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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 48 del 10 giugno 2008


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1138 del 06 maggio 2008

Linee guida per il funzionamento del Servizio Integrazione Lavorativa delle A. ULSS del Veneto. Integrazione e modifiche alla DGR 3350 del 7.12.2001 e alla DGR 3787 del 20.12.2002

(La parte di testo racchiusa fra parentesi quadre, che si riporta per completezza di informazione, non compare nel Bur cartaceo, ndr) [L'Assessore alle Politiche Sociali, Programmazione socio sanitaria, Volontariato e non profit Stefano Valdegamberi, riferisce quanto segue.

La Regione Veneto con specifiche normative (Leggi Regionali n. 46/80, 55/82, 5/96, 31/98), ha sostenuto e promosso processi mirati a favorire l'effettiva integrazione della persona con disabilità nel proprio contesto di vita, in ambito scolastico, sociale e lavorativo.

Per quanto riguarda la promozione e il supporto all'integrazione lavorativa delle persone con disabilità è stata emanata la Legge Regionale n. 16 del 3 agosto 2001, attuativa della Legge n. 68/99, al fine di assicurare efficienti raccordi tra i servizi all'impiego e i servizi socio-sanitari territoriali. All'art. 11, la stessa legge istituisce il Servizio Integrazione Lavorativa (SIL) presso le Aziende ULSS e ne definisce i compiti.

Con DGRV n. 3350 del 7 dicembre 2001, la Giunta Regionale del Veneto ha approvato le linee guida per l'istituzione del Servizio Integrazione Lavorativa delle A.Ulss del Veneto, nell'ottica di consolidare e perfezionare la rete dei servizi già esistenti nel territorio e con l'obiettivo di promuovere e sostenere l'integrazione lavorativa delle persone con disabilità e in situazione di svantaggio sociale.

Inoltre con DGRV n. 3787 del 20 dicembre 2002, la Giunta Regionale ha fornito ai Servizi Integrazione Lavorativa riferimenti teorici ed operativi per la realizzazione, in tutto il territorio regionale, di concrete esperienze di integrazione sociale in ambiente lavorativo a favore di persone con grave disabilità ma con residuali capacità per poter essere inseriti in un reale contesto sociale e lavorativo senza sbocco occupazionale.

Con DGRV n. 994 dell'11 aprile 2003 è stato istituito il Coordinamento regionale dei Servizi Integrazione Lavorativa. La funzione di coordinamento è stata posta in capo al Servizio Integrazione Lavorativa dell'A.Ulss 4 - Alto Vicentino.

Il Sil dell'A.Ulss 4, in raccordo con la Direzione regionale per i servizi sociali, ha assicurato il funzionamento del coordinamento regionale realizzando i compiti e le attività previste per il triennio 2003-2005.

Le politiche regionali adottate hanno prodotto nel corso del tempo importanti risultati in materia di integrazione lavorativa di persone con disabilità. Come risulta dalla rilevazione dell'anno 2006, le persone con disabilità fisica, psichica, intellettiva e sensoriale e/o in situazione di grave svantaggio sociale prese in carico dai SIL sono state complessivamente n. 6.695. Sono stati attuati n. 3.458 tirocini e hanno collaborato per lo sviluppo di nuove opportunità occupazionali a favore delle persone con disabilità n. 3.196 aziende pubbliche e private.

A seguito di percorsi di accompagnamento e supporto effettuati dai SIL le persone con disabilità che hanno reperito un lavoro con regolare contratto presso aziende pubbliche e private sono state n. 869.

I SIL sono pertanto un servizio consolidato e di fondamentale importanza per favorire ed implementare l'inclusione sociale e lavorativa delle persone con disabilità.

In particolare si evidenzia l'opportunità di superare gli elementi di criticità che ancora oggi rimangono nel sistema. Infatti dalla rilevazione risulta che, al momento attuale, i SIL delle Aziende Ulss presentano assetti organizzativi e metodologie molto diverse da territorio a territorio e spesso, tale diversità comporta difformità di trattamento nei confronti dei cittadini che presentano eguali bisogni.

Con il presente provvedimento si intendono apportare alcune modifiche ed integrazioni ai contenuti espressi nella DGR 3350/01 "Linee guida per l'istituzione del Servizio Integrazione Lavorativa (SIL) nelle A.Ulss del Veneto", fornendo indicazioni specifiche per il funzionamento del Servizio Integrazione Lavorativa definendo i principi e le funzioni attribuite, i destinatari degli interventi, i compiti, la metodologia e gli strumenti di cui lo stesso può avvalersi, l'assetto organizzativo e gli standards minimi di riferimento.

Con il documento "Linee di indirizzo sulle modalità attuative e sugli strumenti posti in essere dai Servizi Integrazione Lavorativa", allegato A), parte integrante del presente provvedimento, si forniscono indirizzi circa le modalità e gli strumenti propri del SIL.

1. Principi e funzioni del Servizio di Integrazione Lavorativa

Il Servizio Integrazione Lavorativa (SIL), istituito con legge regionale n. 16 del 3 agosto 2001, le cui finalità e caratteristiche organizzative sono state definite con apposita DGR 3350/01, è un servizio socio sanitario delle Aziende Ulss. Il principio che orienta l'attività del Servizio è l'inclusione sociale delle persone con disabilità e/o in situazione di svantaggio sociale. Le azioni effettuate sono pertanto volte alla maturazione complessiva della persona stessa al fine di renderla protagonista del proprio progetto di vita. Gli obiettivi definiti dalla DGR sopra citata relativi: - al miglioramento della qualità della vita della persona destinataria degli interventi; - al farle acquisire una specifica identità sociale attraverso l'assegnazione di un ruolo lavorativo; - al mantenimento della persona nel proprio contesto di vita, sono prioritari. Il Servizio collabora alla presa in carico globale della persona in difficoltà e garantisce la continuità tra le diverse fasi del percorso di vita.

Il SIL svolge, in tal senso, una funzione di raccordo fra i servizi all'impiego ed i servizi socio-sanitari territoriali e partecipa al sistema locale dei servizi che operano per l'inclusione sociale e lavorativa dei cittadini con disabilità e/o in situazione di svantaggio sociale.

2. Destinatari

Per quanto riguarda il punto 2) della DGR 3350/01 si precisa che sono destinatari degli interventi del SIL:

  • persone con disabilità fisica, psichica, intellettiva, sensoriale (art. 1 legge 68/99) che necessitano di un sistema di servizi socio sanitario di supporto e di accompagnamento;
  • persone con svantaggio sociale ai sensi della 381/91 in carico ai servizi socio sanitari (area salute mentale, area dipendenze, ect.);
  • persone con svantaggio sociale per le quali sia stata data delega all'azienda Ulss da parte degli Enti competenti;
  • persone destinatarie di interventi di integrazione sociale in ambiente lavorativo come individuate nella DGRV 3787 del 20/12/2002 avente per oggetto "Progetti di integrazione sociale in ambiente lavorativo: modalità operative e strumenti di lavoro".

3. Compiti

Per quanto riguarda i compiti affidati al Servizio Integrazione Lavorativa si riafferma quanto disposto all'art. 11 della L.R. n. 16/2001 e nel paragrafo relativo ai compiti punto 3) di cui alla DGR 3350/01 ed in particolare: "L'operatività dei SIL si esplica attraverso: - la conoscenza e la valutazione delle potenzialità e dei bisogni individuali delle persone e delle aziende; - la programmazione e la gestione di percorsi individualizzati d'integrazione lavorativa per un positivo incontro tra domanda ed offerta di lavoro; - il monitoraggio delle esperienze; - la promozione di collaborazioni fra soggetti istituzionali del mondo imprenditoriale, del sistema della formazione professionale e della cooperazione sociale, del volontariato che opera specificatamente nel settore e delle associazioni dei disabili e dei familiari.

Il SIL per lo svolgimento dei suindicati compiti: collabora per il raccordo della rete dei servizi socio sanitari e dei servizi del sistema scolastico, della formazione professionale e dei servizi per l'impiego; - collabora con gli altri servizi socio-sanitari per la presa in carico globale della persona e della famiglia; - predispone adeguati interventi di accompagnamento e di sostegno alle famiglie di persone inserite in percorsi d'inserimento lavorativo; - collabora con i Servizi per l'impiego, ai fini di un'efficace applicazione della legge 68/99, nell'attività di conoscenza diretta delle aziende attive nel territorio di riferimento, anche allo scopo di meglio governare l'incontro coerente fra domanda ed offerta, fra bisogni e risorse; - partecipa con un proprio operatore al Comitato tecnico provinciale previsto dalla legge 68/99; - stabilisce un collegamento organico con la commissione sanitaria integrata per l'accertamento delle condizioni di disabilità di cui all'articolo 4 della legge n. 104/92; - promuove iniziative di informazione e sensibilizzazione per favorire una crescita culturale di tutta la comunità; - partecipa, congiuntamente ai diversi soggetti locali, alla realizzazione di progetti finanziati, dalla Regione, da Fondazioni e Organismi privati, dall'Unione Europea".

Al fine di creare un collegamento tra l'attività svolta dalla commissione medica integrata e quella svolta dal Comitato tecnico provinciale, di cui alla legge 68/99, si ritiene opportuno suggerire che sia un operatore del SIL a partecipare, quale componente sociale, alle attività della Commissione medica integrata di cui L. 104/92 per la valutazione della disabilità, ai sensi Legge 68/99.

4. Metodologia e strumenti

Il SIL persegue l'obiettivo dell'integrazione lavorativa assumendo il metodo della progettazione personalizzata e della partecipazione, utilizzando un sistema di valutazione dei processi e degli esiti degli interventi.

I progetti sono condivisi con i destinatari e con i servizi sociali e socio-sanitari, sono diversificati in funzione dei bisogni delle persone e si articolano secondo le seguenti tipologie:

1.       Osservazione e Orientamento, finalizzato a valutare la motivazione, le potenzialità ed attitudini della persona sul piano dell'autonomia, dell'apprendimento, nonché per agevolare l'apprendimento di regole di base per un inserimento lavorativo, anche nella fase di passaggio dalla scuola al lavoro.

2.       Formazione in situazione, finalizzato alla maturazione complessiva della personalità, alla riabilitazione di funzioni e competenze nella sfera psicologica, psicomotoria e/o relazionale, all'acquisizione di competenze sociali, all'apprendimento di abilità lavorative.

3.       Mediazione al collocamento finalizzato a favorire l'apprendimento di abilità lavorative specifiche e il raggiungimento di un rapporto di lavoro.

4.       Mantenimento del posto di lavoro per favorire la conservazione nel tempo del posto di lavoro acquisito.

5.       Supporto alla ricerca attiva del posto di lavoro per favorire lo sviluppo di abilità atte al reperimento autonomo del posto di lavoro.

6.       Continuità scuola lavoro, finalizzato a valutare e a promuovere le autonomie e le potenzialità durante la fase scolastico formativa, in coerenza con il piano educativo individualizzato in vista di un futuro inserimento lavorativo.

7.       Alternanza struttura protetta-lavoro per creare un collegamento tra le strutture assistenziali e l'inclusione lavorativa.

8.       Integrazione lavorativa della persona in situazione di svantaggio sociale su delega dei Comuni finalizzato a sviluppare un sistema di servizi atti a favorire l'integrazione lavorativa della persona in situazione di svantaggio sociale.

9.       Integrazione sociale in ambiente lavorativo finalizzato a promuovere la partecipazione delle persone con disabilità grave alla vita della comunità in un reale contesto lavorativo. Le modalità di attuazione sono definite nella D.G.R.V n. 3787 del 20 dicembre 2002 e ulteriormente precisate di seguito.

Questi progetti prevedono l'abbinamento tra persona e azienda, la preparazione del sistema sociale dell'impresa, l'analisi e la scelta delle mansioni, l'eventuale adeguamento del posto di lavoro, l'individuazione delle modalità di ingresso dei lavoratori in azienda, il supporto al lavoratore, alla famiglia e all'impresa.

La durata di ogni singolo progetto è proporzionale ai bisogni dell'utente, può articolarsi in fasi ed essere ambientato in aziende diverse.

Per realizzare questi progetti di integrazione lavorativa, l'A.ULSS può:

  • avvalersi di più tirocini con diverse finalità regolamentati secondo la normativa vigente (art. 18 L.196/97 e D.I. 142/98);
  • erogare un contributo economico alla persona quale incentivo motivazionale e/o a titolo di rimborso spese;
  • erogare contributi economici alle aziende che assumono persone svantaggiate al di fuori dell'ambito di applicazione della legge 68/99;
  • utilizzare altre opportunità offerte da disposizioni a carattere nazionale e/o locale e da specifici progetti.

5. Assetto organizzativo

Per quanto riguarda l'assetto organizzativo si riafferma quanto stabilito dalla DGR 3350/01 che il SIL è un'unità operativa dell'Azienda ULSS che agisce in stretto collegamento con le altre unità operative, i dipartimenti e i medici di medicina generale e le altre agenzie del territorio che si occupano a vario titolo di integrazione lavorativa.

Il Servizio Integrazione Lavorativa si caratterizza come servizio unico sovra-distrettuale, con eventuali articolazioni a livello dei singoli distretti socio-sanitari.

Partecipa, con riferimento alla definizione delle politiche d'integrazione lavorativa, alle attività delle Direzioni dei rispettivi Dipartimenti. Nell'ambito delle attività dipartimentali contribuisce alla definizione delle linee programmatiche del Piano di Zona.

La responsabilità del SIL è affidata ad un operatore che abbia svolto attività almeno biennale nel settore con funzioni di coordinamento.

Riaffermando quanto specificato nella DGRV 3350/01 che nella realtà territoriale veneta gli operatori dei SIL hanno diverse qualifiche professionali, si sottolinea la necessità che presentino specifiche competenze professionali quali:

-          possedere strumenti e metodi specifici per valutare le possibilità della persona svantaggiata e programmare interventi che ne favoriscano la maturazione affettiva e la strutturazione dell'identità personale;

-          possedere le competenze necessarie a leggere e comprendere i diversi contesti sociali (famiglia, impresa, servizio, ecc.) e a introdurre elementi di trasformazione;

-          essere a conoscenza dei meccanismi che regolano il mondo del lavoro e preparati a comprendere l'azienda nelle sue componenti organizzative, tecniche, produttive, sociali;

-          operare per progetti, assegnando un ruolo alla persona e elaborando un percorso nel mondo del lavoro armonico rispetto al suo progetto di vita complessivo;

-          saper gestire con autonomia decisionale i percorsi d'integrazione lavorativa attivando le risorse esistenti nel territorio in funzione di un progetto di cambiamento ed agendo in modo coordinato in una logica di rete;

-         essere interlocutori attivi e credibili delle parti sociali, capaci di interagire con il sistema produttivo, la persona svantaggiata e la sua famiglia, le istituzioni.

Pertanto, fermo restando la necessità di assicurare a tutti gli operatori una formazione adeguata, le dotazioni organiche possono prevedere qualifiche diverse, così come oggi presenti nella realtà delle diverse A.ULSS, in grado di assicurare una adeguata autonomia professionale e assunzione di responsabilità.

Le qualifiche professionali che si ritengono comunque più idonee per tale servizio sono: l'educatore professionale e l'assistente sociale. Si precisa che l'educatore professionale è la figura prevista dal Decreto del Ministero della Sanità n. 520 del 8/10/98 o titoli equipollenti ai sensi del Decreto del Ministero della Sanità 27 luglio 2000.

Il Direttore Generale dell'Azienda Ulss, entro 90 giorni dal presente provvedimento con proprio atto provvede a:

·         rideterminare la collocazione del SIL nell'organizzazione aziendale come unità operativa che agisce in stretto collegamento e in accordo con gli altri servizi socio - sanitari dell'Azienda (Dipartimento di Salute Mentale, Dipartimento delle Dipendenze, Unità operativa età evolutiva, Unità operativa disabilità in età adulta);

·         stabilire l'organizzazione interna del SIL e a determinare la figura di responsabile;

·         redarre il piano triennale 2008--2010 di programmazione delle attività dell'U.O. Sil sulla base delle indicazioni contenute nell'allegato A) parte integrante del presente provvedimento.

L'Azienda Ulss entro 90 gg. trasmette altresì il suddetto atto alla Direzione Regionale per i Servizi Sociali..

Al fine di creare uniformità di intervento in ambito di integrazione lavorativa delle persone con disabilità e in situazione di svantaggio sociale viene istituito il coordinamento dei Servizi Integrazione Lavorativa che si colloca nell'ambito della Unità complessa per la Non Autosufficienza - Direzione regionale per i servizi sociali - e che svolge le seguenti funzioni:

  • Valutazione quantitativa e qualitativa dei dati raccolti sugli interventi dei SIL, in stretta collaborazione con l'Osservatorio regionale sulla condizione della persona anziana e disabile, e trasmissione di informazioni utili al fine di pervenire ad uniformità ed omogeneità degli interventi in tutto il territorio regionale;
  • Sviluppo di progetti regionali, interregionali, nazionali o finanziati dal Fondo Sociale Europeo per la diffusione di buone prassi di inclusione lavorativa di persone con disabilità o in situazione di svantaggio sociale;
  • Collegamento con altri Servizi della Direzione regionale per i servizi sociali per coordinare azioni finalizzate al perseguimento di obiettivi comuni (in particolare con il Terzo Settore, con la Direzione regionale per le Dipendenze, con l'Ufficio Invalidi civili);
  • Collegamento con altre Direzioni regionali (in particolare con la Direzione regionale Lavoro) per definire congiuntamente indirizzi circa le modalità di raccordo tra i Servizi per l'Impiego e i Servizi Integrazione Lavorativa;
  • Fornire supporto definendo procedure amministrative, protocolli e accordi condivisi da porre in essere tra i SIL delle Aziende Ulss e altri soggetti pubblici e privati che a vario titolo si occupano di integrazione lavorativa.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'art. 33, 2° comma, dello Statuto, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale;

VISTA la legge 104/92;

VISTA la legge 68/99;

VISTA la legge 328/00;

VISTA la legga regionale n. 46/80;

VISTA la legge regionale n. 55/82;

VISTA la legge regionale n. 31/98

VISTA la legge regionale n. 5/96;

VISTA la legge regionale n. 16/01;

VISTA la DGRV n. 3350 del 7 dicembre 2001;

VISTA la DGRV n. 3787 del 20 dicembre 2002;

VISTA la DGRV n. 994 dell'11 aprile 2003.]

delibera

1) che le premesse fanno parte integrante del presente provvedimento;

2) di stabilire che le Aziende Ulss, entro 90 gg. dopo la pubblicazione del presente provvedimento sul BUR, trasmettano alla Direzione Regionale per i servizi sociali i provvedimenti e i piani in merito a:

·         alla rideterminazione e alla collocazione del SIL nell'organizzazione aziendale come unità operativa che agisce in stretto collegamento e in accordo con gli altri servizi socio - sanitari dell'Azienda ULSS (Dipartimento di Salute Mentale, Dipartimento delle Dipendenze, Unità operativa età evolutiva, Unità operativa disabilità in età adulta);

·         alla definizione dell'organizzazione interna del SIL e la determinazione della figura di responsabile;

·         alla redazione il piano triennale 2008-2010 di programmazione delle attività dell'U.O SIL sulla base delle indicazioni contenute nell'allegato A) parte integrante del presente provvedimento.

3) di istituire il coordinamento dei Servizi Integrazione Lavorativa collocandolo nell'ambito della Unità complessa per la Non Autosufficienza - Direzione regionale per i servizi sociali .

(seguono allegati)

1138_AllegatoA_206027.pdf

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