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Materia: Sanità e igiene pubblica
Deliberazione della Giunta Regionale n. 2039 del 22 luglio 2008
Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA): finanziamento della rete regionale - anno 2008.
(La parte di testo racchiusa fra parentesi quadre, che si riporta per completezza di informazione, non compare nel Bur cartaceo, ndr) [L'Assessore alle Politiche Sanitarie - Ing. Sandro Sandri - riferisce quanto segue.
I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) si configurano oggi come problema sociosanitario specifico e particolare, che negli ultimi anni ha registrato un progressivo incremento con numeri tali da rappresentare un fenomeno di grande allarme sociale. Si tratta di un complesso di forme morbose oggi comprese nell'ampia accezione di Disturbi del Comportamento Alimentare, riassuntiva di quadri clinici d'interesse psichiatrico e internistico più specificamente noti come: Anoressia nervosa, Bulimia nervosa, Disturbi del comportamento alimentare non altrimenti specificati; tra questi ultimi va inserita la patologia nota come Obesità da iperalimentazione incontrollata (BED = Binge Eating Disorder).
Per dimensione del fenomeno e per gravità dello stato morboso i DCA rappresentano già oggi un problema socio-sanitario molto importante per i Paesi del mondo occidentale e quindi anche per l'Italia: l'epidemiologia conferma l'aumento dell'incidenza di anoressia e bulimia nella popolazione; ma è soprattutto evidente l'aumento della richiesta di cura. L'incidenza di anoressia e bulimia, nella popolazione a rischio (identificabile con quella femminile compresa tra i 14 e i 25 anni), è stimabile nel suo complesso attorno al 3-4% cui si deve aggiungere un altro 5% dei casi non ancora clinicamente rilevabili. Questo determina la necessità da un lato di monitorarne l'evoluzione e dall'altro di attivare una rete di servizi su cui puntare per garantire risposte assistenziali ottimali.
Tutti i Centri di riferimento provinciale e regionale hanno presentato, congiuntamente alle rispettive Direzioni Generali, un adeguato programma di sviluppo prospettico dell'attività con una richiesta di integrazione economica straordinaria a supporto della costruzione e del passaggio ad effettivo regime: la relativa documentazione è agli atti della Direzione Regionale Piani e Programmi Socio-Sanitari.
Per affrontare questa problematica sociosanitaria la Giunta regionale con provvedimento n. 3540 del 19 ottobre 1999 ha emanato un "Atto di indirizzo e coordinamento per l'avvio sperimentale di un sistema di interventi in materia di Disturbi del Comportamento Alimentare" che, tra le altre cose, prevedeva l'organizzazione di una rete di servizi per la diagnosi e cura dei DCA attraverso l'attivazione in ogni provincia (di norma nell'ambito delle Aziende ULSS capoluogo e, nel caso di Padova e Verona, presso le due Aziende ospedaliere) di un Centro di Riferimento Provinciale per i DCA (CPD).
Con deliberazione n. 3455 del 30 ottobre 2007 l'attività programmata dai Centri di cui trattasi, e proposta all'Amministrazione Regionale, è stata ritenuta congruente con la programmazione regionale con la necessità di supporto economico che garantisse adeguato sostegno alle iniziative impostate, integrate da alcuni elementi di sistematizzazione statistico-epidemiologica necessari ad un monitoraggio complessivo utile alla programmazione regionale stessa.
I progetti risultano in fase avanzata di esecuzione ed hanno trovato una prima fase di liquidazione di un acconto del 50% del contributo allora deliberato, contestualmente all'acquisizione del primi cospicuo set di dati di specifica afferenza, la cui elaborazione risulta essere in avanzata fase di elaborazione.
Va inoltre ricordato che i Centri in questione hanno in corso le procedure per la conformità in materia di accreditamento che si inseriscono nelle più generali procedure di accreditamento della Aziende Sanitarie cui afferiscono, con necessità di puntualizzare standard e parametri che, fin qui determinati dal fabbisogno emergente, necessitano ora di più precise delineazioni di prospettiva per il lungo periodo.
Dall'analisi dell'attività fin qui svolta risultano ben impostati gli obiettivi posti, sia in ordine alle problematiche assistenziali, sia in relazione alle necessità informative ed organizzative della programmazione sanitaria regionale, rivelandosi peraltro necessario dare concreta continuità a tutta la progettualità avviata.
Un primo concreto elemento di rilevazione statistico epidemiologico è già stato acquisito dagli uffici competenti ed è costituito dai dati relativi ad utenza in carico al 31.12.2007 e relative visite/prestazioni, personale di specifico utilizzo e posti letto messi a disposizione, il tutto riassunto nelle tabelle allegate (Allegati A B e C) al presente provvedimento. Sono dati di prima raccolta, sui quali vanno operate ulteriori elaborazioni ed integrazioni.
Preso atto che la Direzione Regionale Piani e Programmi Socio Sanitari aveva già provveduto ad iscrivere nelle previsioni del bilancio di previsione 2008 a valere sul Cap. 60009 "Quota del Fondo Sanitario Regionale - parte corrente, in gestione accentrata presso la Regione (Legge 27/12/1983, n. 730 e L.R. 20/07/1989, n. 21 art. 17) - Realizzazione progetti obiettivo, programmi e azioni programmatiche" un importo pari a € 400.000,00.= [quattrocentomila/00] in relazione alle prevedibili necessità di supportare l'operatività dei Centri di riferimento provinciale e regionale per i DCA, si ritiene opportuno proporre che il riparto di tale somma sia pari ad € 101.000,00.= [centounomila/00] per ciascun Centro Regionale e un contributo pari ad € 66.000,00.= [sessantaseimila/00] per ciascun Centro Provinciale.
Il contributo assume particolare rilievo anche in relazione alla necessità di attivare la cartella clinica specifica, che sia compatibile con il resto della raccolta dei dati APT (Assistenza Psichiatrica Territoriale) già in atto, oltre a essere omogenea e compatibile con tutti i sistemi di raccolta informatizzata localmente attivi. Tale cartella dovrà trovare una concreta fase di sperimentazione nel corso dell'anno 2008, per poter essere utilizzabile a regime dall'1.1.2009.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
delibera
(seguono allegati)
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