Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 107 del 30 dicembre 2008


Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)

Deliberazione della Giunta Regionale n. 3788 del 02 dicembre 2008

Rete Natura 2000. Approvazione del Progetto "Interventi di conservazione e ripristino dell'habitat prioritario 6230 "Formazioni erbose a Nardus, ricche di specie, su substrato siliceo delle zone montane e submontane dell'Europa continentale" nel territorio delle Comunità Montane Agordina, della Lessinia e del Brenta, e relativo finanziamento.

(La parte di testo racchiusa fra parentesi quadre, che si riporta per completezza di informazione, non compare nel Bur cartaceo, ndr) [L'Assessore alle Politiche degli Enti Locali e del Personale, Flavio Silvestrin, di concerto con l'Assessore alle Politiche per il Territorio, Renzo Marangon, riferisce quanto segue:

"Ai sensi dell'articolo 7, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997, spetta alla Regione l'adozione delle misure idonee a garantire la salvaguardia e il monitoraggio dello stato di conservazione delle specie e degli habitat di interesse comunitario individuati dalla direttiva 92/43/Cee "Habitat".

Tra gli habitat di interesse comunitario è presente l'habitat "Formazioni erbose a Nardus, ricche di specie, su substrato siliceo delle zone montane e submontane dell'Europa continentale" (comunemente denominato nardeto), indicato come prioritario nell'allegato I della direttiva 92/43/CEE e contraddistinto con il codice 6230.

I nardeti sono prati magri e acidi, con ricco corredo di specie erbacee, di notevole valenza ambientale e paesaggistica anche in conseguenza della loro rarità. Al loro interno è inoltre riscontrabile la presenza non trascurabile di specie di flora rare o minacciate.

Questo tipo di formazione è piuttosto diffusa sia nella fascia prealpina, dal Baldo fino alle Prealpi Trevigiane, sia nei settori dolomitici interni ed esterni. In sostanza si tratta di un habitat che si rileva in numerosi siti di rete Natura 2000 del Veneto, anche se si presenta spesso in condizioni di degrado a causa di incuria o delle mutate condizioni di utilizzo in agricoltura (ad esempio eccessiva concimazione) e di gestione del territorio in questi ultimi decenni. L'abbandono colturale e una cattiva gestione del pascolo rappresentano le cause di maggiore riduzione potenziale di questo habitat.

La scelta di porre in atto interventi di gestione attiva non deriva soltanto dalla necessità di tutelare la valenza naturale e paesaggistica di questo habitat, ma anche dalla considerazione che si tratta di formazioni che non presentano caratteri di stabilità nel tempo e che si conservano solo se falciate o pascolate. In assenza di interventi, tendono a ridursi progressivamente evolvendo verso formazioni arboree in un periodo di tempo dell'ordine di pochi decenni.

Per tutelare tale habitat ed evitare la continua e preoccupante erosione della biodiversità la Regione Veneto ritiene opportuno avviare azioni concrete che consentano, anche nel tempo, di assicurare il mantenimento in buono stato di conservazione e il ripristino nei casi in cui sia in atto un forte declino.

Il progetto denominato "Interventi di conservazione e ripristino dell'habitat prioritario 6230 "Formazioni erbose a Nardus, ricche di specie, su substrato siliceo delle zone montane e submontane dell'Europa continentale", che costituisce Allegato A1 al presente provvedimento, è stato elaborato dal Servizio Reti Ecologiche e Biodiversità della Direzione Regionale Pianificazione Territoriale e Parchi e prevede l'attuazione di specifici interventi volti al ripristino o alla manutenzione in buono stato di conservazione di alcune parti di territorio che siano scientificamente classificabili come nardeti ai sensi del Manuale degli habitat di Rete Natura 2000, o siano per caratteristiche dello stato attuale riconducibili all'habitat 6230. Le azioni sono costituite in prevalenza da interventi di sfalcio, con eventuale decespugliamento, che si svolgeranno in due successive annualità e saranno attuate secondo una progettazione esecutiva di dettaglio che dovrà prevedere anche la fase di monitoraggio, quest'ultima da compiersi nei due anni successivi alla conclusione dei lavori.

In particolare è opportuno concentrare gli sforzi sulle situazioni poste al di sotto del limite del bosco, sia per la loro maggiore esposizione al rischio di essere colonizzati da popolamenti arbustivi e forestali, sia per ragioni di accessibilità. É infatti auspicabile l'individuazione di aree che presentino oggettive possibilità di intervento anche nei prossimi anni, onde evitare il verificarsi di una regressione dei processi di ripristino e conservazione.

L'area interessata da questo habitat include tutta la montagna veneta, alpina e prealpina; tuttavia, nonostante la distribuzione sia piuttosto vasta, è opportuno intervenire solo all'interno di alcuni ambiti al fine di evitare la dispersione delle risorse. A tal fine sono stati individuati i territori delle Comunità Montane Agordina, del Brenta e della Lessinia, quali ambiti preferenziali di intervento.

Sulla base di tali considerazioni si ritiene di individuare le Comunità Montane Agordina, del Brenta e della Lessinia quali soggetti incaricati di realizzare il progetto di cui all'Allegato A1.

La scelta dei soggetti incaricati è legata all'opportunità di verificare gli esiti dell'applicazione di questo tipo di interventi ad aree con caratteristiche ecologiche e socio-economiche diverse e, al contempo, rappresentative delle casistiche riscontrabili sul territorio regionale.

A seguito di riunione in data 22.10.2008 volta a verificare la disponibilità delle predette Comunità Montane a dare attuazione al Progetto, sono pervenuti formali assensi da parte degli enti interessati, come da documentazione in atti.

L'onere complessivo necessario per l'attuazione del Progetto è stato valutato in Euro 450.000,00, determinato dall'analisi dei costi del progetto, effettuata dal Servizio Reti Ecologiche e Biodiversità della Direzione Pianificazione Territoriale e Parchi ed inserita nel progetto medesimo. Per far fronte a tale onere questa amministrazione ritiene di impiegare risorse proprie, autorizzando all'uopo la spesa di Euro 265.000,00 da impegnare sul capitolo 100556 "Interventi strutturali per la rete Natura 2000" del bilancio regionale 2008, e risorse esterne, nella misura di Euro 185.000,00, messe a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno, Ancona.

La Fondazione, infatti, all'interno del proprio Documento Programmatico Previsionale per il 2008, approvato con deliberazione del Consiglio generale del 26 ottobre 2007, nel settore ammesso denominato "Protezione e qualità ambientale", ha approvato una specifica linea di indirizzo che prevede il sostegno finanziario ad alcune attività promosse dalla Regione del Veneto nell'esercizio delle funzioni inerenti la rete Natura 2000. In esecuzione a tale programmazione il Consiglio di Amministrazione della Fondazione, con deliberazione del 30.11.2007, ha disposto un impegno contributivo di Euro 700.000,00 di cui Euro 515.000,00 da affiancare alle risorse della Regione Veneto per la redazione dei piani di gestione dei siti di rete Natura 2000, per i siti interamente ricadenti nelle Province di Belluno, Vicenza e Verona, ed Euro 185.000,00 a sostegno di altri progetti finalizzati alla protezione e qualità ambientale. In riferimento specificatamente a questa seconda parte del programma di spesa il Consiglio di Amministrazione della Fondazione ha approvato con deliberazione n. 130 del 26.09.2008 il finanziamento di Euro 185.000,00 in collaborazione con la Regione Veneto per la realizzazione del progetto di conservazione e ripristino dell'habitat prioritario 6230.

La ripartizione del finanziamento complessivo a favore delle tre Comunità Montane è stata effettuata attribuendo ad ognuno dei soggetti beneficiari una quota fissa pari al 25% del finanziamento totale (€ 37.500,00 per ente) a cui si somma una quota pari al restante 75% del totale (€ 337.500,00), di entità differenziata, calcolata in base all'estensione della superficie delle Comunità Montane e alla superficie dei siti di rete Natura 2000 inclusa nelle medesime; il primo dei due parametri è stato applicato con un peso pari alla metà del secondo. Del calcolo per il riparto del finanziamento tra gli enti beneficiari, in base ai criteri sopraenunciati, si dà atto nel Progetto di cui all'Allegato A1.

Lo schema di convenzione, che costituisce l'Allegato A al presente provvedimento, disciplina i rapporti della Regione Veneto e della Fondazione con gli enti incaricati dell'attuazione del Progetto denominato "Interventi di conservazione e ripristino dell'habitat prioritario 6230 Formazioni erbose a Nardus, ricche di specie, su substrato siliceo delle zone montane e submontane dell'Europa continentale", specificando nell'Allegato A2,parte integrante dello schema di convenzione medesimo, la ripartizione del finanziamento complessivo a favore delle Comunità Montane incaricate, anche con indicazione della partecipazione di spesa a carico della Regione e di quella a carico della Fondazione, con individuazione degli importi parziali riferiti a ciascuna fase del Progetto e spettanti a ciascun soggetto beneficiario.

Per la stipula della convenzione, che dovrà avvenire entro il 31.12.2008, si ritiene di incaricare il Segretario Regionale all'Ambiente e Territorio anche in qualità di Autorità competente per l'attuazione nel Veneto della Rete ecologica europea Natura 2000. Per ogni altra attività di supporto o coordinamento tecnico o amministrativo è incaricata la Direzione Pianificazione Territoriale e Parchi.

Il Dirigente della Direzione Pianificazione Territoriale e Parchi è incaricato di provvedere con proprio atto alla liquidazione, per stati di avanzamento, del finanziamento regionale concesso a ciascun beneficiario, secondo gli importi e la scansione temporale indicata nel Prospetto di riparto contenuto nell'Allegato A2 al presente provvedimento.

Il Progetto si articola in cinque fasi, in relazione a ciascuna delle quali gli importi sono stati calcolati tenendo conto di alcune condizioni: innanzitutto quella di riservare una quota pari complessivamente al 25% del totale alla progettazione degli interventi e al monitoraggio successivo alla conclusione; in secondo luogo quella di considerare gli interventi del primo anno più onerosi rispetto a quelli del secondo in quanto maggiormente incisivi (si pensi al decespugliamento).

L'erogazione del finanziamento sarà articolato in cinque rate, quattro acconti e un saldo, a conclusione dell'espletamento di ciascuna delle fasi in cui si articola il progetto.

Gli acconti saranno erogati dalla Regione sulla base della presentazione di specifica richiesta accompagnata da documentazione sull'attività svolta e previa verifica della regolarità esecutiva dell'espletamento della singola fase del Progetto da parte del Dirigente della Direzione Pianificazione Territoriale e Parchi.

Il saldo verrà corrisposto con le stesse modalità degli acconti ed inoltre successivamente alla consegna degli elaborati che costituiscono gli esiti del monitoraggio eseguito e di una relazione finale con la quale il soggetto beneficiario dichiara la conclusione dei lavori.

Per quanto concerne il cofinanziamento della Fondazione si dà atto che lo stesso verrà erogato ai beneficiari direttamente dalla Fondazione secondo le modalità indicate nella convenzione di cui all'Allegato A e secondo gli importi stabiliti nel Prospetto di Riparto di cui all'Allegato A2."

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'articolo 33, secondo comma, dello Statuto, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTE le direttive 92/43/CEE e 79/409/CEE;

VISTO il D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357;

VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale del 28 dicembre 2007, n. 4572;

VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale del 11 marzo 2008, n. 567;

VISTA la Legge regionale n. 1 del 5 gennaio 2007;]

delibera

1)     di approvare, per quanto indicato in premessa, il progetto intitolato "Interventi di conservazione e ripristino dell'habitat prioritario 6230 Formazioni erbose a Nardus, ricche di specie, su substrato siliceo delle zone montane e submontane dell'Europa continentale" costituente Allegato A1 al presente provvedimento;

2)     di individuare, per le motivazioni indicate in premessa, nelle Comunità Montane Agordina, della Lessinia e del Brenta, che hanno dato la propria disponibilità, gli enti che daranno attuazione al Progetto approvato al punto 1) e saranno destinatari del necessario finanziamento;

3)     di dare atto che l'onere complessivo necessario per l'attuazione del Progetto è stato valutato in Euro 450.000,00 e che lo stesso sarà ripartito tra la Regione e la Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno, Ancona (di seguito denominata Fondazione), nella misura rispettivamente di Euro 265.000,00 a carico della Regione ed Euro 185.000,00 a carico della Fondazione;

4)     di partecipare, per quanto indicato al punto 3), al progetto approvato al punto 1) del deliberato con un finanziamento di Euro 265.000,00, comprensivo di I.V.A., se dovuta, e ogni altro onere fiscale o accessorio o rimborso spese, se dovuti, impegnando a favore delle Comunità Montane Agordina, della Lessinia e del Brenta il relativo importo sul capitolo 100556 "Interventi strutturali per la rete natura 2000 (D.P.R. 8.9.1997, n. 357)" del bilancio regionale 2008, che presenta sufficiente disponibilità;

5)     di approvare lo schema di convenzione tra la Regione Veneto, la Fondazione e le Comunità Montane Agordina, della Lessinia e del Brenta, costituente Allegato A al presente provvedimento per la realizzazione del progetto approvato al punto 1), e il relativo finanziamento secondo specifico Prospetto di Riparto allegato alla convenzione, Allegato A2;

6)     di approvare il Prospetto di Riparto del finanziamento complessivo, suddiviso per fasi di avanzamento del Progetto e per provenienza regionale o privata degli impegni finanziari, a favore delle Comunità Montane individuate al punto 2), contenuto nell'Allegato A2 al presente provvedimento;

7)     di autorizzare il Segretario Regionale all'Ambiente e Territorio anche in qualità di Autorità competente per l'attuazione nel Veneto della Rete ecologica europea Natura 2000 alla sottoscrizione della convenzione, che dovrà avvenire entro il 31.12.2008, secondo lo schema di cui all'Allegato A, e a promuovere tutte le azioni ritenute necessarie per il buon esito delle iniziative e per il raggiungimento delle finalità stabilite;

8)     di autorizzare il Dirigente della Direzione Regionale Pianificazione Territoriale e Parchi a svolgere le attività di supporto o coordinamento tecnico o amministrativo necessarie per la realizzazione del Progetto di cui al punto 1) e a provvedere con proprio atto alle successive liquidazioni della spesa impegnata al punto 4), secondo il Prospetto di Riparto indicato nell'Allegato A2 al presente provvedimento, la scansione temporale indicata nel Progetto approvato al punto 1) e le modalità indicate nella convenzione approvata al punto 5);

9)     di comunicare il presente atto alla Fondazione e alle Comunità Montane Agordina, della Lessinia, del Brenta.

(seguono allegati)

3788_AllegatoA1_211660.pdf
3788_AllegatoA2_211660.pdf
3788_AllegatoA_211660.pdf

Torna indietro