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Materia: Sanità e igiene pubblica
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1575 del 26 maggio 2009
Attuazione del modello regionale di riferimento per le cure primarie : I Fase 2009. DD.G.R. n. 4395 del 30/12/2005, n. 2667 del 07/08/2006 e n. 3220 del 25/10/2005.
(La parte di testo racchiusa fra parentesi quadre, che si riporta per completezza di informazione, non compare nel Bur cartaceo, ndr) [L'Assessore alle Politiche Sanitarie, Ing. Sandro Sandri, riferisce quanto segue.
CONTESTO
È in corso un processo di sviluppo delle Cure Primarie che coinvolge tutte le componenti del SSSR: i vari contributi professionali delle Aziende e dei Medici convenzionati sono confluiti nel Progetto Cure Primarie; tale documento consentirà alle Aziende sanitarie stesse di sviluppare strategie comuni per garantire e migliorare i livelli essenziali di assistenza in ambito territoriale, intraprendendo un piano organico di riorganizzazione.
Il modello di riferimento prevede uno sviluppo pianificato degli elementi, qui di seguito, indicati:
Sostanzialmente due sono gli elementi essenziali del nuovo corso: la Programmazione/Governo con il Piano attuativo locale per le Cure primarie e la individuazione ed organizzazione della Rete Territoriale, che poggia sui seguenti elementi strutturali: Distretti (50) con un bacino medio di 100mila abitanti, Assistenza sanitaria di base in rete, gruppo, associazione e singoli, e UTAP (33), Assistenza domiciliare, Ospedali di Comunità (9), Strutture residenziali extraospedaliere (283) e Hospice (16). In tale contesto operativo ogni cittadino deve poter trovare una risposta sanitaria appropriata, nell'arco delle ventiquattro ore.
Su questi obiettivi, la Regione Veneto ha lanciato una proposta di forte collaborazione con tutti i medici convenzionati (circa 6000 professionisti) che operano sul Territorio: Medici di Famiglia, Continuità Assistenziale, Pediatri di Famiglia e Specialisti Ambulatoriali Interni.
Pronta è stata l'adesione dei citati Professionisti che, attraverso le proprie OOSS, hanno sottoscritto pre intese contenenti gli obiettivi di ciascun settore della medicina convenzionata: MG, PLS e SAI.
Una prima fase elaborativa ha prodotto i seguenti atti:
MODELLO REGIONALE DI RIFERIMENTO PER LE CURE PRIMARIE
Il processo di crescita delle Cure primarie è iniziato con l'Accordo regionale del 2001, che ha previsto il passaggio da un sistema fondato sulle prestazioni ad un altro costruito su progetti (Patti aziendali). Il successivo Accordo regionale del 2005 ha definito nuovi standard erogativi ed organizzativi (UTAP). Ed oggi, con il Progetto Cure Primarie 2009, introduce la fase della programmazione dell'Assistenza Primaria, completando il percorso di sviluppo.
Da quanto sopra è possibile definire il seguente MODELLO DI RIFERIMENTO.
L'attuazione del Modello si articola in tre Fasi:
· FASE I. Attuazione del Modello in relazione agli obiettivi di salute, 2009.
· FASE II. Implementazione del Modello di organizzazioni in Rete, anche in forza dei contenuti dei nuovi AACCNN per la Medicina convenzionata, 2010.
· FASE III. Monitoraggio e verifica dei risultati e degli esiti finalizzati alla messa a regime del Modello, 2011.
I FASE: ADEGUAMENTO DEL MODELLO AI NUOVI BISOGNI DI SALUTE - ANNO 2009
AREE DI AZIONE
S'individuano le seguenti aree prioritarie d'intervento per l'avvio della I Fase del Modello, secondo l'apporto di ciascuna componente della Medicina Convenzionata.
Le Azioni dianzi riportate trovano pieno sviluppo nel contenuto delle rispettive pre intese, che qui si richiamano e che vengono allegate al presente atto per costituirne parte integrante ed essenziale: per la MG (Allegato "A"), per la PLS (Allegato " B") e per la SAI (Allegato "C") attraverso le quali sono state declinate le rispettive strategie, fra loro complementari, per dare attuazione alla I Fase del citato Modello regionale di riferimento per le Cure Primarie.
RISORSE
Le Aziende dovranno reperire i fondi necessari nell'ambito delle risorse finanziarie assegnate annualmente ai fini dell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza, attraverso la rimodulazione dell'erogabilità delle prestazioni in funzione dell'appropriatezza, riducendo la domanda impropria e rafforzando tutti quegli strumenti che possono indurre maggiore appropriatezza (percorsi diagnostico terapeutici, continuità assistenziale tra medicina di base/specialistica/ospedale, modalità omogenee di valutazione multidimensionale e classificazione del bisogno. Modelli organizzativi integrati).
REGIA REGIONALE
Mediante la costituzione di una Commissione tecnica regionale presieduta dal Segretario regionale sanità e sociale e composta di esperti regionali, aziendali e della medicina convenzionata, con il compito di verificare la conformità delle attività aziendali per le cure primarie alla programmazione regionale in materia.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
Visti:
delibera
(seguono allegati)
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