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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 26 del 25 marzo 2008


Materia: Venezia, salvaguardia

Deliberazione della Giunta Regionale n. 480 del 04 marzo 2008

Proposta di designazione di Porto Marghera (VE) come sito di preminente interesse pubblico per la riconversione industriale ai sensi dell'art. 252-bis del D.Lgs 3 aprile 2006 n 152.

Riferisce l'Assessore regionale alle politiche per il Territorio, alla Legge speciale per Venezia ed alla Riconversione del polo industriale di Marghera, Renzo Marangon, di concerto con l'Assessore alle politiche dell'Economia, Sviluppo, Ricerca, Innovazione e Politiche istituzionali, Fabio Gava.

Il sito di interesse nazionale di Porto Marghera, definito dalla Legge 9 dicembre 1998 n. 426 e dalla successiva perimetrazione del D.M. Ambiente 23 febbraio 2000 - ancorché in fase di revisione alla luce degli accertamenti sullo stato di contaminazione dei terreni e delle relative acque di falda - e le aree costituite dalla Cassa di Colmata 'A', nel comune di Mira (VE), e dall'Isola di Sacca Fisola, esterne alla perimetrazione ma inserite nel Programma Nazionale di Bonifica e Ripristino Ambientale di cui al D.M. Ambiente 18 settembre 2001, n. 468, sono caratterizzati dalla complessità della situazione socioeconomica e ambientale, dalla dinamicità nell'evoluzione delle diverse componenti coinvolte, e dalla molteplicità dei portatori di interesse coinvolti. Questi fattori hanno condotto alla progressiva adozione di opportuni strumenti per la gestione del territorio, al fine di affrontare le problematiche e le fragilità emergenti.

Tra le tappe fondamentali per la gestione dell'area di Porto Marghera vanno ricordati l'Accordo di Programma per la Chimica di Porto Marghera, approvato con DPCM del 12 febbraio 1999 e il relativo Atto Integrativo approvato con DPCM il 15.11.2001; il Master Plan per la Bonifica dei Siti Inquinati di Porto Marghera approvato il 22 aprile 2004 dalla Conferenza di Servizi prevista dall'Accordo; la dichiarazione di stato di emergenza socio-economico-ambientale relativo ai canali portuali di grande navigazione della laguna di Venezia prevista dal DPCM del 3 dicembre 2004 con nomina del Commissario delegato.

Le problematiche inerenti l'area di Porto Marghera, sono state oggetto di dibattito in sede di Consiglio Regionale del Veneto nella seduta del 06.10.2005. Con deliberazione n. 56 relativa alla risoluzione n. 7: 'Situazione del Polo Chimico di Porto Marghera', il Consiglio Regionale, riconfermando nell'Accordo di Programma del 1998 lo strumento più idoneo per pervenire al risanamento ambientale e alla riconversione del sito, ha convenuto tuttavia sulla necessità di un forte ridisegno territoriale per la valorizzazione di questa grande area, strategica per l'intero Veneto nei suoi rapporti con il resto d'Europa.

Parimenti, un documento che rileva la necessità di avviare un percorso sostenibile di riqualificazione ambientale, infrastrutturale e produttiva, denominato "Intesa per Porto Marghera", è stato sottoscritto tra la Provincia e il Comune di Venezia, l'Unione degli Industriali e le Organizzazioni Sindacali, in data 13.12.2005.

La Regione del Veneto ha espresso, attraverso la deliberazione della Giunta regionale n. 4065 del 28.12.2005, una sostanziale condivisione di tale Intesa, ritenendola una buona base per la stesura definitiva di un documento programmatico congiunto per la riconversione dell'area.

La Regione ha pertanto concordato con la Provincia di Venezia, il Comune di Venezia, Unindustria e le rappresentanze sindacali CGIL, CISL, UIL, la costituzione di un Gruppo di Lavoro coordinato dalla Regione stessa e denominato "Nuovo Patto per Marghera", per l'elaborazione di un Documento Congiunto per la riqualificazione di Porto Marghera.

Si tratta di un documento programmatico, orientato ad individuare le linee strategiche per la riqualificazione e lo sviluppo dell'area che, in evoluzione dell'Accordo di Programma del 1998 e per favorire e sostenere l'attuazione degli impegni contenuti nel "Protocollo di Intesa su Porto Marghera" del 14 dicembre 2006, sottoscritto con il Ministero per lo Sviluppo Economico per una chimica pulita, l'energia, l'occupazione e la ricerca, a ulteriore conferma della rilevanza strategica dell'area anche a livello nazionale, sviluppa strategie per il rilancio dell'area in termini di innovazione e sviluppo.

Il documento individua una serie di interventi, riconducibili a undici 'aree-progetto', ritenute strategiche per il futuro dell'area.

Tali 'aree-progetto' sono:

  1. alluminio
  2. cantieristica
  3. nautica e diporto
  4. aeronavali
  5. portualita'
  6. piattaforma logistica
  7. applicazioni idrogeno
  8. energie
  9. distretto della conoscenza
  10. riqualificazione ambientale
  11. monitoraggio e gestione delle emergenze

Il sostegno alle 'aree-progetto' e alle azioni individuate dal Documento congiunto, è stato tracciato in un Protocollo di Condivisione delle linee strategiche per la riqualificazione e lo sviluppo di Porto Marghera, approvato con DGR n. 3237 del 16 ottobre 2007 e firmato dagli enti pubblici e dalle parti economiche e sociali il 30 ottobre 2007.

Il Protocollo mira ad assicurare al sistema produttivo dell'area centrale veneta un elemento di forza da far valere nella competizione sui mercati, e con la sua sottoscrizione le parti hanno concordato di rendersi interpreti delle istanze del territorio, impegnandosi a supportare, da un lato, accordi operativi con le aziende interessate su progetti cantierabili, dall'altro, perseguire la ricerca di finanziamenti pubblici e privati necessari per la loro realizzazione.

Le parti hanno altresì convenuto che, all'atto della revisione e aggiornamento della vigente Intesa Istituzionale di Programma, sottoscritta il 9 maggio 2001 tra la Regione e il Governo centrale, sia necessario inserire organicamente al suo interno il complesso degli interventi (comunitari, nazionali e regionali, locali e dei privati) che interessano o interesseranno, nello specifico, l'area di Porto Marghera, e che risultano fondamentali per la riconversione del sito produttivo.

Con riferimento all'integrazione e complementarità tra il processo di riqualificazione perseguito dalla Regione del Veneto e il citato Protocollo di Intesa del 14 dicembre 2006, va ricordato che il Presidente della Regione del Veneto On. dott. Giancarlo Galan, con lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri On. Romano Prodi del 12 febbraio 2008, ha ribadito la necessità di dare pieno adempimento agli impegni assunti a livello nazionale, onde evitare che le difficoltà riscontrate nell'ambito delle autorizzazioni di valutazione ambientale diano l'avvio ad un effetto domino coinvolgente gli investimenti produttivi, gli adeguamenti tecnologici e il risanamento ambientale.

In tale contesto va ribadita, inoltre, l'importanza degli interventi per il dragaggio/escavo, la manutenzione e la gestione dei sedimenti più inquinati dei canali portuali - indispensabile, oltre che ai fini ambientali, alla navigabilità dei canali stessi - come sancito, anche, dall'Accordo di Programma Quadro dell'aprile 2006 e dal preaccordo di programma "Vallone Moranzani", sottoscritto il 3 agosto 2007, di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 1448 del 22.05.2007.

Quest'ultimo, promosso dal Commissario delegato all'emergenza sulla navigabilità dei canali portuali, prevede la riqualificazione ambientale dell'area di Malcontenta-Marghera, al confine sud della zona produttiva, e la sua definitiva sistemazione a parco urbano con la collocazione dei sedimenti lagunari asportati dai canali, l'interramento degli elettrodotti, con un importante abbattimento dell'elettrosmog, la separazione del traffico pesante da quello locale, la destinazione di un'area a fitodepurazione e allagamento controllato, la delocalizzazione di un deposito di carburanti e la realizzazione di un "corridoio ecologico" di separazione fisica della zona industriale dagli insediamenti abitativi.

Per l'attuazione del complessivo programma di riqualificazione, di così rilevante peso per varietà di soggetti coinvolti, impegno finanziario, complessità di rapporti giuridici e di concertazione delle competenze e volontà, il Gruppo di Lavoro "Nuovo Patto Per Marghera" ha concordato sulla necessità di un allineamento istituzionale e di appropriate forme di partenariato, in grado di supportarne le istanze, in particolare, nei confronti del Governo nazionale e della Commissione Europea.

Viene pertanto riconosciuta la necessità di individuare specifici programmi operativi per il sostegno e la promozione dei settori individuati, con priorità alle iniziative immediatamente realizzabili nelle aree riconvertibili, ricorrendo, ove possibile, agli strumenti della programmazione negoziata e della programmazione comunitaria.

In questo contesto appare di fondamentale importanza cogliere le opportunità offerte dalla recente introduzione dell'articolo 252 bis del Codice dell'Ambiente (d.lgs n.152/06, come modificato dal d.lgs. n. 4/08) volto alla reindustrializzazione dei siti a forte criticità ambientale e dalla Delibera CIPE del 21.12.2007 sul riparto dei fondi FAS destinati a tale finalità.

In particolare l'art. 252 bis del d.lgs. 152/06 prevede che, con decreto del Ministro per lo sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, siano individuati "i siti di interesse pubblico ai fini dell'attuazione di programmi ed interventi di riconversione industriale e di sviluppo economico e produttivo, contaminati da eventi antecedenti il 30 aprile 2006", nei quali realizzare "progetti di riparazione dei terreni e delle acque contaminate assieme ad interventi mirati allo sviluppo economico produttivo". L'articolo prevede, inoltre, che in siti con aree demaniali e acque di falda contaminate, tali progetti siano elaborati ed approvati con appositi accordi di programma, che assicurino il coordinamento delle azioni, le tempistiche, le modalità, il finanziamento ed ogni altro adempimento.

Premesso che:

  • l'area di Porto Marghera risulta inquinata come conseguenza delle attività industriali svoltesi in situ a partire dal primo dopoguerra in poi;
  • la situazione di inquinamento risulta confermata dalla definizione e dalla successiva perimetrazione del SIN di Porto Marghera (rispettivamente Legge 9 dicembre 1998 n. 426 e DMA 23 febbraio 2000) e dall'inserimento nel Programma Nazionale di Bonifica e Ripristino Ambientale (D.M. 468/01);
  • la presenza di terreni e falde contaminati è rilevata dagli studi del Master Plan per la Bonifica dei Siti Inquinati di Porto Marghera e dalle numerose caratterizzazioni predisposte in conseguenza all'attuazione del previgente DM 471/99, ora sostituito dal D.lgs. n. 152/2006 e s.m.i.;
  • l'elevata progettualità insistente sull'area, la strategicità della stessa e la necessità di procedere alla sua riqualificazione risultano ampiamente documentate nei documenti di analisi e negli strumenti di gestione del territorio finora adottati e, in particolare, nel Protocollo di Condivisione delle linee strategiche per la riqualificazione e lo sviluppo di Porto Marghera, firmato il 30 ottobre 2007;
  • tale Protocollo di Condivisione, anche in virtù dell'ampio partenariato che ne ha accompagnato l'elaborazione, può rappresentare un'ottima base di partenza per l'individuazione degli obiettivi di reindustrializzazione e sviluppo economico produttivo;
  • la Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale 2007-2013 individua nell'area "Veneto" - VEN1.H10.VE l'area di Porto Marghera che, anche a causa del declino nei settori metallurgico/siderurgico, petrolifero e chimico, soddisfa le condizioni di cui al punto 30.h) degli Orientamenti in materia di aiuti di Stato (2006/C 54/08);

considerato che il perimetro del sito di interesse nazionale di Porto Marghera, definito dalla Legge 9 dicembre 1998 n. 426 e dalla successiva perimetrazione del DMA 23 febbraio 2000, nonché quello delle aree costituite dalla Cassa di Colmata 'A', nel comune di Mira (VE), e dall'Isola di Sacca Fisola, esterne alla perimetrazione ma inserite nel Programma Nazionale di Bonifica e Ripristino Ambientale di cui al D.M. 468/01, sono attualmente in fase di revisione alla luce degli accertamenti sullo stato di contaminazione dei terreni e delle relative acque di falda;

si ritiene opportuno proporre al Ministero dello Sviluppo Economico e al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare come sito di preminente interesse pubblico per la riconversione industriale ai sensi dell'art. 252 bis del d.lgs. 152/06 e la successiva stipula di apposito accordo di programma l'area interessata dalla vigente variante al PRG per Porto Marghera, di cui alla deliberazione n. 163 del Consiglio Comunale di Venezia del 22-23.7.1996, approvata con deliberazione della Giunta regionale n. 350 del 9.2.1999.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'articolo 33, secondo comma, dello Statuto, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTA la legge 23.12.1996, n. 662;

VISTO il D.Lgs. n. 152/06 come modificato dal D.Lgs. n. 4/08

VISTA la L.R. 29.11.2001, n. 35;

VISTA la propria deliberazione n. 4350 del 09.02.1999;

VISTA la propria deliberazione n. 4065 del 28.12.2005;

VISTA la propria deliberazione n. 1448 del 22.05.2007;

VISTA la propria deliberazione n. 3237 del 16.10.2007;

VISTA la deliberazione del Consiglio regionale n. 56 del 6.10.2005 - Risoluzione n. 7: 'Situazione del Polo Chimico di Porto Marghera';

VISTA la decisione C(2007) 5618 def. "Aiuto di Stato N 324/2007 - Italia - Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale 2007-2013";

VISTA l'Intesa Istituzionale di Programma, sottoscritta il 9 maggio 2001 tra Governo nazionale e Regione del Veneto;

delibera

  1. di richiedere al Ministero dello Sviluppo Economico e al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che Porto Marghera sia individuato come sito di preminente interesse pubblico per la riconversione industriale ai sensi dell'art. 252 bis del d.lgs. 152/06;
  2. la stipula di apposito accordo di programma riguarderà l'area interessata dalla vigente variante al PRG per Porto Marghera, di cui alla deliberazione n. 163 del Consiglio Comunale di Venezia del 22-23.7.1996, approvata con deliberazione della Giunta regionale n. 350 del 9.2.1999;
  3. di notificare il presente provvedimento al Ministero dello Sviluppo Economico e al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

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