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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 41 del 01 maggio 2007


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 876 del 03 aprile 2007

Riconoscimento del Laboratorio AntiDoping Regionale (LAD).

(La parte di testo racchiusa fra parentesi quadre, che si riporta per completezza di informazione, non compare nel Bur cartaceo, ndr) [L'Assessore alle Politiche Sanitarie - Flavio Tosi - riferisce quanto segue:

La pratica dell'attività fisica e sportiva ha un ruolo fondamentale per il mantenimento e la promozione della salute della popolazione ed, in particolare, per la salute psichico-fisico-relazionale dei soggetti giovani.

Il ricorso al "doping" come scorciatoia verso il successo sportivo, oltre a creare danni notevoli per la salute e la dignità di chi ne fa uso, contravviene ai principi di lealtà tipici di ogni competizione sportiva.

Lo sport rappresenta uno strumento educativo importante e la lotta al doping è un obiettivo che la Regione intende perseguire.

La legge n. 376/2000 "Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping" prevede una serie di iniziative per garantire l'integrità psicofisica degli atleti, scoraggiandoli all'uso del doping per modificare le prestazioni sportive.

La legge n. 376/2000 ascrive alle Regioni competenze elettive di tutela della salute e dei valori etici dello sport, da esplicarsi mediante Politiche Antidoping Regionali di prevenzione e di controllo del doping. Essa individua nel Laboratorio AntiDoping Regionale (LAD) lo strumento primario di prevenzione e controllo del Doping.

La Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano con provvedimento del 28 luglio 2005, pubblicato in G.U. il 12/08/2005, ha stabilito i requisiti organizzativi e di funzionamento dei laboratori di cui all'art. 4, comma 3, della legge 14 dicembre 2000, n. 376.

Detti laboratori aderiscono a programmi di controllo di qualità interlaboratoristica, attivati a livello nazionale e coordinati dall'Istituto Superiore di Sanità, tali da garantire l'affidabilità dei risultati e l'aggiornamento professionale degli operatori, indipendentemente dal numero di esami effettuati e dagli analiti ricercati.

L'Azienda Ospedaliera di Padova ha richiesto il formale riconoscimento del Laboratorio AntiDoping della Regione presso l'U.O.C. di Tossicologia Forense e Antidoping e il Dipartimento di Medicina di Laboratorio di detta Azienda Ospedaliera, in quanto strutture capaci di assicurare un servizio di diagnostica analitica differenziale, chimico-tossicologica e chimico-clinica, in linea con gli obiettivi Regionali di prevenzione e controllo del doping, di supporto alla clinica per finalità di diagnosi e monitoraggio terapeutico delle patologie doping-correlate. Essa propone un modello di Laboratorio Regionale Antidoping articolato in due Sezioni:

  • 1^ Sezione - Analitica di Sostanze e Pratiche Dopanti, identificata nella U.O.C. di Tossicologia Forense e Antidoping,
  • 2^ Sezione - Analitica di Indicatori Biologici di Sostanze e Pratiche Dopanti, identificata nel Dipartimento di Medicina di Laboratorio.

Le due Sezioni possiedono i requisiti richiesti dalla normativa vigente in ordine a "caratteristiche strutturali, strumentazione, requisiti funzionali, dotazione personale e dotazione documentale" necessarie per richiedere l'accreditamento ed acquisire la certificazione di laboratorio antidoping, denominato certificato LAD, da parte del Ministero della Salute.

Il formale riconoscimento della U.O.C. di Tossicologia Forense e del Dipartimento di Medicina di Laboratorio, quale Laboratorio AntiDoping della Regione Veneto presso l'Azienda Ospedaliera di Padova non comporta alcun finanziamento o onere aggiuntivo da parte della Regione.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

  • Udito il relatore incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'art. 33, 2° comma, dello Statuto, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la legislazione regionale e statale.
  • Vista la legge n. 376 del 14/012/2000;
  • Visto l'Accordo Conferenza Stato-Regione del 28/07/2005, pubblicato in G.U. il 12/082005]

delibera

  • di recepire l'Accordo Stato - Regioni del 28 luglio 2005, pubblicato in G.U. Serie Generale n. 187 del 12/08/2005 ad oggetto: <<Accordo ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 tra il Ministro della Salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano concernente "Linee guida sui requisiti organizzativi e di funzionamento dei laboratori antidoping regionali">>;
  • di riconoscere secondo quanto indicato in premessa, il Laboratorio AntiDoping della Regione Veneto, nella U.O.C. di Tossicologia Forense e Antidoping e nel Dipartimento di Medicina di Laboratorio di detta Azienda Ospedaliera, in quanto strutture capaci di assicurare un servizio di diagnostica analitica differenziale, chimico-tossicologica e chimico-clinica, in linea con gli obiettivi Regionali di prevenzione e controllo del doping, di supporto alla clinica per finalità di diagnosi e monitoraggio terapeutico delle patologie doping-correlate. 
  • il Laboratorio AntiDoping della Regione Veneto (LAD Regione Veneto) è articolato in due Sezioni:
    • 1^ Sezione - Analitica di Sostanze e Pratiche Dopanti, identificata nella U.O.C. di Tossicologia Forense e Antidoping,
    • 2^ Sezione - Analitica di Indicatori Biologici di Sostanze e Pratiche Dopanti, identificata nel Dipartimento di Medicina di Laboratorio.

che possiedono i requisiti richiesti dalla normativa vigente in ordine a "caratteristiche strutturali, strumentazione, requisiti funzionali, dotazione personale e dotazione documentale" necessarie per richiedere l'accreditamento ed acquisire la certificazione di laboratorio antidoping, denominato certificato LAD, da parte del Ministero della Salute.

  • di dare atto che il riconoscimento non comporta alcun finanziamento o onere aggiuntivo da parte della Regione;
  • di dare atto che eventuali rapporti di convenzione tra il Ministero della Salute, Commissione di Vigilanza sul Doping potranno essere sottoscritti dalla Regione, sentito il Responsabile Scientifico del LAD Regionale;
  • di individuare il Responsabile Scientifico ed Operativo del Laboratorio AntiDoping Regionale nella figura del prof. Santo Davide Ferrara, direttore dell'U.O.C. di Tossicologia Forense e Antidoping;
  • di individuare quale Co-responsabile Scientifico ed Operativo del LAD Regionale il prof. Mario Plebani, direttore del Dipartimento di Medicina di Laboratorio. 
  • di attivare a breve uno specifico "Progetto Regionale per la lotta al doping" per attività di interventi di monitoraggio, di prevenzione, di educazione alla salute, di formazione in collaborazione con il Centro di Riferimento Regionale per la tutela sanitaria delle attività sportive.

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