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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 12 del 09 febbraio 2010


Materia: Acque

Deliberazione della Giunta Regionale n. 4159 del 29 dicembre 2009

Indagine sulla qualità delle acque sotterranee dell'alta pianura veneta in relazione al contenuto di Arsenico (D.lgs. n. 30/2009).

(La parte di testo racchiusa fra parentesi quadre, che si riporta per completezza di informazione, non compare nel Bur cartaceo, ndr) [L'Assessore alle Politiche dell'Ambiente, Giancarlo Conta, riferisce quanto segue.

E' ormai universalmente riconosciuta l'importanza che rivestono le risorse idriche del sottosuolo.

Per tale motivo la Regione attua ormai da molti anni un controllo costante sulla qualità delle acque di falda, al fine di prevenire il diffondersi di fenomeni di inquinamento e di intervenire tempestivamente nel caso di eventi accidentali.

Come noto le analisi qualitative organizzate in piani di monitoraggio, costituiscono la base di conoscenze che sono richieste alle Regioni dal D.Lgs. 30/2009, anche per la trasmissione alla Commissione europea, ai fini della verifica del raggiungimento e del mantenimento nel tempo degli obiettivi di qualità per i corpi idrici in generale e delle acque sotterranee in particolare.

In diverse occasioni molti media hanno riportato notizie di risultati di analisi effettuate su acque sotterranee, nei quali sono evidenziate concentrazioni anomale di Arsenico, in particolare nelle acque di pozzi della pianura padovana, vicentina e veronese.

Tali informazioni si presentano estremamente frammentarie, spesso appaiono incoerenti e talvolta comportano disorientamento e allarme nell'opinione pubblica, inoltre non soddisfano l'esigenza di definire i limiti del problema e il reale rischio chimico per la popolazione locale, che risulta direttamente esposta attraverso il consumo di acqua e attraverso il consumo di prodotti agroalimentari potenzialmente contaminati.

La direttiva comunitaria 2000/60/CE e la direttiva "figlia" 2006/118/CE, recepite nell'ordinamento statale con il D.Lgs.152/2006 e il D.Lgs.n. 30/2009, nello stabilire i criteri per la valutazione dello stato chimico delle acque sotterranee, richiedono agli Stati membri l'individuazione di valori soglia per sostanze che possono essere presenti in natura o come risultato delle attività umane; tra tali sostanze figura l'Arsenico.

Le regioni sono chiamate a dare contributi tecnici anche sulla base delle esperienze e delle conoscenze dei rispettivi contesti territoriali. Sulla base di detti criteri i Piani di settore dovranno individuare le azioni necessarie per l'eventuale risanamento del corpo idrico interessato.

E' evidente che qualora la presenza di sostanze considerate indesiderabili sotto il profilo più strettamente sanitario, sia dovuta a condizioni naturali, così come spesso accade nella nostra regione, non dovrà essere predisposto alcun tipo di intervento, e la classificazione dovrà, nel caso, eventualmente solo stabilire l'idoneità o meno a determinati utilizzi dell'acqua.

Per l'importanza che le acque sotterranee hanno sempre avuto, dal punto di vista ambientale e anche sul tessuto socio economico della regione, sia in quanto riserva strategica per la produzione di acqua potabile, così come stabilito anche nel Modello strutturale degli acquedotti approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 1688 del 16 giugno 2000, sia quale bacino di alimentazione dei fiumi di risorgiva, si rende necessario avviare una ricerca scientifica anche con finalità di supporto decisionale, mirante a ricostruire la distribuzione e le cause delle anomalie di Arsenico nelle acque sotterranee.

A tal proposito l'Istituto di Geoscienze e Georisorse del Consiglio nazionale delle ricerche di Padova, che possiede le necessarie esperienze e conoscenze di carattere scientifico, ha proposto alla Giunta regionale, con nota prot. n. 1928 del 28 ottobre 2009, un progetto volto allo studio dell'inquinamento da Arsenico delle acque sotterranee (allegato A), parte integrante della presente deliberazione.

A conferma dell'interesse diffuso che una simile tematica riveste, anche sotto il profilo più strettamente pratico, l'Istituto di Geoscienze e Georisorse di Padova nella medesima nota ha segnalato che un'indagine preliminare è già stata avviata in un'area molto ristretta, grazie ad un contributo erogato dall'Amministrazione comunale di Carmignano di Brenta, e che i comuni di Piazzola sul Brenta, Gazzo e l'AATO Brenta, hanno aderito all'iniziativa anche impegnandosi a sostenere economicamente l'estensione dello studio nei rispettivi ambiti territoriali di competenza.

Il progetto si articola in diverse fasi. Le ricadute attese riguardano: i) individuazione dei serbatoi acquiferi contaminati da Arsenico (perennemente o occasionalmente) e dei serbatoi che non risentono di contaminazione; ii) inquadramento delle anomalie di Arsenico e del chimismo delle acque in un contesto interpretativo su base geologica che consenta di valutare la qualità della risorsa idrica del sottosuolo nel suo complesso; iii) individuazione di parametri spia utilizzabili come premonitori e facilmente misurabili anche utilizzando sistemi di controllo remoto.

In base ai dati oggi disponibili, sulla base di alcuni campionamenti già eseguiti dai proponenti, emerge che alcune delle aree maggiormente interessate dalla contaminazione ricadono in alcuni comuni delle province di Verona, Vicenza e Padova. Sulla base di queste indicazioni e di quanto emergerà dalla prime fasi di raccolta dati, si individuerà un'area di studio pilota sulla quale sviluppare le varie fasi del progetto.

La ricerca sarà svolta a cura del personale dell'Istituto di Geoscienze e Georisorse del Consiglio Nazionale delle Ricerche, CNR - Padova e del Dipartimento di Geoscienze (Università di Padova).

Dal punto di vista operativo il progetto si articola in diverse fasi successive, riassunte qui di seguito e meglio dettagliate nella proposta di cui al citato allegato A .

- WP1 Caratterizzazione idrogeologica dell'area di studio;

- WP2 Caratterizzazione chimica delle acque sotterranee presenti nell'area di studio;

- WP3 Interpretazione dei risultati geochimici, idrogeochimici ed idrogeologici.

Tutto il materiale raccolto sarà interpretato tenendo conto delle altre conoscenze disponibili in materia così da elaborare una interpretazione esaustiva della presenza di Arsenico nelle aree esaminate.

I risultati dello studio saranno valutati dagli uffici regionali in collaborazione con l'ARPAV.

I costi dell'intero progetto, incluso ogni onere, stimati in base all'estensione dell'area di studio pari a circa 60Km2 ammontano a € 100.000, e comprendono il costo del personale, i costi di laboratorio, di mobilità e gestione del progetto, di installazione di un sistema di monitoraggio e teletrasmissione dati ed infine l'esecuzione di alcuni carotaggi geognostici.

I risultati ottenuti e le informazioni acquisite tramite il progetto proposto, potranno anche servire da base per un successivo ampliamento degli studi, in termini di estensione dell'area di indagine, finalizzati a produrre una mappatura completa e dettagliata delle aree del territorio regionale interessate dal fenomeno di contaminazione da Arsenico.

Il progetto presentato è dunque di interesse regionale e meritevole di approvazione; i rapporti tra Regione e l'Istituto di Geoscienze e Georisorse del Consiglio Nazionale delle Ricerche, CNR di Padova, saranno regolati da apposita convenzione, che si allega in bozza al presente provvedimento (Allegato B) e che ne fa parte integrante, da stipularsi entro il corrente anno.

Il presente atto viene inviato alla Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti per il Veneto, ai sensi dell'art. 1, comma 173, della legge 23 dicembre 2005, n. 266,

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'articolo 33, secondo comma, dello Statuto, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTE le direttive comunitarie 2000/60/CE e 2006/118/CE, nonché la normativa nazionale di cui al D.Lgs. n.152/2006, D.Lgs. n. 30/2009 e D.Lgs. n.31/2001;

VISTA la dgr. n. 1688 del 16 giugno 2000;

VISTA la nota prot. n. 1928 del 28 ottobre 2009, dell'Istituto di Geoscienze e Georisorse del Consiglio nazionale delle ricerche di Padova;

UDITO il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione, ai sensi dell'art. 33, 2° comma, dello Statuto, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;]

delibera

  1. Per le motivazioni in premessa esposte, di approvare il progetto "Qualità delle acque sotterranee dell'alta pianura veneta in relazione al contenuto di Arsenico", presentato con nota prot. n. 1928 del 28 ottobre 2009, dall' Istituto di Geoscienze e Georisorse del Consiglio nazionale delle ricerche di Padova allegato e parte integrante della presente deliberazione (Allegato A);
  2. di approvare la bozza di convenzione che regolerà i rapporti tra l'Istituto di Geoscienze e Georisorse del Consiglio nazionale delle ricerche di Padova e la Regione, allegata (Allegato B)e parte integrante della presente deliberazione;
  3. di incaricare il Dirigente della direzione regionale Tutela Ambiente alla stipula della convenzione di cui al punto precedente, nonché all'assunzione di tutti gli atti necessari al corretto svolgimento del progetto di studio in oggetto.
  4. di impegnare sul capitolo UPB U0114 n. 50031 "Predisposizioni di piani di tutela inerenti il ciclo dell'acqua", che presenta sufficiente disponibilità per l'esercizio corrente, l'ammontare complessivo di
    € 100.000,00 (IVA e ogni onere incluso, se dovuti), per le attività di cui in premessa, a favore dell'Istituto di Geoscienze e Georisorse del Consiglio nazionale delle ricerche di Padova con sede c/o Dipartimento di Geoscienze dell'Università di Padova - Via G. Matteotti, 30 - 35127 Padova,
    P.IVA: IT 02118311006.
  5. di erogare il contributo di cui al presente provvedimento secondo le modalità previste dalla Convenzione di cui all'Allegato B, parte integrante della presente deliberazione, a partire dall'esercizio finanziario 2010 sulla base delle disponibilità di cassa presenti nel cap. 50031.


(seguono allegati)

4159_AllegatoA_221392.pdf
4159_AllegatoB_221392.pdf

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