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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 106 del 29 dicembre 2009


Materia: Programmazione

Deliberazione della Giunta Regionale n. 3698 del 30 novembre 2009

Programmazione decentrata - Riconoscimento nuove Intese Programmatiche d'Area (IPA). (Art. 25 l.r. 35/2001; DGR n. 2796/2006).

(La parte di testo racchiusa fra parentesi quadre, che si riporta per completezza di informazione, non compare nel Bur cartaceo, ndr) [L'Assessore Renato Chisso, riferisce quanto segue, con il concerto dell'Assessore Marialuisa Coppola.

Con legge regionale 29 novembre 2001, n. 35 "Nuove norme sulla programmazione", la Regione del Veneto ha ridisegnato e rafforzato l'assetto programmatorio regionale, fondandolo su cinque strumenti base: il Programma Regionale di Sviluppo (PRS), i Piani regionali di settore, il Documento di Programmazione Economica e Finanziaria (DPEF), il Piano di Attuazione e Spesa (PAS) e il Bilancio (annuale e pluriennale).

In attesa della messa a pieno regime di tutti questi istituti, l'attività di programmazione regionale ha beneficiato nel corso degli anni delle possibilità offerte da due preesistenti strumenti normativi di fonte sia regionale che statale.

Nello specifico ci si riferisce alla legge regionale n. 13/1999 "Interventi regionali per i Patti territoriali" e al complesso delle norme generate dalla legge 662/1996 "Misure di razionalizzazione della finanza pubblica" e specificate da numerose delibere CIPE (nn. 142/1999, 84/2000, 138/2000, 36/2000, 17/2003, 20/2004, 35/2005, 3/2006; 166/2007 (quest'ultima in attesa di programmazione), a cui la Regione ha affiancato una consistente quota di cofinanziamento.

Pertanto, nella logica di avvicinare tali strumenti alle nuove forme di programmazione della citata l.r. 35/2001, sono state apportate - con disposizioni delle leggi finanziarie per gli anni 2003 e 2004 - alcune variazioni ed integrazioni che allargavano l'originale ambito di intervento della LR 13/99.

D'altra parte, contestualmente alla formazione del primo PAS, la Giunta regionale ha inteso avviare anche le Intese Programmatiche d'Area (IPA), che sono lo strumento con cui la Regione Veneto offre la possibilità agli Enti pubblici locali e alle Parti economiche e sociali di partecipare alla programmazione regionale, attraverso la definizione di accordi e la formulazione di proposte finalizzate allo sviluppo socio-economico dell'area di riferimento.

Le IPA rappresentano, dunque, momenti di concertazione con funzioni di analisi del territorio e di proposta in ordine alle azioni di sviluppo che si rilevano come prioritarie per il territorio stesso. Si tratta di un metodo di co-decisione attraverso il quale vengono formulate proposte politiche con l'obiettivo di incidere non solo sulla programmazione regionale, ma anche su quella degli stessi Comuni coinvolti, "vincolando" su base volontaria le politiche e gli strumenti di programmazione dei soggetti agli obiettivi e alle strategie comuni.

La Regione del Veneto ha lasciato in un primo momento che le iniziative locali si sviluppassero spontaneamente approvando, con D.G.R. n. 2796/2006, soltanto alcune linee di orientamento per la costituzione e la gestione delle IPA. Successivamente, con D.G.R. 3517/2007, sono stati riconosciuti come IPA 20 soggetti: 18 ex Patti territoriali e 2 IPA di "nuova costituzione" (Camposampierese e Castellana) e con DGR 3323/2008 sono state riconosciute altre 3 IPA (Terre Alte della Marca Trevigiana, Alto Vicentino e Medio Brenta).

Con tali delibere di riconoscimento, partendo dall'analisi di quelle esistenti, si è inteso specificare meglio natura e ruolo delle IPA. In particolare si è ribadito che il loro numero, a regime, dovrà essere compreso tra 20 e 30, con una dimensione di popolazione coinvolta non inferiore ai 150.000 abitanti, salvo tenere conto della specificità dei territori montani, in cui è necessario considerare anche la dimensione territoriale. Per questo motivo era stata segnalata la necessità di favorire un processo di aggregazione delle IPA esistenti.

Ed è proprio in questa direzione che si colloca l'iniziativa delle IPA Dolomiti Venete, Cadore Centrale e Comelico Sappada, che hanno iniziato nel luglio 2008, con l'approvazione da parte del tavolo di concertazione dell'IPA Dolomiti venete del documento programmatico 2008-2010, un processo di coordinamento e convergenza delle tre IPA. Tale processo si è concretizzato con la deliberazione della richiesta di adesione all'IPA Dolomiti Venete da parte dei tavoli di concertazione delle IPA Cadore Centrale e Comelico e Sappada, richiesta accolta dal tavolo di concertazione dell'IPA Dolomiti Venete in data 19 agosto 2009.

Pertanto l'IPA Dolomiti Venete, il cui soggetto responsabile è la Comunità montana Agordina, interessa il territorio di 43 comuni della Provincia di Belluno, con una superficie di 2.333,39 kmq e con una popolazione di 69.565 abitanti (dati ISTAT 2007). Si tratta in particolare dei seguenti comuni: Agordo, Alleghe, Canale d'Agordo, Cencenighe Agordino, Colle Santa Lucia, Falcade, Gosaldo, La Valle Agordina, Livinallogo del Col di Lana, Rivamonte Agordino, Rocca Pietore, San Tomaso Agordino, Selva di Cadore, Taibon Agordino, Voltago Agordino, Vallada Agordina, Borca di Cadore, Cibiana di Cadore, Cortina d'Ampezzo, San Vito di Cadore, Vodo di Cadore, ,Forno di Zoldo, Zoldo Alto, Zoppè di Cadore, Castellavazzo, Longarone, Ospitale di Cadore, Soverzene, Santo Stefano di Cadore, Comelico Superiore, San Nicolò di Comelico, Danta di Cadore, Sappada, San Pietro di Cadore, Auronzo di Cadore, Calalzo di Cadore, Domegge di Cadore, Lorenzago di Cadore, Lozzo di Cadore, Perarolo di Cadore, Pieve di Cadore, Valle di Cadore, Vigo di Cadore

Anche un'ulteriore proposta di IPA, quella delle Prealpi Bellunesi, si pone su questo piano, in quanto nasce dall'esigenza di creare un soggetto che riunisca l'intero territorio di riferimento, partendo dall'analisi dei punti di forza e debolezza dell'area e proponendo soluzioni condivise. L'attività di concertazione ha fatto tesoro delle esperienze maturate nell'ambito delle precedenti proposte di IPA non riconosciute riguardanti l'area dell'Alpago e della Val Belluna e, nella seduta del 10 agosto 2009, il Tavolo di concertazione, che riunisce oltre ai comuni già coinvolti in quelle esperienze anche il comune di Ponte nelle Alpi e vari rappresentanti delle parti economiche e sociali e di associazioni portatrici di interessi collettivi, ha approvato un documento di analisi socio-economica e un programma di interventi. Nella stessa seduta è stato approvato il regolamento interno di funzionamento del Tavolo di concertazione come espressione equilibrata e rappresentativa dei partner dei vari ambienti istituzionali e socio-economici del territorio, in cui è stato individuato quale soggetto responsabile dell'IPA la Comunità Montana della Val Belluna, con i compiti di assicurare la rappresentanza unitaria del Tavolo, il buon andamento del partenariato, il coordinamento delle riunioni del Tavolo e l'attuazione delle sue decisioni.

La proposta di IPA delle Prealpi Bellunesi interessa il territorio di 12 comuni della Provincia di Belluno, con una superficie di 592,38 kmq e con una popolazione di 50.244 abitanti (dati ISTA 2007). Si tratta in particolare dei seguenti comuni: Chies d'Alpago, Farra d'Alpago, Lentiai, Limana, Mel, Pieve d'Alpago, Ponte nelle Alpi, Puos d'Alpago, Sedico, Sospirolo, Tambre e Trichiana.

Inoltre, altre due aree hanno messo in essere iniziative locali spontanee per costituirsi in IPA. Queste sono: l'area Montello-Piave-Sile e l'area di Vicenza denominata delle Risorgive.

L'IPAdel Montello-Piave-Sile si sta costituendo nel territorio di 17 comuni della Provincia di Treviso: Arcade, Breda di Piave, Caerano San Marco, Carbonera, Cornuda, Crocetta del Montello, Giavera del Montello, Istrana, Maserada sul Piave, Montebelluna, Nervesa della Battaglia, Paese, Ponzano Veneto, Povegliano, Trevignano, Villorba, Volpago del Montello, (439,28 kmq, popolazione residente pari a 178.991 ab. - dati ISTAT 2007).

È stato sottoscritto un Protocollo d'Intesa in data 6 maggio 2009 cui hanno aderito, oltre agli Enti locali e alla Provincia di Treviso, anche Parti economiche e sociali e Associazioni portatrici di interessi collettivi.

E' stato inoltre istituito il Tavolo di concertazione locale, come espressione equilibrata e rappresentativa dei partner dei vari ambienti istituzionali e socio-economici del territorio, e la sua regolamentazione mediante predisposizione e adozione di un apposito Regolamento interno che, nel perseguimento dei principi di trasparenza e imparzialità, prevede le modalità di convocazione del Tavolo, le regole di svolgimento delle riunioni e le forme delle decisioni.

Come Soggetto responsabile dell'IPA è stato individuato il Comune di Montebelluna, con i compiti di assicurare, tra l'altro: il corretto ed efficiente funzionamento del partenariato istituzionale ed economico - sociale locale, la rappresentanza unitaria del Tavolo di concertazione e gli interessi dei Soggetti sottoscrittori dell'IPA, il coordinamento delle attività di elaborazione e di attuazione dell'IPA.

Per quanto riguarda la proposta di IPA delle Risorgive questa coinvolge 16 comuni della Provincia di Vicenza: Altavilla Vicentina, Bolzano Vicentino, Bressanvido, Caldogno, Camisano Vicentino, Costabissara, Dueville, Grisignano di Zocco, Grumolo delle Abbadesse, Monticello Conte Otto, Pozzoleone, Quinto Vicentino, Sandrigo, Torri di Quartesolo, Vicenza, Villaverla (338,24 kmq, popolazione residente pari a 227.756 ab. - dati ISTAT 2007).

Tra questi comuni, la Provincia di Vicenza e vari rappresentanti delle Parti economiche e sociali e delle Associazioni portatrici di interessi collettivi, è stato sottoscritto il 13/11/2008 un protocollo d'intesa per la costituzione dell'IPA nel quale le parti convenivano, partendo dalla diagnosi conoscitiva dell'area, di elaborare il documento programmatico dell'IPA il cui contenuto minimo doveva essere: la definizione dell'area di riferimento, la diagnosi territoriale, la descrizione dell'idea forza dell'IPA e l'individuazione degli obiettivi strategici di sviluppo locale, l'elenco delle attività e degli interventi da realizzare con tempi, modi di attuazione e risorse necessarie, definizione degli impegni e modalità di cooperazione tra i soggetti coinvolti nel programma e relativa modalità di monitoraggio.

Successivamente, in data 22/7/2009, le parti hanno approvato la bozza di Regolamento del Tavolo di concertazione dell'IPA, nel quale viene individuato come soggetto responsabile la Provincia di Vicenza.

Il Tavolo di concertazione non ha, però, provveduto a predisporre ed approvare il documento programmatico dell'IPA. Nella seduta del 3/8/2009 si è espresso sullo studio di fattibilità del "Percorso ciclabile integrato delle risorgive" che ha, però, un carattere esclusivamente settoriale.

Non sussistono, pertanto, le condizioni per il riconoscimento dell'IPA delle Risorgive in quanto, pur rispettando i parametri dimensionali previsti, in assenza di tale documento programmatorio non assolve alla funzione propria dell'IPA, che è quella di interlocutore politico della Regione con il compito di formulare proposte per concorrere alla programmazione regionale.

Si segnala, infine, che all'IPA Area Berica hanno aderito 2 nuovi comuni (Montegalda e Montegaldella). Conseguentemente la dimensione territoriale dell'IPA è di 470,35 kmq, pari a 93.256 abitanti (dati ISTAT 2007).

Alla luce di quanto sopra sussistono, pertanto, le condizioni affinchè la Regione del Veneto riconosca come nuove Intese Programmatiche d'Area (IPA) ai sensi dell'art. 25 della l.r. n. 35/2001 e della d.g.r. n. 2796/2006 i seguenti soggetti che, secondo quanto previsto, hanno già provveduto a sottoscrivere un Protocollo d'Intesa, a costituire il Tavolo di concertazione, ad individuare un soggetto capofila in qualità di Soggetto responsabile dell'IPA e a predisporre un'analisi socio-economica del territorio ed una relazione sugli esiti dell'attività di concertazione locale:

  1. IPA delle Prealpi bellunesi;
  2. IPA Montello-Piave-Sile;

Queste nuove IPA si aggiungono a quelle già riconosciute con DGR 3323 del 4/11/2008; le IPA Cadore Centrale e Comelico e Sappada, a suo tempo riconosciute con DGR 3517 del 6/11/2007, vanno invece a confluire nell'IPA Dolomiti Venete. Il quadro delle IPA riconosciute conseguentemente a quanto ora previsto è completato, pertanto, da:

  1. IPA Altopiano dei Sette Comuni;
  2. IPA Ovest Vicentino;
  3. IPA Area Centro Sud della Provincia di Venezia;
  4. IPA Area Berica;
  5. IPA Montagna Veronese;
  6. IPA Basso Veronese e Colognese;
  7. IPA Comprensorio Feltrino;
  8. IPA Pedemontana del Grappa e dell'Asolano;
  9. IPA Riviera del Brenta;
  10. IPA Dolomiti Venete;
  11. IPA Dall'Astico al Brenta;
  12. IPA Bassa Padovana;
  13. IPA Sistema Polesine;
  14. IPA Veneto Orientale;
  15. IPA Miranese;
  16. IPA Camposampierese;
  17. IPA Castellana;
  18. IPA Terre Alte della Marca Trevigiana;
  19. IPA Alto Vicentino;
  20. IPA Medio Brenta.

Concludendo, si può sottolineare che il processo, voluto dalla legge regionale 35/2001, di creazione di un circuito di soggetti capaci di essere effettivi interlocutori della programmazione regionale in un rapporto di sussidiarietà verticale e orizzontale ad un livello territorialmente decentrato, può dirsi ben avviato, anche se l'architettura complessiva deve essere completata.

Si richiama comunque l'attenzione al profilo della "governance", in merito al quale vi è da osservare che, una volta che il processo organizzativo avrà raggiunto una copertura territoriale significativa, sarà necessario individuare percorsi organici e strutturati di colloquio tra le istanze formulate dalle IPA e i processi di formazione dei piani di settore dei diversi comparti regionali.

Sul fronte interno regionale si rende altrettanto necessario un organico collegamento con le Segreterie e le Direzioni regionali, al fine di creare un efficace flusso informativo e concertativo, sin dalle fasi iniziali di avvio dell'istruttoria per la formulazione dei DDL e degli atti di programmazione e gestione.

Tale funzione viene svolta sotto la regia della Segreteria Generale della Programmazione mediante l'attività della Direzione Programmazione.

Tutto ciò premesso, il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITOil relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione nazionale e regionale;

VISTOil Regolamento CE 1083/2006;

VISTA la L. n. 662/1996;

VISTE la l.r. n. 13/1999, la l.r. n. 35/2001 e la l.r. n. 11/2004, e successive modificazioni ed integrazioni;

VISTE la d.g.r. n. 1070/2003, n. 2796/2006, n. 3517/2007, n.. 3323/2008;

CONSIDERATE le motivazioni esposte in premessa dal relatore;]

delibera

1. Di riconoscere due "nuove" Intese Programmatiche d'Area denominate: IPA Prealpi bellunesi e IPA Montello-Piave-Sile;

2. Di riconoscere quindi, allo stato attuale, come Intese programmatiche d'Area della Regione del Veneto i soggetti individuati in premessa ed elencati nell'Allegato A, che è parte integrante della presente delibera;

3. Di approvare la loro delimitazione geografica come riportato in premessa e sintetizzato nell'Allegato B, che è parte integrante della presente delibera.


(seguono allegati)

3698_AllegatoA_220532.pdf
3698_AllegatoB_220532.pdf

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