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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 7 del 22 gennaio 2008


Materia: Mostre, manifestazioni e convegni

Deliberazione della Giunta Regionale n. 4044 del 11 dicembre 2007

1^ Conferenza Regionale per la Salute Mentale.

(La parte di testo racchiusa fra parentesi quadre, che si riporta per completezza di informazione, non compare nel Bur cartaceo, ndr) [L'Assessore alle Politiche Sanitarie - On. Dott.ssa Francesca Martini - riferisce quanto segue.

La salute e il benessere mentale sono fondamentali per la qualità della vita e la produttività degli individui, delle famiglie, delle comunità e delle nazioni, poiché consentono di dare un significato alla vita e di essere cittadini attivi e creativi: la finalità principale delle azioni esplicitate nell'ambito della salute mentale è quella di migliorare il benessere e la funzionalità delle persone, mettendone in evidenza i punti di forza e le risorse, rafforzandone la resistenza e stimolando i fattori di protezione esterni (Dichiarazione sulla Salute mentale per l'Europa, 2005).

Recentemente, l'OMS ha effettuato uno studio per valutare la diffusione delle malattie nel mondo ed i relativi costi socio-economici. Lo studio ha evidenziato che i disturbi relativi alle malattie mentali rivestono un'importanza crescente in tutti i Paesi industrializzati sia per il numero dei soggetti colpiti, sia per l'elevato carico di disabilità e di costi economici e sociali che comportano per le persone colpite e per i loro familiari. Sono, infatti, circa 450 milioni le persone che in tutto il mondo soffrono di disturbi neurologici, mentali e comportamentali. In Europa, la mortalità per suicidio è più elevata di quella per incidenti stradali, e il solo disturbo depressivo maggiore rende conto del 6% del carico di sofferenza e disabilità legati alle malattie. L'impatto economico della morbilità psichiatrica è molto elevato, con stime conservative pari al 3-4% del PEL dell'Unione Europea.

In Italia, studi recenti condotti sia a livello nazionale che locale, hanno mostrato che la prevalenza annuale dei disturbi mentali nella popolazione generale è dell'8% circa: anche in Italia, come in altri Paesi industrializzali, i disturbi mentali costituiscono una delle maggiori fonti di carico assistenziale e di costi per il Servizio Sanitario Nazionale; si presentano in tutte le classi d'età, sono associati a difficoltà nelle attività quotidiane, nel lavoro, nei rapporti interpersonali e familiari e alimentano spesso forme di indifferenza, di emarginazione e di esclusione sociale.

La riforma psichiatrica, attuata con la Legge 13 maggio 1978, n. 180, ed ulteriormente definita con la Legge di riforma sanitaria 23 dicembre 1978, n. 833 (Istituzione del Servizio sanitario nazionale), ha sancito sul piano giuridico i cambiamenti intervenuti nell'approccio alla malattia mentale, a seguito delle acquisizioni scientifiche sia nel campo della comprensione psicodinamica, sia nel campo terapeutico con la messa a punto di interventi integrati che hanno consentito l'utilizzo di psicofarmaci ad azione sempre più mirata. Tali acquisizioni hanno modificato in misura determinante le categorie diagnostiche e l'evoluzione stessa dei vari quadri clinici, con un notevole incremento della recuperabilità sociale, attraverso specifici interventi terapeutici e riabilitativi.

Con l'emanazione del Progetto Obiettivo "Tutela della salute mentale 1994-1996", si è riattivato il processo di riforma, individuando quattro questioni principali da affrontare:

  1. la costruzione di una rete di servizi in grado di fornire un intervento integrato,
  2. lo sviluppo dell'organizzazione dipartimentale del lavoro,
  3. l'aumento delle competenze professionali degli operatori per far fronte a tutte le patologie psichiatriche,
  4. il definitivo superamento dell'ospedale psichiatrico.

L'azione di indirizzo è stata ulteriormente rafforzata dal Progetto Obiettivo "Tutela della salute mentale 1998-2000", operativamente caratterizzato da indicazioni precise sulla "missione" dei dipartimenti di salute mentale, sugli obiettivi di salute e sugli interventi che prioritariamente devono essere realizzati.

Il Ministero della Salute ha indetto per la primavera del 2008 la Seconda Conferenza nazionale sulla salute mentale con al centro un prioritario grande obiettivo: quello di ridare centralità alla psichiatria di comunità intesa come capacità di prendersi cura delle persone e delle loro famiglie in modo complesso, intersettoriale e strettamente connesso alla realtà territoriale, senza limitarsi agli aspetti strettamente medici e farmacologici. Un impegno trasversale che deve coinvolgere le Regioni, il SSN e le altre istituzioni locali, ma anche la scuola, la cultura e il mondo del lavoro a testimonianza di un rinnovato impegno sociale e di civiltà di tutto il Paese.

La regione del Veneto nel suo Progetto obiettivo per la salute mentale (approvato con D.G.R. n. 4080 del 2000) ha individuato nell'organizzazione del Dipartimento di Salute Mentale la struttura di riferimento che nelle Aziende U.L.S.S. ha lo scopo di tutelare la salute mentale del territorio provvedendo agli interventi preventivi, diagnostici, terapeutici e riabilitativi sia in ambito ospedaliero che in quello territoriale. I Consigli di Dipartimento istituiti presso ciascuna Azienda U.L.S.S. secondo le indicazioni del suddetto Progetto obiettivo hanno significato in questi anni momenti significativi di partecipazione e di condivisione delle programmazione locali nonché luoghi dove sono state valorizzate le possibilità di protagonismo dei vari soggetti coinvolti. Analogo significato hanno avuto i gruppi di lavoro relativi alla programmazione socio sanitaria che hanno prodotto in tutte le U.L.S.S. i piani di zona con un capitolo specifico dedicato alla salute mentale.

A livello regionale si sono definiti e hanno operato in modo significativamente costruttivo e collaborativo in questi anni associazioni rappresentative dei diversi soggetti coinvolti nella salute mentale, sezioni regionali delle società scientifiche e un coordinamento fra i direttori di strutture complesse e i professori universitari. L'insieme di queste figure, con la presenza dei rappresentanti del mondo delle istituzioni socio-sanitarie (direttori generali, sanitari, dei servizi sociali, di distretto, rappresentanti di medici di medicina generale) sono stati coinvolti nella organizzazione della "Commissione regionale per la salute mentale", approvata con D.G.R. n. 373 del 11.02.2005, che progressivamente è diventato il referente, in accordo con gli organi istituzionali preposti, culturale, scientifico e sociale per le proposte e le attività concernenti la salute mentale nel territorio. Componenti individuati in accordo con il tavolo regionale hanno partecipato ai seminari preparatori della conferenza nazionale della salute mentale.

In questo contesto anche di attivo dibattito scientifico e culturale sulla psichiatria con il consolidamento dell'attività del servizio informativo regionale sulla salute mentale che già in un paio di occasioni ha potuto presentare primi e significativi dati di attività, in previsione della prossima conferenza nazionale sulla salute mentale appare importante poter organizzare un primo incontro sulla salute mentale a valenza regionale denominato "1^ Conferenza regionale sulla salute mentale" da tenersi a Verona nei primi mesi del 2008.

Gli obiettivi della 1^ Conferenza regionale sono i seguenti:

  • Rendere i vari soggetti protagonisti del dibattito istituzionali e offrire possibilità di integrazioni e convergenze dei punti di vista;
  • Definire le priorità, in modo analitico, relative all'attività dei DSM e più in generale dell'attività relativa alla salute mentale;
  • Definire la posizione specifica, con riferimento all'esperienza del Veneto, relativamente a questioni centrali anche nel dibattito nazionale come l'organizzazione dei servizi, gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, i trattamenti sanitari obbligatori, gli interventi precoci e il rapporto con l'area della salute mentale dell'infanzia e dell'adolescenza, la prevenzione, le aree di confine e altri esaminati anche nei seminari nazionali;
  • Analizzare proposizioni e sviluppo di quanto contenuto in tema di salute mentale nel documento del paino sanitario regionale.

Vista la proposta progettuale relativa all'organizzazione della 1^ Conferenza regionale sulla salute mentale presentata dall'Azienda U.L.S.S. n. 20 di Verona con nota del 05 novembre u.s., prot. n. 14682, che prevede un costo complessivo pari ad € 30.000,00.= (trentamila/00), si propone di affidare a tale Azienda U.L.S.S. l'organizzazione della 1^ Conferenza regionale sulla salute mentale, anche in virtù del fatto che il coordinamento regionale della Società Italiana di Psichiatria ha attualmente sede presso il suo Dipartimento di Salute Mentale.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

  • Il relatore incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'art. 33, 2° comma, dello Statuto, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la legislazione regionale e statale.
  • Viste la Legge 13 maggio 1978, n. 180 e la Legge di riforma sanitaria 23 dicembre 1978, n. 833;
  • Visti i Progetti Obiettivo nazionali per la Tutela della salute mentale per i trienni 1994-1996 e 1998-2000;
  • Vista la L.R. n. 5 del 3 febbraio 1996 - "Piano Socio Sanitario Regionale 1996-1998";
  • Esaminato il "Progetto Obiettivo per la Salute mentale. Aggiornamento (L.R. n. 5/1996, art. 18, commi 1 e 2)" approvato con D.G.R. n. 4080 del 22 dicembre 2000;
  • Considerato il P.d.L. n. 235 - "Piano socio-sanitario regionale per il triennio 2007-2009";
  • Vista la proposta progettuale presentata dall'Azienda U.L.S.S. n. 20 di Verona con nota del 5 novembre 2007, prot. n. 14982;
  • Vista la L.R. 29/11/2001 n. 39 art. 42 1° comma;]

delibera

1.      Di considerare le premesse parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2.      Di approvare la realizzazione della "1^ Conferenza regionale sulla salute mentale" da tenersi a Verona nei primi mesi del 2008;

3.      Di demandare alla "Commissione regionale per la salute mentale", istituita con D.G.R. n. 373 del 11.02.2005, l'elaborazione del Programma dei lavori della "1^ Conferenza regionale sulla salute mentale";

4.      Di incaricare l'Azienda U.L.S.S. n. 20 di Verona dell'organizzazione dell'evento assegnando un contributo a tal fine pari ad € 30.000,00.= [trentamila/00], come da proposta progettuale citata in premessa;

5.      Di impegnare l'importo di 30.000,00 [trentamila/00] di cui al punto 4. sul Cap. 60009 "Quota del Fondo Sanitario Regionale - parte corrente, in gestione accentrata presso la Regione (Legge 27/12/1983, n. 730 e L.R. 20/07/1989, n. 21 art. 17) - Realizzazione progetti obiettivo, programmi e azioni programmatiche" del bilancio di previsione dell'anno corrente che presenta la necessaria disponibilità;

6.      Di erogare l'importo di € 30.000,00 [trentamila/00] di cui al punto 4 a favore dell'Azienda U.L.S.S. n. 20 di Verona in un'unica tranche a conclusione dell'attività progettuale su presentazione di un atto amministrativo che approva la rendicontazione delle spese sostenute e la relazione sull'attività svolta.

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