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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 95 del 21 dicembre 2010


Materia: Sicurezza pubblica e polizia locale

Deliberazione della Giunta Regionale n. 2887 del 30 novembre 2010

Secondo Protocollo d'Intesa in materia di sicurezza urbana e polizia locale tra Ministero dell'Interno e Regione del Veneto (L.R. del 7 maggio 2002, n. 9, art. 2 comma 2). Piano coordinato di dislocazione dei presidi. Priorità anno 2010.

Note per la trasparenza:

Approvazione dell'elenco delle priorità concordate per l'anno 2010, in attuazione del secondo Protocollo d'Intesa tra il Ministero dell'Interno e la Regione del Veneto in materia di sicurezza urbana e territoriale, per la razionale dislocazione dei presidi delle Forze nazionali di Polizia sul territorio regionale e relativo cofinanziamento.

L'Assessore Massimo Giorgetti riferisce quanto segue.

Il secondo Protocollo d'Intesa in materia di sicurezza urbana e territoriale, sottoscritto il 16 marzo 2009 tra il Ministero dell'Interno e la Regione del Veneto (che lo ha approvato con D.G.R. n. 924/2009), ha previsto la prosecuzione e il potenziamento di alcune importanti azioni già proficuamente avviate con il precedente accordo istituzionale, scaduto nel 2005.

Una di queste è stata riproposta con lo specifico progetto denominato "Piano coordinato di dislocazione dei presidi", in virtù del quale è stato deciso il monitoraggio degli interventi in itinere e la concertazione dei nuovi interventi per i presidi delle Forze nazionali di Polizia ritenuti prioritari per la sicurezza del territorio veneto.

Già in vigenza del precedente Protocollo e nel periodo intermedio alla effettiva operatività del nuovo atto d'intesa, la Regione ha disposto il cofinanziamento di 37 presidi sulla base delle priorità a suo tempo segnalate dalle rispettive Autorità competenti. Ciò anche ai sensi della L.R. n. 9 del 7 maggio 2002 "Interventi regionali per la promozione della legalità e della sicurezza" che, all'art. 2 comma 2, prevede espressamente l'incentivazione di una adeguata e razionale presenza e localizzazione dei presidi delle forze addette alla sicurezza del territorio regionale, previo accordo con lo Stato, gli Enti Locali e i soggetti proprietari, per consentire l'acquisizione, il riadattamento, il riuso di immobili adibiti o da adibire ad uffici, comandi e alloggi per gli operatori della sicurezza.

Il secondo Protocollo d'Intesa ha previsto l'istituzione di appositi Gruppi di lavoro paritetici per l'attuazione delle progettualità individuate dal Protocollo stesso, composti da rappresentanti del Ministero e della Regione; nel Gruppo paritetico preposto al progetto sopra citato sono attualmente presenti, quali esponenti ministeriali, i referenti dell'Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato e, per la Regione del Veneto, delle Strutture regionali preposte alla Sicurezza Urbana e alla Polizia Locale (il cui Dirigente è anche il Responsabile regionale di progetto), ai Lavori Pubblici e all'Edilizia Abitativa.

Il Gruppo si è più volte riunito nel corso dell'annualità 2009/2010 per discutere gli interventi ritenuti prioritari e per la verifica dello stato di attuazione delle opere già cofinanziate dalla Regione in vigenza del primo Protocollo d'Intesa. Allo scopo ha provveduto ad effettuare il monitoraggio degli interventi in itinere e la ricognizione dell'esistente, redigendo anche una carta regionale dei presidi di sicurezza e, tenuto conto delle problematiche emerse dall'attuazione degli interventi già finanziati in precedenza, ha elaborato una proposta condivisa di nuovi interventi, con proiezione su base triennale.

Il Gruppo ha inteso privilegiare le ristrutturazioni urgenti e a costi contenuti, date le attuali difficoltà economiche e i vincoli di bilancio che sempre più incisivamente condizionano l'azione delle Pubbliche Amministrazioni, avuto comunque riguardo per le esigenze di equa e razionale distribuzione delle varie Forze di Polizia sul territorio regionale, compresa quelle di Polizia Locale su base distrettuale, nonché per le opere ritenute prioritarie e strategiche per il territorio regionale. Le proposte tengono conto anche della rapida cantierabilità degli interventi, del livello di progettazione esistente, della certezza di copertura dei costi, anche in relazione ad eventuali ulteriori stralci funzionali di opere già sostenute con il contributo della Regione.

Le proposte emerse sono state condivise tra questa Amministrazione regionale e i rispettivi Comandi regionali delle Forze di Polizia interessate, i quali hanno espresso il proprio assenso formale alle priorità individuate.

Questa innovativa modalità di condivisione e attuazione degli obiettivi, voluta dal Protocollo d'Intesa, ci conforta sulla validità e sostenibilità delle proposte emerse in seno al Gruppo di lavoro e comunque segnalate come imprescindibili per il buon esito delle iniziative previste; trattandosi di un settore strategico per la sicurezza del territorio veneto, questa Amministrazione regionale intende dare un segno tangibile della sua volontà, mettendo in campo importanti risorse rese allo scopo disponibili nel bilancio regionale del corrente esercizio, a valere sui capitoli 100104 e 101096 dell'UPB U0016.

Nello specifico la 'lista di priorità' dei presidi sicurezza, redatta ai fini del cofinanziamento regionale, contempla per l'anno in corso i presidi dell'Arma dei Carabinieri nei Comuni di Casalserugo (PD), Grezzana (VR), Riese Pio X (TV), Lonigo (VI), Cittadella (PD), Meolo (VE), Verona (S. Michele Extra), nonché i presidi della Guardia di Finanza nei Comuni di Este (PD), Montebelluna (TV), Jesolo (VE), Cortina d'Ampezzo (BL) e per la "Caserma Martini" di Verona (VR).

Per quanto riguarda i presidi della Polizia di Stato, trattandosi in massima parte di immobili di proprietà demaniale la cui ristrutturazione è rimessa alla competenza del Magistrato alle Acque, Provveditorato Interregionale alle OO.PP., organo decentrato del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti preposto a sovraintendere alla gestione delle opere pubbliche di competenza dello Stato, gran parte degli interventi segnalati come prioritari non sono al momento direttamente finanziabili al predetto Magistrato alle Acque, perché attualmente non dispone di una propria contabilità speciale nella quale introitare gli eventuali finanziamenti regionali, onde garantirne l'effettivo e rapido utilizzo per le finalità a cui sono destinati.

Pertanto, in attesa delle opportune decisioni in merito da parte del Ministero a ciò preposto, appare inevitabile rinviare alle prossime annualità le priorità proposte dalla Polizia di Stato, con le uniche eccezioni degli interventi di ristrutturazione e adeguamento previsti dalla Provincia di Padova (su un immobile di sua proprietà adibito a locali di Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, definiti come "Uffici delle Volanti" della Questura di Padova), nonché per gli interventi di rifacimento e adeguamento statico di porzione della copertura della Caserma "Fantuzzi", destinata a nuova sede della Questura di Belluno. In particolare, per quanto riguarda quest'ultimo caso, i lavori saranno effettuati direttamente dall'ATER di Belluno, che ha dato la propria disponibilità a fungere da stazione appaltante e che beneficerà perciò del contributo regionale.

Un discorso particolare merita anche la "Caserma Martini" di Verona, destinata alla Guardia di Finanza e già beneficiata nel 2008 da un contributo regionale di 600.000,00 euro ai sensi della L.R. 9/2002, assegnato all'ATER provinciale in qualità di stazione appaltante (con D.G.R. n. 3765 del 2 dicembre 2008).

Si tratta di un'opera di grande rilievo strategico per questa regione, che interessa un vasto complesso immobiliare, già di proprietà del Ministero della Difesa e trasferito all'Agenzia del Demanio, sul quale anche il Magistrato alle Acque è impegnato con forti investimenti (al proposito sono stati sottoscritti anche specifici accordi tra le parti direttamente interessate per la gestione coordinata degli interventi). In effetti i lavori da realizzare per rendere agibile l'intero complesso, comportano una spesa molto elevata (preventivata in circa 13 milioni di euro), da ripartire in diverse annualità. Si propone pertanto di assegnare alla medesima stazione appaltante, ossia l'ATER di Verona, un ulteriore contributo (comunque distinto, sotto tutti i punti di vista, dal precedente contributo già assegnato nel 2008) pari a €.2.400.000,00, destinato alla realizzazione del secondo stralcio funzionale, che comprende n. 25 alloggi di servizio.

La volontà ed il concreto impegno che l'Amministrazione regionale vuole dimostrare a sostegno delle Forze di Polizia, attraverso il cofinanziamento deciso per i nuovi interventi strutturali sopra indicati, si esprime anche con la verifica e l'aiuto al superamento delle eventuali criticità emergenti in merito agli interventi già finanziati in precedenza, qualora ciò si renda indispensabile per chiudere e portare a buon fine i lavori già iniziati.

E' questo il caso della Caserma dei Carabinieri del Comune di Asolo (TV), al servizio di un vasto territorio che comprende anche i Comuni limitrofi di Castelcucco e Monfumo, caratterizzato da una elevata presenza di comunità straniere. Il piano dell'opera è diviso in due stralci funzionali, il secondo del quale è già stato oggetto di un contributo regionale di €.650.000,00, concesso con D.G.R. n. 3881 del 15 dicembre 2009, essendo all'epoca già praticamente conclusa la realizzazione del primo stralcio.

Successivamente a tale data l'Arma ha rappresentato al Comune l'esigenza di implementare la struttura oggetto del primo stralcio con ulteriori opere aggiuntive ritenute indispensabili per garantirne la piena funzionalità. Il Comune ha perciò dovuto effettuare una perizia suppletiva e di variante, che ha comportato un aumento dei lavori e dei relativi costi, di ulteriori €.150.000,00.

L'Ente si è in effetti trovato nell'assoluta impossibilità di reperire i fondi necessari, essendosi comunque già indebitato per la realizzazione dell'opera con un mutuo alla Cassa Depositi e Prestiti; ha perciò inoltrato istanza di un contributo regionale di pari importo.

Si propone pertanto di assegnare un ulteriore contributo di €.150.000,00 al Comune di Asolo per il completamento degli interventi aggiuntivi richiesti dai Carabinieri, e formalmente approvati dal Comune, in relazione al primo stralcio della erigenda Caserma. La somma sarà liquidata a consuntivo, compatibilmente con le disponibilità di cassa, ad avvenuta realizzazione e collaudo dei lavori e dimostrazione delle spese sostenute.

Si propone pertanto all'approvazione della Giunta Regionale l'allegato elenco delle priorità, riferito all'annualità 2010 e alle singole Forze di Polizia, in relazione ai presidi sopra indicati. L'elenco è suddiviso, per chiarezza espositiva, in tre Sezioni, in base alla tipologia dei beneficiari e alla finalità del contributo assegnato, riportato a fianco di ciascuno di essi, con l'indicazione dei costi previsti.

Per quanto attiene alle modalità di erogazione del contributo, si ritiene opportuno confermare sostanzialmente le modalità fin qui applicate per analoghi provvedimenti (salvo quanto sopra previsto per Asolo), con qualche cautela in più a garanzia della sostenibilità finanziaria, della correttezza e del buon esito dei procedimenti avviati.

Qualora l'immobile oggetto di ristrutturazione risulti di proprietà di privati (o anche nel caso sia di proprietà pubblica, ma non destinato ad uso Caserma), sarà fatto obbligo di costituzione del vincolo di destinazione per un tempo adeguato ad "ammortizzare" il contributo regionale.

In ogni caso i lavori debbono essere eseguiti nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia nonché delle specifiche indicazioni ricevute dalle Autorità competenti.

Ove fosse necessario prevedere ulteriori cautele e clausole formali in relazione alla natura specifica degli interventi previsti e delle procedure conseguenti, queste potranno essere disposte dal Dirigente regionale competente ed esplicitate nella relativa scheda di accettazione che sarà fatta sottoscrivere ai singoli beneficiari.

Per quanto attiene agli interventi segnalati come prioritari dal Gruppo di Lavoro, ma riferiti alle successive annualità 2011 e 2012, si rinvia a tali date la relativa decisione, previo aggiornamento dei dati e delle informazioni disponibili e che attualmente appaiono incompleti.

Da ultimo si rappresenta la necessità di autorizzare la "riconversione" del contributo già assegnato al Comune di Fonte (TV) nel 2005, con D.G.R. n. 4274/2004 e D.D.R. n. 13/2005, integrato poi nel 2009 con D.G.R. n. 3881/2009, pari a complessivi €.692.857,00, destinato alla realizzazione di una nuova Stazione Media Caserma dei Carabinieri: l'opera infatti è risultata troppo onerosa per il Comune (il costo preventivato è pari a €.2.490.000,00), che deve fare i conti anche con i noti problemi legati al 'Patto di Stabilità'. L'Amministrazione comunale ha però proposto una valida alternativa, che consiste nella ristrutturazione, ampliamento e adeguamento a Caserma (locali di servizio e camere accasermati) di una prestigiosa palazzina di sua proprietà, soggetto a vincolo storico e paesaggistico, del valore stimato di circa 650.000,00 euro e attualmente sede della Polizia Locale (che a sua volta verrebbe alloggiata in un altro stabile già individuato).

La nuova collocazione è stata accettata dall'Arma, con alcune prescrizioni tecniche, e anche la Soprintendenza si è espressa - seppure in via informale - in senso favorevole al previsto ampliamento, seppure ancora da definire nel dettaglio e da autorizzare formalmente.

Il Comune si è impegnato a rendere disponibile tutta la documentazione tecnica ed economica relativa agli interventi previsti, con la consapevolezza che per poter utilizzare a pieno il contributo regionale, stante la tempistica e le altre condizioni già imposte dalla legge regionale di bilancio e dai provvedimenti di assegnazione citati, i lavori dovranno quanto meno iniziare entro il mese di giugno del 2012.

Si propone perciò alla Giunta di autorizzare l'impiego dei fondi regionali già assegnati al Comune di Fonte, con D.G.R. n. 4274/2004 e D.G.R. n. 3881/2009, per le medesima finalità e alle stesse condizioni già fissate in precedenza e accettate dal Comune, salvo che per la natura specifica degli interventi (ristrutturazione, adeguamento e ampliamento di palazzina storica, anziché nuova costruzione Caserma).

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

Visto il secondo Protocollo d'Intesa in materia di sicurezza urbana e territoriale tra il Ministero dell'Interno e la Regione del Veneto, approvato con D.G.R. n. 924/2009;

Vista la L.R. del 7 maggio 2002, n. 9 "Interventi regionali per la promozione della legalità e della sicurezza";

Vista la D.G.R. n. 4274 del 22.12.2004, il D.D.R. n. 13 del 18.03.2005, la D.G.R. n. 3881 del 15.12.2009 e la D.G.R. n. 3765 del 2.12.2008;

Vista la documentazione agli atti;

delibera

1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2. di approvare l'Allegato A "Secondo Protocollo d'Intesa Ministero dell'Interno - Regione del Veneto, art. 6, Piano coordinato di dislocazione dei presidi delle Forze di Polizia. Contributi regionali priorità anno 2010" suddiviso in "Sezione 1 - Nuovi interventi Enti Locali"; "Sezione 2 - Nuovi interventi ATER"; "Sezione 3 - Rifinanziamenti straordinari Enti Locali", assegnando ai beneficiari riportati nell'elenco il contributo a fianco di ciascuno di essi indicato, in relazione agli interventi previsti e alle condizioni indicate ai punti 4 e successivi del dispositivo;

3. di impegnare la somma complessiva di €.6.259.000,00 (seimilioniduecentocinquantanovemila,00) per le finalità di cui al precedente punto 2 ai capitoli sotto indicati del bilancio di previsione del corrente anno, che presentano sufficiente disponibilità:

  • per €.3.000.000,00 (tremilioni,00), sul capitolo 100104 dell'UPB U0016 "Spese per acquisizione, riadattamento e riuso di immobili per gli Operatori della Sicurezza, Art. 2, c. 2, L.R. 07/05/2002, n. 9";
  • per €.3.259.000,00 (tremilioniduecentocinquantanovemila,00) sul capitolo 101096 dell'UPB U0016 "Interventi strutturali degli enti locali per la sicurezza urbana", Art. 78, L.R. 27/02/2008, n. 1";

4. di stabilite che il contributo sia liquidato a favore dei beneficiari indicati nell'Allegato A di cui al punto 2, Sezione 1 e Sezione 2, compatibilmente con le disponibilità di cassa, alle condizioni sotto riportate:

a) 30% su formale richiesta del Dirigente responsabile dell'Ente locale, previa presentazione di dichiarazione d'inizio lavori, a firma del responsabile di procedimento e produzione della documentazione richiesta dalla Struttura regionale competente;

b) ulteriore 50% su formale richiesta del Dirigente responsabile dell'Ente Locale, previa presentazione di dichiarazione, a firma del responsabile di procedimento e del responsabile del servizio finanziario, che attesti l'avvenuta liquidazione di una quota di spesa pari all'80% del contributo concesso e analitica descrizione dello stato di avanzamento dei lavori. L'erogazione della prima e della seconda tranche potrà anche avvenire in unica soluzione, su espressa richiesta dell'Ente, previa trasmissione di tutta la documentazione richiesta;

c) rimanente 20% su formale richiesta del Dirigente responsabile dell'Ente locale, a saldo, ad avvenuto collaudo definitivo e su presentazione di rendicontazione finale mediante atti di collaudo, relazione conclusiva a firma del R.U.P., e attestazione delle spese sostenute, a firma del Responsabile del servizio finanziario.

Nel caso in cui le spese sostenute e dimostrate risultino inferiori al costo preventivato, anche riferito all'eventuale stralcio funzionale (con l'eccezione di eventuali economie o ribassi d'asta realizzati sulle spese previste), il contributo sarà ridotto in proporzione, salvo recupero della eventuale quota indebitamente erogata, maggiorata degli interessi legali maturati. Analogamente, nel caso di incompleta o parziale realizzazione degli interventi previsti, entro la scadenza prefissata, la Regione si riserva la facoltà di recuperare gli eventuali acconti già erogati, con gli interessi legali nel frattempo maturati, ove il presidio non risulti utilizzabile per le finalità a cui è destinato allo stato di fatto in cui versa alla data di scadenza sopra fissata; il che dovrà essere espressamente attestato dal responsabile di procedimento, da un lato, e dal responsabile logistico della Forza di Polizia interessata, dall'altro.

In ogni caso il contributo regionale erogato non può superare l'importo delle spese rendicontate e sarà revocato qualora gli interventi previsti non siano stati realizzati e rendicontati entro il termine massimo stabilito;

5. di stabilire che la liquidazione del contributo assegnato al beneficiario di cui al predetto Allegato A, Sezione 3 (Comune di Asolo) avvenga a saldo, compatibilmente con le disponibilità di cassa, su formale richiesta del Dirigente responsabile dell'Ente locale e presentazione degli atti di collaudo definitivo dei lavori suppletivi realizzati, unitamente alla relazione conclusiva, a firma del R.U.P. e all'attestazione delle spese sostenute, a firma del Responsabile del servizio finanziario. Il contributo regionale erogato non può, in ogni caso, superare l'importo delle spese rendicontate e sarà revocato qualora gli interventi previsti non siano stati realizzati e rendicontati entro il termine massimo stabilito al successivo punto 10;

6. di autorizzare il Dirigente regionale competente a disporre le eventuali ulteriori cautele o clausole formali ritenute necessarie, a garanzia del buon esito e della correttezza degli adempimenti, in ragione della natura specifica degli interventi previsti e delle procedure conseguenti, anche in funzione di quanto previsto al successivo punto 7;

7. di stabilire, in via generale, l'obbligo di costituzione del vincolo di destinazione d'uso a presidio delle Forze di Polizia degli immobili oggetto del contributo regionale qualora gli immobili stessi siano di proprietà di privati, o anche nel caso siano di proprietà pubblica ma non destinati ad uso Caserma. La durata temporale del vincolo (ovvero atto formale di analogo impegno da parte del proprietario) è stabilita dal Dirigente regionale competente in relazione all'entità del contributo assegnato;

8. di autorizzare la destinazione del contributo regionale, già assegnato al Comune di Fonte (TV) con D.G.R. n. 4274 del 22.12.2004, il D.D.R. n. 13 del 18 03.2005 e la D.G.R. n. 3881 del 15.12.2009, per la ristrutturazione dell'immobile da adibire a Stazione media dei Carabinieri, alle stesse condizioni già stabilite negli atti di assegnazione nonché nella scheda di accettazione del contributo a suo tempo sottoscritta dall'Ente, fatto salvo quanto indicato ai precedenti punti 6 e 7;

9. di richiedere a ciascuno degli enti assegnatari dei contributi la produzione di una relazione sintetica annuale sul grado di definizione progettuale, sullo stato di avanzamento dei lavori e sulle spese impegnate e liquidate;

10. di stabilire il termine di presentazione della rendicontazione finale da parte degli assegnatari di cui al punto 2 non oltre il 30 giugno 2015, eventualmente prorogabile una sola volta con atto del Dirigente regionale competente, per ragioni motivate e non dipendenti da inerzia o volontà del beneficiario, per un termine non superiore a ulteriori anni 2;

11. di dare mandato al Dirigente regionale competente per l'attuazione del presente provvedimento, ponendo in essere tutti gli adempimenti inerenti e conseguenti.


(seguono allegati)

2887_AllegatoA_229082.pdf

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