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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 103 del 18 dicembre 2009


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 3721 del 30 novembre 2009

Programma di sviluppo del Marchio Famiglia: approvazione del progetto "Distretto Famiglia" e modalità di attuazione.

L'Assessore regionale alle Politiche Sociali, Stefano Valdegamberi, riferisce quanto segue.

La DGR 3923/07 "Marchio Famiglia: implementazione progetto biennio 2007-2008" ha messo in evidenza l'esigenza di proseguire nello sviluppo del piano regionale di cui alla DGR 1855/06, avente per oggetto "Il Veneto a sostegno della famiglia e della genitorialità sociale", che si sostanzia nel Progetto Pilota "Marchio Famiglia".

La Regione del Veneto, nel perseguire la realizzazione di un'organica ed integrata politica di sostegno alla genitorialità e nel riconoscere a pieno titolo soggetti di diritto anche i minori di età, ha accolto il mandato della legge 285/97, protraendo ben oltre la sua scadenza la progettazione da essa scaturita e riconducendo finalità e risorse ad essa destinata alla programmazione specifica delle politiche sociali regionali.

Tale programmazione ha previsto la realizzazione, per il biennio 2008-2009, di un Piano Infanzia , Adolescenza, Famiglia, denominato PIAF .

Accanto al PIAF, che si sta avviando verso la conclusione, con la DGR 3915/08 "Interventi a sostegno della neo - genitorialità e della genitorialità. Legge 27 dicembre 2006, n. 296, articolo 1, comma 1250 e comma 1251, lettere b) e c)", la Giunta Regionale, ha proposto il Progetto "Centri per la Famiglia"; grazie al quale si vuole favorire a livello locale, l'attivazione di luoghi, alcuni già nati per effetto della legge 285/97, in cui si offrano servizi pluralizzati e diversificati in grado di ottimizzare i tempi ed efficacemente rispondenti alla sempre più articolata organizzazione familiare.

In considerazione della necessità di potenziare i servizi che accompagnano la famiglia lungo tutto il ciclo di vita, rendendoli sempre più servizi relazionali in cui riconoscere, sostenere, promuovere, aiutare la famiglia senza sostituirsi ad essa con modalità che promuovano l'emergere delle sue potenzialità; si sceglie di superare la logica assistenziale, avviando un nuovo corso di politiche pubbliche nei diversi settori d'intervento: casa, lavoro, trasporti, servizi, tempo libero, orari, assistenza, in cui la famiglia diventa di diritto soggetto attivo e propositivo.

La famiglia è pure centro di redistribuzione del reddito e delle rendite; ed è soprattutto nucleo primario di qualunque welfare, in grado di tutelare i deboli e scambiare protezione e cura.

Nel riconoscere e promuovere la famiglia, la società gioca sulla sua stessa sopravvivenza.

La Regione del Veneto, a livello Europeo, con la DGR 572/08 ha previsto una ampia programmazione che si estenderà fino al 2013 e che interesserà, oltre al settore socio-sanitario, anche la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione. L'apertura all'Europa rappresenta una formidabile occasione per: promuovere e facilitare lo scambio di informazioni e di buone pratiche sul ruolo dell'organizzazione dei servizi sociali, sul sistema dei servizi esistenti e sulle possibili linee di sviluppo; l'intento è quello di condividere comuni approcci concettuali e metodologici in relazione alla conciliazione vita familiare e lavoro.

Questa ampia programmazione include diversi progetti che interessano: minori, giovani, anziani, disabili e famiglia.

È acquisito che una completa revisione delle politiche di sostegno alla famiglia, ed in particolare quella con prole, è al centro dell'agenda europea, e che attualmente la Regione del Veneto partecipa al progetto Prometheus - Equass, che prevede la sperimentazione di un innovativa certificazione di qualità dei Servizi Sociali affinché possa essere valutata l'applicabilità ad un numero più ampio di Paesi a livello Europeo.

Inoltre, la Legge 8 marzo 2000, n. 53 "Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città", che all'articolo 9 recita: "al fine di promuovere e incentivare azioni volte a conciliare tempi di vita e tempi di lavoro" unitamente a quanto riportato alla DGR 4254/08 "Marchio Famiglia: implementazione progetto, modalità di attuazione, programma di sviluppo", evidenziano la necessità di convogliare ogni soggetto, pubblico e privato, opportunità e servizi esistenti.

In considerazione degli esiti positivi sino ad ora raggiunti, si propone la prosecuzione del già avviato "Progetto Marchio Famiglia" prevedendone il suo potenziamento attraverso il coordinamento e la divulgazione delle diverse progettualità in essere.

Le finalità sono:

  • stimolare la comunicazione interna alla famiglia;
  • aiutare la famiglia ad integrarsi socialmente, superando la solitudine sociale, utilizzando le occasioni che il territorio offre ma che spesso la stessa, non conosce;
  • ridurre la marginalità sociale della famiglia;
  • supportare la gestione delle autonomie personali (conoscenza dei servizi presenti sul territorio, come accedervi ecc...);
  • creare reti di mutuo - aiuto fra le diverse esperienze che mettano in rilievo le buone pratiche e le diffondano e che nei momenti di difficoltà si sostengano, autoproducendo la soluzione alle problematiche che emergono.

Per l'implementazione e la diffusione del progetto Marchio Famiglia, si propone la costituzione di un Gruppo di lavoro tecnico, composto da referenti di Amministrazioni locali che hanno ricevuto il Marchio Famiglia; da rappresentanti del Servizio Famiglia - Direzione Servizi Sociali - Regione del Veneto e dell'Osservatorio Regionale Nuove Generazioni e Famiglia - Ulss 3 Bassano del Grappa - Vi - .

Il Gruppo di lavoro tecnico ha il compito di:

A.     delineare le modalità per diffondere, condividere e mettere in rete le esperienze positive;

B.     elaborare una proposta di comunicazione per rendere effettiva l'incisività del Marchio Famiglia sull'intero territorio regionale;

C.     delineare i contenuti necessari e le modalità per predisporre una guida biennale da divulgare alle famiglie della Regione Veneto con descritte le opportunità previste e a loro rivolte;

D.     supportare l'elaborazione del Manuale di Certificazione Familiare come Guida all'azione/iter per l'adeguamento "alla famiglia" della mission lavorativa, degli attori territoriali, o per la realizzazione di specifiche iniziative ad essa dedicate. Il Manuale di Certificazione Familiare, sarà oggetto di approvazione da parte della Giunta Regionale con proprio successivo atto.

E.      predisporre presupposti e linee guida per la realizzazione del progetto "Distretto Famiglia" che ha il compito di far maturare una consapevolezza pro-famiglia nella vita amministrativa e di governo mediante una politica che coinvolga tutto il territorio e gli attori che in esso gravitano, sollecitando le risorse già presenti e attive. Rispetto alle dimensioni della conciliazione (sistemi dei servizi, rete famigliare, contesto lavorativo) uno dei principali vincoli per l'occupabilità femminile è rappresentato dalla difficoltà specialmente in alcune fasi della vita, di sincronizzare i tempi del lavoro, della famiglia, del territorio. Si tratta di proposte e sperimentazioni per un modello di conciliazione dei tempi di lavoro e familiari.

Attraverso il "Distretto Famiglia" si intende pianificare sistemi di servizi orientati alla famiglia, adottando piani operativi trasversali, con la partecipazione diretta di tutte le organizzazioni che costituiscono e rappresentano il "Sistema Famiglia".

Il "Distretto Famiglia" è quindi una strategia complessiva, un'azione di sistema, di raccordo, tra i diversi soggetti che a vario titolo operano nella società e che condividono la comune finalità di offrire alle famiglie un benessere sostenibile.

Per immettere processi di innovazione nelle politiche per la famiglia e creare i presupposti per un territorio sensibile verso tali tematiche, l'ottica di riferimento è perseguire un metodo di valorizzazione e di sostegno delle diverse funzioni: sociale, riproduttiva, educativa, economica, che la famiglia assolve nella società, nell'ambito di una strategia complessiva.

I soggetti interessati alla partecipazione al progetto "Distretto Famiglia", potranno manifestare il loro interesse, mediante la compilazione del modulo redatto come da Allegato A parte integrante del presente provvedimento.

Il Gruppo di lavoro tecnico, presieduto dal Dirigente del Servizio Famiglia, valuterà le manifestazioni d'interesse pervenute alla Direzione Servizi Sociali della Regione del Veneto - Dorsoduro, Rio Novo 3493 - 30123 Venezia entro e non oltre il 2 marzo 2010, a mezzo servizio postale con raccomandata A/R, a tal fine farà fede il timbro e la data apposta dall'ufficio postale di spedizione e via e-mail all'indirizzo dir.servizisociali@regione.veneto.it entro il termine suddetto, riservandosi di contattare i soggetti proponenti per un approfondimento dell'analisi dell'idea progettuale.

In particolare, tra i criteri seguiti per la valutazione, si darà priorità ai seguenti elementi:

  • pertinenza con gli obiettivi della L.53/2000;
  • coerenza della proposta;
  • grado di innovazione dell'intervento proposto;
  • ricaduta sull'organizzazione e sul territorio;
  • tipologia di destinatari (numero, tipologia, ecc).

La titolarità del "Distretto Famiglia" deve essere in capo a una Amministrazione Pubblica che ha il ruolo di soggetto proponente e di coordinatore e dovrà presentare domanda unitamente ad altri soggetti (pubblici, privati e Onlus).

Si propone di incaricare l'Osservatorio Regionale Nuove Generazioni e Famiglia con sede presso l'Azienda ULSS 3 di Bassano del Grappa, a collaborare per quanto riguarda lo svolgimento delle attività su esplicitate ed in particolare a curare gli aspetti tecnico-gestionali ed i supporti operativi per la diffusione del progetto Marchio Famiglia.

L'Allegato B, parte integrante del presente atto, riporta nel dettaglio il programma del progetto Marchio Famiglia.

Tali attività si collocano nell'ambito più ampio degli interventi relativi allo studio e al monitoraggio della condizione della Famiglia, dell'Infanzia, dell'Adolescenza e dei Giovani, e dovranno garantire la prosecuzione di quanto già in essere ed il relativo sviluppo entro il 30.06.2011.

L'Osservatorio Regionale Nuove Generazioni e Famiglia si occuperà quindi dello studio e della raccolta dati, della comunicazione e della pubblicizzazione, della formazione, del monitoraggio e verifica delle procedure e dei risultati ottenuti; in particolare, per il progetto "Distretto Famiglia", provvederà all'individuazione di professionalità appositamente preparate per supportare le Amministrazioni che manifesteranno il loro interesse e saranno considerate meritevoli potendo in tal modo, fruire di specifici voucher finalizzati all'utilizzo di tali professionalità.

L'Osservatorio Regionale Nuove Generazioni e Famiglia, si impegna ad inviare al Servizio Famiglia della Direzione Regionale per i Servizi Sociali, resoconto di quanto effettuato con scadenza quadrimestrale, a partire dalla data di approvazione del presente atto.

Per quanto suesposto, il relatore propone pertanto l'assegnazione alla Azienda ULSS 3 di Bassano del Grappa dell'importo di € 300.000,00 quale somma stanziata ed indicata nella Legge Regionale Finanziaria, afferente al capitolo di spesa 61231 "Servizi e interventi per lo sviluppo sociale della famiglia" (ex Fondo per Infanzia e Adolescenza), del Bilancio pluriennale della regione 2007-2009 relativo all'esercizio 2009, che presenta la necessaria disponibilità, per la realizzazione e conduzione del programma di cui all'oggetto.

Le somme suindicate saranno liquidate all'Azienda U.L.S.S n. 3 di Bassano del Grappa - Osservatorio Regionale Nuove Generazioni e Famiglia - con le seguenti modalità:

  • 30% ad esecutività del presente atto;
  • 70% a conclusione della progettazione.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'articolo 33, II° comma dello Statuto, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

  • vista la legge 8.8.1997, n. 285;
  • vista la legge 8.3.2000, n.53;
  • visto il D.Lgs. 112/98;
  • vista la legge. 328/2000;
  • vista la L.R. n. 39/01;
  • vista la L.R. n. 2/09;
  • vista la DGR 3984/05;
  • vista la DGR 466/06;
  • vista la DGR 1855/06;
  • vista la DGR 3923/07;
  • vista la DGR 4254/08.

delibera

1.       di approvare quanto in premessa esplicitato, quale parte integrante e sostanziale della presente Deliberazione di Giunta Regionale;

2.       di approvare l' Allegato A, "Modulo richiesta partecipazione Distretto Famiglia" parte integrante del presente provvedimento;

3.       di approvare l' Allegato B, "Progetto Marchio Famiglia: programma attuazione" parte integrante del presente provvedimento;

4.       di rinviare ad un successivo atto della Giunta Regionale: l'approvazione degli interventi esplicitati dal gruppo tecnico di lavoro per quanto riguarda l'approvazione del Manuale di certificazione familiare, della guida biennale da distribuire alle famiglie residenti in Veneto e delle linee guida per la realizzazione dei "Distretti Famiglia";

5.       di disporre che l'Osservatorio Regionale Nuove Generazioni e Famiglia, che ha sede presso l'Azienda ULSS 3 Bassano del Grappa, così come specificato nella parte motiva del presente atto, collabori per quanto riguarda gli aspetti tecnico-gestionali ed i supporti per la diffusione del progetto e possa sostenere spese per la gestione e realizzazione del programma (quali spese per la stampa e la pubblicazione del manuale di certificazione familiare e della guida biennale per le famiglie) e per l'individuazione di professionalità appositamente preparate anche attraverso l'utilizzo di voucher per supportare le amministrazioni che manifesteranno il loro interesse e saranno considerate meritevoli;

6.       di impegnare l'importo di € 300.000,00 dell'UPB UO 148 sul capitolo di spesa 61231 "Servizi e interventi per lo sviluppo sociale della famiglia" (ex Fondo per Infanzia e Adolescenza), del Bilancio pluriennale della regione 2007-2009 relativo all'esercizio 2009, che presenta la necessaria disponibilità, a favore della Azienda ULSS 3 di Bassano del Grappa, sede dell'Osservatorio Regionale Nuove Generazioni e Famiglia;

7.       di erogare l'importo di € 300.000,00 a favore della Azienda ULSS 3 di Bassano del Grappa con le seguenti modalità: 30% ad esecutività del presente atto, il 70% a rendicontazione formale dell'attività svolta e delle spese sostenute per la gestione e realizzazione del programma entro il 30.06.2011;

8.       di disporre che l'Osservatorio Regionale Nuove Generazioni e Famiglia produca al Servizio Famiglia della Direzione Regionale per i Servizi Sociali, ogni quadrimestre, un resoconto dell'attività svolta, a partire dalla data di approvazione del presente atto.


(seguono allegati)

3721_AllegatoA_220569.pdf
3721_AllegatoB_220569.pdf

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