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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 71 del 14 agosto 2007


Materia: Turismo

Deliberazione della Giunta Regionale n. 2168 del 17 luglio 2007

Adozione del Programma d'azione regionale Sviluppo del sistema congressuale veneto. Legge 135/2001, articolo 5. Legge regionale 4 novembre 2002, n. 33.

(La parte di testo racchiusa fra parentesi quadre, che si riporta per completezza di informazione, non compare nel Bur cartaceo, ndr) [Il Vicepresidente e Assessore alle politiche del turismo e dell'agricoltura, Dott. Luca Zaia riferisce quanto segue.

In una visione complessiva di rilancio del turismo veneto, intrapresa con l'avviarsi della legislatura in corso, nasce l'esigenza di definire, in una logica di piano e di più stringente programmazione, i singoli comparti che compongono l'offerta turistica regionale e di coordinare, in forma di sistema, gli interventi in ogni settore. Tra i veri segmenti che caratterizzano e contraddistinguono il turismo veneto, che mantiene il primato nazionale, si è delineata una strategia per il sostegno del turismo congressuale veneto quale settore importante per lo sviluppo del territorio.

Il sostegno del turismo congressuale infatti rappresenta un occasione per rilanciare l'economia turistica nel suo complesso, un segmento che interessa nel Veneto circa 800 imprese di piccole e medie dimensioni, con la presenza però di alcuni poli congressuali particolarmente significativi, e comunque una realtà strettamente connessa in particolare con la recettività alberghiera presente nel territorio regionale.

Va tra l'altro rilevato come tale strategia di diversificazione dell'offerta turistica e di prolungamento delle attività degli operatori del settore, abbia trovato ampia diffusione anche nelle iniziative di incentivazione finanziaria svolta dalla Regione nell'ambito dei Fondi strutturali di cui al Docup Ob. 2 per il periodo 2000-2006, strumento di programmazione e di utilizzo dei fondi comunitari, mediante il quale sono stati finanziati interventi per la riqualificazione strutturale di sale e centri per congressi e convegni nelle aree Obiettivo 2. Inoltre, all'articolo 14 della legge regionale 33/2002, avente ad oggetto "Programma triennale di sviluppo dei sistemi turistici locali", il legislatore ha espressamente previsto che il citato programma individui interventi mirati alla valorizzazione, in ciascun sistema turistico locale, di diverse tipologie, con particolare riferimento al turismo fieristico, d'affari e congressuale.

Con la deliberazione n. 3718 del 28 novembre 2003 la Giunta regionale ha ritenuto di aderire, unitamente ad una diecina di altre regioni italiane al progetto interregionale di promozione del sistema congressuale denominato "Italia for Events", finanziato ai sensi dell'articolo 5 della Legge 135/2001, e con successiva deliberazione n. 3821 del 26 novembre 2004, sono state approvate le attività relative al progetto in parola, definendo in particolare il coordinamento regionale del sistema congressuale e il sostegno, a livello locale, delle azioni volte all'aggregazione dell'offerta congressuale, la costituzione e formazione di convention bureau per dare una maggiore e più efficace visibilità al comparto sia a livello nazionale che internazionale. Le attività di competenza regionale includevano anche una analisi della realtà congressuale veneta, in convenzione con l'Università Ca' Foscari di Venezia.

In relazione al definirsi, in modo sempre più stringente, di una "politica del congressuale veneto", la Giunta regionale ha approvato, con la deliberazione n. 4573 del 29 dicembre 2004, un trasferimento straordinario di risorse, ai sensi della legge regionale n. 33/2002 a favore delle province per l'esercizio delle funzioni in materia di informazione, in coerenza con il progetto interregionale "Italia for Events" e in una logica di sussidiarietà, al fine di favorire la loro partecipazione al progetto e di attuare le azioni necessarie a livello provinciale alla sua implementazione.

Inoltre l'Università di Venezia, ha dato corso allo studio sul turismo congressuale in Veneto, mettendo in evidenza le carenze e i punti di forza del settore e ha dato indicazione circa la necessità di istituire a livello provinciale dei convention bureau, in grado di coordinare l'offerta congressuale locale e dare nuovo impulso al turismo d'affari, considerato il volano per una ripresa e una ulteriore diversificazione del settore turistico nel suo complesso.

Coerentemente con i risultati dello studio e con il progetto interregionale di azione promozionale interregionale del sistema congressuale "Italia for Events", si è confermata la necessità di coinvolgere le province nel processo di innalzamento degli standard dell'offerta congressuale veneta, con l'obiettivo di rendere il comparto più appetibile per la domanda nazionale e internazionale di eventi ed incentive. A tal proposito è stato chiesto alle province di formulare delle ipotesi per la realizzazione di convention bureau provinciali; richiesta che ha trovato sollecito riscontro e pronto interesse mettendo in evidenza una eterogenea situazione regionale che necessita di una chiara definizione degli obiettivi, delle strategie che si intendono adottare e delle azione da implementare.

In particolare, le province di Padova, Venezia, Verona e Vicenza hanno ipotizzato dei piani strutturati per arrivare alla formazione di convention bureau in ragione della necessità di sostenere e dare coerenza al settore del turismo d'affari, quale realtà economica significativa negli ambiti territoriali di loro competenza. Le province di Belluno, Rovigo e Treviso, non ancora centri congressuali affermati, hanno comunque manifestato l'interesse di aderire al progetto in vista di una futura evoluzione del settore ed hanno proposto azioni utili all'avvio di forme aggregative dell'offerta.

Alla luce di quanto sopra esposto, con il presente provvedimento si ritiene, quindi, opportuno di definire un quadro complessivo ed organico della strategia politica e di azione della Regione in materia di turismo congressuale e d'affari, al fine di definire un'ulteriore tassello della strategia turistica complessiva, fornendo, quindi al settore, elementi di programmazione e di obiettivi per un rilancio sinergico e complessivo del fenomeno.

Tale strategia regionale si esplicita, pertanto, mediante il riconoscimento del sistema di filiera quale elemento imprescindibile per operare una autentica politica dell'industria congressuale nel Veneto, ed individua nei convention bureau le forme giuridiche di aggregazione delle imprese operanti nel segmento congressuale, e che, in forma aggregata, svolgono attività di promozione, di coordinamento, di selezione e di incremento dell'offerta congressuale a favore delle imprese associate.

Le imprese operanti nella filiera sono i soggetti prioritari a cui la Regione si rivolgerà per lo sviluppo delle attività di questo segmento economico e fulcro operativo dell'agire regionale in materia di attività congressuale. Le imprese, quindi, pur mantenendo la propria identità ed individualità, ai fini del riconoscimento delle attività, dovranno costituire forme di aggregazione dell'offerta congressuale, definite nei convention bureau, in grado di sviluppare strategie di distretto e di filiera particolarmente significative per una moltiplicazione degli effetti dell'attività regionale.

Appare evidente che, stante l'attuale assetto legislativo, ai fini del finanziamento di proprie iniziative le forme di aggregazione dei soggetti partecipanti alla filiera dell'offerta congressuale, riconoscibili appunto nei convention bureau, già costituiti o da costituire, possono anche essere collocabili nell'ambito delle strutture associate di promozione turistica di cui all'articolo 7 della legge regionale 33/2002. Si tratta, quindi, di una possibile "estensione" delle attività e delle competenze delle strutture associate, anche nell'ottica di una revisione delle attività, funzioni ed obiettivi delle medesime.

In questa logica d'impostazione del sistema congressuale regionale, le province svolgono un'attività di starter delle strutture aggregate di filiera riconosciute nei convention bureau in base alle assegnazioni di fondi operate con la deliberazione di Giunta regionale n. 4573 del 29 dicembre 2004, nei termini e alle condizioni stabilite dal presente provvedimento. In questa fase l'Ente provinciale si adopera per definire il progressivo inserimento e coinvolgimento dei soggetti privati, attraverso le strutture associate, nella costituzione, avvio della filiera congressuale, ovvero del potenziamento di quelli esistenti.

Dal punto di vista organizzativo, la strategia regionale in tema di congressuale mira ad operare secondo un sistema che prevede quattro poli congressuali rappresentati dai convention bureau costituiti dalle imprese aderenti alla filiera congressuale di Verona, quella di Vicenza, di Padova e di Venezia. Ai quattro poli congressuali possono fare riferimento in termini organizzativi, di strategia e di marketing le altre aree che non necessariamente sono tenute a costituire delle filiere di segmento-offerta, ma possono, anche intraprendere iniziative di aggregazione nelle quali le imprese dell'area possono fare riferimento ai poli costituiti, ovvero formare con essi delle micro-filiere di offerta congressuale specificatamente dedicate ad intercettare tematismi particolari, esigenze specifiche in termini di location, di numero di partecipanti, di servizi aggiuntivi.

Gli obiettivi, le strategie e le iniziative che la Giunta regionale intende intraprendere per il sistema congressuale veneto sono compiutamente indicate nel Programma d'azione regionale "Sviluppo del sistema congressuale veneto" di cui all'allegato A) che viene approvato con il presente provvedimento e ne costituisce parte integrante e sostanziale.

In questo contesto quindi la Regione svolge attività di indirizzo e di coordinamento delle attività e volano per lo sviluppo del settore, definendo tre ipotesi di intervento:

·         concessione di benefici per incentivare le iniziative di promozione e commercializzazione delle filiere congressuali, mediante la compartecipazione finanziaria ai progetti realizzati dalle imprese in forma aggregata nei convention bureau;

·         attuare strategie ed azioni di promozione coordinata del sistema congressuale veneto definendo criteri di compartecipazione del sistema stesso alle principali manifestazioni fieristiche o di promozione, mediante la predisposizione di materiale adeguato ritenuto utile e necessario per una corretta e chiara informazione, divulgazione dell'offerta congressuale regionale;

·         definire degli standard minimi di qualità al fine di garantire i fruitori del servizio congressuale degli elementi basilari per un'offerta di qualità generalizzata, quale strumento elaborato concordemente con le imprese.

Questo lavoro di raccordo operativo si inserisce, in un quadro più complesso di rilancio e di sostegno del turismo d'affari indicato nel Programma d'azione regionale "Sviluppo del sistema congressuale veneto", che mira all'innalzamento degli standard qualitativi dell'offerta congressuale e ad una più efficiente comunicazione commerciale relativa al settore. Questi obiettivi potranno essere raggiunti con la realizzazione di una immagine unitaria di settore, la produzione di materiale ad hoce la partecipazione unitaria a fiere, attraverso l'adozione di standard più evoluti delle informazioni sul settore, il coordinamento delle banche dati provinciali e l'incentivazione per la formazione di convention bureau. Sul piano della riqualificazione dell'offerta congressuale si potrà operare alla definizione di standard qualitativi uniformi e sulla possibilità di incentivare la riqualificazione dei centri e dei servizi congressuali.

Ai sensi dell'articolo 15 della legge regionale 33/2002, in armonia con quanto indicato dalla comunicazione della Direzione affari legislativi del 2 agosto 2005, prot. n. 553386, e tenuto conto che il progetto interregionale "Italia for Events", rientra fra le iniziative del Piano Esecutivo Annuale di cui al citato articolo della L.r. 33/2002, il provvedimento 31/CR del 28 marzo 2007 ha avuto il parere favorevole della competente Commissione consiliare in data 4 luglio 2007, con le modifiche che sono state recepite nel presente testo e miranti a ridefinire più marcatamente il ruolo delle strutture associate.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'articolo 33, secondo comma, dello Statuto, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale e, in particolare, con le disposizioni contenute nell'art. 43 della legge regionale 29 novembre 2001 n. 39;

VISTE le deliberazioni della Giunta Regionale n. 3718 del 28 novembre 2003 e n. 3821 del 26 novembre 2004 relative all'esecuzione dei progetti interregionali ammessi a contributo con Decreti ministeriali del 19 dicembre 2003;

VISTA la deliberazione della Giunta Regionale n. 4573 del 29 dicembre 2004 relativa al trasferimento straordinario alle province in materia di informazione, accoglienza, assistenza al turista e promozione locale;

VISTA la legge regionale 4 novembre 2002 n. 33, "Testo Unico delle leggi regionali in materia di turismo";

VISTA la legge regionale 10 gennaio 1997 n. 1, "Ordinamento delle funzioni e delle strutture della Regione";

VISTA la legge regionale 29 novembre 2001 n. 39, "Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione";

VISTA la legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive modificazioni ed integrazioni;

VISTO il parere favorevole espresso all'unanimità dalla competente Commissione consiliare in data 4 luglio 2007;]

delibera

1)      di approvare il Programma d'azione regionale denominato "Sviluppo del sistema congressuale veneto", nei contenuti e nei termini di cui all'allegato A), parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, quale documento programmatico di politica regionale in materia di turismo d'affari e congressuale, ai sensi della legge 135/2001 e della legge regionale 4 novembre 2002, n. 33;

2)      di riconoscere il sistema di filiera quale elemento per operare una politica dell'industria congressuale nel Veneto e di individuare nei convention bureau, le forme più idonee di aggregazione delle imprese operanti nel segmento congressuale, deputati a svolgere attività di coordinamento, promozione, divulgazione, selezione ed incremento dell'offerta congressuale a favore delle imprese associate;

3)      di stabilire che nelle strategie di politica regionale per il consolidamento e lo sviluppo del sistema congressuale veneto possa essere accordata priorità di azione ai convention bureau degli ambiti provinciali di Padova, Venezia, Verona e Vicenza prevedendo che le realtà aggregative di Belluno, Rovigo e Treviso possano intraprendere iniziative nelle quali le imprese dell'area possono formare delle filiere di offerta congressuale specificatamente dedicate ad intercettare tematismi particolari, esigenze specifiche in termini di location, di numero di partecipanti, di servizi aggiuntivi;

4)      di prevedere che la Regione, nell'ambito delle funzioni ad essa attribuite dalla legge regionale 33/2002, svolge attività di indirizzo e di coordinamento del turismo d'affari e congressuale veneto e definisce i criteri e le condizioni per la realizzazione di iniziative e la concessione di benefici pubblici per le eventuali seguenti tipologie di intervento:

a)      incentivare le iniziative di promozione e commercializzazione delle filiere congressuali, mediante la compartecipazione finanziaria ai progetti realizzati dalle imprese in forma aggregata nei convention bureau ai sensi del comma 7, articolo 7 della L.r. 33/2002;

b)      attuare strategie ed azioni di promozione coordinata del sistema congressuale veneto definendo criteri di compartecipazione del sistema stesso alle principali manifestazioni fieristiche o di promozione, mediante la predisposizione di materiale adeguato ritenuto utile e necessario per una completa informazione e divulgazione dell'offerta congressuale regionale;

c)      definire gli standard minimi di qualità al fine di garantire i fruitori del servizio congressuale degli elementi basilari per un'offerta di qualità generalizzata e predefinita, anche mediante l'elaborazione di un "Patto dell'offerta congressuale", quale strumento concordato con le imprese per la disciplina, la regolazione e la qualificazione dell'offerta congressuale del sistema regionale.

5)      di stabilire che le Province, ai sensi dell'articolo 3 della legge regionale 33/2002, svolgono attività di informazione, formazione e valorizzazione del sistema congressuale locale anche ai fini della costituzione ed avvio, ove non esistenti, o del consolidamento e sviluppo di quelli già esistenti, dei convention bureau, e intervengono per il più ampio coinvolgimento dei soggetti privati, attraverso le strutture associate, nella costituzione ed accrescimento della filiera congressuale;

6)      di stabilire che le strutture associate di promozione turistica di cui all'articolo 7 della legge regionale 4 novembre 2002, n. 33 sono tenute, per quanto di competenza, ad assicurare l'armonico sviluppo dei convention bureau, favorendo l'aggregazione delle imprese della filiera congressuale e del turismo d'affari operanti nel territorio di competenza;

7)      di prevedere che gli interventi affidati alle Province, sulla base delle somme stanziate dalla deliberazione n. 4573 del 29 dicembre 2004, siano implementati secondo le strategie e le disposizioni individuate con il presente provvedimento e sulla base di un piano delle attività di formazione ed informazione locale, per la costituzione o il consolidamento di convention bureau e, in coordinamento con le strutture associate, l'attività di promozione e valorizzazione delle iniziative congressuali.

(seguono allegati)

2168_AllegatoA_198935.pdf

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