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Materia: Programmazione
Deliberazione della Giunta Regionale n. 347 del 20 febbraio 2007
Programmazione decentrata - cofinanziamento di interventi infrastrutturali. (L.R. 13/99 e art. 25 L.R. 35/2001). Anno 2007.
È relatore l'Assessore Giancarlo Conta, che riferisce quanto segue.
L'attività di programmazione della Regione negli scorsi anni, in attesa della messa a pieno regime degli istituti della legge regionale di programmazione n. 35/2001, aveva beneficiato delle possibilità offerte da due preesistenti strumenti normativi, sia di fonte regionale che statale.
Nello specifico ci si riferisce alla legge regionale n. 13/99 "Interventi regionali per i Patti territoriali" e al complesso di norme generate dalla legge 662/1996 e specificate da numerose delibere CIPE (nn. 142/99, 84/2000, 138/2000, 36/2002, 17/2003, 20/2004, 35/2005), a cui la Regione affiancava una consistente quota di cofinanziamento.
Si è dunque provveduto ad intervenire a sostegno di azioni proposte da soggetti locali, come i Patti territoriali, finanziando progetti prioritari e dando così modo alla programmazione regionale di rispondere alle esigenze più urgenti del territorio.
Peraltro, nella logica di avvicinare tali strumenti alle nuove forme di programmazione della citata l.r. 35/2001, venivano apportati - con disposizioni delle leggi finanziarie per gli anni 2003 e 2004 - alcune variazioni ed integrazione che allargavano l'originale latitudine di intervento.
Infatti la l.r. n. 3/2003, all'art. 25, comma 1, estende le possibilità di destinazione di fondi regionali a titolo di cofinanziamento di progetti, agli strumenti della programmazione negoziata diversi dalle Intese istituzionali di programma.
Successivamente con l'art. 48 della legge n. 1/2004, si sono ampliate le possibilità di intervento della legge regionale 13/1999, promovendo l'evoluzione dei Patti territoriali verso lo strumento dell'Intesa programmatica d'area, previsto dalla legge n. 35/2001 ed estendendo il finanziamento anche agli "interventi strutturali" (art. 6 lettera a bis).
Si ricorda inoltre che in attuazione della legge 13/99, con d.g.r. n. 1070 del 11/04/2003, fu data la possibilità ai Patti territoriali di chiedere il finanziamento per la formazione, tra l'altro, di:
· documenti complessivi di programmazione d'area secondo le indicazioni dell'art. 25 della l.r. 35/2001;
· piani e/o programmi di azioni settoriali o plurisettoriali di sviluppo locale, a carattere sia economico che territoriale.
I soggetti responsabili dei Patti territoriali hanno colto in pieno l'opportunità e hanno presentato documenti di programmazione ben strutturati e dai quali è stato possibile evincere le esigenze dei singoli territori con evidenziazione per singolo settore (mobilità, ambiente, difesa del suolo, sviluppo locale, turismo,ecc.) delle opere infrastrutturali prioritariamente necessarie. Una parte dei tali esigenze hanno trovato soluzione nei finanziamenti messi a disposizione nei bilanci 2004, 2005 e 2006 (rispettivamente € 10.000.000,00 nel 2004, € 5.000.000,00 nel 2005 ed € 5.828.374,96 nel 2006).
Considerato che molti Patti territoriali hanno nel frattempo avviato un percorso di modifica della propria organizzazione in direzione delle Intese programmatiche d'area, previste dall'art. 25 della L.R. 35/2001, la Giunta Regionale con deliberazione n. 2796 del 12/9/2006 ha dettato delle disposizioni quadro di organizzazione delle Intese programmatiche d'area, con particolare riferimento a finalità, soggetti che possono costituirle, ambito territoriale e funzioni.
In continuità con questa linea, al fine di rispondere alle esigenze di intervento più urgenti dei Patti territorialio delle Intese programmatiche d'area, per promuovere lo sviluppo economico e sociale e per poter continuare, in ogni caso, nella sperimentazione del metodo della programmazione decentrata voluta dalla l.r. n. 35/2001, con la presente deliberavengono messe a disposizione per l'anno corrente risorse pari a € 8.500.000,00 sul capitolo 100345 del bilancio 2007.
Soggetti che possono presentare richiesta
Possono presentare richiesta di finanziamento i Soggetti responsabili di Patti territoriali del Veneto che abbiano già conseguito la sottoscrizione del protocollo d'intesa o i Soggetti responsabili di costituende Intese programmatiche d'area, le quali, secondo quanto previsto dall'art. 25 della l.r. n.35/2001 e dalla d.g.r. n. 2796/2006, abbiano già provveduto:
- a sottoscrivere un protocollo d'intesa fra le parti;
- a costituire un Tavolo di concertazione;
- ad adottare un regolamento interno che garantisca trasparenza e certezza delle scelte e che preveda i tempi e le modalità di convocazione del Tavolo, le regole per lo svolgimento delle riunioni e le forme delle decisioni;
- ad individuare un soggetto capofila in qualità di Soggetto responsabile dell'Intesa programmatica d'area per lo svolgimento delle funzioni amministrative connesse all'attività di segreteria tecnica;
- a predisporre un'analisi socio-economica del territorio ed una relazione sugli esiti dell'attività di concertazione locale.
Tali requisiti per l'ammissione al finanziamento devono essere posseduti in ogni caso entro la data di scadenza del presente avviso.
Aree di ammissibilità
Gli interventi possono ricadere in tutto il territorio regionale, sulla base dell'art. 6 del regolamento CE 1083/2006.
Soggetti beneficiari dei contributi
Sono beneficiari dei contributi i Soggetti pubblici che realizzano opere pubbliche, sottoscrittori dei protocolli d'intesa dei Patti territoriali o partecipanti alle Intese programmatiche d'area.
Le modalità di erogazione e rendicontazione saranno oggetto di un disciplinare formulato dalla Regione.
Interventi finanziabili
Sono ammissibili al finanziamento opere e infrastrutture pubbliche nei settori dello sviluppo locale, sviluppo turistico, beni culturali, valorizzazione delle risorse paesaggistiche, dichiarati strategici dai soggetti presentatori.
Sono esclusi interventi nel campo delle infrastrutture per: la mobilità, la difesa del suolo, il ciclo dell'acqua, l'agricoltura, le reti telematiche, la riqualificazione urbana di prevalente interesse comunale e di servizio esclusivo ai residenti.
Gli interventi, nel numero massimo di tre per ogni Patto territoriale o Intesa programmatica d'area, devono essere contenuti in un elenco ordinato in modo decrescente di importanza motivato negli elementi che hanno portato a tale determinazione, in modo da dare alla Giunta regionale le cognizioni necessarie per valutare l'ammissibilità al finanziamento sui fondi della presente deliberazione o su altre fonti.
Gli interventi devono aver raggiunto un livello di progettazione approvata almeno preliminare, secondo le prescrizioni dell'art 16 della Legge 11 febbraio 1994 n. 109, "Legge Quadro in materia di Lavori Pubblici" (Merloni), successive modifiche e relativi regolamenti. In particolare, la mancanza dei requisiti previsti dagli artt. 7-8 (responsabile del procedimento), 15 (documento preliminare), 18-49 (progetto preliminare, definitivo ed esecutivo) del D.P.R. n. 554 del 21 dicembre 1999, "Regolamento d'attuazione della Legge Quadro in materia di Lavori Pubblici", potrà essere causa di non ammissibilità del progetto.
In ogni caso deve essere compilata la scheda di descrizione dell'intervento, scaricabile dal sito internet della Regione Veneto, avente i contenuti del documento preliminare previsto dall'art. 15 del D.P.R. n. 554/1999 nonché alcune altre informazioni necessarie alla valutazione dell'efficacia dell'intervento. Ove non fosse già presente il documento preliminare, tale scheda, che ha comunque natura obbligatoria, ne sostituisce i contenuti ai fini della presentazione del progetto.
Il calcolo sommario della spesa delle singole opere o lavori dovrà essere effettuato applicando alle singole quantità caratteristiche degli stessi i corrispondenti costi, citando i metodi della loro determinazione.
L'elenco dei progetti dichiarati prioritari e le motivazioni del sistema di priorità segnalate devono discendere da una decisione formale del Tavolo di concertazione, convocato nel periodo intercorrente tra la pubblicazione della presente delibera e la presentazione della domanda di finanziamento, decisione assunta con una qualificata partecipazione e maggioranza. I verbali dei lavori del Tavolo devono essere allegati alla richiesta di finanziamento degli interventi, pena l'esclusione.
I progetti per i quali si richiede il cofinanziamento regionale devono risultare strategici e non realizzabili con le sole risorse locali. Qualora l'intervento proposto consista nella realizzazione di opere ubicate in più Comuni o in aree diverse dello stesso Comune, deve risultare chiara la sua unitarietà, non potendosi trattare di mera aggregazione di opere.
Data la limitatezza delle risorse disponibili ed in relazione alla opportunità di stimolare la presentazione di richieste da parte di più soggetti, il limite del contributo che può essere richiesto alla Regione, per ciascun progetto, deve essere compreso tra 500.000,00 e 1.500.000,00 euro.
Criteri di preferenza
La Giunta Regionale assegna i finanziamenti agli interventi tenuto conto dei seguenti elementi:
1. efficacia delle motivazioni che legano i progetti proposti con le analisi economico-territoriali e le strategie contenute nei Piani di sviluppo presentati e delle priorità segnalate dal Tavolo di concertazione a seguito della d.g.r.1070/2003 o loro aggiornamenti, o anche a seguito di successivi protocolli d'intesa sottoscritti con la Regione antecedentemente alla data limite per la presentazione della richiesta di finanziamento;
2. maggior efficacia e/o efficienza a parità di costo rispetto agli obiettivi prospettati e all'analisi sulla domanda e sull'offerta presenti;
3. un più avanzato stadio di progettazione, rispetto alla progettazione preliminare richiesta per l'ammissibilità, formalmente approvata con atto deliberativo del soggetto attuatore dell'intervento, atto che deve essere antecedente la richiesta di finanziamento presentata sulla presente delibera regionale;
4. un più rapido iter di esecuzione attestato da un cronoprogramma aggiornato;
5. un più elevato cofinanziamento con risorse proprie, comunque non inferiore al:
- 10% per i Comuni con popolazione residente inferiore a 1.000 abitanti,
- 25% per i Comuni con popolazione residente compresa fra 1.001 e 20.000 abitanti,
- 35% per i Comuni con popolazione residente compresa fra 20.001 e 30.000 abitanti,
- 50% per i Comuni con popolazione residente superiore a 30.000 abitanti,
secondo i dati Istat sulla popolazione al 31 dicembre 2005.
Per i progetti ad utilità di area vasta è ammesso il cofinanziamento pro-quota da parte dei Comuni interessati, con una modalità di partecipazione al cofinanziamento proposta dagli stessi.
La Giunta Regionale decide con provvedimento motivato sulla base di un'istruttoria tecnica svolta dalla Direzione programmazione tenuto conto, su ogni singolo progetto, del parere delle competenti Direzioni di settore e del parere del NUVV (Nucleo regionale di valutazione e verifica degli investimenti pubblici).
Tempi e modi
Le richieste di finanziamento devono essere fatte pervenire con apposito plico sigillato o direttamente al protocollo della Direzione programmazione o mediante posta con raccomandata r/r, entro le ore 13 del sessantesimo giorno successivo a quello di pubblicazione sul BUR della presente deliberazione; nel caso la trasmissione sia effettuata mediante lettera raccomandata, farà fede la data del timbro postale.
La richiesta dovrà contenere oltre alla lettera di presentazione e di elencazione dei materiali inviati:
1) il documento o piano o programma di sviluppo (ove non già presentato o se modificato);
2) l'elenco dei progetti di cui si chiede il finanziamento in ordine decrescente di priorità con la specificazione, relativamente ai singoli interventi, del titolo dell'intervento, del soggetto attuatore (beneficiario del contributo), del costo complessivo dell'opera, del cofinanziamento dell'ente attuatore, del contributo regionale richiesto; inoltre, delle ragioni che hanno portato alla determinazione di tali priorità, in relazione alla rimozione di ostacoli allo sviluppo che la realizzazione dell'intervento comporta o alle maggiori opportunità che produce in assoluto;
3) il verbale dei lavori del Tavolo di concertazione, datato e sottoscritto dal Soggetto responsabile del Patto territoriale o Intesa programmatica d'area, nonché il contenuto della decisione finale con indicazione dei partecipanti e degli esiti decisori;
4) i materiali progettuali aggiornati degli interventi di cui si chiede il finanziamento, in triplice copia per ogni progetto, comprensivi di relativo atto di approvazione e degli elaborati espressamente previsti dal D.P.R. 554/99 agli articoli 18, 25 e 35, rispettivamente nei casi di progettazione preliminare, definitiva o esecutiva, ad esclusione delle tavole tecniche esecutive di dettaglio;
5) la scheda di descrizione dell'intervento, aggiornata, scaricabile dal sito internet della Regione Veneto, compilata in modo esaustivo e, ove esistente, il documento preliminare di cui all'art. 15 del D.P.R. n. 554/1999;
6) almeno 5 immagini in formato digitale che siano in grado di illustrare il progetto che si intende realizzare.
Attuazione
All'avvio effettivo dei singoli progetti provvederanno le Direzioni regionali di settore individuate dal Segretario generale della programmazione, una volta verificata la congruità tecnica della progettazione, previa sottoscrizione di un disciplinare tra i soggetti attuatori e le Direzioni regionali, che tenga anche conto dei sotto riportati elementi:
- i progetti sono realizzati tramite il soggetto attuatore con un unico procedimento di aggiudicazione, salvo eccezioni riconosciute dalle Direzioni regionali e derivanti da comprovati vincoli tecnici connessi alla natura delle opere;
- alle modalità di erogazione per gli anticipi si applicano di norma le disposizioni dell'art. 44 della legge regionale n. 6 del 01/02/1995, nel principio di garantire un sostanziale equilibrio di cassa dell'ente attuatore;
- le erogazioni sia per anticipi che per saldi, rispetto alle somme richieste o rendicontate, sono corrisposte nella stessa misura del cofinanziamento regionale assegnato rispetto al costo complessivo dell'intervento;
- alle modalità di rendicontazione, oltre alle prescrizioni amministrative, si applicano le disposizioni previste per i fondi CIPE ed in particolare quella relativa al sistema di monitoraggio dell'Applicativo Intese. Per quanto possibile è da tenere conto anche delle disposizioni previste per i Fondi strutturali della CE;
- in ogni caso sempre con modalità analoghe a quelle comunitarie, sia nella fase di cantiere che ad intervento completato deve essere esposta una cartellonistica adeguata nella dimensione all'importanza e alla tipologia dell'intervento, dalla quale si evinca chiaramente il ruolo dei singoli finanziatori;
- gli interventi per i quali non sono avviate le gare o le procedure di aggiudicazione entro 2 anni dall'attribuzione del contributo, o nel caso che le stesse, pur avviate, non siano concluse nei sei mesi successivi, decadono d'ufficio dal finanziamento regionale. Nei casi di forza maggiore, debitamente comprovati, può essere chiesta una proroga;
- per i progetti finanziati, il beneficiario dovrà dichiarare che l'intervento non ha usufruito o non usufruirà di altri contributi regionali, nazionali o comunitari.
Tutto ciò premesso, il relatore sottopone all'approvazione della Giunta Regionale il presente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITOil relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale;
VISTE la L.R. 13/1999 e la L.R. 35/2001, e successive modificazioni ed integrazioni;
VISTA la D.G.R. n. 2796/2006;
CONSIDERATE le motivazioni esposte in premessa dal relatore;
delibera
1. Di approvare per le considerazioni esposte in premessa una linea di finanziamento di opere e infrastrutture pubbliche, mediante l'utilizzo di fondi del capitolo 100345 del bilancio 2007, per complessivi € 8.500.000,00;
2. Di stabilire che le condizioni per la presentazione delle richieste di finanziamento siano quelle esposte nella premessa, eventualmente dettagliate con ulteriori provvedimenti della Direzione Programmazione;
3. Di stabilire che siano beneficiari dei contributi i soggetti pubblici che realizzano le opere, firmatari dei protocolli d'intesa dei Patti territorialio delle Intese programmatiche d'area, previa accettazione di un disciplinare regolante le modalità di erogazione e rendicontazione;
4. Di stabilire che i progetti presentati debbano aver maturato almeno lo stato di progettazione preliminare, così come previsto dell'art 16 della Legge 11 febbraio 1994 n. 109, "Legge Quadro in materia di Lavori Pubblici" (Merloni), successive modifiche e relativi regolamenti;
5. Di stabilire che saranno ammessi al finanziamento, data l'attuale disponibilità di risorse, con motivata decisione della Giunta Regionale sulla base delle condizioni e dei criteri di valutazione e priorità esposti in premessa ed in considerazione degli effettivi fabbisogni dei singoli territori, progetti che richiedono un contributo regionale minimo di 500.000, 00 euro e massimo di 1.500.000,00 euro;
6. Di stabilire che il cofinanziamento da parte del soggetto attuatore sia non inferiore al 10% del costo totale dell'intervento per i Comuni con popolazione residente inferiore a 1.000 abitanti; non inferiore al 25% del costo totale dell'intervento per i Comuni con popolazione residente compresa fra i 1.001 e i 20.000 abitanti; non inferiore al 35% del costo totale dell'intervento per i Comuni conpopolazione residente compresa fra i 20.001 e i 30.000 abitanti; non inferiore al 50% del costo totale dell'intervento per i Comuni con popolazione residente superiore a 30.000 abitanti, secondo i dati Istat sulla popolazione al 31 dicembre 2005. L'impegno al cofinanziamento e l'indicazione della fonte finanziaria con cui vi si fa fronte deve risultare da atto formale dell'organo competente; non sono ammesse come cofinanziamento risorse provenienti da contributi di altri soggetti pubblici;
7. Di stabilire che l'attuazione degli interventi sia svolta secondo le modalità esposte in premessa;
8. Di stabilire che qualora dovessero rendersi disponibili sia sul fronte comunitario che nazionale risorse riservate a progetti di sviluppo locale, queste potranno essere destinate, con nuovo atto, alle iniziative promosse con la presente delibera.
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