

Su tale progetto è stata avviata la procedura di V.I.A. nel febbraio 2009, tuttora in corso.

Ogni ulteriore determinazione in merito a tale progetto sarà pertanto possibile non appena completata la procedura di VIA, che definirà la proposta progettuale meritevole di giudizio di compatibilità ambientale da sviluppare a livello definitivo, con l'esatta quantificazione degli oneri da sostenere.

L'efficacia del presente provvedimento, per quanto attiene l'utilizzo delle risorse assegnate dal citato Decreto Legge 29.12.2010 n. 225 - articolo 12 quinquies (c.d. Decreto Mille Proroghe"), è subordinata all'adozione della necessaria ordinanza del Commissario delegato ai sensi dell'art. 1 ter dell'OPCM 25 maggio 2011 n. 3943.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'articolo 33, secondo comma, dello Statuto, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTA la L.R. 39/2001

VISTO il D.Lgs 163/2006 e s.m.i.

VISTA l'OPCM 3906/2010 e succiessive]

delibera

1. di approvare l'elenco dei primi interventi - Allegato A - di mitigazione del rischio idraulico mediante la realizzazione di bacini di laminazione, da avviare a seguito degli eventi alluvionali del 31 ottobre 2010 - 02 novembre 2010, in attuazione dell'OPCM 3906/2010;

2. di disporre che l'avvio della fase di progettazione preliminare, degli interventi sviluppati a livello di studio di fattibilità riportati nell'allegato A sopracitato, sia effettuato dalla Direzione Difesa del Suolo, a valere sulle risorse assegnate e disponibili con la Legge n. 183/1989 e s.m.i.;

3. di dare atto che , in particolare, che l'elaborazione progettuale dell'intervento denominato "Realizzazione di un'opera d'invaso (cosiddetta "Anconetta") sul fiume Agno-Guà-S.Caterina tra i Comuni di S.Urbano e Vighizzolo d'Este", ricompreso nel citato Allegato A, sarà sviluppata sulla base di quanto già disposto dal protocollo d'intesa approvato con Ordinanza Commissariale in data 19.04.2011 n. 15, in premessa richiamata.

4. di disporre, per la "Realizzazione di un'opera d'invaso sul torrente Timonchio (3,3 milioni di mc) in Comune di Caldogno I° e II° stralcio (codice di riferimento 450)" m quanto segue:

  • di assegnare la per la realizzazione dell'intervento in parola somma di € 25.000.000,00 a valere per € 19.500.000,00 su parte delle risorse assegnate alla Regione del Veneto (€ 30.000.000,00 per l'anno 2011 ed € 30.000.000,00 per l'anno 2012) con il Decreto Legge 29.12.2010 n. 225 - articolo 12 quinquies (c.d. Decreto Mille Proroghe") convertito con la Legge 26.02.2011 n. 10, e per € 5.500.000,00 con i fondi disponibili, da riprogrammare, nell'ambito del POR CRO FESR 2007 - 2013 (azione 3.1.2 - salvaguardia ambientale, difesa del suolo, controllo dell'emergenza e e del rischio tecnologico);
  • di autorizzare la rimodulazione delle risorse assegnate con i fondi POR CRO FESR 2007 - 2013 nell'ambito dell'azione 3.1.2 "salvaguardia ambientale, difesa del suolo, controllo dell'emergenza e e del rischio tecnologico", come specificato in premessa, preso atto che il Tavolo di Partenariato, all'uopo istituito con deliberazione della Giunta regionale n. 3131 del 09.10.2007, nella seduta del 07.06.2011;
  • di autorizzare il Dirigente della Direzione Difesa del Suolo ad avvalersi ai sensi dell'art. 29 del D.Lgs 163/2006 e s.m.i., per la progettazione definitiva, direzione lavori, coordinamento sicurezza, del medesimo Raggruppamento Temporaneo di Società appaltatrici delle analoghe attività di primo stralcio del bacino, agli stessi prezzi, patti e condizioni del contratto originario, sulla base di quanto previsto dal bando di gara approvato;
  • di demandare tutti gli atti necessari al perfezionamento dell'incarico sopra citato per il completamento del bacino di laminazione in parola al Dirigente pro tempore della Direzione Difesa del Suolo, a valere sulle risorse già disponibili nel bilancio regionale, demandando allo stesso Dirigente anche le funzioni di Responsabile del Procedimento di tutte le fasi necessarie alla realizzazione delle opere in argomento;
  • di demandare allo stesso Dirigente della Direzione Difesa del Suolo l'adozione di ogni ulteriore provvedimento necessario all'attuazione e perfezionamento di quanto sopra disposto ed alla realizzazione in tempi celeri del bacino di laminazione in parola;
  • di affidare, per le motivazioni esposte in premessa, all'Università di Padova - Centro internazionale di idrologia "Dino Tonini" l'incarico di studio ed analisi degli aspetti piezometrici nei sistemi acquiferi interessati dalla realizzazione del bacino di laminazione sul torrente Timonchio, per l'importo complessivo di € 100.000,00 (IVA ed oneri accessori compresi), a valere sui fondi all'uopo stanziati dalla Legge 183/1989, incaricando il Dirigente della Direzione Difesa del Suolo di perfezionare e sottoscrivere la convenzione regolante l'incarico in argomento, come pure il relativo impegno di spesa a valere sui fondi assegnati con la Legge 183/1989;

5. di disporre, per la "Realizzazione di un'opera d'invaso sul fiume Agno-Guà (3,5 milioni di mc) nei Comuni di Trissino ed Arzignano (codice di riferimento 453) quanto segue:

  •  di assegnare per la realizzazione dell'intervento in parola la somma di € 25.228.654,00 a valere su parte delle risorse assegnate alla Regione del Veneto (€ 30.000.000,00 per l'anno 2011 ed € 30.000.000,00 per l'anno 2012) con il Decreto Legge 29.12.2010 n. 225 - articolo 12 quinquies (c.d. Decreto Mille Proroghe") convertito con la Legge 26.02.2011 n. 10;
  • di attribuire al Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta di Sossano (VI) le funzioni di Soggetto Attuatore degli interventi per la realizzazione del bacino di laminazione delle piene del fiume Agno-Guà nei Comuni di Trissino ed Arzignano (VI), a conferma di quanto già disposto con la menzionata deliberazione n. 3476 del 30.12.2010, stabilendo che tali funzioni riguardano la procedura di appalto, la direzione dei lavori, la liquidazione degli stessi, l'acquisizione delle aree e quant'altro necessario per la realizzazione dell'opera;
  • di incaricare il Dirigente pro tempore della Direzione Difesa del Suolo - al perfezionamento della convenzione regolante le attività da affidare al Consorzio Alta Pianura Veneta, per la realizzazione in tempi celeri del bacino in parola, così come di ogni altro provvedimento necessario all'attuazione di quanto sopra disposto;
  • di incaricare il Presidente della Giunta regionale, o ad un suo delegato, della sottoscrizione della convenzione sopra citata;

6. di dare atto che l'efficacia del presente provvedimento, per quanto attiene l'utilizzo delle risorse assegnate dal citato Decreto Legge 29.12.2010 n. 225 - articolo 12 quinquies (c.d. Decreto Mille Proroghe"), è subordinata all'adozione della necessaria ordinanza del Commissario delegato ai sensi dell'art. 1 ter dell'OPCM 25 maggio 2011 n. 3943;

7. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale.

(L’Allegato A qui di seguito riportato è stato corretto come indicato nell'Errata corrige pubblicata nel BUR n. 74 del 2 agosto 2016, ndr).

(seguono allegati)

989_AllegatoA_233589.pdf

Torna indietro